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intervento di giuseppe garrera per la mostra “images for sounds: artist covers for music records”
Intervento di Giuseppe Garrera sulle copertine di dischi di Bruno Munari e Luigi Ghirri. La mostra IMAGES FOR SOUNDS: Artist Covers for Music Records è a cura di Vittoria Bonifati. Regia e montaggio del video di Michele Ferrari.
Villa Lontana:
http://www.villalontana.it/
Immagini dalla mostra:
http://www.villalontana.it/images-for-sounds
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A Villa Lontana, sulla via Cassia (Roma), IMAGES FOR SOUNDS ha esposto in mostra oltre 150 dischi con copertine d’artista selezionati in gran parte dalla vasta collezione del musicologo, storico dell’arte e collezionista Giuseppe Garrera. Due i blocchi visibili: nel primo, lavori realizzati tra gli anni Cinquanta e Novanta, di produzione italiana (Irma Blank, Francesco Clemente, Luigi Ghirri, Keith Haring, Sol LeWitt, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Cloti Ricciardi, Mario Schifano, Edith Schloss, Cy Twombly, Luigi Veronesi); il secondo, con prospettive più contemporanee e internazionali, annoverando lavori di Rita Ackermann, Josef Albers, Kai Althoff, Andreco, Tauba Auerbach, David Kennedy Cutler, Nathalie Du Pasquier, Matteo Fato, Reverend Howard Finster, Urs Fischer, Piero Golia, Delia Gonzalez, Mike Kelley, Emma Kohlmann, Barbara Kruger, Emiliano Maggi, Lucy McKenzie, Birgit Megerle, Luigi Ontani, Raymond Pettibon, Cinzia Ruggeri, Lorenzo Scotto di Luzio, Cindy Sherman, Michael Snow, Wolfgang Tillmans, Nico Vascellari, Andro Wekua, Christopher Wool.
La mostra non ha mancato di fare omaggio anche a Sylvano Bussotti, da poco scomparso, espondendo alcune delle sue più estreme e geniali copertine per le proprie partiture musicali. Un ulteriore omaggio sarà il concerto che si svolgerà mercoledì 15 giugno.
about the exhibit (in English):
https://www.moussemagazine.it/magazine/images-for-sounds-artist-covers-for-music-records-at-villa-lontana-rome/
https://www.art-agenda.com/announcements/461387/images-for-sounds-artist-covers-for-music-records
ariano, d’agostino, martusciello: “all’oscuro. costellazioni del suono e della luce”, a lodi il 10 giugno
@ associazione 21, via san fereolo 24, lodi
Marco Ariano, percussionista, sperimentatore, artista intermediale. Ha articolato un percorso di studio e di ricerca ai margini di arte e filosofia. L’improvvisazione e le scritture corpo-suono sono da sempre al centro della sua pratica e della sua riflessione. Suona musiche non convenzionali e definisce “paesaggi della risonanza” l’ampio spazio di ricerca inaugurato negli ultimi anni con il progetto De-stare. Tra i suoi lavori interdisciplinari La Vacuità Splendente, Sentire Offerente, n frammenti limbici, Degli Insetti, Quaderno Cinese. Ha dato vita a gruppi di scritture improvvisative eterogenee come Opera Mutica, Xubuxue, K Mundi, Ensemble Intondo, Index 03. È docente percussionista dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Pietro D’Agostino è attivo nel campo dei media visivi: fotografo e autore multimediale.
Matura un rapporto intimo e inconscio con la luce usandola, attraverso la fotografia, il video ed altri dispositivi tecnologici, come strumento espressivo e di indagine. Partecipa e collabora a varie iniziative performative con poeti e musicisti di area sperimentale e di ricerca.
È socio dell’associazione culturale Punto di Svista – cultura visuale, progetti, ricerca.
Elio Martusciello è un musicista e compositore autodidatta, insegna musica elettronica al
conservatorio di Napoli. La sua estetica deriva essenzialmente dall’acusmatica. A partire da essa indaga le molteplici forme del suono connesso sia alla fissazione su supporto che
all’improvvisazione elettroacustica. Tra le formazioni di cui è membro fondatore si ricordano
Ossatura e l’orchestra OEOAS. I suoi lavori sono pubblicati da: Staalplaat, Recommended Records, Bowindo Recordings, Ambiances Magnétiques, Die Schachtel, em_music.
