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“libri, infanzia e fotografia. severità e assoluti visivi”: un’intervista a giuseppe garrera

Libri, infanzia e fotografia. Severità e assoluti visivi

Versione integrale dell’intervista, pubblicata sul n. 125 di Liber, a Giuseppe Garrera intorno ad una collezione di libri per bambini e ai libri per bambini. Intervista a cura di Giulia Romualdi.

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1_ Da cosa è nata la volontà della collezione Giuseppe Garrera di creare un fondo di libri fotografici per bambini e ragazzi e cosa contiene.

La collezione contiene soprattutto libri estremi degli anni ’60 e ’70, e cioè di una stagione radicale di ricerca all’interno del libro per l’infanzia, nel tentativo, disperato, di salvare l’infanzia, libri che per scelta di testi e apparato iconografico non concedono via di fuga. Collane ed operazioni per l’infanzia che addirittura incorsero in censure, inchieste della magistratura, sequestri, e che a volte non poterono andare oltre l’ideazione. Si tratta, dunque, in questo settore specifico di libri fotografici per l’infanzia, di un nucleo duro al quale va aggiunta tutta un’altra sezione, ma di pari severità, costituita di assoluti visivi, e cioè di testi che perseguono una disciplina dello sguardo, per una veduta senza fronzoli e lusinghe: priva di seduzioni (trovare immagini che non seducono è l’impresa delle imprese).
La collezione è nata nel momento in cui sono diventato padre e, stranamente, ho iniziato a sognare libri che voleva guardare, accanto a mia figlia, anche la mia di infanzia, ma tutta la storia dell’illustrazione dei libri dell’infanzia è una storia di formazione del consenso, tutta la storia dell’illustrazione dei libri dell’infanzia è una storia di formazione del compiacimento verso sé stessi. Sì, ecco, i libri per l’infanzia sono vanitosi. Le forme di espressione grafica e pittorica, banali e insignificanti, piacevoli e dilettevoli, abbondano di stereotipi. I testi  aiutano a non vedere il mondo, creano spesso “evasione”,  evitano accuratamente di dare il sapore della verità: un mondo perduto nel tempo e nello spazio, il mondo della fattoria e del borgo (quando non sono castelli), con accentuati tutti gli elementi di folklore convenzionale (aria rustica, chiesetta di campagna), tutto  un linguaggio alienato e sentimentale, intossicato – dalle piante agli animali agli astri – di sentimentalismo ( misura chiave  della sensibilità moderna, e che dà al bambino, secondo Debord, come unico dispositivo considerevole l’amore per i cani e i gatti), mentre per l’ala più avanzata della borghesia significa la risoluzione perenne dello scontro sociale in dialogo come via contro la distruzione del mondo.
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giuseppe garrera parla della mostra “tecniche d’evasione” (radiotre suite, 27 ottobre)

intervista a Giuseppe Garrera su Tecniche d’evasione. Strategie sovversive e derisione del potere nell’avanguardia ungherese degli anni ’60 e ’70
a cura di Giuseppe Garrera, József Készman, Viktória Popovics e Sebastiano Triulzi
Roma, Palazzo delle Esposizioni, fino al 6 gennaio

Disegni, sculture, fotografie, cartoline, dattiloscritti, manifesti, libri. Saranno esposti opere e documenti relativi all’attività di un gruppo di artisti dissidenti ungheresi, risalenti agli anni Sessanta e Settanta, raccolti e messi in salvo dal Museo Ludwig di Budapest. Attraverso i lavori di Endre Tót, Judit Kele, Sándor Pinczehelyi, Bálint Szombathy, András Baranyay, Tibor Csiky, Katalin Ladik, László Lakner e di altri, la mostra racconterà le “tecniche di evasione” messe in atto dagli autori per sfuggire ai controlli, per stordire la censura, per eludere il potere, deriderlo e lasciarlo interdetto. Una storia dell’arte meravigliosa e commovente come sempre lo sono le storie di clandestinità e sotterfugio, fuga ed elusione. Al telefono Giuseppe Garrera

