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“signs and symbols” (october 2013)

Signs and Symbols
October, 2013, Art exhibit at the General Store Community Arts Centre
in the Adelaide Hills of South Australia (organisers: Tim Gaze & Marisa Ala Dea)

Here’s the whole book/pdf of the works (Tim Gaze, ed.):
http://asemicwriting.files.wordpress.com/2013/12/signs-and-symbols-mail-art-catalogue.pdf
[ 152 Mb ]

@ scribd:
http://www.scribd.com/doc/190979576/SignsSigns-and-Symbols-Mail-Art-Catalogue

General Store’s Facebook:
https://www.facebook.com/GeneralStoreCommunityArtGroupInc

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6 link per riprendere alcuni temi

http://slowforward.wordpress.com/2013/09/10/nel-nuovo-numero-di-alfabeta-ora-in-edicola/

http://slowforward.wordpress.com/2013/06/13/per-riprendere-alcuni-temi-di-ex-it-e-rieti/

http://eexxiitt.blogspot.it/2013/09/andrea-inglese-verso-una-letteratura.html

http://slowforward.wordpress.com/2013/09/11/an-appreciation-of-flarf-sharon-mesmer-2013/#more-31669

http://slowforward.wordpress.com/2013/09/10/corrado-costa-benway-zona-verri/

http://www.amazon.com/Anthology-Asemic-Handwriting-Michael-Jacobson/dp/9081709178/

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jim leftwich e la “pansemic playhouse”

In questi anni recenti, oltre a lavorare in numerosi ambiti verbovisivi, e ovviamente nelle aree della poesia concreta e visiva, del glitch, della fotografia, del collage e della mail-art, Jim Leftwich ha ospitato materiali altrui, organizzando veri e propri archivi in rete, tutti o quasi tutti legati ai molti blog a cui collabora, ma soprattutto alle sue pagine http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/ e http://textimagepoem.blogspot.com e ai vari festival e iniziative (collab fests, o marginal arts festivals) di arte e di scritture sperimentali ai quali ha preso parte, a Roanoke (Virginia), la città in cui vive.

L’accumulo di materiali, altrui e propri, che questi anni di lavoro (e i precedenti) hanno portato è impressionante. Molti – degli anni 2005-07 – sono archiviati in un’apposita pagina allestita grazie a John M. Bennett dalla Ohio State University: http://library.osu.edu/finding-aids/rarebooks/TextImagePoemArchive.php.

Molti altri, specificamente di Leftwich, sono spread all over the world, diffusi ovunque nel mondo sia in forma cartacea (spedizioni, invii) sia in blog e siti i più diversi. Anche una superficiale ricognizione su google testimonierà della straordinaria diffusione di opere di Leftwich, o di sue collaborazioni (collab works).

Da circa due anni, da luglio 2011 ad oggi, anche con periodi in cui l’attività di postaggio è quantitativamente minore, Jim Leftwich sta inoltre pubblicando sul suo già ricchissimo e generoso spazio flickr una serie intitolata Pansemic Playhouse. Si può prendere visione dei vari “set” che la compongono a partire dalla pagina citata sopra:

http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/sets/?&page=1

Una playhouse è una casa giocattolo, una casa dei giochi. Nel progetto e idea di una simile casa “pansemantica” molti elementi assai felicemente e positivamente convergono. Per ragionarne, direi di tenere presente sullo sfondo, come elemento differenziale, l’orizzonte della “asemic writing”, ossia della scrittura asemantica. Leftwich, per altro, è stato uno dei primi statunitensi a occuparsi di asemic writing in maniera sistematica, a partire dagli ultimi anni del Novecento (in colloquio con John Byrum e Tim Gaze).

In Pansemic Playhouse, al contrario che nella scrittura asemantica, e – davvero – in rapporto differenziale netto con questa, Leftwich espone/sovraespone, accumula e moltiplica immagini e materiali anche casualissimi (classico e ritornante è lo scatto assolutamente random da cellulare) in cui tutto è semantico, tutto acquista un rilievo di senso, in qualche modo. E, questo, non volontaristicamente, ma come una sorta di emersione (data per oggettiva anche se conscia del fatto che oggettiva non sarà mai) dell’evidenza di senso di ogni nostra percezione. (Insisto: a specchio e differenza dei percorsi asemantici di alcuni segni grafici).

