quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione.
né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
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il trionfo della sceneggiatura (notilla 2019) / differx
quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione.
né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
video della presentazione di “aelia laelia”, di silvia bordini. ieri, 29 settembre, da empiria
Con Silvia Bordini, Fabio Ciriachi, Paolo Morelli, Franca Rovigatti, Beppe Sebaste. I video sono di Dino Ignani, che qui si ringrazia.

“nanni balestrini – millepiani”, a cura di sergio bianchi (deriveapprodi, 2022)

Nanni Balestrini è stato poeta, scrittore e artista visivo di fama internazionale. Nella sua figura si riassume un’intera stagione di storia e di cultura, italiana ed europea, di compresenza e reciproca influenza tra avanguardie artistiche e avanguardie politiche: quel magico tempo degli «intellettuali militanti» che hanno agito dentro una temperie di lotte operaie e giovanili che hanno fatto epoca, e che hanno segnato il destino delle successive generazioni. Partecipe di Novissimi, e poi tra i fondatori del Gruppo 63, per oltre sessant’anni Balestrini ha progettato e organizzato un infaticabile lavoro culturale, utilizzando una molteplicità di piani: poesia, narrativa, cinema, audiovisivo, teatro, musica, collage, pittura, scultura, editoria, impegno politico. Balestrini, cioè, uomo-rete dei millepiani. È di questa sua ricchezza ideativa e pratica che diamo conto in questo volume che ne percorre scenari e articolazioni attraverso testimonianze e omaggi di decine di amici, collaboratori e compagni di avventure.
https://deriveapprodi.com/libro/nanni-balestrini-millepiani/
blogorilla calling!
carlo sperduti annuncia l’uscita di “multiperso”, antologia di microprose (pièdimosca edizioni)
pièdimosca edizioni annuncia la collana ‘glossa’, a cura di carlo sperduti
leggo in rete e assai volentieri rilancio:
¶ Dopo #Arca, la nostra nuova collana dedicata alla poesia, oggi abbiamo un nuovo annuncio da fare: arriva #glossa.
>>> glossa è una collana a margine dirottata da Carlo Sperduti: a margine della nostra collana di narrativa #ossa; a margine della letteratura e dell’editoria.
>>>glossa si occupa di prose brevissime, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e alla scrittura pura e una vocazione all’eterogeneità.
>>>glossa sceglie la forma brevissima in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento.
>>>glossa nasce dalla convinzione che non esista una definizione di letteratura ma che le sue definizioni siano, al contrario, potenzialmente infinite: vorrebbe contenerle tutte, ne propone alcune, le mette tutte in discussione.
MULTIPERSO, l’antologia di microfinzioni nata dal blog omonimo, sarà la prima uscita della collana, questo autunno
insieme a un testo di Marco Giovenale
e poi, per fare i primi nomi:
Antonio Vangone, Alfonso Lentini, Fiammetta Cirilli, Cristina Pasqua Carlo Sperduti e altre cosette già in cantiere che non vediamo l’ora di raccontare

