from ‘my voice, my choice’: european commission finally proposes the suspension of the eu-israel trade agreement

from
My Voice, My Choice

Dear community,

We have encouraging news from the European Union. Today the president of the European Commission Ursula von der Leyen made a major announcement in her speech to the European parliament:

“We will propose sanctions on the extremist ministers and on violent settlers and we will also propose a partial suspension of the Association Agreement on trade-related matters.”

We have been calling for the suspension of the EU-Israel trade agreement for months with  “Suspend the EU–Israel trade agreement. Stop the genocide.” that has already collected more than 375,000 signatures. It is unacceptable that the EU rewards Israel with preferential trade access that amounts to 28.8% of Israeli exports worth 15.9 billion euro a year, while a genocide is happening in Gaza.

Today’s announcement means the EU has taken 2 out of the 3 steps necessary to suspend the trade agreement. In July the official review recognized that Israel is violating human rights, today the commission has proposed the suspension of the agreement and now it is up to the European council where the heads of all EU member countries will vote on the proposal.

The suspension will take effect only if a qualified majority of 15 member states  representing at least 65% of the EU population will vote in for it. This means that we must pressure member states, especially Italy and Germany, that have been most hesitant to act, to do the right thing. The suspension of the trade agreement is crutial if we want to end the genocide in Gaza.

[share the petition]

In her speech von der Leyen pointed out that what is happening in Gaza has shaken the conscience of the world: that people are being killed while begging for food; that mothers are holding lifeless babies; that famine, created by human hands, can never be used as a weapon against civilians. She admitted that the European Union cannot afford to be paralysed when it comes to Palestine. Now it is up to the leaders of EU member states to also recognize these brutal facts.

We are watching closely, and we will keep you informed.

My Voice, My Choice team

Fuori israele dai mondiali!

da firmare: https://secure.avaaz.org/campaign/it/ban_israel_from_the_world_cup_loc/

Alla FIFA e alla UEFA, e a tutte le federazioni e le squadre nazionali:

“Come cittadini di tutto il mondo, vi chiediamo di sospendere Israele dalla Coppa del Mondo fino a quando il suo governo non smetterà di attaccare civili a Gaza e non rispetterà pienamente il diritto internazionale.”

Sono oltre 55mila i palestinesi morti negli ultimi 2 anni: famiglie, bambini e l’equivalente di intere squadre di atleti. Eppure, la FIFA stende il tappeto rosso a Israele.

Ma succede che, a una settimana dalla partita di qualificazione ai Mondiali Italia-Israele, gli allenatori italiani prendono posizione: chiedono alla FIFA e alla UEFA di sospendere Israele dalle competizioni.

Una simile sospensione contribuirebbe a creare il vuoto intorno a Israele e passerebbe il messaggio che nessun Paese che commette un genocidio può avere un ruolo sulla scena globale.

La FIFA ha escluso la Russia dai Mondiali e dagli Europei quando ha invaso l’Ucraina. Perché in quel caso ha preso posizione, ma ora chiude un occhio sui crimini di guerra di Israele? Con milioni di voci a sostegno della petizione degli allenatori, la FIFA non avrà altra scelta che alzare il cartellino rosso.

google firma un contratto da 45 milioni di dollari per diffondere propaganda israeliana 

#google firma un contratto da 45 milioni di dollari per diffondere #propaganda israeliana

al link i dettagli:

https://www.instagram.com/reel/DOLVp30DMPU/

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

24 minuti di applausi, 24 mesi di ritardo

24 minuti di applausi per il documentario, presentato al festival di Venezia, dedicato a Hind Rajab e all’atroce esecuzione che l’esercito sionista ha messo in atto, uccidendo lei, la giovane Layan, e gli altri familiari che erano con loro, oltre ai due operatori della mezzaluna rossa mandati in soccorso.

applausi necessari, commossi, importanti. l’occidente si sveglia, ma i mesi e i morti intercorsi sono tanti, troppi. il genocidio va avanti da quasi 24 mesi.

un’idea diversa di umanità, che è nelle teste e nei corpi di chiunque anche per una sola volta abbia ascoltato le urla di Layan e i colpi della mitragliatrice israeliana, e abbia visto e sentito due anni di urla e gente innocente bruciata viva, chiede altro, molto altro: chiede che si risolvano, anzi che si cancellino alla radice tutte le mostruosità che stanno alla base delle migliaia di bambine e bambini, e donne e uomini, che il sionismo genocida ha cancellato E STA CANCELLANDO precisamente adesso, mentro scrivo e leggete queste righe.

il sionismo va eradicato con l’intelligenza, la cultura, l’educazione di base. ma tra quanti decenni sarà anche solo pensabile questo? meglio: sarà, in assoluto?

