_
_
a cura di Matteo Di Castro
con testi di Michela Becchis e Christian Raimo
Libreria Libri Necessari
Via degli Zingari, 22/A – Roma
venerdì 24 febbraio ore 18:00
inaugurazione 1¼ Edizioni
la mostra è visitabile
fino al 1° aprile 2023
lunedì-venerdì 09:00-18:00; sabato 09:00-19:00
in collaborazione con s.t. foto libreria galleria
stampe fotografiche: Claudio Bassi / Fotogramma 24
cornici e passe-partout: Francesco Fiammeri
Via degli Zingari è il titolo della mostra di Tano D’Amico in programma, dal 24 febbraio al 1 aprile, da Libri Necessari, libreria antiquaria che ha sede in quella strada di Roma, nel cuore dello storico rione Monti.
Sullo stesso lato della via, qualche metro più in là, una lapide ricorda il comune sterminio patito da Rom, Sinti e Camminanti e dal popolo ebraico “ad opera della barbarie genocida del nazifascismo”.
Con la storia del Novecento, ma anche con quella antica, nonché con la storia dell’arte e della fotografia, Tano D’Amico si confronta non da oggi.
I suoi libri, infatti, almeno a partire da Di cosa sono fatti i ricordi (edito da Postcart nel 2011), sono concepiti come dei taccuini in cui le immagini si alternano a pagine di solo testo, di riflessione sulle metamorfosi della realtà sociale e culturale.
L’ultimo di questi taccuini, il terzo pubblicato con Mimesis Edizioni, ha per titolo Orfani del vento. L’autunno degli zingari.
Il fotografo rilegge e riscrive un nucleo significativo del proprio archivio, a cui in passato aveva già dedicato due pubblicazioni: Zingari. Fotografie di Tano D’Amico (Marcello Baraghini Editore, 1988) e Il giubileo nero degli zingari (Editori Riuniti, 2000).
L’incontro con i Rom e dunque il primo nucleo di fotografie a loro dedicate risalgono ai primissimi anni Ottanta del secolo scorso. «Ho cercato gli zingari quando il mio mondo era ormai crollato». […] Ho seguito le loro vicende, le loro feste i loro lutti».
Ma nelle stampe fotografiche pubblicate nel libro, così come in quelle esposte in mostra (stampe sempre analogiche), accanto al suo nome Tano D’Amico ha preferito non scrivere luogo e anno dello scatto.
Il risultato è un insieme di visioni e composizioni in cui, al di là degli scenari attraversati (per lo più desolati, spesso drammatici) e delle figure ritratte (soprattutto donne e bambini), l’occhio del fotografo pare accordato su una persistente nota di struggimento.
«Vorrei queste immagini fossero guardate come i fotogrammi di un film muto. Sono gli zingari della mia vita. Le immagini le regalano loro». Continua a leggere
a cura di Andrea Cortellessa e Silvia De Laude
La mostra Francesca Woodman Encounter Stephan Brigidi
a cura di Rocco Sciaraffa
sarà prorogata fino a mercoledì 15 marzo
e rimarrà visitabile dalle ore 11.00 alle ore 18.00, dal lunedì al sabato.
Il museo del louvre è in via della reginella 8a
Tel.06/68807725
info@ilmuseodellouvre.com www.ilmuseodellouvre.com
Link il con comunicato stampa e le immagini della mostra: https://www.ilmuseodellouvre.com/contenuti/mostre/
Sandro Ricaldone
STEFFEN HAUG
Une collecte d’images
Walter Benjamin à la Bibliothèque nationale
University of Chicago Press, 2022
Entre 1927 et 1930 à Berlin, puis de 1934 à 1940 à Paris, Walter Benjamin travaille à accumuler des matériaux pour un projet de vaste envergure : retracer, à partir de l’étude des passages parisiens, une « préhistoire du XIXe siècle ». La rédaction du texte est sans cesse différée, tandis que l’immense corpus préparatoire semble voué à croître indéfiniment, devenant une somme composite de citations que double parfois, à la manière d’une note de régie, une réflexion ou une remarque énigmatique.
Au fil de ses recherches, Benjamin se rend à l’évidence : il faudra que son Livre des passages soit enrichi par des images. Une « documentation visuelle » se constitue bientôt, écrit-il, glanée pour l’essentiel dans les recueils du Cabinet des estampes de la Bibliothèque nationale où il travaille pendant son exil parisien. Une centaine de notes témoignent de cette collecte et conservent, enfermée dans leurs plis, la mention d’une ou de plusieurs images qui sont restées pour la plupart inconnues jusqu’ici.
Steffen Haug a voulu retrouver cette réserve enfouie. Gravures et dessins de presse, tracts, réclames, affiches et photographies, de Meryon et Grandville à Daumier, en passant par l’infinie cohorte anonyme et le tout-venant de la production visuelle à grand tirage du XIXe siècle : la moisson rapportée ici est surprenante. Elle invite à lire ou relire les Passages en faisant à l’image toute la place qu’elle occupe dans la pensée du dernier Benjamin, à l’heure où s’élaborent, sous la menace de temps assombris, son essai « L’œuvre d’art à l’époque de sa reproductibilité technique », le projet de livre sur Baudelaire ou ses « Thèses sur le concept d’histoire ».
NO MORE POETRY THAT LOOKS LIKE POETRY, THAT ACTS LIKE POETRY, THAT IS INSTANTLY RECOGNIZABLE AS POETRY; I BELIEVE THAT POETS SHOULD LIKE TO WRITE IN A WAY WHICH DOESN’T RESEMBLE WHAT HAS GONE BEFORE, THEY SHOULD BE ABSOLUTELY CONTEMPORARY IN FORM AND CONTENT.
https://derekbeaulieu.ca/2022/12/21/poets-with-a-video-camera/
https://www.ilmuseodellouvre.com/contenuti/mostre/
Martedi 29 novembre dalle ore 17.00
vernissage delle mostra
“Francesca Woodman Encounter Stephan Brigidi”
a cura di Rocco Sciaraffa
Il museo del louvre via della reginella 8a Tel.06/68807725
info@ilmuseodellouvre.com www.ilmuseodellouvre.com
dalle ore 11.00 alle ore 19.00 dal 29 novembre al 10 gennaio
Link con il comunicato stampa e le immagini della mostra: https://www.ilmuseodellouvre.com/contenuti/mostre/
Bertrand Verdier, “366 prétéritions de l’existence de Je” – Circulation n° 174 (2018)
MirellaXcento
Dall’archivio fotografico di Corinto Marianelli
a cura di Manuela De Leonardis
inaugurazione @
associazione TRAleVOLTE
piazza di Porta San Giovanni 10
lunedì 7 novembre, alle ore 18:00
La mostra sarà visibile fino al 25 novembre 2022 ore 17-20 dal lunedì al venerdì
http://www.tralevolte.org
Comunicato stampa completo: qui
_