L’audio a questo indirizzo (circa a metà del podcast) :
https://www.raiplayradio.it/audio/2019/10/RADIO3-SUITE—PANORAMA-del-27102019-527357d9-3950-4085-b433-da87d92a8436.html

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alcuni libri usciti nel 2013-14

Gherardo BortolottiSenza paragone (Transeuropa, 2013)
Alessandro BroggiAvventure minime (Transeuropa, 2014)
Mariangela GuatteriFigurina enigmistica (IkonaLiber, 2013)
Andrea IngleseLettere alla reinserzione culturale del disoccupato (PeQuod, 2013)
Andrea IngleseLa grande anitra (Oèdipus, 2013)
Giulio MarzaioliArco rovescio (Tielleci, Benway Series, 2014)
Simona MenicocciPosture delay (La camera verde, 2013)
Renata MorresiLa signora W. (La camera verde, 2013)
Andrea RaosLettere nere (Effigie, 2013)
Vanni SantoniPersonaggi precari (nuova ediz., Voland, 2013)
Luigi SeveriSpecchio d’imperfezione / Corona (La camera verde, 2013)
Luigi Socci, Il rovescio del dolore (PeQuod, 2013)
Fabio Tetibtwbh (La camera verde, 2013)
Michele ZaffaranoCinque testi tra cui gli alberi (più uno) (Tielleci, Benway Series, 2013)
Michele ZaffaranoParagrafi sull’armonia (IkonaLiber, 2014)

e
EX_IT – Materiali fuori contesto (Tielleci, 2013)
L. Magno, C. Giorcelli (a cura di), Nuovi oggettivisti (Loffredo, 2013)

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lettere + anitra alla trebisonda: andrea inglese a torino (con kubrick a voyelles & visions)

tutto qui:
http://www.nazioneindiana.com/2014/01/20/lettere-alla-reinserzione-e-la-grande-anitra-alla-trebisonda-torino/

e qui di séguito:

A Torino, venerdì 24 gennaio 2014, alle ore 21:00
presso la Libreria Trebisonda
(San Salvario – via S. Anselmo 22)

presentazione dei libri

Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato
Italic-Pequod, 2013

&

La grande anitra
Oèdipus, 2013

di
Andrea Inglese

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Inconsueti interverranno Francesco Forlani e il collettivo Sparajurji

Letture dell’autore

http://www.nazioneindiana.com/2014/01/20/lettere-alla-reinserzione-e-la-grande-anitra-alla-trebisonda-torino/

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Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato si presenta come un epistolario in versi monco, di cui conosciamo sole le 17 lettere scritte dal mittente. Quest’ultimo, un uomo senza lavoro, si rivolge ad un’entità dai contorni vaghi, la “Reinserzione Culturale”, che avrebbe come compito derisorio l’integrazione del disoccupato nella vita culturale. Questa “Reinserzione” assume di volta in volta l’aspetto anonimo e astratto dell’istituzione o quello concreto e individuale del funzionario, a cui il mittente attribuisce tratti femminili. A partire da questa doppia ambiguità – una corrispondenza che forse non ha mai avuto luogo e un destinatario dall’identità incerta – l’argomento stesso delle lettere appare instabile e sfuggente. Di cosa vuole parlare il disoccupato? Di una straziante delusione amorosa, della propria salute mentale, di un’identità sociale fragile, del disgusto per il lavoro?

La grande anitra. Tre personaggi chiusi dentro un’anitra cotta, tre visioni parziali e incomponibili della realtà, una prigionia che è forse una strategia di fuga e di opposizione radicale, una paesaggio allucinatorio che ospita residui del mondo storico, un viaggio fumettistico al centro della terra o una claustrofobica meditazione metafisica. Una narrazione inceppata, impossibile, in versi e in prosa.

