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“la caduta”, di friedrich dürrenmatt, oggi alle h 14 su radio onda rossa

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
oggi, martedì 9 gennaio 2024, alle ore 14

LA CADUTA

di Friedrich Dürrenmatt
scrittura scenica collettiva
ideazione scene e regia: Lisa Ferlazzo Natoli
registi collaboratori: Fortunato Leccese e Alice Palazzi
assistente alla regia e alle scene: Lorena De Gregorio

con:
Asia Coronella, Dalila De Marco, Giuseppe Follacchio, Sebastian
Marzak, Flavio Murialdi, Giovanni Pizzigoni, Massimo Risi,

collaborazione al progetto: Luca Staiano, Maddalena Parise e Camilla Carè

Sistemati i personaggi come pedine su una scacchiera, Dürrenmatt dà il via a uno dei giochi più raffinati e crudeli, mettendo a nudo le ipocrisie, i sottintesi e le ambiguità delle strutture del potere. Vincolati da sottili fili mentali a una ragnatela che acquista sempre più una dimensione reale, i protagonisti iniziano a sbranarsi a vicenda, rivelando retroscena meschini, scambiandosi accuse, rompendo e creando alleanze. Invece di agire nell’interesse della comunità, ai quindici importa soltanto comandare e ottenere più potere. Non c’è spazio per ideali e valori, dubbi o risentimenti. Un congegno narrativo di precisione e tensione, che fa serpeggiare un dubbio: e se fosse proprio l’uomo con la sua sconfinata sete di potere a essere incapace di ambire a valori più giusti?

https://archive.org/details/la.caduta (48′)
info: https://www.facebook.com/events/320096335095742/

radioteatro: “ingannati” / storia palestinese, racconto di immigrazione, di e con nicola pannelli – a cura di radio onda rossa

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

INGANNATI
storia palestinese, racconto di immigrazione
di e con Nicola Pannelli


Liberamente tratto da ‘Uomini sotto il sole’ di Ghassan Kanafani – giornalista, pittore, militante palestinese, ma soprattutto un gran raccontatore di storie – è la storia di tre emigranti clandestini che, chiusi dentro un’autocisterna che dovrebbe portarli in Kuwait, muoiono soffocati. Il racconto, scritto nel 1961, divenne il più famoso nella letteratura araba contemporanea, e fece di Kanafani, ancora giovanissimo, il modello culturale di tutta una generazione. Il regista egiziano Tawfiq Saleh trasse dal libro il film ‘Gli Ingannati’.

http://archive.org/details/Radioteatro.Ingannati (1h 12′)
info http://www.narramondo.it/ingannati.html

aggiornamento su gaza, 28 ottobre, h. 11, radio onda rossa

Michele Giorgio, responsabile di Pagine esteri e corrispondente storico del “Manifesto” dalla Palestina, ci aggiorna intorno alle 10.30 su quanto è possibile sapere della notte a Gaza visto che, come noto, ieri sera intensificando i bombardamenti, ha tagliato le linee telefoniche e quello che rimaneva di internet.

Michele Giorgio informa che oltre ai bombardamenti intensissimi che a tutt’ora non sappiamo quante vite sono costate, migliaia di soldati israeliani sono entrati a Gaza, truppe israeliane pare occupino al momento porzioni di Gaza e, confermato da Hamas, nella notte di ieri ci sono stati combattimenti tra organizzazioni palestinesi e truppe israeliane.

È inoltre noto che migliaia di palestinesi nella notte di ieri sono fuggite dal nord al sud della striscia dove comunque non si sono mai interrotti i bombardamenti e le persone vivono ammassate in condizioni drammatiche.

