Archivio mensile:Ottobre 2020

[r] _ asemic writing: grandi difficoltà risolvibili con qualche click, per impreveduta intercessione della divina provvidenza

Oi l’elettorato letterario italiano, quei che verzicano, verdi piante e bigi minerali e tutti li animai che sono in terra, qualsivoglia rettorato ovunque fenomenizzato, ogne valletto, pressoché tutti i vescovi conti e plures cadetti e rami laterali possibili merovingi come capetingi, sparse badesse e reìne, venusie & cacografate, normalisti e oralisti, normati e notomisti, nomati o meno, ciurlatori, singers truzzi e ‘mbonitori, vessilliferi e scalchi, becchini e trombonisti, elettori degli imperi centrali e riduttori di prese, pittiuomo, tolomei e più copernichi, istitutor di prìncipi, pope tentati di licantropia, belue & domatori, plenty assai di marchesini sclassati de vinegia, citti, puttini mimi, marinai, api barberini, lupe, studiosi di rupi, popolani con busse date e prese, maggiorenti co ‘a bbarca, lottatori prima e dopo l’olio, e re, tutti, tutti tutti ignorano cosa sia l’asemic writing. Tuttavia ne parlano, esponendo loro ermeneusi, o fole riportate, e critiche ahi aspre eccetera.

A benigno uso + giovamento delle signorie loro, Iddio ha palesato, per la prima volta, certo in virtù degli effetti dell’eclissi lunare, e in un empito di luce ha glitterato sul mio pc

dei link

seguendo i quali, maraviglia, edotti fìeno e principesse e cardinali, i granchi presi o liberi, i fondi @ terza pagina e l’arcolaio intiero dell’acca pandemica che regge dirige governa regioni e regioni di sapienze, laurocoronate o coronande, che affidate furo a vita mortale dalla pietà celeste amen.

piergiorgio giacchè su carmelo bene

intervento di Piergiorgio Giacchè:

https://youtu.be/emOeHx-c1c8

(n.b.: straordinario sempre, P.G., ma in particolare direi che da 6′ 16” a 11′ 03” quasi ogni parola, ogni frase, ogni riferimento potrebbe essere valido direttamente per la scrittura, oltre che per il teatro. notevole soprattutto la distinzione tra attore e regista. quindi tra atto e costruzione, aggiungerei.
ogni autore e testo “di costruzione” resta inevitabilmente al di qua della rivoluzione copernicana).

unarchive _ live performance: l’aperossa al teatro garbatella, 15-19 ottobre

L’APEROSSA UNARCHIVE
UnArchive_Live Performance

15-16-17-18-19 ottobre 2020 – Ore 21:00
TEATRO GARBATELLA

Piazza Giovanni da Triora, 15 – Roma
Ingresso libero

Prenotazione ai seguenti recapiti:
+39  06 57305447 – eventi@aamod.it

Dal 15 al 19 ottobre alle ore 21:00 presso il Teatro Garbatella di Roma, si svolgeranno una serie di live performance innovative dedicate all’ibridazione tra le arti. Il progetto, ideato e promosso dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, fa parte della rassegna L’Aperossa UnArchive e rientra nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, sezione “Risonanze”.

A cominciare, il 15 ottobre, saranno i videoartisti Gianluca Abbate e Virginia Eleuteri Serpieri con una nuovissima video-performance artistica dal titolo “Nuovo mondo”, frutto dell’incontro tra cinema documentaristico e arti figurative. A seguire, il 16 ottobre la sonorizzazione live di Mauro Santini per “Una famiglia francese”, ipotesi per un film con incursione live di videcamera, e “Voyage That Never Ends”, un lavoro sulle musiche di Stefano Scodanibbio con Giacomo Piermatti al contrabbasso, fondato sul rapporto tra materia e magia in cui si perdono i confini tra melodia e ritmo, scrittura e improvvisazione, esecutore e strumento. Sabato 17 ottobre sarà la volta di “Pardonne moi, Olivier” di Filippo Økapi Paolini al suono e Simone Memé alle immagini: si tratta di una parabola plunderfonica basata sull’immaginario musicale del compositore francese Olivier Messiaen, ed incentrata sul rapporto tra note e natura: la struttura del progetto è infatti divisa in cellule musicali dedicate ad una specie ornitologica specifica. Domenica 18 ottobre sarà di scena Fraterno guardare, su immagini di Leonardo Carrano, tessuto sonoro di Massimo Carrano (percussioni e voce) e Gino Fedeli (flicorno & electronics): un lavoro che sposa le differenti esperienze degli artisti, provenienti rispettivamente da cinema di animazione sperimentale e percussionistica elettronica. Il 19 ottobre è il turno di “Stargate”, un progetto dedicato alle stelle che, grazie alla sua sensibilità artistica del suo ideatore, Emiliano Torquati, musicista camaleontico per eccellenza, ci trasporta attraverso le note sonore in una particolare suggestione ambientale ottenuta da un raffinato equilibrio di incroci tra approcci tradizionali e moderni; con lui, alla batteria, il poliedrico ricercatore di atmosfere ritmiche e sonore Lucrezio De Seta.

