Archivio mensile:Settembre 2013

[replica] _ link per leggere alcuni autori francesi

Collobert: in Nazione indiana

Blaine, Deluy, Ponge, Suchère + testi di L.Magno e A.Inglese: alfabeta2 n. 24

Alferi, Cadiot, Espitallier, Game, Gleize, Hanna, Tarkos: in Itinera

Quintane: in Nazione indiana

Houser: in Nazione indiana, qui e qui

Viton: in Nazione indiana

Hocquard, Portugal, Tarkos: in Nazione indiana

Dubois, Suchère: in Nazione indiana

e ovviamente su gammm

(una selezione di link qui)

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“delvaux”: alcuni testi e audio in rete

copertinaDELVAUX_

4 testi in pdf:
http://slowforward.files.wordpress.com/2013/06/quattro-poesie-da-delvaux_-_n-i-2013_.pdf

Podcast della lettura del 20 giugno 2013 a RadioTre Suite: qui.

cfr. anche: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/archivio/ContentSet-2d672602-beae-4751-bacc-e2313168c82a.html#

Richieste a Oèdipus: oedipus [at] alice.it  e  info [at] oedipus.it

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help lucid subject

advanced techniques did work,

going to write

cancelled on a
back before a sign bef
ore a

clean work on it

jumps to the first place of the data
go type safe, type off

incomplete (course)
(years ago).

so. (n/s).

french html display
you into trouble

apparently there

up on
foreign sound
morning habit was
fishing

=equal=

his/her driver’s license granted he/she could
report / and
restore data / and
fish fish / and

dozens of jailed winners.

ordeal affects leds.
an april tragedy. (sawit).

once upon an otherwise
this was a [ txt ]

clark kent , [v. ]

they saw your basis
your (basically)
bad inquiry.

hi there.
a serious infection infected your tank.
step by step the cow proved to be crown proud to be

guilty. 3. part the third.

(space)
(bored odin).

baits resurface.

(fully registered).
didn’t fetch the –?
medical information needed.

noform. the expert woman
chew

alchoolic statistic
in unprecedented
still successful

sentence :

ex lavoratori visivamente complessi

  
sono così i flussi sono così: abeti.
non funziona e non intendo.
non intende qualificarsi per me .
entrambi sono una parete laterale, abbastanza profondamente nella loro vita.
i laici votano l’ammiraglio (lounge time). 
i cattolici lo sparkle sicuro.
si tratta di fastidiosi hobby che il nuovo abbonamento esclude dal pacchetto.
atti gravissimi di turismo nazionale.
basterebbe qualche informazione in più, un delta verso cui avanzare a motore spento, comprato già verniciato, senza bisogno di schede grafiche.
sono atti gravissimi. anche questo arrivo. correranno ai ripari immediatamente.
decideranno di paracadutarci uno due forse tre sceneggiatori.
   

post everything poetics: ron silliman in montreal

Oct. 5th, 2013, Concordia University Library Building, Room 646, 1400 de Maisonneuve Blvd. W.
1:00 pm to 5:00 pm

This is not a “writing workshop” per se, but rather a look at some recent developments in writing & how they relate to (are driven by) the world we share, with an eye to looking at how we can use our own poetry to encourage, reflect, & engage change that is more than mere fashion. Topics of discussion will include Modernism and the poetics of capitalism, world-system analysis, gender capital, writing beyond capitalism, and poetry as a post-capital (or even post-everything) venture. Participants will come to the workshop having read a variety of material and will be prepared to participate in a discussion of this material and share their own work in relation to the readings.

https://www.facebook.com/events/606756399374574/

http://posteverythingpoetics.blogspot.ca/

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incipit

qui l’incipit di Spettri che parlano, annotazione dedicata alle nuove scritture (e non solo alle scritture) in “alfabeta2”, n. 32, sett.-ott. 2013, p. 26: cfr. http://slowforward.wordpress.com/2013/09/10/nel-nuovo-numero-di-alfabeta-ora-in-edicola/

incipit

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niente dovrebbe significare curiosità per i bar

ha appena comprato una cassetta degli attrezzi. è tutto piuttosto scadente. si è portati a semplificare.

questa cosa sembra essere ragionevole. ad esempio: qualcuno è sporco.

(evento speciale: tutti i dati sono obbligatori) (è per i punti vendita).

fino a quando riesce a tenere in tribuna l’offerta di oggi? è successo tempo fa. solo mentre era visibile.

all’improvviso trovi il titolo e trovi la pista da ballo. sopra ci sono le settimane, le persone come fossero settimane.

con dei monitor non fabbricabili
o se avete bisogno di un jet motore per declassare i residui del nostro elettricista.

scusate, ceno

approximately the afternoon

o: hopelessly behind a well – a wall – o: i being the (so called) “regular expression” for a “repent-for-shopping-so-late machine”.

o: firm base and: the development of the rotting idiot interface that makes knitting-board mistakes grow more and more serious.

o: unspeakable insects. punishment, in the name of the (so called) “hot demo” (tape).

