video per Niederngasse.
lettura di Marte ha bisogno di terroristi, edito da Arcipelago nel 2005; traduzione di Gherardo Bortolotti e Alessia Folcio.
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storia-lampo della prima serie della collana ‘chapbooks’, edizioni arcipelago (milano, 2005-2015)
Nel 2005 nasce la collana ChapBooks, curata da Gherardo Bortolotti e Michele Zaffarano per le edizioni Arcipelago, di Milano, dirette da Luciano Duò. Questi i titoli stampati:
01. Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
02. 62 unità di prosa scritte da malato, di Rodrigo Toscano
03. Scusi, la strada per Pondicherry?, di Jean-Michel Espitallier
04. Davy Crocket o Billy the Kid avranno sempre un po’ di coraggio, di Olivier Cadiot
05. Numeri primi, di Marco Giovenale
06. Quello che si vede, di Andrea Inglese
07. Ma ci posso campare?, di Jeff Derksen
08. 7 anacronismi, di Christophe Tarkos
09. Nuovo paesaggio italiano, di Alessandro Broggi
10. SLM, di Roberto Cavallera
11. Alfabeto provvisorio delle cose, di Adriano Padua
12. Il canto secolare per un nomarca, di Emmanuel Hocquard
13. Plasma, di Barrett Watten
14. I cani dello Chott el-Jerid, di Andrea Raos
15. Voci di seconda fase, di Giulio Marzaioli
16. Bozza 111: arte povera, di Rachel Blau Duplessis
17. La foresta dei vantaggi, di Nathalie Quintane
18. La lunga impazienza, di Elisa Davoglio
19. Il secondo nome, di Mariangela Guatteri
20. Un pensiero è la sposa di cosa pensare, di Lyn Hejinian
21. Simmetrie degli spazi vuoti, di Mariasole Ariot
22. Manuale di ingegneria domestica, di Simona Menicocci
23. Costruzione di un animale, di Mario Corticelli
24. Come un [contro-soggetto] musicale, di Jean-Marie Gleize
25. Todestrieb, di Michele Zaffarano
26. Ritagli, di Bob Perelman
27. Angolo di imbardata IV, di Ben Lerner
La collana avviata nel 2005 presso Arcipelago (Milano) si interrompe nel 2015 in considerazione della cessazione dell’attività della casa editrice. Ma riprende le pubblicazioni con TIC (Roma) nel 2018, diversificandosi in ChapBooks e UltraChapbooks, oltre a dar vita alla parallela collana di critica letteraria Gli alberi.
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Qui una versione rivista del testo di presentazione comparso su NazioneIndiana nel 2006:
Si tratta di piccoli libretti con testo a fronte, a basso prezzo, che presentano ognuno un testo di un autore straniero inedito in Italia. Mohammad e Toscano sono statunitensi, Espitallier, Cadiot e Tarkos francesi, Derksen canadese.
Alla base della collana c’è, principalmente, una curiosità personale. La voglia, ma forse anche il bisogno, di sapere che cosa succede in giro. C’è anche, però, il sospetto che, fuori dall’Italia, stiano succedendo molte cose che può essere interessante conoscere, fosse solo per una presa visione, per un aggiornamento sullo stato dell’arte.
Gli autori che presentiamo, in questo senso, non sono tanto il frutto di una ricerca sistematica, di uno studio più o meno approfondito di scene letterarie complesse e ricche di un dibattito critico e poetico le cui diverse fasi, in Italia, sono in gran parte ignote. Non lo sono in quanto non è quello dello studioso il ruolo che potremmo o vorremmo ricoprire. Gli autori (e gli altri, anche italiani, che li seguono e seguiranno se l’impresa della collana riuscirà a proseguire), sono per noi degli incontri fortunati, delle esperienze con cui confrontarci a partire dalle nostre esperienze, dalle nostre esigenze di autori e di lettori.
Nei nostri testi, ci siamo trovati a lavorare con alcuni strumenti e ci siamo chiesti chi si muoveva allo stesso modo, o magari in modi diversi a partire, però, da quegli stessi strumenti. Le nostre esigenze formali erano, insomma, quelle di misurarci con una letteratura di ricerca di respiro internazionale, con un lavoro sulla poesia anti-lirica (per usare un espressione forse troppo comoda, in effetti), con un uso, per esempio, della prosa o di materiale testuale preesistente. Tutto questo in vista di una letteratura che basasse le sue retoriche non sul riconoscimento dei “tratti poetici” di un testo (che ci dovrebbe riportare “poeticamente” il mondo) ma sull’esposizione dell’evidenza del testo stesso, della sua natura di aggregato, di installazione su pagina delle parole, e di senso “soggettivo” nel mondo.
