Festival 6 DeriveApprodi
«Il decennio Ottanta I sentimenti dell’aldiqua. Opportunismo paura cinismo nell’età del disincanto»
Casa di quartiere Scipione dal Ferro
(via Sante Vincenzi 50)
Bologna 9-10-11 giugno
Venerdì 9 giugno | h. 22.00-24.00
«Paesaggio con lustrini e rovine: voci della letteratura italiana di oggi»
Reading letterario a cura di Giorgio Mascitelli.
– Sergio Bianchi: letture di testi su e di Nanni Balestrini
– Vincenzo Bagnoli
– Giusi Drago
– Fabrizio Lombardo
– Lorenzo Mari
Archivi tag: Fabrizio Lombardo
festival 6 di deriveapprodi: 9-10-11 giugno, bologna [9 giugno: reading]
Festival 6 DeriveApprodi
«Il decennio Ottanta I sentimenti dell’aldiqua. Opportunismo paura cinismo nell’età del disincanto»
Casa di quartiere Scipione dal Ferro
(via Sante Vincenzi 50)
Bologna 9-10-11 giugno
Venerdì 9 giugno | h. 22.00-24.00
«Paesaggio con lustrini e rovine: voci della letteratura italiana di oggi»
Reading letterario a cura di Giorgio Mascitelli.
– Sergio Bianchi: letture di testi su e di Nanni Balestrini
– Vincenzo Bagnoli
– Giusi Drago
– Fabrizio Lombardo
– Lorenzo Mari
ricostruire frammenti del quadro: romapoesia 2005
Nel 2005 un evento, Poesia ultima / L’esperienza-divenire delle arti, organizzato da RomaPoesia (Luigi Cinque e Nanni Balestrini), univa – in una serie di giornate e incontri principalmente all’Auditorium e presso la Fondazione Baruchello – autori molto diversi tra loro, poeti, artisti, musicisti, performer, e videomaker, in un tentativo di dare un quadro di alcune linee di ricerca (o non di ricerca) contemporanee.
Il sottotitolo diceva, anche: “generazione ’68-’78”.
Qui il programma completo: https://slowforward.net/2006/08/12/ottobre-2005-poesia-ultima/
E qui una – direi tutt’ora attuale – scheda di descrizione e dichiarazione di intenti, non firmata ma mia: https://slowforward.net/2006/08/12/ottobre-2005-scheda/
(leggibile anche qui, o su archive.org, e su Academia)
(N.b.: Entrambi i post sono stati importati su WordPress nel 2006, essendo usciti in origine su slow-forward.splinder.com e in varie altre sedi ‘ufficiali’ della manifestazione).
Come è ovvio, la cosa nel suo complesso fu da alcuni versanti fortemente e pressoché ciecamente osteggiata (soprattutto da parte del sottobosco poetico, che infatti – in virtù della sua ostilità alla sperimentazione – sarebbe stato debitamente ascensorizzato nell’arco del quindicennio successivo). Stessi oppositori e stessa veemenza disordinata avrebbero accolto prima gammm alla sua nascita a fine giugno 2006 e poi Prosa in prosa nel 2009. (Tutto è registrato e fortunatamente immortalato da memorabili thread di commenti su vari blog).
Qui di séguito ripropongo una parte credo significativa della scheda descrittiva (cfr. il secondo link sopra riportato), con elementi, suggestioni e interrogativi che periodicamente riemergono nel sempiterno dibattito italiano sulla poesia, che specie da un decennio a questa parte sembra ogni volta ripartire beato e beota da zero senza interrogarsi su quello che l’ha preceduto, pur essendoci infiniti stimoli proprio nel passato recente e meno recente (ma studiabile, rintracciabile, si pensi solo ad alfabeta2, EX.IT – Materiali fuori contesto, Poeti degli anni zero, o appunto a Prosa in prosa, gammm, RomaPoesia, e poi a Parola plurale, slowforward, Camera verde, Biagio Cepollaro E-dizioni, Absolute Poetry, Nazione indiana, Ákusma, “Baldus”, Poesia italiana della contraddizione, MilanoPoesia, “Altri termini” eccetera).
(In realtà il problema è duplice: da una parte c’è la sostanziale e a volte intenzionale mancanza di riferimenti e conoscenza da parte dei giovani poeti, dall’altra la loro indisponibilità a riconoscere che le questioni che dibattono e in cui si dibattono sono state già affrontate, ma da autori della ricerca letteraria, quindi da gente e strutture e testi di cui – per via della medesima ignoranza – non vogliono avere contezza. Anche perché dialogare con la ricerca letteraria vuol dire ipso facto inimicarsi i federali e i capibastone del mainstream).
