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corrado costa: il teatro (1950-1990)
CORRADO COSTA
IL TEATRO
(1950-1990)
Argolibri, collana Costiana
«Penso che lo specifico della ricerca poetica di Corrado Costa sia il gioco continuo del linguaggio, l’ironia, la giocosità. La vitalità, la freschezza che lui ha trasmesso è qualcosa che resta»: così scriveva Nanni Balestrini all’indomani della prematura scomparsa del poeta, avvenuta nel 1991; ed infatti è sempre il “retro” del linguaggio, la ricerca ostinata di ciò che sta oltre (ma anche sopra e sotto) la parola, la sua “ombra” giocosa e inquieta, ad essere il leitmotif delle scritture teatrali di Costa, un teatro dell’assurdo in cui ingegnose macchine verbali, vicine al primo Ionesco, si accendono di una comicità surreale degna di un Tardieu, sconfinando nello humour più nero. Tra le opere teatrali ritroviamo Santa Giovanna Demonomaniaca (celebre la performance di Costa del 1978 in cui diede fuoco a tutte le copie invendute del libro), Il Dodo e Il Condor (andate in onda come radiodrammi in America prima ancora di andare in scena in Italia), I minimi sistemi, tragicommedia attualissima di una scienza sempre subordinata al potere, o ancora le Decomposizioni esemplari, in cui ad inscenarsi è un’apparizione notturna di Giordano Bruno a Shakespeare; e poi teatro per ragazzi, disegni, bozzetti, e alcune opere ancora inedite (e mai andate in scena), alle quali Costa si dedicò per tutta la sua vita.
oggi, 16 dicembre, a parma: “scritture complesse 2023” @ abbazia di valserena _ un primo confronto sulle esperienze più recenti
si tiene OGGI – sabato 16 dicembre 2023 – a Parma,
nella cornice dell’abbazia di Valserena,
il primo raduno dedicato alle
SCRITTURE COMPLESSE
pdf:
scritture complesse_ 16 dic 2023_ parma
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16 dicembre, parma, “scritture complesse 2023” @ abbazia di valserena
si terrà a Parma, nella cornice dell’abbazia di Valserena
il primo raduno dedicato alle
SCRITTURE COMPLESSE
sabato 16 dicembre 2023.
pdf:
scritture complesse_ 16 dic 2023_ parma
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“corrado costa… ci sei?” – video di documentazione della biblioteca panizzi di reggio emilia
Nel 2021, a trent’anni esatti dalla scomparsa dell’artista e poeta, una riflessione sul lavoro di Corrado Costa, prendendo spunto dalle nuove acquisizioni dell’archivio custodito in Biblioteca Panizzi. Interventi di Annalisa Rabitti, Giordano Gasparini, Chiara Panizzi, Aldo Tagliaferri, Paul Vangelisti, Ettore Rocchi, Amedea Donelli, Fabio Orecchini, Chiara Portesine.
20 giugno, h. 17:30, due domande ad aldo tagliaferri su emilio villa (a cura di ‘novissime’ / lello voce)
Le dirette di Novissime: lunedì 20 giugno alle ore 17:30
Su Emilio Villa // con Aldo Tagliaferri
[ La diretta di Novissime, ogni mese due domande a un autore ]
Giugno: Novissime incontra Aldo Tagliaferri:
Due domande a Aldo Tagliaferri su Emilo Villa.
A cura di Lello Voce.