Ci siamo rivolti all’estero non tanto per una presa di posizione o per un qualche provincialismo anti-italiano, ovviamente, ma per pura curiosità, per sapere come apparivano il testo e la letteratura da altre regioni del capitalismo neoliberista, della globalizzazione, della crisi del post-colonialismo. Perché sapevamo che molti stavano lavorando altrove e che quei molti non erano irraggiungibili.
A conti fatti, allora, per ora, abbiamo incontrato i testi che siamo riusciti a tradurre e pubblicare. Mohammad, ad esempio, che scansiona la rete attraverso i motori di ricerca, provocandola, per così dire, con stringhe di ricerca che la fanno coagulare in porzioni di testi, raccolte poi in pezzi costruiti sull’elenco come grande figura generale, che sostituisce la struttura dei versi, delle forme canoniche. Toscano, che lavora in modo simile, trovando nello scheletro sintattico, nelle costruzioni grammaticali che compongono le frasi, i periodi, una specie di nozione d’ordine per un materiale culturale diversissimo, pulviscolare, centrifugo. Espitallier, che con una visione ludica del testo sembra quasi fornirci una facile soluzione al problema del produrre senso, del leggere, dello scrivere, ma che in verità, di nuovo grazie all’elenco, all’accumulazione, disfa i nostri progetti di intelligenza a buon mercato. Cadiot, che riprende una sorta di spirito narrativo, appellandosi anche all’immediatezza dell’immaginario popolare, che corrode sottilmente, puntando sulla grammatica, sulle assenze nell’albero sintattico, per mostrarcene i chiaroscuri, per farci vedere come alla base di ogni nostra distrazione, ci siano le regole di buona (?) costruzione delle frasi.
[ G.B. e M.Z. ]
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I volumetti della prima serie sono praticamente tutti esauriti, ma se ne può trovare ancora qualcuno presso TIC, in via Bertani 9, a Roma.
Ovviamente, una ricerca su OPAC/SBN permette di trovare quali sono leggibili in biblioteca, e dove.
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alcuni punti salienti _ [replica]
alcuni punti salienti – dal “verri” n. 48, feb. 2012 – da servire di ammaestramento de’ pochi o molti che molto dimandano di scritture dopo il paradigma, poco riuscendo chi qui scrive a spiegarsi
[ovvero:] [elenco di puntatori a uso di chi fa o vorrebbe fare, per dire, sought writing, ma non ci si trova – o pensa di far ciò ma fa altro] [– e si metteranno dei puntini che il lettore deve sciogliere] [se vuole leggere] [–] [se vuole leggere, deve andare a (vedere) quel numero del “verri”] [andare verso] [eccetera]
nb: il nome indica l’autore, il numero indica la pagina del “verri” 48 da cui la citazione è tratta:
Bortolotti, 105 : Non può in vista di una pratica dell’assurdo (…) alla deriva
106 : I hate speech
107-108 : Le questioni pratiche (…) di tipo formalista. (…) Mohammad e Toscano, in questo senso, potrebbero essere visti come autori post-langpo (…) Tuttavia (…) valore che attribuisce alla sintassi come struttura d’ordine
Mohammad, 111 : improbabili reazioni chimiche
115 : (…) e che (…) a pensare a cosa (…) quando si compone anche in modo “normale”
116 : (…) gioca alla (…) individuale, poiché ogni poeta avrà un insieme completamente diverso di spinte istintive circa il modo in cui riorganizzare il materiale cercato (…) non è un nuovo tipo di soggettività poetica. Piuttosto, sto cercando delle istanze di articolazione (o sì, inarticolatezza) in cui l’oggetto poetico si carichi di un’immediatezza che è il prodotto del (…)
Silliman, 128 : Wellek e Warren evitano qualunque (…) anche alle strategie dello strutturalismo
132 : Watten esplora il riconoscimento da parte del lettore di questa presunzione, di questa volontà di “completare il sillogismo”
142 : Di per sé, si può (…) (E) questa è un’intuizione importante e originale
