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“il verri” n. 79, giugno 2022 (in distribuzione da fine agosto)

alcuni miei (pessimi ma leggibili) scatti dal nuovo “verri”, DA NON PERDERE.
questo nuovo numero è in distribuzione a partire da fine agosto / inizio settembre:

da e su due post (e relative serie di commenti) di stefano guglielmin

A proposito dei thread facebook t.ly/1TaT e t.ly/xCFCC)

Stefano Guglielmin, con la sua consueta onestà intellettuale, apertura e attenzione, mi sembra abbia portato nel suo post facebook t.ly/1TaT (come nell’altro, t.ly/xCFCC) alcuni sintetici elementi di riflessione in sintonia con Uscite. Postpoesia e dintorni, di Jean-Marie Gleize (Tic Edizioni, qui: t.ly/DQB6), libro a mio avviso fondamentale, che non a caso rappresenta la seconda pubblicazione della collana “Gli alberi” diretta da Michele Zaffarano. (La prima era stata il volume sull'”assertività”, scritto da Gian Luca Picconi, cfr. qui: t.ly/9JGM).

Entrambi i libri della collana non hanno la minima intenzione di porsi sotto una luce precettistica, ma semmai analizzano uno spettro non minimo di scritture francesi e italiane che testimoniano di alcuni cambiamenti effettivi, oggettivamente avvenuti e presenti, ormai storicizzati, nelle letterature – in verità – di tutto il mondo. (Cambiamenti di cui solo limitatamente, nonostante molti sforzi, gli italiani si impegnano ad avere contezza).

Ebbene, l’invito di Gleize (e – nel post – di Stefano) a ripensare le scritture in un’ottica addirittura “post-generica” temo però possa essere inteso (e ancor più accolto) assai difficilmente da vari lettori, in un contesto locale e provinciale italiano che – volente o nolente, consapevole o no – da circa 40 anni subisce il bombardamento radioattivo dell’editoria mainstream (di cui parlo fino allo sfinimento, da anni, in slowforward, e su cui segnalo appena questo testo: t.ly/-4Qy).

In un’ottica di “cambio di paradigma” (processo in corso, non ultimato, a cui accennavo sul “verri” oltre un decennio fa, e poi qui: t.ly/ueqv), non si tratta di aggiungere un filo (definibile sperimentale, o di ricerca) alla trama del meraviglioso impareggiabile tessuto della poesia, o magari della Poesia. Si tratta semmai di fare un passo laterale, e iniziare a percepire un asse dimensionale deviante (o un contesto ancora indefinibilmente altro) rispetto a quelli che fin qui avevano inquadrato un certo versante del letterario. (Faccio un paragone, un semplice paragone, che non vuol dire equiparazione: l’arte concettuale non è definibile pittura, e nemmeno – a rigore – post-pittura, ma proprio è un’altra cosa. Quindi ragionare, ad esempio, sul tessuto metrico, retorico, fonosemantico di una scrittura di ricerca degli ultimissimi anni ha tanto senso quanto ragionare sulla forma, il colore, la “bellezza” e armonia delle tre sedie di Kosuth).

Non si confonda, insisto, l’esempio con un’equivalenza. Non sto dicendo che la nuova scrittura “è concettuale” (anche se esiste una corrente di scrittura che tale si definisce, e spero che all’uscita del prossimo numero del “verri” tutti leggano i materiali che vi sono inclusi). Sto dicendo che alcune scritture nate dalla tutt’ora mobilissima e in fieri vegetazione del cambio di paradigma escono dal territorio della poesia, o del facilmente classificabile, nonostante ancora (per inerzia critica e topologica) vengano riportate sotto quella etichetta. Sono – volendo – delle deviazioni, frisebees, nioques, o “uscite”, appunto, come suggerisce Gleize.

E meglio ancora: sfuggono a una troppo facile connotazione e collocazione di genere letterario. Spero che su questo si possa avviare, certo non solo su facebook, una riflessione (e ancor più, e ancor meglio, una rinnovata serie di ‘percezioni’) che – volendo – ha una valanga di materiali sui quali esercitarsi. Anche solo in rete.