carlo sperduti: “le regole di questi mondi”, presentazione a roma

il 17 giugno, alle ore 19:00 @ LSA Centocelle, viale della Primavera 319 b, Livio Santoro presenta
LE REGOLE DI QUESTI MONDI, di Carlo Sperduti
La chiave degli avvenimenti:
deve sembrare altro.
Una regola di questi mondi è non aprire. Non è una legge, è una regola di buon senso. A ogni apertura qualcosa penetra dall’altra parte e se un cassetto è un pericolo una finestra è terrore. Anche dal mondo del sonno può filtrare qualcosa nel mondo sveglio. L’importante, insomma, è non aprire. O almeno riconoscere il drago alla porta.
È bene stare in allerta anche per quanto riguarda il tempo e lo spazio. Cosa dicevi tra un minuto? In questi mondi ci sono continui malintesi tra una vita e l’altra, tra indagini risolte a venti metri da terra e scoraggianti tentativi di approssimazione. Sicuramente, meglio non credere ai trapianti temporali. Resta difficile destreggiarsi con i casi di doppia memoria.
Carlo Sperduti, dopo i romanzi Le cose inutili e Deriva, torna alla forma breve con una certa inquietudine.
https://www.piedimoscaedizioni.com/catalogo/collane/ossa/le-regole-di-questi-mondi/
il bando del premio malerba 2022
ricercabo 2021: a bologna il 4 e 5 dicembre, a palazzo d’accursio
Qui il comunicato stampa :
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/12/cs_ricercabo-2021.pdf
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/12/cs_ricercabo-2021.pdf
“con i buoni sentimenti si fanno brutti libri?” – convegno compalit, 9-11 dicembre 2021
Con i buoni sentimenti si fanno brutti libri?
Etiche, estetiche e problemi della rappresentazione
Convegno annuale dell’Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura
http://www.compalit.it/convegni/con-i-buoni-sentimenti-si-fanno-brutti-libri/
Milano, 9-11 dicembre 2021
>>> Programma
>>> Sessioni parallele – Abstract
>>> Informazioni logistiche
Il tema
«È con i buoni sentimenti che si fa la cattiva letteratura». Come tutti i paradossi di tono wildiano, la celebre battuta di André Gide che dà il titolo all’edizione di Compalit 2021 è superba, ma semplifica eccessivamente il problema. Per millenni nessuno si sarebbe mai sognato di mettere in discussione, almeno ufficialmente, l’assunto che discorso estetico ed etica dominante dovessero procedere in parallelo, dalla Grecia antica a buona parte del diciannovesimo secolo compreso. È solo con l’insorgere dell’autonomia della sfera estetica, dai suoi prodromi tardo-settecenteschi alla sua esplosione modernista, che tra le due serie è venuta stabilendosi, se non un’aperta ostilità, quanto meno un’estraneità a geometria variabile. Un’estraneità, peraltro, oggi rimessa in discussione in moltissimi ambiti della ricerca artistica e dello studio a essa collegato: vasti settori degli studi culturali e di genere, il neoaristotelismo della scuola di Chicago che ha oggi la sua rappresentante più celebre in Martha Nussbaum, per non parlare del senso comune, della comunicazione giornalistica e di quella istituzionale. Per comprensibilissime ragioni, il male continua a non godere di buona stampa. La complicata dialettica tra estetica, etica e istituzioni di potere rimane un campo di battaglia più frequentato e segmentato che mai, ricco di stimoli così come anche fecondo di equivoci e di ritorni a un moralismo stucchevole perché rassicurante, incapace di porsi la questione fondamentale: il male, e dunque per converso il bene, di chi? Chi decide cosa è conforme alla morale corrente? Chi decide cosa la infrange? Chi decide quando è lecito o anche soltanto piacevole infrangerla? Per non parlare dell’implicito eurocentrismo del divorzio tra etica ed estetica spacciato come la specificità stessa del fenomeno estetico, idea che non aveva mai messo radici in altre culture prima che l’imperialismo europeo le colonizzasse. Continua a leggere
esce “il cielo per roma”, di mariano bàino (exorma, 2021)
Sinesio/Chiaffredo, incalzato dai ricordi, approda in una Roma contemporanea sacra e profana, diurna e notturna, centrale e periferica, turbata da uno strano morbo: il mondo intero ne è devastato, un contagio crudele che segna il tempo attuale e a cui sembra arduo opporre un rimedio. Fra avventure e riflessioni condotte sul filo dell’ironia, si troverà alle prese con uno sciupacchiato Mefisto/Orson, che desidera ingaggiarlo e indurlo al doppio gioco, con la salvifica Matilda, un angelo diventato donna, con il predicatore Benício Aparecido Pereira Rodrigues, al secolo Emidio Panaccione, a cui qualcuno ha voluto chiudere la bocca per sempre.
Le metamorfosi non riguardano soltanto lo scenario e l’epoca, ma anche lo stile, il linguaggio dal carattere baldanzoso e indipendente, passando dal comune al bizzarro, da una logica scrupolosa all’assoluto della fantasia. Tutto sembra dare ragione, in questo libro, alla frase del Chisciotte di Cervantes per la quale: “Purché sia vera, non c’è storia che sia cattiva”. Vera nel senso dell’arte e dell’invenzione, naturalmente…
Con una scrittura ricca, preziosa e avvolgente Bàino scrive un nuovo capitolo della collana quisiscrivemale, dedicata “ai pochi coltivatori di prose rimasti”.
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scheda editoriale:
http://www.exormaedizioni.com/catalogo/il-cielo-per-roma-baino-exorma/
recensioni:
http://www.exormaedizioni.com/?s=mariano+baino
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