Ecco un estratto dalla scheda, appunto:
Le questioni e gli interrogativi che la poesia rivolge a sé e al contesto sociale (e che quest’ultimo riformula in ulteriori domande) possono riguardare:
– la situazione della scrittura di ricerca, nella sua interazione con altre arti, lingue e culture;
– i rapporti complessi di legame/indipendenza che la poesia (di ricerca e non) intrattiene oggi con i propri ‘padri’, con i molti valori stilistici portati dal Novecento;
– la dicibilità del mondo come resistenza di una poesia civile, e dell’io ‘lirico’ affermato o negato in questa
– l’occorrenza di motivi costanti (il corpo in immagine distante, la vita degli oggetti) in libri e autori nati negli anni Sessanta e Settanta: che configurano una sorta di scrittura insieme antirealistica e fredda.
Questi nuclei, individuati ‘scansionando’ per letture parallele siti e sedi e libri recenti di poesia, sono ripartiti nelle due giornate di incontro a Roma, 21-22 ottobre 2005, in modo tale che alcuni degli autori più significativi appartenenti alle generazioni dei nati nel decennio 1968-1978 si trovino a conversare e dibattere tra loro, e soprattutto a porre in parallelo il discorso critico e la lettura, teoria e voce. È la sfida e l’ipotesi in gioco. Ogni nucleo tematico raggruppa autori che intervengono sull’argomento e portano testi (propri e altrui) a sostegno di quanto affermano. I testi – non polemiche e poetiche pre/testuali – sono al centro delle argomentazioni. O anche: i testi narrano se stessi, senza argomentazioni affatto.
il centro di poesia e scritture contemporanee
Il Centro di Poesia e Scritture Contemporanee nasce a partire dall’esperienza del corso “Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea”, tenuto nella prima edizione a febbraio-giugno 2018, riproposto nella programmazione novembre 2018-maggio 2019, e poi novembre 2019-luglio 2020; da un’idea di Valerio Massaroni e Marco Giovenale, docente e coordinatore del corso, con il coinvolgimento di molti autori invitati come studiosi e critici.
L’obiettivo del Centro è quello di valorizzare la ricchezza della poesia e delle scritture contemporanee, con un’attenzione particolare a esperienze e percorsi recentissimi, sperimentali e non.
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Tra i docenti invitati a tenere lezioni o interventi al corso:
Damiano Abeni, Brunella Antomarini, Cecilia Bello Minciacchi, Emanuele Bevilacqua, Maria Borio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Benedetta Cascella, Claudia Crocco, Giuseppe D’Acunto, Elisa Donzelli, Giuseppe Garrera, Maria Cristina Giorcelli, Paolo Giovannetti, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Federico Italiano, Luigi Magno, Guido Mazzoni, Massimiliano Manganelli, Valerio Massaroni, Camilla Miglio, Rossella Or, Tommaso Ottonieri, Giorgio Patrizi, Andrea Pitozzi, Gilda Policastro, Lidia Riviello, Luigi Severi, Gianluigi Simonetti, Valentina Tanni, Stefano Tedeschi. E i curatori della raccolta di saggi Sistema periodico. Il secolo interminabile delle riviste (Pendragon, 2018): Eleonora Fuochi, Francesco Bortolotto, Davide Antonio Paone e Federica Parodi.
Alcuni autori invitati a leggere:
Damiano Abeni, Antonella Anedda, Cristina Annino, Nanni Balestrini, Carlo Bordini, Stefano Dal Bianco, Biancamaria Frabotta, Giovanna Frene, Federico Italiano, Fabrizio Lombardo, Vittoriano Masciullo, Vincenzo Ostuni, Laura Pugno, Sergio Rotino, Sara Ventroni, Michele Zaffarano. E gli autori del XIV Quaderno di poesia (Marcos y Marcos).
Alcuni editori:
Arcipelago Itaca, Aragno, Donzelli, Empiria, IkonaLíber, Tic.
