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ricostruire frammenti del quadro: romapoesia 2005

Nel 2005 un evento, Poesia ultima / L’esperienza-divenire delle arti, organizzato da RomaPoesia (Luigi Cinque e Nanni Balestrini), univa – in una serie di giornate e incontri principalmente all’Auditorium e presso la Fondazione Baruchello – autori molto diversi tra loro, poeti, artisti, musicisti, performer, e videomaker, in un tentativo di dare un quadro di alcune linee di ricerca (o non di ricerca) contemporanee.

Il sottotitolo diceva, anche: “generazione ’68-’78”.

Qui il programma completo: https://slowforward.net/2006/08/12/ottobre-2005-poesia-ultima/

E qui una – direi tutt’ora attuale – scheda di descrizione e dichiarazione di intenti, non firmata ma mia: https://slowforward.net/2006/08/12/ottobre-2005-scheda/
(leggibile anche qui, o su archive.org, e su Academia)

(N.b.: Entrambi i post sono stati importati su WordPress nel 2006, essendo usciti in origine su slow-forward.splinder.com e in varie altre sedi ‘ufficiali’ della manifestazione).

Come è ovvio, la cosa nel suo complesso fu da alcuni versanti fortemente e pressoché ciecamente osteggiata (soprattutto da parte del sottobosco poetico, che infatti – in virtù della sua ostilità alla sperimentazione – sarebbe stato debitamente ascensorizzato nell’arco del quindicennio successivo). Stessi oppositori e stessa veemenza disordinata avrebbero accolto prima gammm alla sua nascita a fine giugno 2006 e poi Prosa in prosa nel 2009. (Tutto è registrato e fortunatamente immortalato da memorabili thread di commenti su vari blog).

Qui di séguito ripropongo una parte credo significativa della scheda descrittiva (cfr. il secondo link sopra riportato), con elementi, suggestioni e interrogativi che periodicamente riemergono nel sempiterno dibattito italiano sulla poesia, che specie da un decennio a questa parte sembra ogni volta ripartire beato e beota da zero senza interrogarsi su quello che l’ha preceduto, pur essendoci infiniti stimoli proprio nel passato recente e meno recente (ma studiabile, rintracciabile, si pensi solo ad alfabeta2, EX.IT – Materiali fuori contesto, Poeti degli anni zero, o appunto a Prosa in prosa, gammm, RomaPoesia, e poi a Parola plurale, slowforward, Camera verde, Biagio Cepollaro E-dizioni, Absolute Poetry, Nazione indiana, Ákusma, “Baldus”, Poesia italiana della contraddizione, MilanoPoesia, “Altri termini” eccetera).

(In realtà il problema è duplice: da una parte c’è la sostanziale e a volte intenzionale mancanza di riferimenti e conoscenza da parte dei giovani poeti, dall’altra la loro indisponibilità a riconoscere che le questioni che dibattono e in cui si dibattono sono state già affrontate, ma da autori della ricerca letteraria, quindi da gente e strutture e testi di cui – per via della medesima ignoranza – non vogliono avere contezza. Anche perché dialogare con la ricerca letteraria vuol dire ipso facto inimicarsi i federali e i capibastone del mainstream).

Ecco un estratto dalla scheda, appunto:

Le questioni e gli interrogativi che la poesia rivolge a sé e al contesto sociale (e che quest’ultimo riformula in ulteriori domande) possono riguardare:

   – la situazione della scrittura di ricerca, nella sua interazione con altre arti, lingue e culture;

   – i rapporti complessi di legame/indipendenza che la poesia (di ricerca e non) intrattiene oggi con i propri ‘padri’, con i molti valori stilistici portati dal Novecento;

   – la dicibilità del mondo come resistenza di una poesia civile, e dell’io ‘lirico’ affermato o negato in questa

   – l’occorrenza di motivi costanti (il corpo in immagine distante, la vita degli oggetti) in libri e autori nati negli anni Sessanta e Settanta: che configurano una sorta di scrittura insieme antirealistica e fredda.

Questi nuclei, individuati ‘scansionando’ per letture parallele siti e sedi e libri recenti di poesia, sono ripartiti nelle due giornate di incontro a Roma, 21-22 ottobre 2005, in modo tale che alcuni degli autori più significativi appartenenti alle generazioni dei nati nel decennio 1968-1978 si trovino a conversare e dibattere tra loro, e soprattutto a porre in parallelo il discorso critico e la lettura, teoria e voce. È la sfida e l’ipotesi in gioco. Ogni nucleo tematico raggruppa autori che intervengono sull’argomento e portano testi (propri e altrui) a sostegno di quanto affermano. I testi – non polemiche e poetiche pre/testuali – sono al centro delle argomentazioni. O anche: i testi narrano se stessi, senza argomentazioni affatto.