dal 48 al 10 (brano ispirato) / differx. 2020
due serie sonore (e, incidentalmente, parole) su “cose e altre cose”, di fabio lapiana / differx. 2022
“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno
la musica e i dischi di carmelo bene: intervista radiofonica
20220330M30 / miron tee. 2022
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radio onda rossa, 22 marzo: “alfonsina storni”, h. 14; e “la bomba che non fa rumore”, h. 14:50
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
martedì 22 marzo 2022 ore 14
● ALFONSINA STORNI
la mia casa è il mare
scritto, diretto e interpretato da Marìca Roberto
direzione musicale e fisarmonica Paolo Petrilli
chitarra Miguel Fernandez
percussioni Paulo La Rosa
Il 26 Ottobre 1938, il quotidiano ‘La Naciòn’ di Buenos Aires pubblica
la poesia ‘Voy a dormir’: Alfonsina, 46 anni, ha mandato il suo addio
poetico e si è lasciata andare nel Mar del Plata. Così raccontano o
cantano alcuni, coprendo con mano pietosa la morte meno soave scelta da
Alfonsina: giù dallo scoglio del Club argentino delle Donne, durante la
notte, dopo una crisi di dolore senza tregua della sua malattia, cancro
al seno. Nata nella Svizzera italiana nel 1892, parlando della sua
nascita aveva scritto: mi hanno chiamata Alfonsina, nome arabo che vuol
dire «disposta a tutto». Emigrata dalla Svizzera a 4 anni, fa l’operaia,
la lavapiatti, l’attrice, la maestra, la giornalista; ragazza madre a 19
anni non rivelerà mai il nome del padre di suo figlio. Ribelle e tenera,
sfida le convenzioni, lotta per la parità sessuale, unica donna ammessa
a grandi circoli intellettuali maschili. Lo spettacolo è un omaggio alla
sua figura, nell’aspetto poetico, umano e di vicende vissute. Teatro
poesia musica per celebrarla. Struttura portante le sue poesie, la
scrittura della sua vita, e il tango: “Buenos Aires non ha trovato né il
suo poeta né il suo romanziere, però è stata capace di creare qualcosa
di così importante come il Tango”, così dichiarava Alfonsina in una
conferenza letteraria. Un’altra grande artista scelta e negletta dal
destino.
https://archive.org/details/Alfonsina.storni (51′)
info
https://www.lanouvellevague.it/alfonsina-storni-la-mia-casa-e-il-mare/
§
ore 14:50
● LA BOMBA CHE NON FA RUMORE
di e con Andrea Beretta
Uno spettacolo di teatro di narrazione nato attorno al problema amianto,
concentrandosi sulla vicenda Eternit – Casale Monferrato. Attraverso la
vicenda di due famiglie, due figli e due vite separate, si sviluppa il
dramma vittima-carnefice portato alle estreme conseguenze con la
sentenza sul più grande processo penale al mondo per le morti causate da
amianto. Attraverso verità e fantasia si delinea un quadro sul male che
ha infestato l’Italia intera dal dopoguerra ad oggi.
Il teatro civile mi ha sempre appassionato, porre in rilievo tematiche
care alla società che qualcuno vorrebbe far tacere. Sono dell’idea che
la gente vada informata. Purtroppo il potere, l’arroganza e il
menefreghismo di alcuni finisce troppo spesso per condizionare e
condannare la vita di molti. La vicenda Eternit mi ha profondamente
colpito, rispecchia appieno la mia idea di teatro civile: denuncia di un
problema socialmente rilevante attraverso le vicende di personaggi in
cui il pubblico possa riconoscersi e successivamente prenderne
coscienza. E’ un’altra battaglia da combattere per rendere giustizia a
un paese flagellato. Lavoro che da ragione di vita si trasforma in
condanna a morte. Speranza tramutata in disperazione. Un tema
sottovalutato dai più e per cui manca una sensibilizzazione reale e
profonda.
https://archive.org/details/La.bomba.che.non.fa.rumore (49′)
info https://www.facebook.com/events/1601563536733622
a roma, dal 19 marzo: terdjiman {chaos canzone} + sberro {retrospettiva}
flicker / nik sheehan. 2009
The flicker effect was identified by the famously independent-minded scientist W. Grey Walter in his best- selling 1953 book The Living Brain.
Grey Walter – who was soon to become the father of Artificial Intelligence – discovered that by using high-powered stroboscopes and experimenting with trigger feedback techniques where the flash was set to fire in synchronization with the brain’s rhythms, the brain is, “transformed temporarily to a different sort of brain.” Walter found that time itself could become lost or disturbed. As he observed of one subject:
“[He had] the sense of having been pushed sideways in time by flicker. Yesterday was no longer behind, and tomorrow was no longer ahead..”
Stroboscopic light, or light flashing on the eye between 8 and 13 flashes per second, induces alpha wave activity in the brain – a state normally associated with dreaming and creativity. Subjects often report seeing shapes and colours, some have full-blown hallucinations, others mystical experiences. Approximately one in 4,000 people will have an epileptic seizure.
In 1997, ten million Japanese schoolchildren, and some adults, tuned into the animé cartoon Pokemon to see a “flashing explosion with high frequency red and blue flicker stimulation” hit the screen and persist. What happened next sparked international headlines. Some viewers went into a trance-like state, as if hypnotized. Others experienced altered vision and shortness of breath. Some passed out, others had seizures. Hospitals all over Japan received admissions, though nobody was permanently damaged.
http://www.flickerflicker.com/flash/WhatIsFlicker/WhatIsFlicker.html
https://www.goodreads.com/book/show/434039.Chapel_of_Extreme_Experience
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