vediamo se riesco a spiegarmi: ci sono i labirinti senza misura, metri. né ritmi.
o ne sperperano il vuoto.
Archivi tag: manoscritto
eshes / emilio villa. s.d.
da: Claudio Parmiggiani (a cura di), Emilio Villa poeta e scrittore, Mazzotta, 2008
jeu de massacre / giancarlo pavanello. 1977
trovato un quadernetto inedito di giacomo leopardi
dall’Huffington Post:
Un manoscritto giovanile, inedito, di un Leopardi appena 16enne. Un ‘quadernetto’ formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate, recanti una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi (circa 160 i lemmi), ciascuno dei quali seguito da una serie di riferimenti numerici. (oltre 550 nel complesso). È l’inedito intercettato nel fondo Leopardiano, conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, da Marcello Andria e Paola Zito che ne hanno curato la pubblicazione per i tipi di Le Monnier Università.
Il volume, Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane, sarà presentato a Napoli alla Biblioteca Nazionale – Sala Rari – domani martedì 3 maggio (ore 16) con interventi di Maria Iannotti, Giulio Sodano, Francesco Piro, Rosa Giulio, Silvio Perrella, Lucia Annicelli. “L’inedito conferma l’importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale de… [continua qui]
glitches brew
1. uno dei problemi o forse solo luoghi della scrittura, nello spazio di sovrapposizione degli insiemi cartaceo e digitale, è quello della trascrizione.
2. un autore con formazione nata in contesto gutenberghiano può realizzare testi in primis in formato cartaceo, come inventati e scritti a mano, o – indifferentemente o meno – come appunti tratti da fonti diverse e semplicemente presi da queste. in entrambi i modi, sia che si tratti di rilavorarli perché solo a penna, o di rielaborarli perché ‘rough’, deve spostarli da un contesto grafico a un altro, da un sistema di segni idiomatici e strettamente legati all’identità, a un contesto astratto e comunque riconfigurante, come è quello della pagina elettronica. senza questo spostamento è quasi impossibile pubblicare (se non nella forma della pagina manoscritta fotografata) il testo.
3. la trascrizione è una traduzione. (come tradurre è in assoluto trascrivere assai male). (tanto male da cadere in un’altra lingua, … infine in qualche modo contortamente pertinente).
4. nella traduzione, come nella trascrizione/edizione e rielaborazione di un testo ‘handwritten’, possono intervenire errori, deviazioni, anche tradimenti coscienti, e riscritture. manipolazioni – volontarie o meno – di segni che diventano altro da una pura traslazione linguistica A–>B.
5. traduciamo continuamente, e continuamente spostiamo di campo e di luogo tracce, segni. Continua a leggere