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radio onda rossa: audio dell’intervista su “l’economia della poesia” (evento del 28 ottobre)

Intervista a Radio Onda Rossa (grazie a Federico Raponi) su L’ECONOMIA DELLA POESIA, evento che si terrà il 28 ottobre a Roma: info qui

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l’intervista è inoltre segnalata o ‘embedded’ qui:
https://tuttascena1.wordpress.com/2021/10/24/marco-giovenale-leconomia-della-poesia/
https://www.facebook.com/tuttascena1/posts/971454040252429
https://twitter.com/tuttascena1/status/1452295071915708436?s=20
instagram.com/p/CVaqE4Oq5qT/
https://mastodon.bida.im/web/statuses/107157236902121122

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nuovo libro di silvia tripodi: “le bocche” (zacinto edizioni, collana ‘manufatti poetici’)

Disgiungendo all’infinito le proprie mani
Si interrompe la produzione di calore
Il dispiegamento della forza lavoro
Quando uno muore
A volte
I palmi delle sue mani vengono congiunti
Allo stesso tempo essi sono disgiunti all’infinito
Perché non producono calore
I fori rimangono l’evidenza della vita del soggetto
Dell’individuo
Appaiono per quello che.

§

Silvia Tripodi (Sant’Agata di Militello 1974) vive a Palermo. Nel 2014 ha vinto il Premio Lorenzo Montano (sezione poesia inedita) e nel 2015 la prima edizione del Premio Elio Pagliarani con la silloge Voglio colpire una cosa (Zona, 2016); è presente nell’antologia La parola informe (Marco Saya, 2018) e in Nuove poesie italiane 2018 (Elliot). I suoi libri più recenti sono Punu (collana «Lacustrine», Arcipelago Itaca, 2018), La più recente fine di un racconto (collana «ChapBooks», Tic, 2020) ed Ellora (collana «Syn scritture di ricerca», ikonaLíber, 2020).

biblionedizioni.it/prodotto/le-bocche/
Zacinto edizioni
Anno: 2021
Pagine: 36
ISBN: 978-88-31323-11-6

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roma, 28 ottobre: primo seminario su “l’economia della poesia”

Nel contesto della serie di incontri “Voce!”, la Biblioteca Elio Pagliarani, in collaborazione con FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), su iniziativa di Cetta Petrollo e Lia Pagliarani organizza il

PRIMO SEMINARIO SU
L’ECONOMIA DELLA POESIA

giovedì 28 ottobre, alle ore 16:30
presso la Casa dello scrittore
Lungotevere dei Mellini 33 – Roma

[evento facebook: https://www.facebook.com/events/265874408758534
e https://www.facebook.com/events/4394303597291250]

Partecipano:

Marco Amore, Umberto Bertone, Nicola Bultrini, Alessandro Canzian, Sonia Caporossi, Tommaso Di Francesco, Marco Giovenale, Anna Lapenna Malerba, Giulio Marzaioli, Vincenzo Mascolo, Piera Mattei, Marco Menato, Gabriella Musetti, Laura Pugno.

Programma

Saluti di Cetta Petrollo Pagliarani e Antonio Rossi

Interventi di
Marco Amore: Arte, poesia, economia, dal valore economico al valore culturale dell’opera
Umberto Bertone: Luci e ombre di editare libri di poesia nell’era digitale
Nicola Bultrini: Economia della gratuità
Alessandro Canzian: Poesia, la contraddizione di un prodotto invendibile
Sonia Caporossi: La poesia-comunicazione, l’utopia e la deviazione dell’immaginario
Tommaso Di Francesco: La produzione materiale dei versi
Marco Giovenale: Documenti contro monumenti. L’immateriale è una ricchezza collettiva
Anna Lapenna Malerba: Senza editore
Piera Mattei: Facile definirvi poeti?
Giulio Marzaioli: Benway series. I chiari e gli scuri
Vincenzo Mascolo: La poesia è liquida?
Marco Menato: La poesia in biblioteca fra diritto d’autore, dono dell’autore e scelta del bibliotecario
Gabriella Musetti: Ripartire con l’editoria. Vita activa nuova
Laura Pugno: Le Parole e le cose: Poesia, terzo paesaggio?

