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differx: entanglement (un post del 2018)
Il fenomeno della meccanica quantistica noto come entanglement consiste nel mantenimento di una relazione istantanea tra due particelle anche se separate e poste a grande distanza l’una dall’altra. Esempio classico è quello di un romanzo scritto malissimo che, lacerato in due tronconi gettati lontano uno dall’altro, continua prodigiosamente a essere indigeribile in entrambe le sue forme, finché una delle due non viene sottoposta a un editing profondo: in quell’istante prodigiosamente continueranno a fare schifo entrambe.
qualche appunto sulle “17 variazioni” di emilio villa e alberto burri
17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica
di Emilio Villa, con opere originali di Alberto Burri
(Edizioni di Origine, 1955)
Aldo Tagliaferri, nella biografia di Emilio Villa, Il clandestino (p. 99 dell’edizione DeriveApprodi), parla di una ventina di copie (nella bibliografia poi specifica che erano “24”, p. 202) della prima tiratura. Copie effettivamente realizzate, ciascuna con copertina + due opere originali di Burri. Poi interviene uno stop dovuto allo scrupolo che Burri metteva nel confezionare ogni copia, che si scontrava con la quantità di impegni che l’artista stava accettando (ma: vedi più avanti).
Passano quindi sette anni prima dell’edizione 2RC, del 1962, che tenta di riprendere il progetto. Sono perciò le prime 24 copie (1955) quelle effettivamente più ambite, e con ottime ragioni, si direbbe.
Quella che lo stesso Tagliaferri definisce “seconda tiratura” (sempre a p. 202 del Clandestino, nella bibliografia) sana una situazione complicata però non dai soli impegni dell’artista, ma anche dalla poco ortodossa prassi di Villa, che spensieratamente “smembra, di certo senza alcun rimorso, [le copie] complete di cui gli era stato fatto omaggio e ne vende le pagine sparse, concupite dai collezionisti più perspicaci” (cit., p. 99): questo ovviamente determina una frattura tra Burri e Villa, che solo successivamente viene ricomposta.
Il MoMA ha una delle copie del ’55, con editore “Origine”. Nel sito del museo viene definita “one known intact set from an edition of approximately 29 variants” (https://www.moma.org/collection/works/156779). Quindi afferma che in totale non sarebbero 24 ma “approximately 29” quelle realizzate. Purtroppo nella pagina web non è citata la fonte di questa ipotesi.
Un articolo sul cortometraggio Variazioni: a visual polyphony, di Giuseppe Sterparelli, dedicato alla collaborazione fra Villa e Burri (https://atvreport.it/cultura/un-film-burri-villa-al-trinity-college-dublino/) spiega che il film tratta specificamente “del libro che i due autori, quasi mescolando le rispettive arti, fecero stampare nel marzo del 1955 a Città di Castello, presso la scuola per le arti grafiche ‘Magherini Graziani’ […] All’interno della tipografia della scuola, allora presieduta da Angelo Baldelli, il libro fu stampato sotto la supervisione tecnica di Giorgio Ascani, meglio noto come ‘Nuvolo’, il quale aveva già allora iniziato il suo percorso d’artista dopo essere stato collaboratore dello stesso Burri. La stampa fu interrotta dopo soltanto 24 copie in quanto i collezionisti estraevano le opere originali del pittore dal resto del libro. Ad oggi si conosce solo una copia integra, conservata presso il MoMA (Museum of Modern Art) di New York”.
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Si parla del titolo Pagine, per le opere di Burri, a pag. 23 del seguente catalogo a cura di Bruno Corà:
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Fra i molti materiali e interventi sulle 17 variazioni, un suggerimento di lettura: Bianca Battilocchi, Tracce di Inizio e Fine. Citazioni sacre nelle “17 Variazioni” di Emilio Villa, in “Parole rubate / Purloined letters”, n. 12, dicembre 2015. Il file si può leggere all’indirizzo https://www.academia.edu/20943574/Tracce_di_Inizio_e_Fine_Citazioni_sacre_nelle_17_Variazioni_di_Emilio_Villa.
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In questo interessantissimo documentario di Giovanni Carandente, Burri, una vita (1960, riproposto dalla Cineteca di Bologna), il libro fa una sua apparizione da 11′ 37” a 12′ 23”. Burri lo sfoglia e ne mostra varie pagine:
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Qualche pagina dalle Variazioni qui:
https://www.alfabeta2.it/categorie/villadrome/
La dodicesima variazione (con traduzione inglese di Pasquale Verdicchio) qui:
https://parabolichedellultimogiorno.wordpress.com/2014/04/10/seventeen-variations/
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Su Niger mundus, attentamente studiato e cronologicamente inquadrato da Luca Stefanelli, si veda il numero di “Atelier”, XII, n. 45, marzo 2007, pp. 34-44-63, leggibile in rete all’indirizzo https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/08/Atelier-45-XII-marzo-2007.pdf. L’articolo cita ovviamente l’edizione Morra 2005 con commento di Vincenzo Guarracino, che opportunamente lega il testo alle 17 variazioni: cfr. https://www.fondazionemorra.org/images/pubblicazioni/prefazioni/Emilio-Villa-Mondo-Nero.pdf
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Delle Variazioni si parla – passim – nel gruppo facebook Costa, Villa, Bene:
https://www.facebook.com/groups/costa.villa.bene/
Qui i post circoscritti al solo Villa:
https://www.facebook.com/groups/914037372410682/post_tags/?post_tag_id=914706795677073
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[continua]
[probabilmente]
“tip of the knife”, final issue, #35: tribute to bill dimichele
A special and final issue of Tip of the Knife celebrating the Visual Poetry
of Bill DiMichele, editor of TOK for 10 years
On the one year anniversary on August 4th of Bill DiMichele’s passing, a special and final issue of Tip of the Knife celebrating the Visual Poetry of Bill has been published. This issue includes a curated selection from some of Bill’s numerous series. It was very difficult for Will and me to choose the work to publish since his body of work is so extensive and perse. Thanks to Crag Hill for adding some work from Score (Visual Poetry mag from the 80s that Crag, Laurie Schneider and Bill co-edited) and Burnhole (Bill’s poetry from the 90s).