lo stato di israele non può fare solo ammenda o deporre le armi, questo è il grado zero, o forse il -1.

israele deve dimostrare coi fatti di non tollerare, di rifiutare radicalmente il sionismo e le sue prassi omicide, razziste, suprematiste, coloniali, militarmente aggressive: teocratiche o laiche che siano. e non può farlo, perché questi orrori (e non altro) fondano israele e l’idea stessa di uno stato etnico. ne impalcano le basi, la struttura intera. l’apartheid non ne è la deviazione ma l’anima.

il furto di terre, la rapacità coloniale, l’ideologia d’invasione armata, di disprezzo e omicidio, sono israele.

sono, questi orrori, l’antisemitismo incarnato, inoltre. l’antiebraismo più violento pensabile. il negativo di tutto ciò che il nazismo voleva sterminare e ha sterminato.


#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #Hind #HindRajab

Sandro Ruotolo: interrogazione al parlamento europeo sui giornalisti palestinesi uccisi da israele

Bruxelles, 2 settembre 2025

Sandro Ruotolo

Oggi ho depositato un’interrogazione scritta al Parlamento europeo, firmata da 100 eurodeputati appartenenti a quasi tutti i gruppi politici.

Con questa iniziativa chiediamo all’Alto Rappresentante per la politica estera europea, Kaja Kallas, di fare pressioni sulle Nazioni Unite affinché si istituisca:

una commissione internazionale d’inchiesta sugli attacchi contro i giornalisti a Gaza

e si creino meccanismi di protezione internazionale per i reporter che operano nelle zone di conflitto

Questa interrogazione nasce dopo due gravissimi attacchi avvenuti in agosto:

il 10 agosto, sei giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi nel bombardamento dell’ospedale Al-Shifa

il 25 agosto, altri cinque cronisti sono morti nel complesso medico Al-Nasser di Khan Younis

Ho firmato e presentato l’interrogazione insieme a Nicola Zingaretti, capo delegazione del PD al Parlamento europeo, come secondo firmatario.

Insieme, abbiamo consegnato simbolicamente le 100 firme a Yousef Khader Habache, rappresentante europeo del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi, e a Shuruq As’ad, giornalista e membro del sindacato.

I numeri che ci arrivano da Gaza sono drammatici:

Dal 7 ottobre 2023, 247 giornalisti e operatori dei media palestinesi sono stati uccisi, pari al 13% della stampa di Gaza, tra cui 34 donne.

Oltre 520 sono rimasti feriti. Più di 800 familiari di cronisti sono morti.

Circa 1700 giornalisti sono stati costretti a sfollare più volte e 800 di loro vivono e lavorano in tende o ospedali senza elettricità, acqua e internet.

Sono stati registrati 206 giornalisti arrestati, di cui 55 ancora detenuti.

L’esercito israeliano ha distrutto 115 redazioni giornalistiche con bombardamenti e attacchi di carri armati.

In Cisgiordania e a Gerusalemme, ha chiuso 5 media e distrutto o sigillato 12 tipografie.

Insieme a Nicola Zingaretti, stiamo lavorando perché il Parlamento europeo si esprima con una risoluzione formale chiara. Come ha dichiarato lui stesso:

> «L’immobilismo dell’Europa è figlio della scelta di molti governi europei che, a parte i comunicati, bloccano qualsiasi iniziativa. Stiamo lavorando affinché il Parlamento europeo arrivi ad una risoluzione formale chiara, un passaggio fondamentale per affermare il diritto alla verità e alla giustizia del popolo palestinese».

Chi colpisce i giornalisti colpisce il diritto a conoscere la verità.

Per questo chiediamo all’Unione europea di agire con determinazione: serve una commissione di inchiesta e meccanismi di protezione internazionale per chi rischia la vita ogni giorno pur di raccontare quello che accade.

Sostengo con convinzione anche l’iniziativa del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi di organizzare una barca di reporter verso Gaza. È un gesto di coraggio e di verità che merita il nostro appoggio.