Aggiornamenti anche sulla situazione a Gerusalemme e in Cisgiordania

Mery Calvelli, cooperante, nel secondo audio realizzato in tarda mattinata ci dà aggiornamenti sulle rare informazioni che cominciano a filtrare dalla striscia ancora sotto il black out.

http://wyww.ondarossa.info/newsredazione/2023/10/truppe-israeliane-occupano-parti-gaza

oggi, alle h 14 su ★ radio onda rossa 87.9 fm: “echoes”, di lorenzo de liberato

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

oggi, martedì 11 luglio 2023 –  alle ore 14

ECHOES

di Lorenzo De Liberato
regia Stefano Patti
con Marco Quaglia e Stefano Patti
voce di Nancy Babic Giordana Morandini
assistente alla regia e live set Cristiano Demurtas
produzione 369gradi

In un futuro distopico, e vicino a noi, la Terra è divisa in grandi blocchi governativi. Non esiste la democrazia come la conosciamo. Non esiste l’umanità come la intendiamo oggi. Una bomba è stata sganciata in un agglomerato urbano. Sono morte un milione di persone. Un giornalista, De Bois, intervista il responsabile della carneficina, il misterioso Ecoh. La domanda è semplice e precisa: Perché?

https://archive.org/details/echoes_20190216 (50′)

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“la paura”, di federico de roberto, oggi su radio onda rossa

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 27 giugno 2023, alle ore 14:00

LA PAURA

di Federico De Roberto
lettura di Francesco Bonomo

Nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, il fuoco inesorabile di un cecchino nemico uccide, uno a uno, i soldati che tentano di raggiungere un posto di vedetta sguarnito; col numero dei morti cresce il panico dei vivi che lo scrittore rende facendo ricorso alle immagini della più cruda fisiologia, nonché alle diverse tipologie dei fanti e soprattutto alle diverse parlate dialettali. Pubblicato nel 1921, La paura è il più crudo fra i racconti che Federico De Roberto dedicò al primo conflitto mondiale; ed è il frutto più aspro e il più memorabile esito dell’ultima produzione del prolifico autore dei ‘Vicerè’, addirittura fra le prove più eminenti di tutta la sua opera. Un canto del cigno, meglio ancora un ruggito: di rabbia impotente, di sorda protesta. La rappresentazione dei fanti che marciscono nelle trincee è impietosa, aliena da concessioni alla retorica patriottarda o populista. Questo spaccato estremamente veritiero del paese reale non ha certezze da difendere né messaggi da diffondere, e di un solo sentimento è depositario: quello della “paura” più atroce, vale a dire di un immane sgomento di fronte alla guerra, di fronte all’obbligo di uccidere e di farsi uccidere.

https://archive.org/details/paura (56′)
info https://it.wikipedia.org/wiki/La_paura_(De_Roberto)

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oggi, 20 giugno, dalle 14:00, due testi teatrali su radio onda rossa ★

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 20 giugno 2023, alle ore 14:00

● RACCIONEPECCUI

di Giuseppe Bertolucci
con Marina Confalone

Un monologo tra umano e subumano, comico, tragico, nero, lugubre, poetico. Delirio di parole, in una lingua completamente inventata, di una maestra d’infanzia tra le prime esperienze erotiche dalle suore, il grande amore e l’ospedale psichiatrico.

https://archive.org/details/raccionepeccui.1/raccionepeccui.2015.01.20.ogg
(35′)

info
http://www.teatrovalleoccupato.it/a-cosa-servono-i-poeti-serata-dedicata-a-giuseppe-bertolucci-venerdi-26-ottobre-h-2030

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a seguire, alle ore 14:35

● IL FULMINE NELLA TERRA
Irpinia 1980

scritto e diretto da Mirko Di Martino
con Orazio Cerino
aiuto regia Melissa Di Genova