Leftwich è perfettamente cosciente del ‘brutto’ e del ‘non riuscito’ in alcuni scatti e immagini, ma quel che a lui interessa è il versante ‘costruttivo’ dello sguardo stesso di chi apre immagini e sequenze. Al centro del meticoloso progetto di una casa/catasta pansemantica sta insomma un’idea legata all’affioramento non casuale ma quasi cronometrico, prevedibile, inevitabile, di un costante microrilievo di senso, una traccia aggiunta possibile, che sta dunque proprio al fondo di ogni – veramente ogni – cosa ed esperienza). (Tutto ciò ha in parte anche interessanti – pur se non inediti – risvolti etici).

Il progetto di flusso visivo che conserva numerose versioni di uno stesso frame è in fondo analogo al sistema di varianti moltiplicate (e variazioni non necessariamente infinitesimali) apprezzabile nel vasto progetto testuale – e visivo – di Six Months Ain’t No Sentence, per adesso diviso in 50 libri gratuitamente scaricabili dall’indirizzo differxhost seguente: https://app.box.com/s/l76xlrg78e5s8evbi4c4. Altro tassello del colossale lavoro di sperimentazione di Leftwich.

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alcuni link aggiornati:
http://jimleftwichtextimagepoem.blogspot.it/2013/09/pansemic-playhouse-1-600-jim-leftwich.html

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more infos about “an anthology of asemic handwriting”

booktrailer:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_Z2zIIs8HVk&w=420&h=315]

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http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/

http://www.amazon.com/Anthology-Asemic-Handwriting-Michael-Jacobson/dp/9081709178/

About the book (from Uitgeverij):
An Anthology of Asemic Handwriting is the first book-length publication to collect the work of a community of writers on the edges of illegibility. Asemic writing is a galaxy-sized style of writing, which is everywhere yet remains largely unknown. For human observers, asemic writing may appear as lightning from a storm, a crack in the sidewalk, or the tail of a comet. But despite these observations, asemic writing is not everything: it is just an essential component, a newborn supernova dropped from a calligrapher’s hand. Asemic writing is simultaneously communicating with the past and the future of writing, from the earliest undeciphered writing systems to the xenolinguistics of the stars; it follows a peregrination from the preliterate, beyond the verbal, finally ending in a postliterate condition in which visual language has superseded words. An Anthology of Asemic Handwriting is compiled and edited by Tim Gaze from Asemic magazine and Michael Jacobson from The New Post-Literate blog.

Works by:
Reed Altemus, mIEKAL aND, Rosaire Appel, Francesco Aprile, Roy Arenella, Derek Beaulieu, Pat Bell, John M. Bennett, Francesca Biasetton, Volodymyr Bilyk, Tony Burhouse & Rob Glew, Nancy Burr, Riccardo Cavallo, Mauro Césari, Peter Ciccariello, Andrew Clark, Carlfriedrich Claus, Bob Cobbing, Patrick Collier, Robert Corydon, Jeff Crouch, Marilyn Dammann, Donna Maria Decreeft, Alessandro De Francesco, Monica Dengo, Mirtha Dermisache, Bill Dimichele, Christian Dotremont, Jean Dubuffet, Max Ernst, Mark Firth, Eckhard Gerdes, Mike Getsiv, Jean-Christophe Giacottino, Marco Giovenale, Meg Green, Brion Gysin, Jeff Hansen, Huái Sù, Geof Huth, Isidore Isou, Michael Jacobson, Satu Kaikkonen, Jukka-Pekka Kervinen, Rashid Koraishi, Irene Koronas, Edward Kulemin, Lê Quốc Việt & Trần Trọng Dương, Jim Leftwich, Misha Magazinnik, Matt Margo, André Masson, Nuno de Matos, Willi Melnikov, Morita Shiryu, Sheila E. Murphy, Nguyễn Đức Dũng, Nguyễn Quang Thắng, Phạm Văn Tuấn, François Poyet, Kerri Pullo, Lars Px, Marilyn R. Rosenberg, Roland Sabatier, Ekaterina Samigulina & Yuli Ilyshchanska, Alain Satié, Karen L. Schiff, Spencer Selby, Peggy Shearn, Ahmed Shibrain, Christopher Skinner, Hélène Smith, Lin Tarczynski, Morgan Taubert, Andrew Topel, Cecil Touchon, Louise Tournay, Trần Trọng Dương, Lawrence Upton, Sergio Uzal, Marc van Elburg, Nico Vassilakis, Glynda Velasco, Simon Vinkenoog, Vsevolod Vlaskine, Cornelis Vleeskens, Anthony Vodraska, Voynich Manuscript, Jim Wittenberg, Michael Yip, Logan K. Young, Yorda Yuan, Camille Zehenne, Zhāng Xù, & others