147 : (…) aumentata sensibilità verso il movimento sillogistico (…)
Questa non è la distorsione sistematica del livello massimo o più alto di significato, come nel surrealismo. Piuttosto (…) è tipica in massimo grado della frase nuova
149-50 : metodi per favorire un movimento sillogistico secondario (…) Ciononostante, ogni tentativo di spiegare questa opera come una totalità riconducibile a “un più alto ordine” di significato, come la narrazione o il personaggio, è destinato al sofisma, se non all’esplicita incoerenza. La frase nuova è un oggetto decisamente contestuale. I suoi effetti occorrono tanto tra le frasi che al loro interno
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quando si dice un sonetto [replica]
Mary Ellen Solt, Moonshot Sonnet, 1964
https://monoskop.org/images/thumb/4/42/Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png/708px-Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
da https://monoskop.org/File:Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
(cfr. anche https://socks-studio.com/2019/12/15/mary-ellen-solt-moonshot-sonnet-1964/)
Nanni Balestrini, Ipocalisse, 1986
https://gammm.org/2014/0Ipocalisse6/09/da-ipocalisse-nanni-balestrini-1980-83/
Corrado Costa, Sonetto n. 1, 1986
https://slowforward.net/2022/04/18/sonetto-n-1-corrado-costa-1986/
Avelino de Araújo, Soneto América Latina, 1987-2003
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/avelino-de-araujo_-soneto-america-latina_-1987-2003.jpg
da https://www.facebook.com/photo.php?fbid=159122990944999&set=gm.610628722303195
Paula Claire, A Sonnet in Motion, 2007
https://xkora.files.wordpress.com/2016/04/claire-paula-a-sonnet-in-motion-1.jpg
da https://xkora.wordpress.com/2016/04/08/typography-and-language-pt2/
(cfr. anche Kim Campanello on Paula Claire: https://youtu.be/vec0RQ5fE0M)
Jared Hayes, Body Sonnet, 2005
https://gammmorg.wordpress.com/2007/12/10/da-body-sonnet-jared-hayes-2005
K. Silem Mohammad, The Sonnagrams, 2009
http://gammm.org/index.php/2010/03/30/sonnagram-40-k-silem-mohammad-2009/
Marco Giovenale, Piccoli suoni, in Quasi tutti, 2010
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/giovenale-2010.jpg
Sean Bonney, Sonnet d’automne, in Happiness: Poems after Rimbaud, 2011
https://slowforward.net/2022/04/19/sonnet-dautomne-sean-bonney-2011/
Gary Barwin, Three Spam Emails Sonnet, 2011
https://vallum.wordpress.com/2015/05/11/vallum-poem-of-the-week-three-spam-emails-sonnet-by-gary-barwin/
John Crouse, Sonnet, 2013
http://ex-ex-lit.blogspot.it/2013/07/poem-john-crouse.html
Gary Barwin, Sonnet, 2014
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/barwin-2014.jpeg
cfr. https://alllitup.ca/Blog/2015/Poetry-as-the-Conceptual-Experiment-of-Language#topofpostcontent
Gary Barwin, Servants of Dust, 2015
http://dl.gauss-pdf.com/GPDF181-GB-SOD.pdf
da https://www.gauss-pdf.com/post/127645484712/gpdf181-gary-barwin-servants-of-dust
e https://soundcloud.com/himself-1/sonnets-1-20-by-gary-barwin
= https://youtu.be/PvQiuigBm7s
Catherine Vidler, Lost Sonnets, 2018
https://timglasetcom.files.wordpress.com/2018/09/lost-sonnets-free.pdf
cfr. https://slowforward.net/2022/01/05/lost-sonnets-catherine-vidler-2018/
Mark Staniforth, Anti-sonnets, Fryup sonnets, Non-sonnets, 2019-2020
https://gammm.org/2021/11/25/anti-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/26/fryup-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/27/non-sonnets-mark-staniforth-2020/
Antonio Loreto su Balestrini e Giovenale, nel saggio Il sonetto dopo la lirica: parodie (falsità, promesse, allegorie), uscito su «Between», vol. VI, n. 12 (nov. 2016): http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/2594/2299 e https://www.academia.edu/31144316/Il_sonetto_dopo_la_lirica_parodie_falsit%C3%A0_promesse_allegorie
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weird sonnets are the new sonnets
