Archivio mensile:Marzo 2023

oggi, h. 18, incontro dal vivo e online con i libri di carlo sperduti

Oggi alle 18:00, tra appena un’ora, a Perugia: Le regole di questi mondi, un incontro sui libri di Carlo Sperduti, e sulle sue curatele per pièdimosca edizioni, insieme a Niccolò Brunelli e Alyssa D’Errico, in via della Cupa 52, presso il Collegio della Sapienza.

L’incontro è aperto al pubblico e può essere seguito dal vivo o su zoom:
https://us02web.zoom.us/j/88479473000?pwd=SVVWcmRQU3g3WlJZTEdzMDd5VzJGQT09
ID riunione: 884 7947 3000
Passcode: 566951

il cane con la pipa in bocca, #2: altri punti & spunti sull’idea dell’erosione della “percezione del letterario”

Alle riflessioni sulla “percezione del letterario” (che starei per anfibologizzare in “perversione del letterario”: nel senso che il letterario effettivo è felicemente perverso, ma anche che il letterario contemporaneo – geneticamente mutato – s’è infelicemente pervertito), riflessioni registrate tre giorni fa qui, accosterei non senza pertinenza stretta, credo, alcuni frammenti della succulenta intervista rilasciata da Andrea Cortellessa a Maria Teresa Carbone su LPLC grosso modo nello stesso tratto di tempo:

“nel momento in cui i sistemi di intermediazione si assoggettano alla logica quantitativa e quindi alle fasce di pubblico più basse, la situazione continua a peggiorare,
[…] Oggi mi pare che il principio non sia più quello di tradurre ciò che di complesso viene prodotto, non solo in ambito letterario ma anche scientifico, sociologico, psicanalitico e via dicendo, ma viceversa di selezionare i materiali da proporre al pubblico in base alla loro comprensibilità più o meno presunta, secondo quello che Gadda chiamava l’«uso Cesira»: dove appunto la signora Cesira pretende che ogni oggetto a lei sottoposto sia abbassato al suo livello. 
[…] Oggi, in nome di una presunta democraticità, ma dal mio punto di vista in funzione di una commercializzazione coatta, i materiali vengono predigeriti, anzi previsti e preconfezionati dagli stessi autori per essere solubili e divulgabili. Tutti noi che leggiamo abitualmente testi inediti di narrativa abbiamo assistito negli ultimi decenni all’aumento esponenziale della quantità di giovani autori che hanno introiettato il principio secondo il quale il loro testo deve essere traducibile, “cesirizzabile”, in forma di fiction audiovisiva. Ecco, questo predigerire i materiali anziché tradurli mi pare uno degli effetti più perniciosi di una falsa democrazia della comunicazione operata fondamentalmente dalla disintermediazione della rete”.

[AC] 

Condivido. E aggiungo:
– Quando dico che – soprattutto sul versante della narrativa – le esigenze di “abbassamento di livello” imposte dalla grande distribuzione libraria (prima ancora che dagli stessi editori) retroagiscono lungo tutta la filiera della produzione del libro fino a predeterminare i movimenti delle mani dell’autore sulla tastiera; e
– quando dico che l’accresciuto successo commerciale della poesia pubblicata oggi in collane decenni fa eccellenti è la conseguenza di un adeguamento delle collane medesime al bassissimo livello di percezione del letterario nella stragrande maggioranza dei lettori anche forti, in fondo, non dico granché di diverso da quanto osservato da Andrea.

Sul versante della poesia o delle scritture con intenzioni di poesia, poi, l’evidenza del fenomeno per cui “negli ultimi decenni” c’è stato “un aumento esponenziale della quantità di giovani autori” quasi pre-microchippati dal detto abbassamento, è splendentissima. Più che palmare.

Se forse ancora i giovani narratori sudano un po’, si forzano e “si adattano” a pettinare i testi che la signora Cesira deliberà (meglio, possibilmente, se sversati in tv), mi sembra che i giovani poeti, che fortunelli!, nascano già “adattati”, già pettinati e bloccati – nelle loro acconciature neosereniane o neodeangelisiane o new age – da un bel casco di gel o fissatore, Inamovibile.

Esito del tutto logico di quarant’anni di poesia per il pubblico.

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esce il nuovo numero (22) di ‘sud’

Esce il numero 22 della rivista “Sud” diretta da Francesco Forlani.

Ci sono due racconti inediti di Pascale Privey e Pia Petersen in traduzione italiana (a cura di Luigi Toni). Ci sono alcuni “objets” inediti di Marco Giovenale. Poi tante altre “cose, atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi”. Dentro ci sono: Fernando Arrabal, Giuseppe Catenacci (Cento anni di Raffaele La Capria), Gianni Biondillo, Paolo Pelliccia, Tiziana Gazzini, Gigi Spina, Alexandra Petrova, Giorgio Mascitelli, Monica Battisti, Mario Bernardi, Silvana Nitti e molti altre/i. Il numero si chiama “Bibliopolis” è dedicato ai libri, da Fahrenheit 451 a Il nome della Rosa, passando per le ossessioni di Elias Canetti, Walter Benjamin, Jorge Luis Borges, ma anche alla vertigine della lettura, alle biblioteche, ai labirinti, alla passione che divora, ai detective selvaggi, un po’ anarchici come Fabio Montale o Pepe Carvalho, fino alla paura che tutto quel mondo abitato da libri e bibliotecari possa andare perduto. “Uomini e libri, dunque, come un’unica e sola natura, quasi restituendo alla parola autodafé il senso originario di sacrificio dei corpi”. Bibliopolis è anche la città dei libri in cui probabilmente tutti noi vorremmo abitare.