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sulla luna (audio) / marco giovenale. 2016-2019

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Sulla Luna (testo già comparso su «l’immaginazione» e «Poesia») in formato audio su RaiPlay: https://www.raiplaysound.it/audio/2020/02/3-sulla-Luna-Poeti-sulla-Luna-5a7c1671-39ca-4e04-92d2-d4434c5180cb.html = https://www.raiplayradio.it/audio/2019/06/3-sulla-Luna-Poeti-sulla-Luna-18822373-d7b7-4f1d-932f-960d4cd05f29.html (in séguito all’uscita su «Poesia», nell’ambito del ciclo https://www.raiplaysound.it/playlist/poetisullaluna a cura di M.G.Calandrone)

il testo:
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/07/mgiovenale_-sulla-luna_-02-dic-2015-18-lug-2021.pdf

post precedenti:
https://slowforward.net/2021/07/19/sulla-luna-marco-giovenale-2015-2021/  https://slowforward.net/2019/07/24/sulla-luna-_-lettura-radio-tre/
https://slowforward.net/2019/07/29/poeti-e-prosatori-sulla-luna-rai-radio3-e-poesia-n-350-mariangela-guatteri-et-alii/

paolo ruffino: “future gaming. creative interventions in video game culture”

Sandro Ricaldone

PAOLO RUFFINO
Future Gaming
Creative Interventions in Video Game Culture
Goldsmith Press, 2018

This book is not about the future of video games. It is not an attempt to predict the moods of the market, the changing profile of gamers, the benevolence or malevolence of the medium. This book is about those predictions. It is about the ways in which the past, present, and future notions of games are narrated and negotiated by a small group of producers, journalists, and gamers, and about how invested these narrators are in telling the story of tomorrow.

This new title from Goldsmiths Press by Paolo Ruffino suggests the story could be told another way. Considering game culture, from the gamification of self-improvement to GamerGate’s sexism and violence, Ruffino lays out an alternative, creative mode of thinking about the medium: a sophisticated critical take that blurs the distinctions among studying, playing, making, and living with video games. Offering a series of stories that provide alternative narratives of digital gaming, Ruffino aims to encourage all of us who study and play (with) games to raise ethical questions, both about our own role in shaping the objects of research, and about our involvement in the discourses we produce as gamers and scholars. For researchers and students seeking a fresh approach to game studies, and for anyone with an interest in breaking open the current locked-box discourse, Future Gaming offers a radical lens with which to view the future.

luca stefanelli: gli “attributi dell’arte odierna”, di emilio villa come ‘teatro della crudeltà’

da La modernità letteraria e le declinazioni del visivo, Pisa, ETS, 2018, tomo II, 2, pp. 143-150

https://www.academia.edu/49349659/La_parola_sfigurata_Gli_Attributi_dellarte_odierna_di_Emilio_Villa_come_teatro_della_crudelt%C3%A0_

     

N.b.: chi avesse difficoltà a scaricare il saggio di Luca Stefanelli, potrà trovarlo anche qui: https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/stefanelli-luca_-la-parola-sfigurata_-sugli-attributi-dellarte…-di-emilio-villa.pdf

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“il cotone”, di mg: reading dell’autore, con presentazione di gianluca garrapa

[mixcloud https://www.mixcloud.com/QuestaSera/marco-giovenale-autore-11062022/ width=100% height=120 hide_cover=1]

Intervista per Radio Questa Sera a Marco Giovenale su Il cotone. (Bioflocculazione), Zacinto/Biblion, 2021, cui l’autore ha abbinato il brano musicale Strollin’ dall’album omonimo, Strollin’, di Chet Baker del 1986.

Il libro:
https://www.biblionedizioni.it/prodotto/il-cotone/

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‘la finestra di antonio syxty’ incontra giuditta chiaraluce e giorgiomaria cornelio con marilina ciaco, per presentare le edizioni volatili

La Finestra di Antonio Syxty incontra Giuditta Chiaraluce e Giorgiomaria Cornelio con Marilina Ciaco poetessa e critica per parlare di Edizioni Volatili una collana di poesia molto particolare.

antonio syxty incontra gianluca picconi: su “la cornice e il testo. pragmatica della non-assertività” (tic edizioni)

il libro: https://ticedizioni.com/collections/gli-alberi/products/la-cornice-e-il-testo-pragmatica-della-non-assertivita-gian-luca-picconi