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nanni cagnone: “parmenides remastered”

Parmenides remastered

Il poema Sulla natura del filosofo greco Parmenide di Elea (v Secolo a.C.), giunto fino a noi in 19 frammenti, non solo è un testo di riferimento per l’intera cultura greca, ma coinvolge i fondamenti di tutta la filosofia occidentale, tanto che nel ’900 ha dato spunto a innumerevoli considerazioni, in particolare da parte di quei filosofi che si sono confrontati con i temi primari dell’essere, la verità, l’apparenza, l’uno, il tutto, il molteplice ecc. Nanni Cagnone, a quanto dice, percepisce questo testo come «un ostacolo, un fondamentale assillo» con cui è inevitabile fare i conti ma da cui prendere, quando occorre, le distanze.
Quella che Cagnone ci propone qui, è una traduzione in senso molto ampio, che riassume i vari sensi che ha avuto questo termine nella tradizione ma al contempo li amplia in una direzione probabilmente inedita. Si ha dunque il corpo a corpo con il testo originale, che poi si fa commentario stringente e spesso irriverente, per poi trasformarsi in verso autonomo. La gerarchia tipografica tra testo e commento si mescola, i frammenti vengono montati in un ordine estraneo alla consequenzialità filologica, ma suggestivo in chiarezza, e tutto si fa materia del pensiero. Conscio della distanza anche di visione che lo separa da questo filosofo delle origini, una volta compiuta quella che definisce nulla più che «la comprovata esperienza d’un lettore», Cagnone si congeda da Parmenide come da un duello in cui si è compiuto qualcosa di decisivo riguardo a ciò che noi chiamiamo pensiero, linguaggio e verità.

https://www.giometti-antonello.it/scheda_cagnone.html

Giometti & Antonello
Corso Matteotti, 22-24
62100 Macerata
tel +39(0)3334766150
www.giometti-antonello.it

tommaso ottonieri legge e traduce/riscrive jules laforgue

Tommaso Ottonieri legge “Chanson du petit hypertrophique”, di Jules Laforgue.
Registrazione a Formello (Roma), aprile 2020. Manoscritto del 1978.

da:
https://www.facebook.com/216715572015004/videos/942621816191858
= https://www.facebook.com/watch/?v=942621816191858

per:
https://www.facebook.com/Croma-k-O%C3%A8dipus-216715572015004/
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da oggi al 7 dicembre: incontri, presentazioni e seminari dedicati a césar vallejo (e a t.s.eliot)

SEMANA CHOLITA
Incontri, presentazioni e seminari dedicati al poeta César Vallejo (e a T. S. Eliot)

dal 2 al 7 Dicembre a Roma, Bologna e online

2 Dicembre – ore 19
Incontro online – in diretta streaming su ArgoWebTV

Annus mirabilis 1922
Due testi cardini del novecento in due nuove e preziose traduzioni: Trilce di César Vallejo, a cura di Lorenzo Mari per Argolibri, e La terra devastata  di Thomas Stearns Eliot, a cura di Carmen Gallo per il Saggiatore, a cento anni dalle prime edizioni

Intervergono:

Carmen Gallo, poeta e traduttrice
Lorenzo Mari, poeta e traduttore
Martha Canfield, Docente Lett. Ispanoamericana, Università di Firenze
Donatella Izzo,  Docente di Lett.Angloamericana, L’Orientale di Napoli
Andrea Raos, poeta e traduttore

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3 Dicembre – ore 17
Una nuova traduzione di César Vallejo – Presentazione del volume “Trilce”

Università La Sapienza  – Roma
Edificio Marco Polo – Aula T02
Circonvallazione Tiburtina, 4

Intervengono:

Stefano Tedeschi, Docente di Lett. Ispanoamericana, La Sapienza Roma
Lorenzo Mari, poeta e traduttore
Valerio Massaroni, CentroScritture
Andrea Franzoni e Fabio Orecchini, direttori della collana Talee per  Argolibri

Evento a cura del CentroScritture di Roma, del Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali, e della casa editrice Argolibri

IMPORTANTE: per assistere all’evento, per accedere all’edificio universitario, è indispensabile compilare in anticipo il modulo scaricabile da questa pagina. Disponibile anche qui.