 

Volume con materiali, testi e documentazione del lavoro svolto nel 2005 da artisti e poeti @ RomaPoesia e Fondazione Baruchello (ulteriori dati: https://slowforward.net/2006/10/31/esperienza-divenire/)

INCONTRO RIMANDATO: [[[11 gennaio: “d’est”, di chantal akerman @ fondazione baruchello]]]

ATTENZIONE: INCONTRO RINVIATO:

Fondazione Baruchello presenta:

Il film D’Est di Chantal Akerman

Con un intervento di Veronica Pravadelli
in conversazione con Carla Subrizi

11.1.2023
ore 18.30

in occasione della mostra “Aprire la storia”
fino al 24 febbraio 2023
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

La Fondazione Baruchello invita, l’11 gennaio 2023, alla conversazione tra Veronica Pravadelli e Carla Subrizi sul film D’Est (1993) di Chantal Akerman, e presente dal 9 al 13 gennaio nel programma di film che accompagna la mostra “Aprire la storia”, aperta fino al 24 febbraio 2023. In occasione dell’incontro il film sarà proiettato prima della conversazione alle ore 15.00 e alle ore 17.00. Continua a leggere

harun farocki: “videograms of a revolution” @ fondazione baruchello, 12-23 dic. 2022

La Fondazione Baruchello, dal 12 al 23 dicembre 2022, all’interno della mostra “Aprire la storia” prosegue la rassegna dei film con la proiezione di Videograms of a Revolution di Harun Farocki realizzato in collaborazione con Andrei Ujica (1992).

Il film racconta la rivoluzione rumena del dicembre 1989 a Bucarest attraverso un montaggio critico di filmati amatoriali di quei giorni, filmati dei telegiornali e spezzoni dello studio televisivo di Bucarest occupato dai manifestanti. L’artista narra la rivoluzione che portò al crollo, in Romania, del regime comunista guidato da Nicolae Ceaușescu mettendo in discussione la comunicazione dei mass media, proponendo una narrazione dei fatti alternativa e stratificata, raccogliendo punti di vista differenziati e suggerendo una narrazione lontana da quella della televisione tradizionale.

“Aprire la storia” è una mostra, aperta fino al 24 febbraio 2023, che riflette sulle adiacenze tra l’universo massmediatico della comunicazione proposta da un quotidiano e la riflessione che artisti di diversa formazione e provenienza hanno dedicato alla storia: accanto alla narrazione di fatti e contesti del quotidiano «la Repubblica», è stata selezionata una serie di film d’artista attraverso i quali si indagano le radici della costruzione massmediatica dei fatti, ci si rivolge alle lacune e alle censure del racconto, si mettono in atto sguardi paralleli che non trascurano la memoria e gli affetti, si problematizzano i sistemi culturali alla base del racconto della storia.

Il film potrà essere visto dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

Scarica qui il comunicato stampa della mostra e la programmazione dei film

22 settembre, fondazione baruchello: “industria indipendente. the truth is a matter of the imagination”

Fondazione Baruchello presenta:

INDUSTRIA INDIPENDENTE
THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION
con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri

Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, Roma 

Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena Bellantoni, la Fondazione Baruchello presenta “INDUSTRIA INDIPENDENTE -THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION” con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, un live-set legato al testo The Carrier Bag Theory of Fiction della scrittrice Ursula K. Le Guin, tradotto da Giulia Crispiani per l’opera di Sara Basta in mostra. 

Giovedì 22 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, attraverso un viaggio sonoro fatto di brani inediti, registrazioni vocali, canzoni, field recording, utilizzo di strumenti analogici e voce, Industria Indipendente lavora per la prima volta a una ricucitura, in forma di live-set, del lavoro degli ultimi anni, ispirato alla Ursula K. Le Guin, in particolar modo alla sua scrittura, illuminante e profetica. Allo stesso modo Sara Basta, nell’opera in mostra Archivio degli oggetti concavi: la sporta, sviluppa il proprio lavoro a partire dalla narrazione della scrittrice per rileggere lo strumento della sporta attraverso un’azione di tessitura collettiva.

