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giuseppe muraca: “su ‘scrittori e popolo’, di alberto asor rosa”

Pubblicato nel 1965 dalla giovane casa editrice Samonà e Savelli, Scrittori e popolo di Asor Rosa è diventato nel corso degli anni sessanta e settanta uno dei libri di culto dei giovani intellettuali della nuova sinistra su cui ha avuto un effetto a dir poco dirompente proprio per la sua intensa carica polemica e il suo spirito di rottura, riscontrando il favore di un vasto pubblico di studenti e di lettori. Raramente un libro di saggistica letteraria è stato così fortunato. Insieme a Verifica dei poteri di Franco Fortini, pubblicato nello stesso anno, esso infatti ha aperto una nuova fase nell’ambito della cultura marxista italiana, animato da una passione rivoluzionaria e da una carica utopica davvero singolari, che ha pochi precedenti nella tradizione letteraria e culturale italiana. Scritto tra il 1962 e il 1964, nel clima di riviste come “Quaderni rossi” e “Classe operaia”, Scrittori e popolo ripercorre un secolo e mezzo di storia della cultura e della letteratura, dagli albori dell’ottocento fino ai primi anni sessanta, soffermandosi sui protagonisti della cultura letteraria italiana contemporanea che vengono riletti e interpretati con gli occhi del presente e con uno spirito iconoclasta e demolitore. Infatti, lo scopo principale che si prefiggeva Asor Rosa nel suo libro era quello di liquidare un certo atteggiamento politico paternalistico e rinunciatario assunto dagli scrittori italiani nel corso del tempo nei confronti delle classi subalterne, la politica culturale della sinistra tradizionale, la logica nazional-popolare e il progressismo post-bellico, il rapporto che si era instaurato tra movimento operaio e intellettuali, tra politica e cultura. Partendo da questa premessa, Asor Rosa accusa la maggior parte degli scrittori italiani di aver mantenuto nei confronti delle classi subalterne un atteggiamento di vago e “sussiegoso umanitarismo” e di asfittico provincialismo che ha finito per condizionare profondamente anche la ricerca letteraria, e di aver rappresentato le classi subalterne in maniera ottimistica, mitologica e mistificata, tanto che l’andata verso il popolo di molti di loro si è tradotto in un impegno generico, che ha finito per smarrire qualsiasi impronta classista e rivoluzionaria.

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la narratura è in pericolo / differx. 2021

stamattina su facebook è tutto un bullicare di indignazioni fiere sullo stato della letteratura (ovviamente intendono la narratura). (quella distribuita anzi grandistribuita).
dicono eh ma i lavoratori che ci lavorano. e anche dicono eh ma la qualità la qualità dov’è dov’è finita. aridatece gadda aridatece calvino. veramente dicono così, ci hanno un dispiacere sincero che il mainstream sia “the actual shit”. dopo averlo affiancato e attivamente costruito per minimo un duetre decenni.
io dico ma fate una colletta compratevi Repubblica. almeno una copia. o magari proprio i mezzi di produzione.

oggi: “l’estrema fedeltà”. incontro con giuseppe garrera e le sue stanze delle meraviglie: percorsi letterari e artistici, collezionismo, trouvailles, materiali testuali, visivi, verbovisivi

L’ESTREMA FEDELTÀ

Incontro con Giuseppe Garrera e le sue collezioni di scritture, oggetti e materiali verbovisivi: un laboratorio (e un ‘delirio’) in presa diretta, OGGI lunedì 17 giugno, alle 17:30, all’UPTER, in via Quattro novembre 157, Roma, nel contesto del Corso “Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea”, a cura di Marco Giovenale e Valerio Massaroni.

Resoconto sugli ultimi inseguimenti e ritrovamenti: la figura di Giovanna Bemporad; le “voci” dei poeti (dunque dischi e incisioni nel sogno del corpo della poesia); il progetto degli anni Sessanta di fondare una “canzonetta d’autore” con il contributo di scrittori e poeti; gli orizzonti visivi e vocali delle scritture di Ilse Garnier e Giulia Niccolai; la sparizione per l’edificazione di una propria biografia sognata in Elsa Morante.

Verranno mostrati materiali rari, originali e ancora da indagare.

