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Archivi tag: Duchamp
duchamp: “notes”
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rai radio techetè: marcel duchamp
Rai Radio Techetè, dal 12 al 14 settembre in onda lo speciale
Marcel Duchamp L’Anartista
a cura di Francesca Vitale
h. 6:00, 14:00 e 22:00
@ Raisound_ Radio Techetè_ PALINSESTO
“In Italia la linea più breve tra due punti è l’arabesco”
(Ennio Flaiano)
duchamp: infra mince
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marcel duchamp: le possible est un infra mince
marcel duchamp interviewed on art and dada (1956)
infra-mince etc / differx. 2016
bandella per “prosa in prosa” / andrea cortellessa. 2009
L’abitudine che ci fa usare la dizione da manuale, poesia in prosa, può far dimenticare come essa, in realtà, segni un paradosso. Ma – ha spiegato il suo maggiore studioso italiano, Paolo Giovannetti – proprio tale «ambiguità esibita» è il suo «carattere fondante». Posizione ambigua, dunque, e anche scomoda: troppo «asciugata» dal poetico per i lettori di poesia (almeno per chi si riconosce nel poetese, più che nel poetico); troppo autoreferenziale e «lavorata» – troppo «poetica», insomma – per coloro che della prosa ammettono un’unica specializzazione merceologica, quella della narrazione (e diciamo, anzi, direttamente la fiction).
Eppure la prosa come forma del limite è stata una delle poche vie di fuga che abbiano consentito alla nostra scrittura poetica, negli ultimi decenni, di non rinchiudersi nel repertorio di se stessa. Negli anni Settanta autori come Giampiero Neri, Cosimo Ortesta e Cesare Greppi hanno messo a frutto la lezione dei maestri francesi di un secolo prima; mentre è del 1989 un episodio isolato ma significativo come la silloge Viceverso, curata da Michelangelo Coviello. Né sorprende che oggi i trenta-quarantenni di Prosa in prosa guardino di nuovo Oltralpe (e Oltreoceano), mutuando il loro stesso titolo da Jean-Marie Gleize.
Quanto meno subliminalmente, l’espressione poesia in prosa rinvia poi al concetto di traduzione: un «contenuto», in sé poetico, che verrebbe «trasposto» in prosa. Ma se il «contenuto» è già prosastico, qui, che cosa viene in effetti «tradotto»? La prosa in prosa, risponde Antonio Loreto, ha qualcosa del ready-made: senza sovraccaricare la scrittura di effetti speciali (la «prosa d’arte» dalla quale i Sei si guardano bene) è mediante il suo isolamento (in lasse, blocchi, serie variamente ordinate) che se ne muta sottilmente il senso. Basta incorniciare l’oggetto, come ha insegnato appunto Duchamp, per fargli dire qualcosa di diverso – e inatteso. Qui piuttosto lo si «inquadra»: e non stupiranno, allora, i frequenti riferimenti all’universo dei media visivi, dalla fotografia allo schermo del computer.
Così facendo si segnalano, nella prosa del mondo, una serie di mutamenti inavvertiti. Come in un certo gioco enigmistico, ci accorgiamo d’improvviso di dettagli incongrui, particolari inquietanti. E finiamo per capire, insomma, come qualcosa nelle nostre vite sia da tempo mutato: a un livello microscopico, magari, ma con conseguenze non meno che catastrofiche.
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pasquale polidori: “l’altra fontana. nuovi risultati sull’orinatoio di duchamp”
il readymade è centenario
Riambientarsi ma anche difendersi
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[nb: al momento non è possibile scaricare il pdf di questo documento: ne è prevista la sola lettura in rete]
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i link in scribd sembrano non funzionare. li ripropongo qui di séguito:
- «il verri» n. 48
- Corrado Costa nel 1984 compone un libro totalmente astratto, di pagine fatte di ritagli, découpage, brandelli di fodere di libri, stralci, strisce sovrapposte e lacerate. Lo intitola Storia complicata degli amanti indiani. Grazie alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia se ne può sfogliare direttamente in rete la versione digitalizzata, a partire dal link http://digilib.netribe.it/bdr01/Sezione.jsp?idSezione=92
- Retro (1990/91, cfr. http://www.youtube.com/watch?v=TLoKkRAUcZk)
- Le petit bidon (1996): http://www.youtube.com/watch?v=TrqpNYSDmN4
- ChapBook di Arcipelago (http://gammm.org/index.php/chap/)
- Ida Börjel Una storia senza chiasso, dalla serie Europeiska Midjemått, tradotto dall’inglese da Bortolotti (cfr. http://gammm.org/index.php/2009/04/16/da-europeiska-midjematt-ida-borjel-2001-ii/)
- Ruscello nella foresta, foto di Le Secq, 1853
- (e Rochers de Montmirail, 1850)