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quando si dice un sonetto / all about (some) sonnets
Ron Padgett, Sonnet. Homage to Andy Warhol, 1964 (April)
https://gammm.org/2022/09/21/sonnet-homage-to-andy-warhol-ron-padgett-1964/
Mary Ellen Solt, Moonshot Sonnet, 1964 (July)
https://monoskop.org/images/thumb/4/42/Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png/708px-Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
da https://monoskop.org/File:Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
(cfr. anche https://socks-studio.com/2019/12/15/mary-ellen-solt-moonshot-sonnet-1964/)
Nanni Balestrini, Ipocalisse, 1986
https://gammm.org/2014/06/09/da-ipocalisse-nanni-balestrini-1980-83/
Corrado Costa, Sonetto n. 1, 1986
https://slowforward.net/2022/04/18/sonetto-n-1-corrado-costa-1986/
Corrado Costa, Due sonetti su grattugia e carta a mano, 1989
https://www.instagram.com/p/CLzBKy5FT9C/
https://slowforward.net/2022/07/23/due-sonetti-su-grattugia-e-carta-a-mano-corrado-costa-1989/
Avelino de Araújo, Soneto América Latina, 1987-2003
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/avelino-de-araujo_-soneto-america-latina_-1987-2003.jpg
da https://www.facebook.com/photo.php?fbid=159122990944999&set=gm.610628722303195
Paula Claire, A Sonnet in Motion, 2007
https://xkora.files.wordpress.com/2016/04/claire-paula-a-sonnet-in-motion-1.jpg
da https://xkora.wordpress.com/2016/04/08/typography-and-language-pt2/
(cfr. anche Kim Campanello on Paula Claire: https://youtu.be/vec0RQ5fE0M)
Jared Hayes, Body Sonnet, 2005
https://gammmorg.wordpress.com/2007/12/10/da-body-sonnet-jared-hayes-2005
K. Silem Mohammad, The Sonnagrams, 2009
http://gammm.org/index.php/2010/03/30/sonnagram-40-k-silem-mohammad-2009/
Marco Giovenale, Piccoli suoni, in Quasi tutti, 2010
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/giovenale-2010.jpg
Sean Bonney, Sonnet d’automne, in Happiness: Poems after Rimbaud, 2011
https://slowforward.net/2022/04/19/sonnet-dautomne-sean-bonney-2011/
Gary Barwin, Three Spam Emails Sonnet, 2011
https://vallum.wordpress.com/2015/05/11/vallum-poem-of-the-week-three-spam-emails-sonnet-by-gary-barwin/
John Crouse, Sonnet, 2013
http://ex-ex-lit.blogspot.it/2013/07/poem-john-crouse.html
Gary Barwin, Sonnet, 2014
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/barwin-2014.jpeg
cfr. https://alllitup.ca/Blog/2015/Poetry-as-the-Conceptual-Experiment-of-Language#topofpostcontent
Gary Barwin, Servants of Dust, 2015
http://dl.gauss-pdf.com/GPDF181-GB-SOD.pdf
da https://www.gauss-pdf.com/post/127645484712/gpdf181-gary-barwin-servants-of-dust
e https://soundcloud.com/himself-1/sonnets-1-20-by-gary-barwin
= https://youtu.be/PvQiuigBm7s
Catherine Vidler, Lost Sonnets, 2018
https://timglasetcom.files.wordpress.com/2018/09/lost-sonnets-free.pdf
cfr. https://slowforward.net/2022/01/05/lost-sonnets-catherine-vidler-2018/
Mark Staniforth, Anti-sonnets, Fryup sonnets, Non-sonnets, 2019-2020
https://gammm.org/2021/11/25/anti-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/26/fryup-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/27/non-sonnets-mark-staniforth-2020/
Antonio Loreto su Balestrini e Giovenale, nel saggio Il sonetto dopo la lirica: parodie (falsità, promesse, allegorie), uscito su «Between», vol. VI, n. 12 (nov. 2016): http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/2594/2299 e https://www.academia.edu/31144316/Il_sonetto_dopo_la_lirica_parodie_falsit%C3%A0_promesse_allegorie
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weird sonnets are the new sonnets
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corrected slogans
alcuni punti salienti
Qui di séguito
alcuni punti salienti – dal “verri” n. 48, feb. 2012 – da servire di ammaestramento de’ pochi o molti che molto dimandano di scritture dopo il paradigma, poco riuscendo chi qui scrive a spiegarsi
