Archivi tag: Karim Khan

La situazione a Rafah al 29 maggio 2024: ulteriori bombardamenti israeliani (articolo da Radio Onda D’Urto)

da Radio Onda D’Urto
https://www.radiondadurto.org/2024/05/29/palestina-ancora-crimini-di-guerra-israeliani-a-rafah-il-genocidio-prosegue/

Per il secondo giorno consecutivo i carri armati israeliani attaccano il centro di Rafah (nella foto), dozzine i feriti nella zona orientale. In fiamme diversi depositi di aiuti. I costanti bombardamenti israeliani durante la notte hanno distrutto molte case nella zona, dove migliaia di persone sono fuggite dopo l’ordine di evacuazione da parte di Israele che parla di “azione mirate nel Corridoio Filadelfia… con l’intento in ogni caso di non colpire civili non coinvolti”. In realtà, il genocidio prosegue, nell’inazione del mondo.

Nella zona di Rafah sono morti anche 3 soldati occupanti e altri 3 feriti negli scontri con la Resistenza palestinese. Il bilancio ufficiale dei soldati israeliani morti dal 7 ottobre è a quota 291. I morti palestinesi invece sono oltre 36mila, poco meno della metà minori, con 81mila feriti e almeno 10mila dispersi. Sempre più lampante che si tratta di una strage indiscriminata, che la si chiami pulizia etnica o genocidio vero e proprio, come chiedono da tempo numerosi Stati, guidati dal Sudafrica, che chiede al diritto internazionale di fermare e sanzionare i capi politici della destra israeliana.

Su questo il quotidiano inglese The Guardian denuncia le minacce di Yossi Cohen, l’ex capo del Mossad, alla Corte penale internazionale. I contatti di Cohen con l’ex procuratrice della Cpi, Fatou Bensouda, riguardano il 2021, con l’avvio dell’inchiesta culminata la scorsa settimana quando il successore di Bensouda, Karim Khan, ha annunciato la richiesta di un mandato di arresto per, tra gli altri, il premier Netanyahu. Le minacce non sono solo di natura politica, ma anche personale: “Dovresti aiutarci – diceva il Mossad alla Bensouda – e lasciare che ci prendiamo cura di te. Non vuoi immischiarti in cose che potrebbero compromettere la tua sicurezza o della tua famiglia”.

Un aggiornamento su tutto questo con Cecilia Dalla Negra, giornalista di Orient XXI:

_

Il procuratore Cpi Karim Khan rivela di essere stato minacciato per le sue indagini su Netanyahu

da The Globalist:
Karim Khan, ha dichiarato di essere stato minacciato nel corso delle indagini sulla situazione in Palestina, aggiungendo che “alcuni leader eletti sono stati molto diretti”

Continua qui:
https://www.globalist.it/world/2024/05/21/il-procuratore-cpi-karim-khan-rivela-di-essere-stato-minacciato-per-le-sue-indagini-su-netanyahu/

pushing for the international criminal court to prosecute brazil’s president

https://secure.avaaz.org/campaign/en/protect_the_amazon_loc/

Brazil’s President Jair Bolsonaro is a one-man environmental disaster.
He’s greenlighted illegal mining and logging in Indigenous lands, sabotaged environmental laws, and now the destruction of the Amazon has risen by more than 20% in a year — a loss equivalent to 3,000 football fields per day!

He thinks he can get away with it — but there’s a way to hold him to account. A group of brave lawyers is pushing for the International Criminal Court to prosecute Bolsonaro for his alleged attacks on the Amazon and its defenders. And whether or not it happens will come down to a decision by ICC Prosecutor, Karim Khan.

He has a reputation for being tough in his pursuit of justice, but dragging Bolsonaro to court would need a new level of courage. So let’s build a massive global call from every corner of the Earth for him to act, and when this is huge, our voices will be delivered directly to the Prosecutor’s office.

Read and sign the petition:
https://secure.avaaz.org/campaign/en/protect_the_amazon_loc/

_

perché la corte penale internazionale persegua il presidente brasiliano per disastro ambientale

https://secure.avaaz.org/campaign/it/protect_the_amazon_rev_b_it/

Il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro è un disastro ambientale in persona.

Ha permesso l’estrazione mineraria illegale e la deforestazione in terre indigene, ha sabotato leggi ambientali, e solo in questo suo ultimo anno di governo la distruzione dell’Amazzonia è accelerata di oltre il 20%: una perdita equivalente a tremila campi da calcio al giorno!

Pensa di poter continuare impunito, ma c’è un modo per farlo rispondere di questi crimini. Un gruppo di coraggiosi avvocati si sta impegnando affinché la Corte penale internazionale (CPI) persegua Bolsonaro per ogni possibile crimine contro l’Amazzonia e i suoi difensori. Tutto ora dipende dal procuratore della Corte, Karim Khan.

Quest’ultimo è noto per la sua perseveranza nella ricerca della giustizia, ma trascinare Bolsonaro in tribunale richiede un grandissimo coraggio. Sosteniamolo raccogliendo una valanga di firme da ogni parte del mondo, e quando il nostro appello sarà enorme, lo consegneremo direttamente all’ufficio del procuratore.

Leggi e firma qui l’appello:
https://secure.avaaz.org/campaign/it/protect_the_amazon_rev_b_it/

_