(bugs before calling) (energy inconsistencies) (check for hot paths) (sympathize with the reply button) (plagued list) (plagued torch) (fix it) (fix them) (fishes eggs) (figs don’t: figs don’t shit at all) (clever cream brings out afterbus error messages) (you say cheer) (you [,] say) (say you cheer hey say you) (say) (i.e.) (not to mention the: hey you) (said he) (she [,] who)

jim leftwich e la “pansemic playhouse”

In questi anni recenti, oltre a lavorare in numerosi ambiti verbovisivi, e ovviamente nelle aree della poesia concreta e visiva, del glitch, della fotografia, del collage e della mail-art, Jim Leftwich ha ospitato materiali altrui, organizzando veri e propri archivi in rete, tutti o quasi tutti legati ai molti blog a cui collabora, ma soprattutto alle sue pagine http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/ e http://textimagepoem.blogspot.com e ai vari festival e iniziative (collab fests, o marginal arts festivals) di arte e di scritture sperimentali ai quali ha preso parte, a Roanoke (Virginia), la città in cui vive.

L’accumulo di materiali, altrui e propri, che questi anni di lavoro (e i precedenti) hanno portato è impressionante. Molti – degli anni 2005-07 – sono archiviati in un’apposita pagina allestita grazie a John M. Bennett dalla Ohio State University: http://library.osu.edu/finding-aids/rarebooks/TextImagePoemArchive.php.

Molti altri, specificamente di Leftwich, sono spread all over the world, diffusi ovunque nel mondo sia in forma cartacea (spedizioni, invii) sia in blog e siti i più diversi. Anche una superficiale ricognizione su google testimonierà della straordinaria diffusione di opere di Leftwich, o di sue collaborazioni (collab works).

Da circa due anni, da luglio 2011 ad oggi, anche con periodi in cui l’attività di postaggio è quantitativamente minore, Jim Leftwich sta inoltre pubblicando sul suo già ricchissimo e generoso spazio flickr una serie intitolata Pansemic Playhouse. Si può prendere visione dei vari “set” che la compongono a partire dalla pagina citata sopra:

http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/sets/?&page=1

Una playhouse è una casa giocattolo, una casa dei giochi. Nel progetto e idea di una simile casa “pansemantica” molti elementi assai felicemente e positivamente convergono. Per ragionarne, direi di tenere presente sullo sfondo, come elemento differenziale, l’orizzonte della “asemic writing”, ossia della scrittura asemantica. Leftwich, per altro, è stato uno dei primi statunitensi a occuparsi di asemic writing in maniera sistematica, a partire dagli ultimi anni del Novecento (in colloquio con John Byrum e Tim Gaze).

In Pansemic Playhouse, al contrario che nella scrittura asemantica, e – davvero – in rapporto differenziale netto con questa, Leftwich espone/sovraespone, accumula e moltiplica immagini e materiali anche casualissimi (classico e ritornante è lo scatto assolutamente random da cellulare) in cui tutto è semantico, tutto acquista un rilievo di senso, in qualche modo. E, questo, non volontaristicamente, ma come una sorta di emersione (data per oggettiva anche se conscia del fatto che oggettiva non sarà mai) dell’evidenza di senso di ogni nostra percezione. (Insisto: a specchio e differenza dei percorsi asemantici di alcuni segni grafici).

Leftwich è perfettamente cosciente del ‘brutto’ e del ‘non riuscito’ in alcuni scatti e immagini, ma quel che a lui interessa è il versante ‘costruttivo’ dello sguardo stesso di chi apre immagini e sequenze. Al centro del meticoloso progetto di una casa/catasta pansemantica sta insomma un’idea legata all’affioramento non casuale ma quasi cronometrico, prevedibile, inevitabile, di un costante microrilievo di senso, una traccia aggiunta possibile, che sta dunque proprio al fondo di ogni – veramente ogni – cosa ed esperienza). (Tutto ciò ha in parte anche interessanti – pur se non inediti – risvolti etici).

Il progetto di flusso visivo che conserva numerose versioni di uno stesso frame è in fondo analogo al sistema di varianti moltiplicate (e variazioni non necessariamente infinitesimali) apprezzabile nel vasto progetto testuale – e visivo – di Six Months Ain’t No Sentence, per adesso diviso in 50 libri gratuitamente scaricabili dall’indirizzo differxhost seguente: https://app.box.com/s/l76xlrg78e5s8evbi4c4. Altro tassello del colossale lavoro di sperimentazione di Leftwich.

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alcuni link aggiornati:
http://jimleftwichtextimagepoem.blogspot.it/2013/09/pansemic-playhouse-1-600-jim-leftwich.html

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