Industria Indipendente è un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri. Negli anni hanno attraversato linguaggi e pratiche differenti: dalla creazione di performance a happening di lunga durata, dalle installazioni alla scrittura per teatri, musei, spazi indipendenti e non convenzionali. I loro lavori si articolano intorno a diversi temi: il rapporto tra essere umano e natura, la dimensione del tempo “improduttivo”, la costruzione di mondi alternativi e di finzione in cui generare comunità e alleanze, il continuo rovesciarsi e ricrearsi di identità individuali e collettive.

Per scaricare il comunicato stampa della mostra Il giardino libernautico clicca qui

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Il giardino libernautico
Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli
A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti
15 giugno – 30 settembre 2022
Dal lunedì al venerdì ore 16 – 19
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Il progetto Summer Show della Fondazione Baruchello, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali

laboratorio didattico @ fondazione baruchello

Fondazione Baruchello presenta:
Laboratorio didattico
per bambini dai 5 ai 7 anni
Giovedì 7,14,21 luglio 2022
Ore 17.00 – 18.30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico la Fondazione Baruchello presenta il Laboratorio didattico per bambini dai 5 ai 7 anni.

In tre giornate (7,14,21 luglio) la sede della Fondazione Baruchello in via del Vascello 35 apre le porte ai più piccoli organizzando un laboratorio creativo ideato per bambini, che saranno invitati a scoprire e indagare aspetti legati al mondo dell’arte contemporanea e in particolare alle opere degli artisti in mostra.

Il laboratorio ruoterà intorno al tema della natura e del mondo che ci circonda, sviluppato attraverso l’esercizio dell’immaginazione, dello stimolo al dialogo e del lavoro di gruppo.

Durante queste tre occasioni, i bambini si confronteranno con varie attività. Il primo incontro, prendendo spunto dall’opera del duo artistico Grossi Maglioni, prevede un’attività che educhi i partecipanti a prendersi cura di una pianta seguendo il suo ciclo vitale. Il secondo incontro invece sarà volto all’esplorazione degli spazi della Fondazione attraverso un esercizio creativo che porterà alla realizzazione di mappe immaginarie come nel lavoro di Jacopo Natoli. Infine l’ultimo incontro ha come fine la creazione di un oggetto da parte dei bambini, così da scoprire l’importanza del lavoro manuale nel rapportarsi con il mondo, come sottolineato dall’opera di Sara Basta. Guardando al lavoro di John Cascone, in ogni incontro la narrazione e la creazione di storie farà da filo conduttore a tutto il laboratorio.

Calendario degli incontri:

Giovedì 7 luglio dalle 17.00 alle 18.30

Giovedì 14 luglio dalle 17.00 alle 18.30

Giovedì 23 luglio dalle 17.00 alle 18.30


Rivolto a bambini dai 5 ai 7 anni

I laboratori sono gratuiti ed è richiesta prenotazione.

Per prenotazioni:
info@fondazionebaruchello.com

065809482

il giardino libernautico @ fondazione baruchello

Fondazione Baruchello presenta:

Il giardino libernautico
Summer Show 2022

A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti

Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli

15 giugno – 30 settembre 2022

Inaugurazione martedì 14 giugno 2022
Ore 17:30 – 21:00
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

fondazionebaruchello.com

Con la mostra “Il giardino libernautico” la Fondazione Baruchello inaugura la sesta edizione del progetto Summer Show, organizzata all’interno della manifestazione Estate Romana.
Dopo il successo dello scorso anno, la Fondazione invita nuovamente un artista, per questa edizione Elena Bellantoni, a ideare e curare un progetto espositivo.“Il giardino libernautico”, curata in collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti, invitati dall’artista, è una mostra collettiva che si sviluppa intorno a questioni che è sempre più urgente considerare: il rapporto con la natura, il paesaggio e la cura come azione responsabile nei confronti dell’ecosistema.

Il progetto parte dal confronto diretto con la progettualità della Fondazione e in particolare con Agricola Cornelia S.p.A. la lunga azione che impegnò Gianfranco Baruchello dal 1973 al 1981 e con il suo libro Io sono un Albero (Arsial, 2000), nel quale l’artista si riferisce con queste parole al giardino della Fondazione che un tempo ospitava l’Agricola Cornelia: “Consegnavo a questo spazio-giardino il mio stesso cervello, i sentimenti. Vedersi crescere come erba, come alberi o cespugli era un processo di identificazione totale: la mente usciva all’esterno e io la osservavo come un testimone silenzioso, ma attento” (Baruchello).