Trent’anni fa c’era una terra che oggi non c’è più. In mezzo c’è una data, il 23 novembre del 1980, e un terremoto lungo 100 secondi. Lungo trent’anni. Le case sono state ricostruite, i morti compianti, le strade inaugurate, i fondi spesi. Ma la terra continua a tremare, perchè i conti con il passato sono ancora aperti, perché c’è ancora qualcosa che aspetta di essere recuperato. Trent’anni fa, l’Italia si guarda allo specchio nelle macerie dell’Irpinia e non si riconosce: troppe cicatrici sul suo volto, troppe piaghe non ancora sanate, troppa gente dimenticata. I bambini di trent’anni fa sono cresciuti e oggi si guardano alle spalle e non trovano più nulla. I paesi dei loro padri sono luoghi stranieri. E i nonni si ritrovano a inseguire i fantasmi dei loro ricordi, a parlare ai nipoti che li ascoltano senza capire, stanchi di sentirsi ripetere che “qui era tutta campagna”. Il 23 novembre 1980 il terremoto più distruttivo della nostra storia recente ha messo fine a un mondo. Rievocare quel giorno a teatro significa cercare di posare un ponte sul fiume della memoria, significa provare a riallacciare i legami tra due epoche, due generazioni, due mondi, che dividono la stessa terra senza mai toccarsi. Storie, ricordi, documenti. Un teatro per rievocare, per condividere, per ricostruire. Un solo attore, e la memoria di un dramma collettivo. Perché la terra possa smettere di tremare.

https://archive.org/details/fulmine.nella.terra.mp3 (51′)

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audio completo della lettura del 25 aprile a forte bravetta: l. pugno, m. fianco, m. giovenale, v. ostuni

Lettura a Forte Bravetta in occasione del 25 aprile (2023): testi di Laura Pugno, Michele Fianco, Marco Giovenale, Vincenzo Ostuni. Cenni introduttivi e conclusivi di Michele Fianco.

Il file audio, registrato purtroppo a bassissima qualità da MG, è stato già generosamente ospitato e trasmesso da Radio Onda Rossa, grazie a Federico Raponi: 

http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/tuttascenateatro/2023/05/letture-partigiane-martedi-09-maggio
(podcast .ogg qui)

Il file è ascoltabile anche su slowforward:


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(podcast .mp3 qui)

9 maggio, h. 14, tutta scena teatro ★ radio onda rossa: audio del reading del 25 aprile, con testi di laura pugno, michele fianco, marco giovenale, vincenzo ostuni

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 9 maggio 2023, ore 14
in streaming qui:
https://www.ondarossa.info/player-ror.html

LETTURE PARTIGIANE

con
Laura Pugno, Michele Fianco, Marco Giovenale, Vincenzo Ostuni
(Roma – Forte Bravetta, martedì 25 aprile 2023)

https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/tuttascenateatro/2023/05/letture-partigiane-martedi-09-maggio

“il macero”, di roberto solofria (da “sandokan”, di nanni balestrini)

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

IL MACERO
https://archive.org/details/Radioteatro.IlMacero
dal romanzo Sandokan – storia di camorra di Nanni Balestrini
scritto, diretto e interpretato da Roberto Solofria
assistente alla regia Michele Tarallo

Pur essendo tratto dal romanzo Sandokan – storia di camorra, di Nanni Balestrini, Il Macero non si concentra sulle “gesta” del noto camorrista casertano, delle quali peraltro vi è ampia traccia nelle cronache giornalistiche e giudiziarie. E quando si sofferma sulle vicende del clan che negli anni ’80 sfidò la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, lo fa per descrivere, con un’impostazione surreale, il destino iperrealista di un paese alla deriva. Un paese in cui il cartello con la scritta “benvenuti” è pieno di buchi di proiettili; in cui è “quasi” legale truffare le assicurazioni o esercitarsi al tiro contro il portone di una persona che ti è antipatica. Un paese in cui la cosiddetta modernità è giunta sotto forma di armi tecnologicamente avanzate o di auto di lusso e di telefoni cellulari, che l’uso di quelle armi consente di acquistare. Un paese in cui o diventi un “muschillo” (la sentinella di un boss) o frutta da macerare.

https://archive.org/details/Radioteatro.IlMacero (45′)

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