Il seminario sarà registrato e andrà in diretta streaming. Giovedì 28 ottobre 2021, a partire dalle ore 16 e 30, Casa dello Scrittore, Lungotevere dei Mellini n. 33. Per assistere è necessario venire con il green pass e prenotarsi al numero 3477446151 (o all’indirizzo biblioteca@bibliotecaeliopagliarani.com)

Appena possibile verrà comunicato su quale piattaforma e a quale link sarà possibile seguire l’incontro in streaming.

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Su cosa si sostiene oggi la produzione materiale dei versi e della scrittura? Quali sono le funzioni e le strutture che permettono al testo di riconoscersi tale e di farsi riconoscere? In poesia, ma non solo, l’economicità del creare torna ad essere misconosciuta e sottaciuta. Su questo argomento si interrogano i partecipanti al primo seminario dedicato al tema.
Finalmente la biblioteca Elio Pagliarani torna ad organizzare incontri dal vivo grazie anche alla gentile disponibilità dei locali della Casa dello scrittore del Fuis.
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flarf irriflesso. un altro esempio / differx. 2021

adesso è più chiaro quello che intendo per kitsch (e kitsch incosciente) anche in poesia? o flarf irriflesso.
(il flarf propriamente detto è invece ‘intenzionalmente’ kitsch, ‘vuole’ far raggricciare di orrore).
 
sono sicuro che lo scultore di Padre Pio può motivare con ragioni ritmiche (e rimiche) millimetriche la sua opera. dirci il perché dell’inclinazione, della pesantezza della struttura, del volto ardito del frate, della rampa di lancio o sbilanciamento, del cappuccio che svolazza con effetto “fiamme di Ghost Rider”, del corpo bucato, a cassetti, e incastrato anzi ‘incriccato’ dell’eroe della fede. sono sicurissimo. immagino riferimenti a Dalì, Savinio, cubismo, bizzarrie seicentesche, Giovanni Battista Bracelli, la Marvel.

l’opera è iper-motivata: da elementi di ‘necessità’ formale. ne possiamo essere certi. in ogni sua parte e nel complesso morfologico/semantico si ‘spiega’. ha struttura.
ma?
ma è irrimediabilmente inconsapevolmente orrenda, pacchiana.
imbarazza, fa ridere, stop.

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nelle foto:
il monumento a Padre Pio (Benevento), un’opera di Bracelli, i prevedibili robottoni (Daitarn 3 in testa), e il pregevole/ironico tavolino cubo di Antartidee.

corrado costa: “immaginare ravenna”

Corrado Costa
IMMAGINARE RAVENNA
a cura di Giovanni Fontana
Edizioni Roberto Peccolo
Livorno, settembre 2021
cm 23×16, pp. 72

L’ambiente ravennate suscita in Corrado Costa l’esigenza di crearsi una propria idea della città, concretizzata nel 1980 nelle pagine di «Immaginare Ravenna», una raccolta tanto criptica quanto affascinante, giocata sulla poetica del frammento, sul significato del vuoto e del silenzio, sul senso dell’assenza e l’assenza del senso, sull’ironia sottile di processi di alterazione minimi e minimalisti. Non sappiamo quante tavole siano state composte da Costa. L’insieme è andato disperso. Ne conosciamo soltanto una parte, oggi conservata da Roberto Peccolo, già gallerista livornese che ha dedicato tutta la sua vita alla scrittura verbo-visiva e al libro d’artista, inventandosi iniziative espositive memorabili e editando pubblicazioni che nel settore fanno storia, come la collana «Memorie d’Artista», che ci ha regalato opere preziose di autori come Henri Chopin, Jean-Luc Parant, Lamberto Pignotti o Arrigo Lora Totino, Irma Blank o Elisabetta Gut, Villeglé, Orlan, Nanda Vigo, Ugo La Pietra, Sergio D’Angelo, Lindsay Kemp.

Piazza della Repubblica, 12
I – 57123 Livorno/Italia
tel./fax. 0586 888509
e-mail: galleriapeccolo [at] libero.it
http://mostre-e-dintorni.blogspot.it

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