Archivio mensile:Dicembre 2021

dal 16 dicembre, in camera verde: festa e omaggio a giovanni semerano

a Roma, presso LA CAMERA VERDE (via G. Miani 20)
dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022

LA FESTA GALANTE – Omaggio a Giovanni Semerano

A cura di Gians

La mostra si può visitare dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022 dalle ore 17.00 alle ore 21.00, esclusi i lunedì. (Nei seguenti periodi, dal 24 al 26 dicembre 2021 e dal 31 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 la mostra resta chiusa per festività).

Si consiglia la prenotazione

Giovanni Semerano nasce a Taranto il 18 novembre del 1928, (lo stesso giorno e anno in cui nasce Topolino, lo stesso giorno in cui muore Man Ray), e muore a Nepi (“esule” a Nepi come amava dire) il 5 novembre 2021.

http://www.lacameraverde.org/LA-FESTA-GALANTE-omaggio-a-Giovanni-Semerano.pdf

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Centro Culturale
LA CAMERA VERDE
Via Giovanni Miani n.20, 20a, 20b 00143 Roma
3405263877

www.lacameraverde.com
info@lacameraverde.com

le edizioni volatili a macerata, domenica

mentre domenica a Roma si parla della natura dei suoni, a Macerata si festeggiano i Cervi e le Isole delle Edizioni volatili di Giuditta Chiaraluce e Giorgiomaria Corneliofacebook.com/events/694004868673232 @ Libreria Quodlibet (via Giuseppe e Bartolomeo Mozzi 23, MC)

roma, 19 dicembre: asemic writing & suoni che cambiano (m.giovenale e f.venerandi @ horti 14)

Nel contesto di DE NATURA SONORUM, ciclo di eventi a cura del Teatroinscatola, domenica 19 dicembre dalle ore 17, presso Horti 14 (via san Francesco di Sales 14),

Marco Giovenale parlerà di ASEMIC WRITING nel ‘900
e
Fabrizio Venerandi parlerà di SUONI CHE CAMBIANO

ASEMIC WRITING e SUONI CHE CAMBIANO

evento facebook: https://www.facebook.com/events/1080481409434002

sito del Comune di Roma: https://culture.roma.it/appuntamento/asemic-writing-suoni-che-cambiano/

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Di ASEMIC WRITING si parla molto, ormai da più di un ventennio. È quella pratica artistica che prevede un tipo di scrittura priva di significato (ma tendenzialmente non di senso). Grafie, tracce e glifi asemici sembrano rimandare a una lingua storica, possibile, antica o moderna, ma il loro è un rinvio apparente: illudono la nostra “percezione del linguistico” mentre in verità rimandano sempre e soltanto a segni vuoti, non decifrabili; alfabeti inesistenti.
Come tali, sono anche non verbalizzabili: sfidano ogni tentativo di esser messi in voce. Sono elettivamente muti.
Ma cosa ha ‘preparato’ l’avvento dell’asemic writing a fine Novecento? L’incontro risalirà addirittura al 1918 e traccerà un percorso che dimostrerà tutt’altro che priva di radici la singolare arte della fuga dal significato linguistico.
Chi tra il pubblico vorrà, potrà inoltre sperimentare a piacimento e inviare, prima, durante o dopo il 19 dicembre, i propri segni asemici: all’indirizzo asemicwriting [at] yahoo.com. Alcuni materiali compariranno su un blog asemico già esistente.

SUONI CHE CAMBIANO / Una foresta di voci:
“Della terra, del corpo, del niente e delle sue parti” è un frammento da Isidoro di Siviglia che descrive il mondo. Il testo è però suscettibile di variazioni a seconda dei suoni che ci sono in sala e – variando – fa emergere il mondo interiore di Venerandi, lontano dalla rassicurante visione di Isidoro.
Venerandi farà a pezzi anche la voce di Giovenale che legge Isidoro e i suoni stessi del testo frammenteranno quelli del religioso.
“Una foresta di voci” è una ideale foresta di suoni all’interno della quale saranno invitati i presenti a navigare con lo smartphone. Ogni tronco manda un lemma.
Muoversi all’interno della foresta crea una poesia sonora.

