Archivio mensile:Agosto 2019

upter, nuovo corso “orientarsi nella poesia contemporanea” + incontri di settembre e ottobre

In novembre, alla sede centrale dell’Upter (Roma, via Quattro novembre 157, Palazzo Englefield), presso il Centro di poesia e scritture contemporanee, si avvierà il terzo ciclo del corso “Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea”, a cura mia e di Valerio Massaroni. Il programma completo sarà in rete entro settembre.

Prima dell’inizio del corso (4 novembre) si avranno tuttavia almeno tre incontri, che volentieri qui segnalo:

su “tristano”

In effetti per me Tristano è stata un’operazione definitiva, ultima, nel senso che vedo in quell’opera il risultato della distruzione radicale di quello che è l’istituto formale chiave della borghesia, cioè appunto il romanzo, come storia di un personaggio-individuo che in vari modi entra in conflitto con la società per quasi sempre finire male (se è una donna, poi, finisce sempre malissimo), e che viene raccontato attraverso i suoi momenti e passaggi psicologici. Con Tristano ho voluto fare un libro che non raccontasse alcuna storia, non avesse personaggi, non ammettesse alcun tipo di psicologia e debordasse completamente da tutte le regole della sintassi tradizionale. Si tratta di una negazione completa – sotto tutti gli aspetti, a cominciare da quelli formali appunto – dell’ideologia borghese sottesa alla forma-romanzo.

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Nanni Balestrini

intervistato da Andrea Cortellessa

https://www.alfabeta2.it/2019/05/26/balestrini-uno-due-e-tre-letteratura-politica-vogliamo-tutto-1972-2018/

jim leftwich on the poetry of john m. bennett

http://www.lulu.com/shop/jim-leftwich/containers-projecting-multitudes-expositions-on-the-poetry-of-john-m-bennett/paperback/product-24117902.html

Jim Leftwich takes on the enigmatic, complex poetry of John M. Bennett in a series of explorations of Bennett’s books. Leftwich, a poet, is an authority on Bennett’s ways of writing. His expositions include essay-like discussions, close readings of individual poems and lines, and glosses, hacks, and re-writings of Bennett’s texts. The re-writings create new poems and are ways in which Leftwich inhabits and/or illuminates the originals. At each chapter’s end, there is an email exchange between the two, discussing or clarifying aspects of the preceding exposition. The book is a fascinating journey toward the heart of a unique poet, whose work is generally impossible to approach using standard critical methodologies. This is a great opportunity to examine not only the mysteries of John M. Bennett’s poetry under the sharp magnification of the mind of Jim Leftwich, but a way to engage with Leftwich’s remarkable work as a poet and thinker about poetry.

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