Gli artisti Sara Basta, John Cascone, il duo Grossi Maglioni e Jacopo Natoli si sono confrontati in una fase preparatoria della mostra, tra aprile e maggio, con il giardino, il bosco e gli spazi esterni della Fondazione in via di Santa Cornelia in diversi appuntamenti e residenze, raffrontando idee, ipotesi, sollecitazioni. Come spiega la curatrice Elena Bellantoni: “Tutti questi artisti utilizzano il corpo come strumento di interazione con lo spazio, l’elemento performativo è una costante delle loro ricerche attraverso azioni relazionali e partecipative. La dimensione processuale è stata la metodologia che ha costituito l’elemento principale per far crescere Il giardino libernautico. Il gioco, il nonsense, la libera associazione sono state le chiavi per iniziare a correre su questo prato, su questa superficie mentale”. Il titolo della mostra, infatti, nasce da un gioco fatto tra curatori e artisti che prevedeva il montaggio di sillabe e frammenti di parole: così è nata la parola “liber – nautico”.

Gli artisti restituiscono in mostra gli esiti della loro ricerca, con la produzione di opere inedite e site-specific, realizzate a partire proprio dalla residenza presso gli spazi e il giardino della Fondazione.

I libernauti sono quindi gli artisti che hanno affrontato questo viaggio in un’eterotopia: il giardino rappresenta un elemento chiave per la lettura del rapporto con lo spazio, per comprendere la capacità dell’uomo di creare e ricreare i propri spazi, un luogo in cui natura e cultura esprimono appieno la loro dissonanza o consonanza. Il giardino quindi come luogo di condivisione, attraverso cui leggere la tradizione estetica ma anche la modalità di rapportarsi allo spazio da parte di culture altre.

Un Public Program di incontri e visite guidate accompagnerà il progetto espositivo.

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Per scaricare il comunicato stampa clicca qui

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

“improvvisazione interiore”, di emilio fantin: da oggi alla fondazione baruchello

Fondazione Baruchello presenta:

IMPROVVISAZIONE INTERIORE

Emilio Fantin

a cura di Carla Subrizi e Gabi Scardi

9 febbraio – 11 marzo 2022
Inaugurazione martedì 8 febbraio 2022
Ore 18.00 – 21.00

Via del Vascello 35, Roma
Super Green pass obbligatorio

info: qui
comunicato stampa in pdf: qui

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arbor editions / fondazione baruchello

La Fondazione Baruchello è lieta di presentare Arbor Editions, un progetto dedicato alla pubblicazione di libri, progetti speciali, oggetti e molto altro. Tra le prime pubblicazioni, troverete una serie di flipbooks dedicati al lavoro di Gianfranco Baruchello.

Potete scoprire di più su arboreditions.com. Nuove edizioni sono in arrivo e per rimanere aggiornati potete seguire @arboreditions

Prossima uscita:
Not Quite Nearly Fine, a cura di Giulio Squillacciotti, Arbor Editions 2022

The Fondazione Baruchello is pleased to present Arbor Editions, a project dedicated to the publication of books, special projects, objects and much more. Among the first publications, you will find a series of flipbooks dedicated to the work of Gianfranco Baruchello.

You can find out more at arboreditions.com. New editions are coming soon and to stay updated you can follow @arboreditions

Coming soon:

Not Quite Nearly Fine, edited by Giulio Squillacciotti, Arbor Editions 2022

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Fondazione Baruchello
Via del Vascello, 35, 00152 Roma
Via di Santa Cornelia, 695 00188 Roma
fondazionebaruchello.com

fondazione baruchello: workshop “la storia di un documento: arte o archivio?”

Fondazione Baruchello presenta il workshop

La storia di un documento: arte o archivio?

22 ottobre 2021
ore 17.00 – 19.00

Nell’ambito di

A Season in Slemani
a cura di Carlo Gabriele Tribbioli
Con: Manuel Scano Larrazábal, Gabriele Silli, Giacomo Sponzilli, Giulio Squillacciotti
e con un progetto di Gianfranco Baruchello

22 settembre – 29 ottobre 2021
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma
Per info e iscrizioni scrivere a info@fondazionebaruchello.com

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“a quel paese”: mostre di rogelio lópez cuenca


A quel paese

Rogelio López Cuenca

a cura di Anna Cestelli Guidi

Inaugurazione presso la Fondazione Baruchello: venerdì 12 marzo dalle 16.00 alle 20.00

Inaugurazione presso la Real Academia de España en Roma: venerdì 12 marzo dalle 17.30 alle 20.30

Ingressi su prenotazione

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