“Tre parti non significano necessariamente (o esclusivamente) tre gradi morali al modo di un viaggio tripartito, catabasi o anabasi che sia – benché a profondità e sensi morali si alluda, da «Giona» evocato qui per differenza di situazione, fino al Viaggio al centro della terra di Jules Verne –; significano piuttosto tre prospettive sul reale o sulle sue possibili slogature o modificazioni. I tre pseudo-autori – autori in persona, ovvero “in maschera”, e insieme personaggi, «privilegiati viaggiatori» – sono di fatto tre focalizzazioni che hanno la compattezza di “blocchi”, ciascuno in sé compiuto, ciascuno diverso nell’approccio percettivo e nello stile” (Dalla postfazione di Cecilia Bello Minciacchi)

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L’anitra verrà servita calda, portatevi i coperti.

Trebisonda
libreria indipendente a san salvario
via s. anselmo 22 – 10125 torino
tel. 011 7900088
www.trebisondalibri.com

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Sabato 25 gennaio 2014 alle ore 18:30
Galleria Voyelles & Visions, via San Massimo 9/A, Torino

lettura performativa & cinematografica

Quando Kubrick inventò la fantascienza (Camera Verde, 2011)

di Andrea Inglese

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Interventi di Enrico DonaggioBiagio Cepollaro e Gabriella Giordano

al violoncello Lamberto Curtoni

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Quest’evento rientra nel programma “CameraIndy Roma/Torino all’inseguimento della Pietra Verde” curato da Francesco Forlani e Giovanni Andrea Semerano (Centro Culturale La Camera Verde, Roma)  in collaborazione con IndypendenteMente.

mg’s bibliography

Marco Giovenale (1969) lives and works in Rome. He writes in Italian and (sometimes in) English. Here are some notes about his English works. (And the vispo and asemic ones).

“a gunless tea”, collection of 23 prose fragments, was published in 2007 (Dusi/e-chap project, dusie.org: free download at http://www.dusie.org/gunlesstea.pdf, thanks to Susana Gardner).

“CDK” was published in 2009 as a chapbook & free e-book –thanks to Drew Kunz– by Tir aux pigeons (old download link: http:/ /www. lulu.com/items/volume_64/6596000/6596742/1/print/CDK. PDF). Now available here: https://slowforward.files.wordpress.com/2014/01/cdk.pdf.

The prose pieces of “anachromisms” won the Ahsahta Press Chapbook Prize (judge: K. Silem Mohammad) and the book has been published by Ahsahta in 2014: https://ahsahtapress.org/product/anachromisms/ (thanks to Janet Holmes).

“white while” is at Gauss PDF in September, 2014: http://www.gauss-pdf.com/post/98317758615/gpdf131-marco-giovenale-white-while. As a freely downloadable pdf: http://dl.gauss-pdf.com/GPDF131-MG-WW.pdf.

Texts (“obsidians”), and handwritten drawritings arranged in grids (“langrids”) are in the chapbook “A few obsidian stones –and langrids”, published by Paper View Books in 2022: https://paperviewbooks.pt/books/obsidians-and-langrids/.

Prose pieces in English are also in the anthology “New Objectivists – Nouveaux objectivistes – Nuovi oggettivisti” (Loffredo, 2013; Maria Cristina Giorcelli and Luigi Magno eds).

Poems and critical pieces appeared in Aufgabe, #7, 2008, guest edited by Jennifer Scappettone for Litmus Press. The whole issue is now available as a free pdf here: https://media.sas.upenn.edu/jacket2/pdf/reissues/aufgabe/J2_Reissues_Aufgabe_07_2008.pdf (and here).

Several texts are in other lit mags, either on paper and on line. Among the non-Italian ones: OEI, Harriet, OR, The new Review of Literature, Capitalism Nature Socialism, word for / word, California Italian Studies, Coupremine, Zswound, Coconut, Dusie, Shampoo, TRNSFR, Ekleksographia, Moss Trill, Cricket Online Review, ex-ex-lit, minor literature[s], Sous Rature, forward/text, jimleftwichtextimagepoem.blogspot.it, pganickz.livejournal.com, Blue & Yellow Dog, Action Poétique, Nioques, Lyrikline, On Barcelona, OOMPH!, collagepoetry.com.