>>> Il Centro è costantemente attivo in rete, e prevede novità per i prossimi mesi, sia che la situazione d’emergenza legata alla pandemia continui, sia che – sperabilmente – venga ad attenuarsi. Il Corso di poesia e scritture contemporanee riprenderà, ragionevolmente, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021 <<<
Marco Giovenale e Valerio Massaroni
https://www.facebook.com/poesiaescritture/
https://www.facebook.com/groups/gruppo.centro.poesia.scritture
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selezionati del premio pagliarani 2019
Particolarmente difficile il compito della giuria del Premio Pagliarani, quest’anno. Le opere di qualità sono non poche. Ecco l’elenco dei
SELEZIONATI 2019
quinta edizione del Premio nazionale Elio Pagliarani
Sono venti le raccolte di poesia edite e otte inedite selezionate dal comitato organizzativo per concorrere alla quinta edizione del Premio Nazionale Elio Pagliarani che ha lo scopo di promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica. Quest’anno il premio alla carriera andrà a Walter Pedullà – critico letterario, saggista e giornalista da sempre interprete degli aspetti più innovativi del Novecento, delle tendenze narrative e delle avanguardie storiche – che riceverà un’opera realizzata da Elisabetta Benassi.
Le opere di poesia in lingua italiana pubblicate dal 1° gennaio 2018 al 20 maggio 2019 selezionate sono: Cristina Annino Le perle di Loch Ness, Arcipelago Itaca; Gherardo Bortolotti Storie del pavimento, Tic edizioni; Doris Emilia Bragagnini Claustrofonia, Giuliano Ladolfi editore; Marco Caporali La vita inoperosa, Empiria; Alessandro De Francesco La visione a distanza Arcipelago Itaca; Paolo Febbraro Elenco di cose reali Valigie rosse; Umberto Fiori Il conoscente, Marcos y Marcos; Giovanni Fontana Discrasie, Novecentolibri; Tommaso Giartosio Come sarei felice Einaudi; Rita Iacomino Diario di un finto inverno Empiria; Fabrizio Lombardo Coordinate per la crudeltà Rosada; Valerio Magrelli Il commissario Magrelli Einaudi; Michele Mari Dalla cripta Einaudi; Giulio Marzaioli Il volo degli uccelli Benway Series; Renato Minore Caro pensiero, Nino Aragno; François Nedel Aterre Limite del vero, La Vita felice; Laura Pugno I legni Lieto colle; Silvia Salvagnini Il seme dell’abbraccio, Bompiani Giunti; Italo Testa L’indifferenza naturale, Marcos y Marcos; Ferdinando Tricarico Grand Tour, passeggiate italiane, Editrice Zona.
Le opere di poesia in lingua italiana inedite selezionate sono: Alessia Bronico Amore a posteriori; Eleonora Capone Giovani allegrissimi vogliamo essere; Marilina Ciaco Sinapsi; Fiammetta Cirilli [assemblatz]; Alessandra Cozzani Geografie provvisorie; Stefano Francia Niente d’immortale; Fabrizio Miliucci Saggio sulla paura; Massimo Parolini L’ora di Pascoli.
Il premio che prevede anche un premio “Innovazione tecnologica e fusione dei linguaggi”, vedrà la premiazione finale al Teatro Argentina del Teatro di Roma il prossimo 12 novembre 2019.
da:
http://www.premionazionaleeliopagliarani.it/index.php?it/21/news/47/comunicato-stampa-del-19-giugno-2019
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Linguamadre: 27 novembre, 4 dicembre a Bologna
da Nazione indiana:
presso Libreria delle Moline
Via delle Moline 3, Bologna
Perché leggere e ascoltare la poesia
«La scrittura è ora un ponte tra la terra del silenzio, le mie parole e il recinto rumoroso della mia voce. Il ponte mi permette di dire tutto sulla carta. Il ponte è il mio silenzio, un silenzio amico, in cui posso elaborare tutto senza spaventarmi subito della mia stessa voce e del timbro che le appartiene» (Marica Bodrozic)
27 novembre 2010 – Ore 18
Generazioni di poesia.
Latitudini e climi del linguaggio tra anni ’90 e inizio millennio
Presenta Vincenzo Bagnoli, intervengono:
Francesca Matteoni, TAM LIN e altre poesie, Transeuropa, 2010
Fabrizio Lombardo, Confini provvisori, Joker, 2008
Vito M. Bonito, Fioritura del sangue, Perrone, 2010
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4 dicembre 2010 – ore 18
I codici della voce.
Presentazione del n. 15 di «Versodove», rivista di letteratura
intervengono: Vincenzo Bagnoli, Vito Bonito, Fabrizio Lombardo, Vittoriano Masciullo, Stefano Semeraro, Franca Mancinelli e Barbara Ivancic