https://www.raiplaysound.it/audio/2023/11/Wikiradio-del-27112023-3d114ba3-bbe6-40fc-a448-5491f313bf0b.html
28 settembre, sette anni fa … ci lasciava Simone Carella, dimenticato troppo in fretta, fondamentale il suo contributo alla crescita culturale della città di Roma nel mitico periodo delle cantine, di castelporziano, della nascita dell’estate romana.
Lorenzo Ciccarelli || Teatroinscatola
Lettura al Teatro Palladium (Roma), 2015, in occasione di PoetItaly.
Da Todestrieb (Arcipelago, 2015) e dall’inedito Piccole estinzioni quotidiane.
Angelo Calandro
Sono un “reduce”. Ufficialmente. Reduce di un evento accaduto 40 anni fa. Reduce parziale e poi dirò perché.
40 anni fa avevo 24 anni. Allora (come ora) ero appassionato di poesia. Io sono originario di una piccola città del Sud e all’epoca, da circa un anno, mi ero trasferito per lavoro in una piccola città del Nord. Negli anni 70 per me, come per tanti ragazzi, Allen Ginsberg, era come una stella cometa. Poeta americano, figlio di immigrati russi di religione ebraica, fautore di una poesia di rottura che negli anni 50 aveva contribuito a scardinare un modo letterario compassato e un modo di vivere falso, ipocrita e acquiescente: quello che si sarebbe definito The American Way of Life. Allen Ginsberg, con i suoi amici poeti e letterati aveva scritto e vissuto in modo diverso lanciando un urlo contro quel mondo appena uscito da una terribile guerra e che si era tuffato anima e corpo in una guerra di tipo nuovo, contro il comunismo: impantanandosi in Corea e all’interno lanciandosi alla ricerca di pericolosi nemici tra personaggi del cinema, letterati e persone comuni: era l’America del Maccartismo, reazionaria, anticomunista viscerale, l’America della Commissione parlamentare che vagliava persino i respiri di tutti coloro che erano sotto il controllo dell’FBI di Edgar G. Hoover, uomo potente e capace di controllare milioni di persone.
In quell’America, tuttavia, c’erano degli anticorpi che si opponevano allo stato totalitario, al controllo delle coscienze.
Gli anticorpi erano un gruppo di persone formato da poeti, scrittori, intellettuali, spesso figli di immigrati.
Ginsberg, figlio di immigrati comunisti russi di religione ebraica.
Kerouac, figlio di immigrati franco-canadesi di religione cattolica.
Gregory Corso, figlio di immigrati italiani (calabresi), ladruncolo redento.
Lawrence Ferlinghetti, figlio di padre italiano (bresciano) che aveva cambiato il cognome in Ferling; sicchè Larry scoprì le sue vere origini italiane solo intorno ai 20 anni.
Diane Di Prima, figlia di immigrati italiani anch’essa.
Le idee di questi artisti fuori dalle regole vennero poi conosciute dal grande pubblico per la rilevanza che ebbero i processi intentati contro alcuni di essi: in particolare Ginsberg, per il testo del poema Howl e Ferlinghetti, in qualità di editore che lo pubblicò, furono incriminati per tentativo di corruzione di minori che fossero incidentalmente venuti a contatto con quei testi. Miserabile tentativo di censura che un giudice coraggioso cancellò dichiarando i temi oggetto del poema di rilevante importanza per la libertà di pensiero.
Tutto ciò aveva naturalmente portato l’attenzione generale sulle giovani generazioni che in quegli anni erano diventate protagoniste di battaglie civili e di libertà nel mondo della scuola e nella società in genere, avversando le guerre che ancora pullulavano nel mondo anche dopo la fine della seconda guerra mondiale. Sia l’America che l’Europa (compresa quella dell’Est) erano attraversate da nuove idee e alcuni dei Beat (soprattutto Ginsberg, guru assoluto) ne erano portavoci e partecipanti attivi.
In questo clima effervescente, nuovo e radicale, in Italia a metà egli anni settanta si ebbe l’apice di questi movimenti; e la poesia ne faceva parte perché – dopo la stasi creativa di fine ’60 e inizio ’70 – l’ambito poetico abbracciava potentemente le esigenze performative e artistiche di molti giovani. Continua a leggere
questo che segue è il link al file audio mp3 dell’incontro del 10 giugno all’UPTER:
Nella prima parte del file: letture degli autori che hanno preso parte al secondo ciclo del corso “Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea” (novembre 2018 – giugno 2019).
Nella seconda, spazio dedicato al festival dei poeti di Castel Porziano (1979): questo secondo segmento inizia a 1h 28′ 36”.
Chi volesse ascoltare il file scaricandolo sul pc può ovviamente farlo cliccando sulla freccia in alto a destra sullo schermo nero. In questo modo si effettua il download del file, che pesa 170 Mb.
a Roma, lunedì 31 marzo, alle ore 21:00,
presso il Teatro Vascello
(via Giacinto Carini 78)
in occasione dell’uscita di
Elio Pagliarani, Tutto il teatro
a cura di Gianluca Rizzo (Marsilio)
un evento speciale a cura di
Simone Carella
letture recitate con la partecipazione di
Walter Pedullà, Cetta Petrollo, Luigi Ballerini, Andrea Cortellessa, Vincenzo Ostuni, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Luca Archibugi, Luciano Mazziotta, Lidia Riviello, Gilda Policastro, Maria Grazia Calandrone, Sara Ventroni, Laura Cingolani e Fabio Lapiana, Manuela Kustermann, Alessandra Vanzi, Patrizia Bettini, Marco Solari, Patrizia Sacchi, Carola De Berardinis, Federico Pacifici, Massimo Napoli, Veronica Zucchi, Guidarello Pontani, Luigi Rigoni, Canio Loguercio, Alessandro D’Alessandro, Areta Gambaro, Luca Venitucci
serata a ingresso libero e in diretta streaming su www.docstation.org
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