Nostro tempo animale, di Sabrina Ragucci, è un racconto ma è anche un piccolo foto-testo, ed è anche un piccolo libro. Welcome stories nasce nella città di Reggio Emilia, da un’idea di Piergiorgio Paterlini che ne è il direttore artistico ed è promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con l’Assessorato Cultura e l’Assessorato Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia.
Il piccolo libro Nostro tempo animale sarà pubblicato da Corsiero editore in una plaquette rilegata, in italiano e in inglese.
A novembre 2022, il libro sarà a disposizione presso l’hotel Posta e l’hotel Astoria (alberghi storici della città che hanno aderito all’iniziativa) e donato agli ospiti. Dopo questo primo periodo il libro sarà rintracciabile in punti sempre nuovi della città e poi del territorio nazionale: dai luoghi d’accoglienza ai bar, dalle biblioteche ai cinema, ai teatri, diventando così il tassello di una caccia al tesoro che nel tempo, ospite dopo ospite, costruirà una piccola biblioteca di inediti.
Nostro tempo animale non è in vendita. Almeno per il momento. Chi lo troverà, potrà conservare una copia che non sarà mai più ristampata in questo modo.
quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione. né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione. né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
Nanni Balestrini è stato poeta, scrittore e artista visivo di fama internazionale. Nella sua figura si riassume un’intera stagione di storia e di cultura, italiana ed europea, di compresenza e reciproca influenza tra avanguardie artistiche e avanguardie politiche: quel magico tempo degli «intellettuali militanti» che hanno agito dentro una temperie di lotte operaie e giovanili che hanno fatto epoca, e che hanno segnato il destino delle successive generazioni. Partecipe di Novissimi, e poi tra i fondatori del Gruppo 63, per oltre sessant’anni Balestrini ha progettato e organizzato un infaticabile lavoro culturale, utilizzando una molteplicità di piani: poesia, narrativa, cinema, audiovisivo, teatro, musica, collage, pittura, scultura, editoria, impegno politico. Balestrini, cioè, uomo-rete dei millepiani. È di questa sua ricchezza ideativa e pratica che diamo conto in questo volume che ne percorre scenari e articolazioni attraverso testimonianze e omaggi di decine di amici, collaboratori e compagni di avventure.
¶ Dopo #Arca, la nostra nuova collana dedicata alla poesia, oggi abbiamo un nuovo annuncio da fare: arriva #glossa.
>>> glossa è una collana a margine dirottata da Carlo Sperduti: a margine della nostra collana di narrativa #ossa; a margine della letteratura e dell’editoria. >>>glossa si occupa di prose brevissime, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e alla scrittura pura e una vocazione all’eterogeneità. >>>glossa sceglie la forma brevissima in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento. >>>glossa nasce dalla convinzione che non esista una definizione di letteratura ma che le sue definizioni siano, al contrario, potenzialmente infinite: vorrebbe contenerle tutte, ne propone alcune, le mette tutte in discussione.
MULTIPERSO, l’antologia di microfinzioni nata dal blog omonimo, sarà la prima uscita della collana, questo autunno insieme a un testo di Marco Giovenale
e poi, per fare i primi nomi: Antonio Vangone, Alfonso Lentini, Fiammetta Cirilli, Cristina Pasqua Carlo Sperduti e altre cosette già in cantiere che non vediamo l’ora di raccontare
il 17 giugno, alle ore 19:00 @ LSA Centocelle, viale della Primavera 319 b, Livio Santoro presenta
LE REGOLE DI QUESTI MONDI, di Carlo Sperduti
La chiave degli avvenimenti:
deve sembrare altro.
Una regola di questi mondi è non aprire. Non è una legge, è una regola di buon senso. A ogni apertura qualcosa penetra dall’altra parte e se un cassetto è un pericolo una finestra è terrore. Anche dal mondo del sonno può filtrare qualcosa nel mondo sveglio. L’importante, insomma, è non aprire. O almeno riconoscere il drago alla porta.
È bene stare in allerta anche per quanto riguarda il tempo e lo spazio. Cosa dicevi tra un minuto? In questi mondi ci sono continui malintesi tra una vita e l’altra, tra indagini risolte a venti metri da terra e scoraggianti tentativi di approssimazione. Sicuramente, meglio non credere ai trapianti temporali. Resta difficile destreggiarsi con i casi di doppia memoria.
Carlo Sperduti, dopo i romanzi Le cose inutili e Deriva, torna alla forma breve con una certa inquietudine.