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7 Dicembre – 13:45 – 15:15

Di-Versificando: poesia, traduzione, editoria – Seminario di traduzione

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – Incontro destinato agli studenti

Edoardo Balletta (Docente di Lett. Ispanoamericana, UniBo): incontro con Lorenzo Mari, poeta e traduttore di Vallejo

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Negli stessi giorni, in occasione della Semana Cholita, la rivista Argo pubblica traduzioni di inediti e una audio-sorpresa dedicata a Vallejo..
www.argonline.it

 Info sul volume

cinque testi su LPLC

oggi, 18:30, presentazione di “adrenalina”, di ghayath almadhoun

Tra meno di due ore, alle 18:30, presentazione del libro Adrenalina (Centro Studi Ilà, 2021) del poeta siriano-palestinese Ghayath Almadhoun, oggi, sabato 30 ottobre ore 18:30 al Kif Kif, via Macerata 54-54a | Pigneto (Roma).

Intervengono con l’autore:
Jolanda Guardi, arabista e presidente del Centro Studi Ilà
Luisa Morgantini, ex vice-presidente del Parlamento Europeo e presidente di Assopace Palestina

L’evento è libero e aperto a tutti, ma si consiglia la prenotazione al link di seguito:
–> INFO E PRENOTAZIONE

La presentazione, in collaborazione con il Centro Studi Ilà, Assopace Palestina e Kif Kif, si terrà all’interno di LOGOS – Festa della Parola 2021, di cui potete trovare il programma nel link di seguito.
–> PROGRAMMA LOGOS – FESTA DELLA PAROLA 2021

Ghayath Almadhoun è un poeta palestinese nato nel campo di rifugiati di Yarmuk a Damasco nel 1979. Ha studiato letteratura araba all’Università di Damasco e ha lavorato come giornalista culturale per diversi quotidiani in lingua araba. Nel 2006 ha fondato Bayt al-qasid, La casa della poesia, insieme al poeta siriano Lukman Derky a Damasco. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche in arabo e il suo lavoro è stato tradotto in molte lingue. La traduzione svedese della raccolta Talab lagiw’ (Domanda d’asilo, 2010), Asylansokan, ha ottenuto nel 2012 il premio Klas de Vylders e dell’Unione degli scrittori svedesi. La raccolta Tariq Dimasq (La via per Damasco), tradotta in svedese nel 2014 con il titolo Till Damaskus e scritta in collaborazione con la poeta svedese Marie Silkeberg è stata inclusa nella lista Dagens Nyheter dei migliori libri del 2014 e da essa è stata tratta una pièce per la radio nazionale svedese. Con Silkeberg Almadhoun ha anche realizzato diversi poetry film che possono essere visionati sul sito Moving Poems (movingpoems.com); tra questi The City, sulla distruzione di Damasco, proiettato in oltre 150 festival. Una serie di poesie di Almadhoun è stata proiettata durante il festival For Aarhus, all’interno dell’installazione A postcard from Aleppo, dell’artista americana Jenny Holzer. Nel novembre 2020 il suo poetry film Evian ha vinto il Zebra Poetry Film Festival di Berlino. Almadhoun vive a Stoccolma dal 2008.

una traduzione molto impegnativa / renata morresi. 2021

Qualche tempo fa ho completato una traduzione molto impegnativa. Non ho lavorato per un compenso ma per inseguire il sogno di far riecheggiare in italiano un’opera ‘difficile’, che però offre la possibilità di riattivare una connessione vitale con la storia. Propone un processo di rimemorazione e consapevolezza che riguarda anche il presente. Attiva un ritmo che intreccia il detto al non poter dire, per farne elaborazione del lutto e atto liberatorio. Il libro che ne è risultato, un libro, a mio parere, molto bello e complesso, è ora oggetto di un attacco da parte della stessa autrice, che ne ha chiesto la distruzione per motivi che, visti da qui, sembrano abnormi (profanazione, appropriazione, ecc). Per quale salto quantico siamo arrivate a questo? A quale spazio di ascolto reciproco possiamo appellarci? Mi chiedo se esista un lessico del confronto che non sia la riproduzione di uno script rovesciato, riproposto, ripetuto (che a me pare, in questo caso un po’ vuoto: tu sei razzista, no sei razzista tu, ecc). A quale pensiero meticcio, a quale poetica del contatto possiamo chiedere di darci strumenti per capire (e parlare)? Queste e altre domande mi affollano la testa, senza darmi pace. Intanto sulla pagina dell’editore italiano, Benway, è apparso un comunicato, insieme a una mia nota sulla traduzione e ad alcune riflessioni del co-curatore Andrea Raos. Grazie a chi vorrà leggere:

https://benwayseries.wordpress.com/2021/09/18/the-italian-translation-of-zong-must-be-destroyed/

oggi, mercoledì 6 ottobre, a roma e in diretta streaming: dante all’ambasciata di francia

Venez écouter Carlo Ossola à l’Ambassade de France en Italie, demain soir à 18h30 pour l’édition bilingue de La Divine Comédie, en Pléiade Éditions Gallimard, présentée en avant première. Un événement organisé avec la Libreria Stendhal :