Mp3s and videos are hosted by http://writing.upenn.edu/pennsound/x/Italiana.php, thanks to Jennifer Scappettone.

An interview with the mag 3AM (thanks to Steven Fowler) can be read at http://www.3ammagazine.com/3am/maintenant-65-marco-giovenale.

MG’s artbooks are “Sibille asemantiche” (La camera verde, 2008), “Asemic Sibyls” (RedFoxPress, 2013); “Asemic Encyclopaedia” (IkonaLíber, 2019), “Glitchasemics” (Post-Asemic Press, 2020); and, under the name of Differx, four e-chaps published by Vugg Books: “aweapon” (2008), “Severe red” (2010), “unrelated | undepicted | (diptychs)” (2010), “septemware” (2011). Asemic sibyls and visual works are also in Nazione indianaSleepingfishsatt.org, The New Post-Literate, Truck, Hit and Run Magazine, Chernovik, l’immaginazione, Bright Stupid Confetti, Extreme Writing, Suxulf, Fieralingue, AlteredScale, Tip of the knife (issue 7), The Bleed (issue 0.2), Experiment-o (issue 4), Rem (issue 2), Moria and in the “Anthology Spidertangle” (Xexoxial Editions, 2009). Other asemic works by MG were in the chapbook published in Dan Waber’s series “This Is Visual Poetry”. A series of sibyls has also been published by La camera verde in Nov., 2013: “Syn Sybilles”.

Asemic sibyls are in “The Last Vispo Anthology” (1998-2008), edited by Crag Hill and Nico Vassilakis, Fantagraphics books, 2012; in “An Anthology of Asemic Handwriting” (Uitgeverij, 2013), edited by Tim Gaze e Michael Jacobson: http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/; and in The New Concrete. Visual Poetry in the 21st Century (Victoria Bean and Chris McCabe, eds; Hayward Publishing, 2015). In 2013 he also took part in the asemic collab novel, “A Kick in the Eye” (https://www.createspace.com/4480172, ed. by T. Gaze). In 2014 fifteen vispo and seven asemic pieces are hosted by the mag «Lana Turner» (issue 7).

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More informations:
http://slowforward.wordpress.com/bio/
 &
http://slowforward.wordpress.com/libri/

A selection of texts from mags, sites etc:
https://differx.tumblr.com/post/673449666553266176/flu-me-n
https://mosstrill.wordpress.com/2021/10/26/marco-giovenale-3/
http://collagepoetry.com/tag/marco-giovenale/
http://www.wordforword.info/vol27/giovenale1.html
http://www.wordforword.info/vol27/giovenale2.html
https://mosstrill.wordpress.com/2015/07/30/marco-giovenale-translated-by-linh-dinh/
http://cricketonlinereview.com/vol11no1/
http://www.gauss-pdf.com/post/98317758615/gpdf131-marco-giovenale-white-while
http://mosstrill.wordpress.com/2014/09/02/marco-giovenale-2/
http://mosstrill.wordpress.com/2014/05/19/marco-giovenal/
http://www.poetryfoundation.org/harriet/2009/01/seven-contemporary-italian-poets-17/,
http://the-otolith.blogspot.com.au/2013/02/marco-giovenale.html,
http://www.trnsfrmag.com/issues/v1_1/content/Marco%20Giovenale.pdf,
http://gammm.org/index.php/2014/04/21/4-from-anachromisms-marco-giovenale-2014/,
http://www.shampoopoetry.com/ShampooThirtyone/giovenale.html,
http://forwardtext.livejournal.com/12791.html,
http://www.coconutpoetry.org/giovenale1.htm,
http://www.necessetics.com/marco.html,
http://fhole.blogspot.it/2007/08/from-gunless-tea.html?zx=bb43f87f4ee621f2,
http://poeticinvention.blogspot.it/2007/07/night-of-translations.html

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