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20 giugno, macerata: presentazione di “presentimenti del mondo senza tempo. scritti su emilio villa”, di aldo tagliaferri + mostra “verbovisioni”
Lunedì 20 giugno, alle ore 19:00,
nel contesto del festival La punta della lingua 2022,
presso la Libreria Catap – a Macerata (piazza Mazzini 63c)
Emilio Villa. Tra Labirinto e Sibilla
Presentazione del volume
Presentimenti del mondo senza tempo. Scritti su Emilio Villa
di Aldo Tagliaferri
a cura di Gian Paolo Renello, Argolibri, 2022,
Intervengono:
Gian Paolo Renello, curatore del volume
Giuseppe Sterparelli, documentarista
Fabio Orecchini, collana “Fuori Catalogo” per Argolibri
Andrea Balietti, Catap
evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1115050822406978
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Il volume raccoglie tutti i saggi e gli scritti più importanti dedicati a Emilio Villa da Aldo Tagliaferri in oltre 40 anni di critica serratissima. Compendio di una vita all’inseguimento della labirintica e sibillina poetica villiana, il libro di Tagliaferri, uno dei massimi critici viventi, è destinato a divenire un classico della critica letteraria. Nell’occasione sarà anche proiettato un estratto di una lunga videointervista ad Aldo Tagliaferri dal titolo “Esprimere l’inesprimibile. Il Novecento di Emilio Villa narrato da Aldo Tagliaferri”, curata dal documentarista Giuseppe Sterparelli (presente nel volume con codice QR).
Il trailer dell’intervista su Youtube
Il programma completo del Festival La punta della lingua 2022
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VERBOVISIONI
Nello stesso giorno, in libreria da Catap, alle 18:30, verrà inaugurata la sezione maceratese della mostra VERBOVISIONI con le opere di poesia visiva della Collezione Campanotto curate da Giulio Segato.
Saranno presenti Carlo Marcello Conti (Campanotto Editore) e Lamberto Pignotti, pioniere italiano di questa forma d’arte.
La mostra è organizzata in collaborazione con Poliarte Accademia di Belle Arti Design e resterà aperta per tutta la durata del festival negli orari di apertura della libreria, ovvero il Lunedì dalle 16.00 alle 20.00 e poi dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
“presentimenti villiani”, di aldo tagliaferri: il 30 maggio a casa morra (napoli)
scritti di aldo tagliaferri su emilio villa: “presentimenti del mondo senza tempo”
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un estratto:
«La leggendaria ostilità di Villa verso il fiorente mercato dell’arte non si riduce all’enunciazione di una posizione teorica, bensì diventa pratica quotidiana, addirittura logorante stile di vita in controtendenza con le aspirazioni medie di un’intellighenzia sempre più integrata in sistemi di produzione dominati dalle regole del profitto più che dall’economia, dalla tecnologia più che dall’amore per la libertà, e Villa tanto più ritira il proprio investimento, in senso psicanalitico, dall’oggetto d’arte quanto più questo, immesso nel mercato, viene ridotto a oggetto di commercio (porne, dicevano i Greci). L’acquisizione di un sicuro valore di mercato, cui spesso ambiscono gli artisti, agli occhi di Villa si trasforma in un segnale di incombente pericolo, perché proprio ciò che è riconosciuto come prezioso dal mercato gli annuncia che è venuto il momento di cambiare aria o oggetto, né la constatazione che su questo argomento molti artisti finiscano col fare orecchi da mercante lo fa deflettere dai propri convincimenti. Un aneddoto che risale all’estate del 1949, o del 1950, può illustrare come, in proposito, l’atteggiamento villiano fosse intransigente, e pertanto destinato a turbare l’ordine pubblico, ancor prima che il mercato. Nello studio dello scultore Edgardo Mannucci, in via Margutta, cenano all’aperto con l’artista e sua moglie, Aurelio Ceccarelli, Villa con la propria compagna di quegli anni, e Letizia Pecci Blunt, proprietaria di una intraprendente galleria d’arte, La Cometa, nonché nipote di papa Leone XIII. Siccome quest’ultima sfoggia uno splendido brillante, una signora chiede se sia possibile guardare da vicino il gioiello, che fa il giro del tavolo e, proprio mentre il brillante è tra le mani di Villa, qualcuno ha la malaugurata idea di chiedere quale sia il suo valore venale. A questo punto, dichiarato coram populo il valore, che risulta molto alto, Villa dà in escandescenze, strilla che ostentazioni del genere non sono tollerabili, mentre tanto penosa è la miseria circostante e a tanti artisti è dato a malapena di sopravvivere. Ciò detto, egli scaglia con ira l’anello nel giardino alle proprie spalle, dove tutti si precipitano a cercare la reliquia, mentre a tavola restano, assorti, come se la cosa non li riguardasse, Villa e la nobildonna».