About asemic writing:
http://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing
http://asemic.net/
http://thenewpostliterate.blogspot.it/
http://asemic-net.blogspot.it/
http://foffof2.blogspot.it/
https://www.facebook.com/groups/76178850228/
https://groups.google.com/forum/?hl=en&fromgroups#%21forum/asemic

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“an anthology of asemic handwriting”


[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_Z2zIIs8HVk&w=420&h=315]

“An Anthology of Asemic Handwriting” now available for preorder. Shipping expected this month.http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/
on Amazon: http://www.amazon.com/Anthology-Asemic-Handwriting-Michael-Jacobson/dp/9081709178/

tim gaze @ differxhost

A new e-chapbook @ differxhost
[http://www.scribd.com/differxhost/documents]

It’s Tim Gaze’s “poetry or pictures”:
http://www.scribd.com/doc/163135266/T-Gaze-poetry-or-pictures-2013

here’s the embedded version:
http://differx.blogspot.it/2013/08/poetry-or-pictures-tim-gaze-2013.html
and
http://asemic-net.blogspot.it/2013/08/poetry-or-pictures-tim-gaze-2013.html
and
http://foffof2.blogspot.it/2013/08/poetry-or-pictures-tim-gaze-2013.html

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“an anthology of asemic handwriting”


[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_Z2zIIs8HVk&w=420&h=315]

“An Anthology of Asemic Handwriting” now available for preorder. Shipping expected early September.http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/

asemic writing / scrittura asemantica (2013)

9 maggio 2013

In rete è stato più volte espresso – recentemente – interesse per la scrittura asemantica, o “asemic writing”. E si sono create delle confusioni, sul tema, che è opportuno dissipare.

Questa pagina, che se ben ricordo si deve principalmente a Michael Jacobson e Tim Gaze, è una buona summula, in tema: http://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing.

In termini di interesse e importanza, per l’area italiana un riferimento che mi viene in mente è alle Scritture illeggibili di popoli sconosciuti, di Bruno Munari; un altro è a Gillo Dorfles, che scrive sul lavoro di Irma Blank: http://gammm.org/index.php/2007/07/18/blank-dorfles.

Attraverso i motori di ricerca si possono trovare dozzine di blog e siti utili. I lettori curiosi si imbatteranno in molti materiali. Di nuovo in inglese, molto chiara è la pagina http://www.asemic.net/.

Un piccolo articolo – corredato da un’immagine di Rosaire Appel e una di Michael Jacobson – si può leggere ora a p. 41 del recentissimo numero (247, marzo-aprile 2013) de “l’immaginazione” (Piero Manni Editore).

[annotazione successiva (2022): quest’ultimo articolo citato si può trovare all’indirizzo https://slowforward.net/2018/05/01/asemic-writing-scrittura-asemantica-marco-giovenale-2013/ : offre alcuni elementi credo utili per iniziare a delimitare cronologia e identità dell’asemic writing. Soprattutto un elemento, citato poi spesso da studi successivi di altri (che purtroppo talvolta omettono – in modo soprendentemente scorretto – la fonte): il fatto che la scrittura asemica mette in gioco un’operazione grafica che elude il significato ma rimane nel campo del senso. Ha senso ma non significato. Credo sia l’elemento di fondo da cui partire, in generale, parlando di questo tema]

mg

(*) le immagini di questa nota sono mie: quella in basso a destra viene da qui,
Quella in alto a sinistra è un asemic ring del 2011:
http://asemicnet.blogspot.it/2011/09/asemic-ring-differx-2011.html

(**) segnalo alcune interviste da The New Postliterate (blog di M.Jacobson):

Michael Jacobson @ SampleKanon
Michael Jacobson @ SCRIPTjr.nl
Michael Jacobson @ Full of Crow
Tim Gaze @ Full of Crow
Tim Gaze @ Commonline Journal
Marco Giovenale @ Suxulf
Marco Giovenale @ 3:AM Magazine
Marco Giovenale @ Moria

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