allan bealy: “tokens” (red fox press)

Allan Bealy is a Canadian graphic designer and collagist, living in the sovereign state of Brooklyn.
He has been active in publishing two arts magazines: Davinci in Montreal in the mid 70s and Benzene in New York through the mid 80s. He has been allowed a number of solo exhibitions in Montreal, New York and Sweden and participated in numerous group shows. There are several collections of his collages published, including three by Red Fox Press, the most recent, Conjure, in 2021. He has also self-published 35 Chairs in 2015 and February Notebook in 2019. His current art practice focuses on collage and mixed media projects.

Visual Poetry and collages

A6 format – 40 pages – laser printing.

http://redfoxpress.com/dada-bealy2.html

william burroughs @ semiose (paris): “the ripper spirals”, till april 29

Jean-Max Colard (Translation: Chris Atkinson):

<<Both close up and from a distance, the paintings “executed” by Burroughs in Kansas, in the 1980s and after, seem to me to be the epitome of punk painting.
[…]
Burroughs […] prevents any direct and convenient communication between the paintings and their viewer, refusing any messaging, gluing (sometimes repeatedly) images from magazines to the canvases, saturating the spaces with marks; jamming is obviously the true modus operandi of these paintings.
[…]
Paul B. Preciado, in Dysphoria Mundi (2022): “For Burroughs, these acts of sabotage had a therapeutic, almost organic purpose. They were intended to heal the social body: mass communication had generated a form of contamination, against which it was only possible to fight by intentionally hijacking the inscription machines. Electronic guerilla warfare was the only thing capable of ‘releasing the virus contained in the word and thus bringing about social chaos’”.
[…]
writing (and also language, speech and communication) is always an infection. Yet Burroughs’ proactive proposals to deal with this contamination are crucial: “For Burroughs, the writer and activist’s task was to attempt to use language as an inoculation, as a vaccine. Language has infected us and we can only be cured by the intentional hijacking of the semiotic machines that inhabit us”, and that includes turning them against themselves and against the poisonous power they exert on us and within us>>.

read the whole text here:
https://www.e-flux.com/announcements/526717/william-s-burroughsthe-ripper-spirals/

roma, 29 marzo, palazzo delle esposizioni: presentazione della collana ‘lunga conservazione’, delle edizioni cambiaunavirgola

presentazione della collana "Lunga conservazione", delle edizioni Cambiaunavirgola

cliccare per ingrandire

https://www.palazzoesposizioni.it/evento/presentazione-della-collana-lunga-conservazione

PRESENTAZIONE DELLA COLLANA “LUNGA CONSERVAZIONE”

29 marzo 2023, h. 18:30

Libreria del Palazzo delle Esposizioni: Via Milano 15/17

Con gli autori Silvia Bordini, Giuseppe Garrera, Igor Patruno, Sebastiano Triulzi

Introducono Marco Giovenale e Fabrizio M. Rossi

Sono ribelli, tascabili, economici, stampati su carte ecologiche e pregiate. Sono impertinenti: hanno i titoli e gli autori in quarta di copertina, qualcuno neanche lì ma direttamente all’interno… e poi non scadono: Leopardi, che nel solo primo verso dell’Infinito ci racconta un mondo; Pasolini e tutte le donne della sua vita; i grandi poeti italiani che scrissero meravigliose canzoni negli anni Sessanta e Settanta; il poeta Carlo Bordini con la sua straordinaria avventura editoriale “Aelia Laelia”.

Tutti loro ci parlano ancora con forza, sono veri e propri classici a “lunga conservazione”.

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“metropolis”, di fritz lang: nuova sonorizzazione, maggio 2023

Produzione Edison Studio 2023 

nuova colonna sonora elettroacustica
per il film

METROPOLIS   (1927)
di Fritz Lang

versione restaurata del 2010, durata 148 minuti

creata ed eseguita dal vivo da Edison Studio
compositori – esecutori
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Vincenzo Core, Andrea Veneri

con il contributo vocale di Anna Clementi
e di Martin Figura, Eric Moser, Marco Noia, Andreas Otto

film B/N, versione originale con cartelli in tedesco sottotitolati in italiano,
fornito da Cineteca di Bologna. Restauro realizzato nel 2010 da
Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung e Deutsche Kinemathek

una co-commissione Milano MusicaRavenna Festival
con la collaborazione di Tempo Reale – Firenze

prima esecuzione
Milano, 11 maggio 2023 | ore 20
MEET Digital Culture Center – Theater
32° Festival MILANO MUSICA | 2023

Ravenna, 16 giugno 2023
Teatro Alighieri
34° RAVENNA FESTIVAL | 2023

https://www.edisonstudio.it/blog/portfolio/metropolis/

sceneggiatura  Fritz Lang, Thea von Harbou
fotografia          Karl Freund, Gunther Rittau
attori   Alfred Abel, Gustav Frohlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp, Olaf Storm, Theodor Loos, Erwin Biswanger, Heinrich George, Hans Leo Reich, Heinrich Gotho, Margarete Lanner, Max Dietze