Le live performance sono la parte conclusiva giornaliera di un programma dedicato alla memoria e riutilizzo creativo delle immagini d’archivio che AAMOD propone, tramite la rassegna L’Aperossa UnArchive, in un viaggio tra proiezione di corti, documentari, incursioni ed esplorazioni sul territorio e visite guidate a partire dal primo pomeriggio, tra il piazzale della Centrale Montemartini e il Teatro Garbatella.

Maggiori informazioni su https://www.aamod.it/attivita/unarchive/

etymologies / united visual artists. 2018

These canvases of geometric shape are illuminated by transitioning text. Algorithmically driven, the text on indistinguishable origin recalculates, reduces and expands, motivated by but not a direct reflection of human instruction. We witness the presence of a co-contributor who while deconstructing the source text, allegorically deconstructs the concept of independent authorship and more importantly, independent readership. This process of deconstruction questions the role of authenticity and the nature of appropriation in the Information Age. Employing the post-structuralist rationale that literary sources lie impregnated with reference, inherently a product of their own authorial context, the text is reduced to pure patterns which in turn, incite the viewer to rebuild order. The words of Roland Barthes resound “the birth of the reader must be at the cost of the death of the Author” as we engage in a process of inference, seeking out logic and poetry, while simultaneously submitting to the complex, mechanical mind. The unique shape of each canvas serves to highlight how our experience is not only shaped by the content, but by the environment in which it is viewed.

galvanized suns || diasporic futurisms

Galvanized Suns | Orbits 1 | 2 | 3

Galvanized Suns is a three-day live-streamed media event on futurisms from the Caribbean and Latin American diaspora.

Organized by Diasporic Futurisms in partnership with Subtle Technologies and through the generous support of the Canada Council for the Arts: Digital Originals Grant, Galvanized Suns happens between October 15 – 17, 2020 from 7 – 10pm EST on www.diasporicfuturisms.com.

The event features fourteen artists from across Canada including:
Aisha and Andalah Ali,
Ana Luisa Bernardez,
Michaela Bridgemohan,
Jonathan Chan-Choong,
Antonio Coello,
Luis Navarro Del Angel, Roya DelSol,
Kanika Gordon,
Queen Kukoyi,
Jean-Pierre Marchant,
Olivia McGilchrist,
Marc Ngui,
Kofi Oduro,
and Faune Ybarra.

We will be showcasing each of the artists through an artist spotlight on Instagram @diasporicfuturisms and on this event page.

A detailed program list w ill be made available via our website www.diasporicfuturisms.com.

Link: http://rhizome.org/community/50620/

due bio che rispetto ad altre c’entrano (relativamente) meno con la letteratura

(1)

Marco Giovenale è inciampato nell’essere più di mezzo secolo fa, poi a fine anni Ottanta e poco oltre ha sondato alcuni percorsi politico-culturali di estrema sinistra; dopo, per quasi dieci anni (i Novanta), si è opportunamente tenuto lontano dall’ambiente romano della poesia; poesia che gli spiaceva perché llorona o sottoboschiva (o entrambe). Dopo il servizio civile si è laureato assai fuori corso in Letteratura italiana moderna e contemporanea (cattedra di Walter Pedullà), con una tesi su Roberto Roversi. Ha vissuto brevemente a Firenze, saltuariamente a Bologna: torna assai volentieri in queste due città (e in una terza) tutte le volte che può.

In dialogo con Nanni Balestrini, ha curato l’edizione 2005 di RomaPoesia. È stato tra i fondatori – e tutt’ora è redattore – di gammm.org (2006). È redattore e collaboratore di spazi web e cartacei italiani e anglofoni. Lavora come curatore indipendente, lettore per case editrici e singoli autori; è (stato?) traduttore dall’inglese. Ha diligentemente svolto per dieci anni il mestiere di libraio, ogni tanto ci ricasca; mentre in tempi più remoti  (i Novanta di cui sopra) ha lavorato in un centro di assistenza per rifugiati politici.

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