L’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia presentano

Quando fu l’aere sì pien di malizia / Quand l’air était si plein de pestilence

Edizione bilingue della Commedia di Dante in Pléiade

con Carlo Ossola, filologo e critico letterario, Accademico dei Lincei

modera Tommaso Giartosio, giornalista

in occasione della pubblicazione della Divina Commedia di Dante nella collana della Pléiade (Gallimard) nella traduzione di Jacqueline Risset, a cura di Carlo Ossola

Mercoledì 6 ottobre, ore 18.30
Palazzo Farnese – Piazza Farnese 67 – Roma

Incontro in presenza, posti limitati
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA FINO AD ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI CLICCANDO QUI

e in diretta streaming qui

Evento realizzato con il sostegno di Edison, in collaborazione con la Libreria Stendhal di Roma, e in partenariato con RaiRadio3. Saranno disponibili delle copie per l’acquisto.
Nell’ambito delle celebrazioni per il settecentenario di Dante

In presenza di Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia, accoglie a Palazzo Farnese mercoledì 6 ottobre alle ore 18.30 Carlo Ossola, filologo e critico letterario, Accademico dei Lincei, in occasione della pubblicazione dell’edizione bilingue in italiano e in francese della Commedia di Dante in Pléiade tradotta da Jacqueline Risset.

In un anno costellato da celebrazioni e iniziative per il settecentenario di Dante, l’Ambasciata di Francia rende omaggio al compimento di un grande progetto editoriale che accogliendo il sommo poeta italiano tra i classici delle patrie lettere riconosce nella sua opera un patrimonio comune e condiviso. Un omaggio, questo, alla dignità letteraria della traduzione e al ruolo che essa svolge per l’incontro e lo scambio tra le culture.

«In questo anno dantesco, al cuore della pandemia », dichiara l’Ambasciatore Christian Masset, « l’opera del sommo poeta ha acquisito stratificazioni nuove e attuali di senso, assumendo un forte valore simbolico come esempio di un percorso possibile di rinascita dopo le tribolazioni. È un viaggio in cui la Francia e l’Italia si sono trovate sorelle ad ogni passo, e si può dire che la pubblicazione della Divina Commedia nella Pléiade da parte di Gallimard è un coronamento ideale nello spazio letterario a cui tanti di noi si sono rivolti nei momenti difficili degli ultimi mesi per trovare conforto e ispirazione ».

Carlo Ossola è filologo e critico letterario. Socio dell’Accademia dei Lincei e dell’American Academy of Arts and Sciences. Ha insegnato al Collège de France, cattedra di «Letterature moderne dell’Europa neolatina» fra il 1999 e il 2020. Codirige le riviste «Lettere italiane» e «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa». I suoi saggi si rivolgono alla cultura rinascimentale come ad autori contemporanei quali Ungaretti e Calvino, dedicandosi anche all’analisi dello spazio letterario e delle figure che lo popolano. Il ministero dei Beni Culturali lo ha nominato presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri nel 2021.

“autoritratto”, di carla lonzi, tradotto da allison grimaldi donahue

Allison Grimaldi Donahue ha tradotto in inglese Autoritratto, di Carla Lonzi. Il libro è già disponibile in pre-ordine presso l’editore: https://divided.online/#self-portrait

Copertina di Allison Katz. Postfazione di Fulvia Carnevale.

Gli artisti del libro sono Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Salvatore Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato, Cy Twombly.

“Questo libro è nato dalla raccolta e dal montaggio di discorsi fatti con alcuni artisti. Ma i discorsi non sono nati come materiale di un libro: essi rispondono meno al bisogno di capire che al bisogno di intrattenersi con qualcuno in modo largamente comunicativo e umanamente soddisfacente. L’opera d’arte è stata da me, a un certo punto, come una possibilità d’incontro, come un invito a partecipare rivolto dagli artisti direttamente a ciascuno di noi. Mi è sembrato un gesto a cui non poter rispondere in modo professionale. In questi anni ho sentito crescere la mia perplessità sul ruolo critico, in cui avvertivo una codificazione di estraneità al fatto artistico insieme all’esercizio di un potere discriminante sugli artisti. Anche se non è automatico che la tecnica della registrazione, di per sé, basti a produrre una trasformazione nel critico, per cui molte interviste non sono altro che giudizi in forma di dialogo, mi pare che da questi discorsi venga fuori una constatazione: l’atto critico completo e verificabile è quello che fa parte della creazione artistica”

(L’edizione italiana è attualmente pubblicata da Abscondita).