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Ulteriori INFORMAZIONI sul ciclo DE NATURA SONORUM (18-30 dicembre) sono qui:
http://www.teatroinscatola.it/de-natura-sonorum-terza-edizione-programma/
e qui:
https://slowforward.net/2021/12/08/roma-de-natura-sonorum-il-programma-completo/
e, volendo, si può vedere una video-sveglia qui: youtu.be/3XPnmCJceJg

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http://www.teatroinscatola.it/info/

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oggi peter ganick avrebbe compiuto 75 anni

Oggi Peter Ganick avrebbe compiuto 75 anni

https://slowforward.net/2020/04/18/per-peter-ganick/

https://slowforward.net/2020/04/21/peter-ganick-e-unidea-di-scrittura-installativa/

https://slowforward.net/2020/12/14/ricordando-peter-ganick/

al maxxi fino al 6 febbraio: “giacomelli | burri. fotografia e immaginario materico”

Alberto Burri e Mario Giacomelli al MAXXI di Roma fino al 6 febbraio – storia di una amicizia e un sodalizio artistico nati attorno al dialogo sul paesaggio.

Al signor Burri, memore della sua gentilezza, Mario Giacomelli, 1966

“La terra non è più come una volta, il luogo dove l’uomo sperava e rideva. La terra come la vedo adesso è fatta di segni, di materia, come un quadro di Burri; un mio paesaggio di oggi è più vicino a un suo quadro che alla terra che fotografavo prima, perchè cerco il segno, le scritte, i volti come ho fatto negli altri lavori” (Mario Giacomelli)

“Non sembri azzardato leggere in parallelo le ricerche di Giacomelli sul paesaggio e alcuni cicli di Alberto Burri. A uno sguardo indifferente alle categorie e alle convenzioni della critica, apparirà infatti evidente … l’analoga attitudine a costruire l’immagine come sintesi, astratta riconfigurazione sulla superficie dell’opera di un’unità visiva generata dal medesimo sentimento della natura” (Marco Pierini)

Giacomelli | Burri. Fotografia e immaginario materico
a cura di Marco Pierini, Alessandro Sarteanesi – fino al 6 febbraio 2022 al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Catalogo Magonza editore www.magonzaeditore.it

“tutto è santo”: un progetto espositivo coordinato e condiviso, per i cento anni dalla nascita di pier paolo pasolini

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebrano a partire dall’autunno 2022, nelle rispettive sedi museali, con un grande progetto espositivo coordinato e condiviso, la figura del regista, scrittore e artista.

Il titolo, Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO, è ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo: il mondo del sottoproletariato, arcaico, religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese.

Un percorso che intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici di approfondimento autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare allo scopo di sollecitare e stimolare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato e sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.
La mostra di Palazzo delle Esposizioni parte dall’idea che mai un poeta, uno scrittore, un intellettuale, un autore cinematografico, è stato così corpo e incarnazione della parola, come Pier Paolo Pasolini. In questa mostra Pasolini è visto in una dimensione radicale di poeta e autore, sempre vissuta con la totalità di un corpo che attraversa il mondo e sperimenta la dimensione della fisicità come pienezza e splendore e tragedia, in un amore estremo per la vita e per la realtà. La sua opera si manifesta come una opposizione irriducibile e profetica alla sottomissione dei corpi alle convenzioni e ad ogni normalizzazione omologante delle caratteristiche dei singoli e delle diverse forme dell’eros.

La mostra delle Gallerie Nazionali di Arte Antica in Palazzo Barberini mette a fuoco il ruolo controverso che lo sguardo pasoliniano ha svolto e svolge nel condizionare, orientare e provocare il nostro immaginario visivo, la nostra percezione e interpretazione delle immagini, tra dimensione estetica, retaggio storico-antropologico e impegno ideologico. I temi del sacro, del gesto, della passione e del corpo offriranno agli spettatori la possibilità di un percorso di “montaggio”, o “rimontaggio” visivo, nel nostro rapporto con l’arte del passato, con la sua modernità critica e spesso problematica, attraverso linguaggi mediali diversi, dalla pittura alla scrittura, dalla fotografia al cinema.

Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati dalle sue opere. La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione acuta delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le linee guida della propria ricerca. La genuinità del volgo che diventa sacralità, la scomparsa delle periferie, gli effetti di un consumo mediatico massiccio sul grande pubblico, i grandi poteri letti come forze disgreganti del nostro presente, la voce dell’artista come atto di protesta e profezia sono i temi che articolano le sezioni pensate per la mostra.

Per tutta la durata del progetto, è previsto un ricco programma di eventi e performance coordinati tra le tre sedi e che prevedono il coinvolgimento delle Accademie straniere a Roma, dell’Archivio Luce / Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia, volti a sviluppare i temi affrontati nel percorso espositivo e più in generale ad alimentare un nuovo dibattito sulla figura e sul ruolo di Pasolini nel XXI secolo.

Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO
Palazzo delle Esposizioni, 17 ottobre 2022 – 20 gennaio 2023
Palazzo Barberini, 28 ottobre 2022 – 13 febbraio 2023
Museo MAXXI, 16 novembre 2022 – 12 marzo 2023

informazioni da
http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/mostre/pier-paolo-pasolini-tutto-e-santo.html

pagine ulteriori:
https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2021/12/100-anni-nascita-pier-paolo-pasolini-mostre-roma/
https://zero.eu/it/news/pier-paolo-pasolini-una-mostra-grande-quanto-roma/

small publishers fair: an online market (12-17 dec., 2021)

online market place and celebration of small press publishers books made by artists, poets, writers, composers and book designers –on until 17 December. smallpublishersfair.co.uk 

>> The Small Publishers Fair is the annual gathering of small press publishers, writers, artists, poets and book designers. This year it takes place online.

>> Read on to find 58 publishers from across the UK and Europe together with a specially compiled booklist and a feature on lockdown books.

 

da radio popolare: “la procura di roma apre un fascicolo per la morte di abdel latif” / “l’orrore dei centri di permanenza e rimpatrio in italia”

“La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per la morte Abdel Latif, morto a soli 26 anni, lo scorso 28 novembre, nel reparto psichiatrico dell’Ospedale San Camillo di Roma. Arrivato in Italia dalla Tunisia, si trovava nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Ponte Galeria dal 13 ottobre. Era legato da 3 giorni ad un letto, dopo il ricovero per una presunta condizione di disagio psichico. I suoi compagni denunciano che era stato picchiato dalla polizia dopo aver fatto uscire alcuni video col cellulare per denunciare le condizioni di vita nei CPR, dove vengono rinchiusi migranti in attesa dell’eventuale rimpatrio. Ci sono molti punti da chiarire, dice il garante nazionale dei detenuti e quello del Lazio, Stefano Anastasia”.

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L’orrore dei Centri di Permanenza e Rimpatrio in Italia

(di Guglielmo Vespignani)

Luoghi non pensati, dove la permanenza in essi segue le sorti di un ‘effetto collaterale’, che si vorrebbe evitare. Il garante nazionale delle persone private della libertà aveva definito così i Centri di Permanenza e Rimpatrio nell’ultimo rapporto pubblicato sulle visite effettuate tra il 2019 e il 2020. E la morte di Wissem Ben Abel Latif a Roma ha riacceso le luci sull’orrore dei CPR in Italia.

Strutture fatiscenti, gabbie pollaio, malagestione sanitaria, suicidi. Ed anche recenti inchieste giudiziarie hanno fatto emergere una fotografia spaventosa di come lo Stato opera e di come tratta con persone che spesso non hanno niente, e che sono nelle sue mani.

A metà maggio la morte di Mussa Balde, 23 anni, suicidatosi in isolamento al CPR di Torino dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Bodighera. Era la sesta morte di migranti ospitati nei centri in Italia dal 2019: prima di lui due ragazzi a Gradisca d’Isonzo, uno a Caltanissetta, uno a Brindisi e un altro ancora all’Ospedaletto del CPR di Torino.

Sulle condizioni di questo centro, l’anticipazione della perizia della Procura di Torino, eseguita nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo di Balde, che vede tra gli indagati il medico e il direttore della struttura, riporta gravi inadempienze gestionali, sopratutto sul piano sanitario.

Proprio l’aspetto più delicato del rapporto con chi viene rinchiuso nei CPR è quello più carente. La denuncia dell’associazione studi giuridici sull’immigrazione nel Libro Nero del CPR di Torino, che segnalava come nella struttura non era entrato neanche un medico nei primi dieci mesi di pandemia, inquadra perfettamente il contesto nel quale, negli ultimi mesi, si è assistito a decine di tentativi di suicidio, di cui sei in un solo giorno, il 23 novembre scorso.

“Simulazioni” le definisce il sindacato di polizia siulp, che parla di 110 suicidi messi in scena da parte dei migranti per far sì di ottenere il ricovero e una possibile liberazione. Ma è anche il comportamento di alcuni agenti di polizia ad essere sottoposto ad indagine a Torino: cinque di loro, tre agenti semplici e due graduati, sono infatti finiti nello stesso fascicolo del medico e del direttore.

— Radio Popolare

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n.b.: “simulazioni”! ammesso e niente affatto concesso che si tratti di simulazioni, il siulp se lo domanderà come mai qualcuno arrivi a simulare un suicidio per poter accedere a una visita medica? e il fatto che nessun medico entri in un cpr, a virus in circolazione, per dieci mesi interessa a qualcuno in qualche modo oppure si tratta di normale amministrazione carceraria?