Giuseppe Garrera farà partecipare gli ascoltatori al suo laboratorio di collezionista e lettore, illustrando cosa sta inseguendo ora, in cosa si è imbattuto e quali fissazioni e desideri lo stanno dominando, quali viaggi di scoperta ha intrapreso e perché, mostrando in modo assolutamente concreto e oggettuale che in realtà le avventure di un lettore sono sempre peripezie e perlustrazioni nei reami dei propri sogni.

§

Giuseppe Garrera è musicologo, storico dell’arte e collezionista, coordinatore scientifico del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore.

La recente mostra al Wegil – Roma, L.go Ascianghi – Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia, a sua cura (con Igor Patruno), è stata realizzata con suoi materiali fotografici, libri e dischi di e su Pasolini, Bertolucci, Caproni, Penna, Ungaretti, Moravia, Bassani, Gadda, Ortese, Morante, Rosselli, Ginzburg, Gatto, Maraini, Siciliano, Bellezza, Paris, per citarne solo alcuni (https://slowforward.net/2019/03/26/poeti-a-roma-resi-superbi-dallamicizia-al-wegil-roma-largo-ascianghi-5-dal-29-marzo/)

§

“L’ESTREMA FEDELTÀ” È EVENTO APERTO AL PUBBLICO
ingresso libero
lunedì 17 giugno 2019, ore 17:30
UPTER
via Quattro Novembre 157 – Roma

https://www.facebook.com/events/2344130785632735

[*] Immagine in alto:
BEN VAUTIER, Housse chaussette originale – S’adapte à tous les modèles
(Collezione Giuseppe Garrera)

“l’estrema fedeltà”. incontro con giuseppe garrera e le sue stanze delle meraviglie: percorsi letterari e artistici, collezionismo, trouvailles, materiali testuali, visivi, verbovisivi

L’ESTREMA FEDELTÀ

Incontro con Giuseppe Garrera e le sue collezioni di scritture, oggetti e materiali verbovisivi: un laboratorio (e un ‘delirio’) in presa diretta, lunedì 17 giugno, alle 17:30, all’UPTER, in via Quattro novembre 157, Roma, nel contesto del Corso “Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea”, a cura di Marco Giovenale e Valerio Massaroni.

Resoconto sugli ultimi inseguimenti e ritrovamenti: la figura di Giovanna Bemporad; le “voci” dei poeti (dunque dischi e incisioni nel sogno del corpo della poesia); il progetto degli anni Sessanta di fondare una “canzonetta d’autore” con il contributo di scrittori e poeti; gli orizzonti visivi e vocali delle scritture di Ilse Garnier e Giulia Niccolai; la sparizione per l’edificazione di una propria biografia sognata in Elsa Morante.

Verranno mostrati materiali rari, originali e ancora da indagare.

Giuseppe Garrera farà partecipare gli ascoltatori al suo laboratorio di collezionista e lettore, illustrando cosa sta inseguendo ora, in cosa si è imbattuto e quali fissazioni e desideri lo stanno dominando, quali viaggi di scoperta ha intrapreso e perché, mostrando in modo assolutamente concreto e oggettuale che in realtà le avventure di un lettore sono sempre peripezie e perlustrazioni nei reami dei propri sogni.

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Giuseppe Garrera è musicologo, storico dell’arte e collezionista, coordinatore scientifico del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School del Sole 24 Ore.

La recente mostra al Wegil – Roma, L.go Ascianghi – Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia, a sua cura (con Igor Patruno), è stata realizzata con suoi materiali fotografici, libri e dischi di e su Pasolini, Bertolucci, Caproni, Penna, Ungaretti, Moravia, Bassani, Gadda, Ortese, Morante, Rosselli, Ginzburg, Gatto, Maraini, Siciliano, Bellezza, Paris, per citarne solo alcuni (https://slowforward.net/2019/03/26/poeti-a-roma-resi-superbi-dallamicizia-al-wegil-roma-largo-ascianghi-5-dal-29-marzo/)

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“L’ESTREMA FEDELTÀ” È EVENTO APERTO AL PUBBLICO
ingresso libero
lunedì 17 giugno 2019, ore 17:30
UPTER
via Quattro Novembre 157 – Roma

https://www.facebook.com/events/2344130785632735

 

[*] Immagine in alto:
BEN VAUTIER, Housse chaussette originale – S’adapte à tous les modèles
(Collezione Giuseppe Garrera)