[ovvero:] [elenco di puntatori a uso di chi fa o vorrebbe fare, per dire, sought writing, ma non ci si trova – o pensa di far ciò ma fa altro] [– e si metteranno dei puntini che il lettore deve sciogliere] [se vuole leggere] [–] [se vuole leggere, deve andare a (vedere) quel numero del “verri”] [andare verso] [eccetera]
nb: il nome indica l’autore, il numero indica la pagina del “verri” 48 da cui la citazione è tratta:
Bortolotti, 105 : Non può in vista di una pratica dell’assurdo (…) alla deriva
106 : I hate speech
107-108 : Le questioni pratiche (…) di tipo formalista. (…) Mohammad e Toscano, in questo senso, potrebbero essere visti come autori post-langpo (…) Tuttavia (…) valore che attribuisce alla sintassi come struttura d’ordine
Mohammad, 111 : improbabili reazioni chimiche
115 : (…) e che (…) a pensare a cosa (…) quando si compone anche in modo “normale”
116 : (…) gioca alla (…) individuale, poiché ogni poeta avrà un insieme completamente diverso di spinte istintive circa il modo in cui riorganizzare il materiale cercato (…) non è un nuovo tipo di soggettività poetica. Piuttosto, sto cercando delle istanze di articolazione (o sì, inarticolatezza) in cui l’oggetto poetico si carichi di un’immediatezza che è il prodotto del (…)
Silliman, 128 : Wellek e Warren evitano qualunque (…) anche alle strategie dello strutturalismo
132 : Watten esplora il riconoscimento da parte del lettore di questa presunzione, di questa volontà di “completare il sillogismo”
142 : Di per sé, si può (…) (E) questa è un’intuizione importante e originale
147 : (…) aumentata sensibilità verso il movimento sillogistico (…)
Questa non è la distorsione sistematica del livello massimo o più alto di significato, come nel surrealismo. Piuttosto (…) è tipica in massimo grado della frase nuova
149-50 : metodi per favorire un movimento sillogistico secondario (…) Ciononostante, ogni tentativo di spiegare questa opera come una totalità riconducibile a “un più alto ordine” di significato, come la narrazione o il personaggio, è destinato al sofisma, se non all’esplicita incoerenza. La frase nuova è un oggetto decisamente contestuale. I suoi effetti occorrono tanto tra le frasi che al loro interno
Quattro categorie più una: “loose writing”
Come esistono spostamenti del continente “testo narrativo”, quando accade che blocchi interi di romanzi, o famiglie di autori, che nel tempo e con lo smarginarsi o vicendevole divorarsi delle teorie fanno massa coesa o si disintegrano e – in una ideale deriva dei continenti alfabetici – assumono una diversa configurazione in quello che pensiamo essere un buon rilievo cartografico delle scritture, così si può dire che le teorie stesse, scogliere intere di definizioni, rupi di criticism, possono compattarsi, franare, emergere, collidere (non nella realtà-realtà, fortuna vuole; sì nella più concreta realtà dei segni che ci costruiamo, a proposito della realtà-realtà).
A questo proposito – con io meno critico che autoriale – vorrei suggerire (o dire che vedo, vedrei, penso di vedere) proprio un conflittuale compattamento.
In questi tempi vedo, osservo – e suggerisco – il darsi di una imperfetta ma forse non infelice unione tra categorie o schegge di generi che, considerate poi singolarmente, possono anche non aver ricevuto di fatto una organizzazione e definizione condivisa, ed essere al limite in movimento, addirittura “all’avanguardia”, o perfino di là da venire, in sostanza inespresse. E tuttavia, ancora non espresse e allineate dai critici in elenco, unirsi. Si uniscono. O possono esser passibili di presentazione di gruppo.
Allora ne assommo / accorpo / unisco – o vedo unite – cinque, ora:
– new sentence (Silliman)
– prosa in prosa (Gleize)
– googlism, flarf (Mohammad)
– scrittura concettuale (Goldsmith)
– loose writing