Hanno firmato l’interrogazione: Continua a leggere

stop poetry now

ogni tanto mi arrivano messaggi non richiesti di difesa della poesia, definizioni di poesia, osservazioni sulla poesia. proprio la poesia-poesia. oppure vedo post (in cui vengo nominato) in tema di poesia. oggi, 2025.
vorrei sottolineare che non mi occupo praticamente più di poesia ma di scritture di ricerca, che sono per il 99% tutt’altra cosa, completamente altra cosa, rispetto alla poesia. ci sono molti nomi per nominare molte (diverse) cose: https://slowforward.net/2021/06/23/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni-differx-2021/

10 settembre, mobilitazione generale in Francia

work by Thomas Berra

work by Thomas Berra

La prossima settimana la rivista “ahida” (ahidaonline.com) pubblicherà un importante testo ripreso dalla rivista francese
“Lundi Matin” a firma “Gruppo di rivoluzionari ciarlatani”.
Questo testo parla di un appuntamento di lotta molto importante che prenderà avvio il prossimo 10 settembre in Francia. Si tratta di una mobilitazione generale organizzata dal basso.
Da un mese nel paese circolano appelli a bloccare tutto a partire da quella data. L’idea, nata da gruppi locali di Gilets Jaunes, si é rapidamente diffusa, al punto che (contrariamente al 2018, quando le centrali sindacali e i partiti di “sinistra” non avevano capito che un nuovo movimento sociale stava irrompendo sulla scena) certi settori sindacali e LFI si sono messi anche loro in moto (sperando, come sempre, di poter “cavalcare la tigre”).
Già da luglio, la rete di CND (Cerveaux Non Disponibles) si era impegnata nel sostegno e appello alla mobilitazione.
In questi giorni all’iniziativa hanno aderito alcuni settori della CGT (la chimica e l’energia, essenziali per poter bloccare le raffinerie e dunque le stazioni di benzina, e il flusso elettrico, il blackout, obiettivo, cuore del sistema) e vari settori di SUD (i ferrovieri in particolare).
L’intersindacale (CGT, CFDT, FO, ecc.) ha fatto un appello a manifestare il 18 settembre, una settimana dopo il 10 settembre, e ancora e come sempre un giovedi, non un sabato come avevano imposto i Gilets Jaunes. Ciò fa trasparire che i sindacati tentano ancora una volta di imporre la lora agenda sul conflitto sociale. Ma è improbabile che ci riusciranno, e in più a partire dal 10 settembre molti suoi militanti non attenderanno oltre a muoversi.
Anche Mélanchon e la France Insoumise appoggiano il movimento, ma si prevede che anche loro saranno scavalcati dall’orda selvaggia dei cavalli irruenti: una moltitudine che non si riesce più a seguire e identificare.
Insieme a un revival dei gruppi tosti dei Gilets Jaunes (autonomi di fatto, senza revendicarlo né saperlo) e dei vari gruppi autonomi e anarchici, c’é una nuova generazione di rivoluzionari, giovani ventenni nati alla poltica dal 2015 in poi, che sanno padroneggiare con disinvoltura tutti gli strumenti della comunicazione sociale.
Ancora una volta quindi: ricominciare da capo non significa tornare indietro.

Alessandro Stella

the complete videos of “the re-appearing pheasant”: an encounter of american and italian poets and critics, new york, 11-12-13 nov 2022

https://slowforward.net/2025/08/30/r-_-the-complete-videos-of-the-re-appearing-pheasant-an-encounter-of-american-and-italian-poets-and-critics-new-york-11-12-13-nov-2022/

un’introduzione: “centri sociali, che impresa! oltre il ghetto, un dibattito cruciale” @ ahida

ahida ripubblica un'introduzione del 1995Centri sociali che impresa! Oltre il ghetto un dibattito cruciale
a cura di Primo Moroni, Daniele Farina, Pino Tripodi
https://www.ahidaonline.com/post/archivicentrisocialicheimpresaoltreilghettoundibattitocruciale

​Il post ripropone l’introduzione del libro ​Centri sociali che impresa!​, edito da Castelvecchi nel 1995. Il libro, come spiega il testo scritto da Primo Moroni, Daniele Farina e Pino Tripodi​, riporta un dibattito acceso e conflittuale sull’esperienza politica, le potenzialità e il futuro dei centri sociali. Nel 1995 si sarebbe dovuto svolgere un convegno ad Arezzo sul tema. L’evento però non si è mai tenuto, motivo per cui gli organizzatori decisero di pubblicare i materiali utilizzati per la preparazione al dibattito

