
Installance “Holbæk”
Longitude: 55.6760968
Latitude: 12.5683371
Action: leaving a langrid on a train.
Documentation: 1 phone photo
In occasione del Convegno del 18 maggio a Siena sarà presente il libro OPERA di Adriano Spatola, contenente tutta l’opera poetica dell’autore e la riedizione del romanzo L’oblò, per le edizioni [dia•foria, in collaborazione con dreamBOOK edizioni.
Per qualsiasi informazione è possibile scrivere a:
info@diaforia.org
collettivolals@gmail.com
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asemic.net (Tim Gaze): http://asemic.net/
notes by Jim Leftwich: https://slowforward.net/2016/03/13/jim-leftwich-asemic-writing-definitions-and-contexts-1998-2016/
& https://archive.org/details/AsemicWritingDefinitionsAndContexts19982016/
ongoing notes… by Jim Leftwich: https://scriptjr.nl/ongoing-notes-on-asemic-writing-jim-leftwich-2015/3336#.Ym5yZ2hBzIU
& https://slowforward.net/2015/07/03/ongoing-research-in-and-around-asemic-writing/
wiki (.en): https://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing
wiki (.it): https://it.wikipedia.org/wiki/Scrittura_asemica
Telegram: t.me/asemic
GoogleGroup: https://groups.google.com/g/asemic
The New Postliterate: http://thenewpostliterate.blogspot.com/
Post-Asemic Press: http://postasemicpress.blogspot.com/
A list of asemic books (by M. Jacobson): https://slowforward.net/2018/08/22/lots-of-asemic-books-are-actually-available/
Codex Seraphinianus
https://www.google.com/search?q=codex+seraphinianus
Asemics Magazine: http://asemics.com/
ExtrAsemics: https://slowforward.net/2022/01/30/accesso-temporaneo-alla-cartella-extrasemics/
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– Galleria: SANDRO BONGIANI VR SPACE
– Galleria: Spazio Ophen Virtual Art Gallery
con pubblicazione dei relativi cataloghi digitali di ogni mostra — entro il 2022.
In attesa del 30 aprile e del 1 maggio 2022, date delle prime due mostre di R.J., si può vedere qui allego la card 15×21 dedicata.
La prima mostra del 30 aprile su SANDRO BONGIANI VRSPACE presenterà in sette stanze virtuali 184 opere ancora inedite che fanno parte dell’Archivio Coco Gordon di Colorado.
La seconda mostra del 1 maggio 2022 su Collezione Bongiani Art Museum ospiterà in tre stanze virtuali 72 opere del progetto realizzato nel 1987 da Ruggero Maggi per l’Archivio Amazon di Milano.
Successivamente nei primi giorni di luglio 2022 ci saranno, sempre nelle due gallerie, altre due mostre collettive internazionali del progetto add to & return dal titolo: “Banana to Ray Johnson for 59. Biennial of Venice 2022.
Infine l’ultima mostra il 20 settembre fino al 26 novembre 2022 su SANDRO BONGIANI VRSPACE dal titolo “Ray Johnson and Coco Gordon in collaborative collaborations” con lavori inediti dei rispettivi autori americani che per oltre un ventennio hanno collaborato attivamente in interessanti scambi creativi.
OLTRE 2000 CARTOLINE A BIELLA
Al via la mostra con 2.166 cartoline artistiche. Le opere saranno esposte dal 22 aprile al 22 maggio con ingresso libero presso la Fondazione Pistoletto – Cittadellarte a Biella. I gruppi scolastici potranno prenotare una visita guidata.
La visita all’esposizione è a ingresso libero, il sabato e la domenica dalle ore 11 alle 19; i gruppi scolastici e altri gruppi potranno invece prenotare una visita guidata su settimana, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.
Maggiori informazioni sono disponibili al sito internet vocieimmaginidicura.it.
cosa dice Aldo Tagliaferri nel catalogo Vuoto di memoria (Edizioni Fuoricentro, Roma 2001) a proposito delle varie opere di Villa esposte? questa la chiusa dell’introduzione al volumetto:
non v’è chi non veda le affinità tra Villa e Bene. a partire dal corretto vocabolo impiegabile per una precisa descrizione delle operazioni villiane: “atto”.

rivista ancora. la puntata di Mixer Cultura del 15 febbraio ’88. andrebbe tutta trascritta (qualcuno lo ha fatto?) per rendersi conto di come e quanto l’Italia comunicante e comunicata sia il posto sbagliato per.
si può sostituire qualsiasi cosa. (come del resto i figuranti convocati a misinterpretare sarebbe stato possibile e lecito sostituirli con altri, altrettanto diafani).
Raboni stravaccato & ghignettino sul suo poltro-girello, lettore e latore del Corsera, perfino peggio della miseria di Davico Bonino. Tian che parla di “pubblico” e non gli viene da ridere. La sua spalla nemmeno va nominata, parla da sé e troppo.
ma proprio sagome disperse, irritazioni elettriche dello schermo. nel nebbione.
da ascoltare ci sono Grande, Manganaro, semmai; sarebbero stati, anzi, semmai. perché la scuola della comunicativa Rai non vi trova diletto, evidentemente. quattro battute e gli levano l’inquadratura.
allora.
presteranno orecchio – dopo più di trent’anni – i poeti e i guitti almeno a CB, che qui trascrivo da 5′ 16” in avanti? (ec)come dubitarne!
Dicevo appunto… dopo circa quattro secoli di teatro di testo a monte, ecco finalmente la scrittura di scena. Una volta il testo veniva (viene tutt’ora ahimé in occidente) riferito, si impara a memoria… Cioè è un teatro del detto, del già detto, e non del dire, e non del dire che sconfessa il detto e si sconfessa anche in quanto dire; cioè: si tende delle trappole, il dire, al dire stesso. Non è mai un dire del medesimo, comunque. Quindi: la scrittura di scena è tutto quanto non è il testo a monte. È il testo sulla scena. Il testo ha la medesima importanza che può avere il parco lampade, la musica, un pezzo di legno di cantinella qualunque, un barattolo… Questo è il testo nella scrittura di scena, chiaramente affidata alla superbia dell’attore; dell’attore in quanto soggetto, non più dell’attore in quanto io, cioè in quanto immedesimazione in un ruolo. Mi pare sia molto chiaro.
imparassero i poeti (ma non imparano) e i loro critici, e gli editori, la distinzione fra soggetto e io. non so più quante volte ripetuta, qui su slowforward e altrove.
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