Look forward to a re-release of this last issue, which will include a multi-media afterward by Crag with some help from Will (production and guitar). Thanks to Crag for all of his help and for being such a good friend. And thanks to all of the artists who have contributed to TOK over the years. We appreciate your contribution to the success of TOK.
Bill is missed by all who knew him as a friend and fellow artist. He is dearly missed by Will and me as a wonderful father and husband.
Julie DiMichele
http://tipoftheknife.blogspot.com/2020/07/tip-of-knife-final-issue-35-tribute-to.html
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senza s. / ugo pierri. 2020
senza scuola non c’è politica
senza politica non c’è stato
senza stato
siamo noi
ossidiane nel blog recognitiones-ii, ospitate da riccardo cavallo (2015)
due aree. post generale, poi personale
1. In sintesi estrema
“Nuovi Argomenti” nasce nel 1953. “Il verri” nel 1956. È del 1957 la polemica aspra fra Pasolini e Sanguineti su sperimentalismo e neosperimentalismo, che si consuma tra le pagine di un paio di numeri della rivista “Officina”.
Da allora e fino a oggi, dunque da quasi 70 anni, la letteratura italiana è spezzata in due.
Dopo qualche circoscritta fortuna einaudiana e feltrinelliana, l’editoria ‘maggiore’ (oggi, meglio: ‘a grande distribuzione’, o forse ‘generalista’) sarà costantemente collocata, o in misura maggioritaria collocabile, nell’area Mondadori Pasolini Sereni eccetera. Scelta fatta. Per una forma sempre ‘rassicurante’.
Sponda – soprattutto dagli anni Ottanta – per la nuova lirica, visceralmente avversa alla sperimentazione, negatrice di tutto quello che succede nel versante della ricerca letteraria, specie se avanzata (e sotto qualsiasi egida, fosse pure universitaria, o artistica, in legame o no con istituzioni come il MoMA o il Centre Pompidou, per dire).
again: ‘jatte’ by charles bernstein
“¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*” [Un dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte]” was written in 1996 and was first published that year by Arras. It is written in an ecstatic language that offers unmediated contact with the singleness of pure truth. While this poem will not unlock its secrets to doubters, for those elect whose steadfastness in the face of prevarication and disorientation have earned them the title Ideal Reader, “¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*” provides a guide for everyday life. This poem answers the call for a popular poetry that can galvanize the engagement of ordinary people. Because “¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*” represents a return to the oral poetry of the ancient bard [1], it is recommended that the three audio realizations of the poem be consulted HERE:
>>> http://coldfrontmag.com/jatte-by-charles-bernstein/ <<<
read, listen, enjoy
[1] :-)
“una semplice”, di mg = differx (2010)
2010, compostxt = Roberto Cavallera ospita “una semplice”.
again: thx from the heart
(https://slowforward.net/2020/04/25/una-semplice-ha-dieci-anni/)
@ compostxt/issu:
https://issuu.com/compostxt/docs/marco_giovenale__una_semplice5
pdf liberamente scaricabile da slowforward:
https://slowforward.files.wordpress.com/2020/08/marco-giovenale_-una-semplice-compostxt-2010.pdf
“scrivere disegnando”: il catalogo skira (a cura di andrea bellini e sarah lombardi)
A book about writing and its shadow side. It examines a number of practices, from the early 20th century to the present day, in which writing leaves behind its communicative function and moves toward the sphere of the illegible and unspeakable.
Writing by Drawing sets out to explore the tension inherent in script, the way it hovers between the genuinely semantic realm and the uncharted territory of mere arabesques, automatisms, repeated marks, and scribbles.
All of the works presented inhabit a special terrain vague in which the act of writing is more about “trying to say” than “saying” itself, more about potentialities of meaning than about signification. Such writing has transcended communication, becoming a trace of existence and affirmation of self but also an element of fancy, a metaphor for the mysterious weft of the world. Our investigation centers on this ancient human impulse to move past the communicative side of writing toward the unfettered, absolute reclamation of the mark, with its wealth of imaginative possibilities.
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http://www.skira.net/en/books/scrivere-disegnando#
in French:
http://www.skira.net/en/books/scrivere-disegnando-1
https://www.instagram.com/p/CC6SLqaFH6M/
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dialogo sull’immortalità / tiziano lucci. 2019
Tiziano Lucci
DIALOGO SULL’IMMORTALITÀ
Estrazione e traduzione della parte verbale del quadro Urvasi e Gilgamesh di Gino De Dominicis.
The Independent – UnaVetrina – MAXXI – Macro Asilo.
Terza tappa.
>> TESTO <<<
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