renoize, festival antifascista: a roma, parco schuster, dal 4 al 6 settembre

renoize2025 a parco schuster
Dal 2008, RENOIZE a Parco Schuster è ricordare Renato, realizzando i suoi sogni.
RENOIZE è politica, musica, teatro, laboratori, sport popolare, socialità.
RENOIZE è l’ appuntamento da cui ripartire insieme ogni maledetto settembre, da quella maledetta sera di fine agosto del 2006.
RENOIZE, a ottant’anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è spazio di resistenza e costruzione collettiva di un mondo dove semplicemente il fascismo non sia previsto.
RENOIZE è un festival antifascista, gratuito e autogestito, costruito collettivamente grazie all’ impegno, alla generosità e alla passione di chi, anno dopo anno, continua a crederci.
RENOIZE è tutto questo e molto di più!
RENOIZE “Sta nell’immaginazione, nella musica sull’erba, sta nella provocazione, nel lavoro della talpa, nella storia del futuro, nel presente senza storia, nei momenti di ubriachezza, negli istanti di memoria…sta nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini”
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
• Workshop : Cura e autocura collettiva
• Letture per bambinɜ 0–6 anni (a cura di SCOSSE APS)
• Laboratorio La scuola dei sogni (a cura dei doposcuola popolari Mammut e Quarticciolo)
 GAZEBO CHE GUEVARA
Ore 17:00 → Laboratorio di sartoria e pittura per grandi e piccolɜ
Ore 18:00 → Presentazione: “Sotto le mura di Gerusalemme” di e con Tano D’Amico
️ AREA DIBATTITI | 18:00
“Dentro e fuori la scuola”
Pratiche di rottura e autonomia nel mondo dell’educazione.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – Il Circo Palacinca
Capitan Palacinca e Il furbo Jok, girando il mondo hanno raccolto straordinarie attrazioni ed appreso incedibili abilità magiche e circensi con le quali propongono un variegato varietà totalmente imprevedibile…
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Daniele Fabbri
• Lino Musella
• Ascanio Celestini in dialogo con Moni Ovadia
• Acme
• Dimensione Brama
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
• Presentazione libro: “Ritorno a Gaza. Scritti di donne italopalestinesi sul genocidio ” (a cura di Mjriam Abu Samra – Ed. Q)
• Laboratorio di cianotipia
 GAZEBO CHE GUEVARA
ore 17:00 → Laboratorio di sartoria e pittura per grandi e piccolɜ
ore 18:00 → Laboratorio di iperstizione e scrittura
️ AREA DIBATTITI | 18:00
“Quando il fascismo si fa istituzione: costruiamo reti di resistenza globali”
Una tavola rotonda necessaria e urgente, per orientarsi tra le retoriche di cui fa uso il sistema per mantenere il consenso e su quali linee di sfruttamento e marginalizzazione vengono utilizzate per dividere, frammentare, isolare e impaurire. Costruendo insieme una mappa delle resistenze.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – Circofficina Cabaret
Una kermesse di numeri con artistɜ di ogni sorta e da ogni dove.
Giocolierɜ, Acrobatɜ, Clown, Teatranti, Maghɜ, Musicistɜ, Artistɜ di Strada, collaboreranno per la riuscita di questo Spettacolo.
La Circofficina è uno spazio libero di allenamento, creazione, condivisione d’arte, dal circo alla musica, al teatro, alla danza.
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Little Big Band “Tra le righe”
• Alessandro Liberini
• Napodano
• Naked Zippo
• Meganoidi
• DJ Set Mr3p
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
Presentazione libro: “Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza” (a cura di Aldo Nicosia – Ed. Q)
 GAZEBO CHE GUEVARA | 18:00
Presentazione: “Una pianta ci salverà. Storia virtuosa della canapa” di e con Matteo Mantero
️ AREA DIBATTITI | 18:00 – “Scioperare guerre e genocidio”
Pratiche dentro il nuovo regime di guerra contro colonialismo, riarmo, tagli a reddito e salari.
GAZEBO ENOIZE | Ore 18:30
“Il naso nel bicchiere” – Workshop sull’analisi sensoriale del vino a cura di progetto Enoize.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – “Zio Lupo”
Zio Lupo è un pretesto per raccontare teatralmente insieme ai bambini del pubblico la favola attraverso il coinvolgimento di Lucindina, una dispettosa bambina che pagherà cari i suoi capricci.
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Sista gaia & Mauro Aniene (orange beat)
• Wild Mint
• Queen of Saba
• HiShine
• DJ Set SailorTrash & Moover
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE – Laboratori creativi:
 Aquiloni ·  Ventagli ·  Pañuelos · ✂️ Origami ·  Cartonati · ️ Caccia al tesoro
️ AREA COMUNE | 17:00 – 01:00
Mostre – Video – Installazioni – Banchetti informativi – Bar – Cucine dal mondo
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 CM RIAE A PRO SHSE
 Indirizzo: Piazzale Ostiense, 00154 Roma (di fronte alla Basilica di San Paolo)
 Metro B – Fermata: San Paolo Basilica (3 min a piedi)
Bus: linee 23, 769, n716, nMB
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Un Grazie ad @evasa_ per il bellissimo manifesto!
(https://www.instagram.com/evasa___/)