IT — Per due settimane, dal 4 al 17 settembre, avrà luogo la terza edizione del Lab for New Imaginations promosso dal Dipartimento per l’Educazione Preventiva del museo Macro. Si tratta di un progetto formativo che prevede una serie di incontri in presenza rivolti a un gruppo di artisti visivi e sonori, curatori, designers, ricercatori e scrittori emergenti residenti in Italia, che verranno selezionati attraverso una open call aperta fino all’11 giugno 2023. È l’occasione per questi giovani talenti di collaborare alla creazione di nuove idee, contenuti e progetti incoraggiando processi di auto-organizzazione volti alla creazione e realizzazione di un output editoriale collettivo. Ai partecipanti verranno offerti una serie di incontri con il team del museo e alcuni degli artisti coinvolti nel programma espositivo; verranno inoltre introdotti a curatori, artisti e progetti editoriali attivi sul territorio romano. Un laboratorio di sperimentazione per porre domande e idee che sfidano vari modelli di pratica curatoriale, artistica ed editoriale. Trovi tutte le info e le modalità di partecipazione qui.
EN — For two weeks, from 4 to 17 September, the third edition of the Lab for New Imaginations, conceived and promoted by the Department for Preventive Education of the Macro museum will take place. A training project that provides a series of in-person meetings aimed at a group of visual and sound artists, curators, designers, researchers and emerging writers residing in Italy, who will be select through an open call open until 11 June 2023. This is an opportunity for young talents to collaborate on the creation of new ideas, content and projects by encouraging processes of self-organization aimed at the creation and realization of a collective editorial output. Participants will be offered a series of meetings with the museum’s team and some of the artists involved in theexhibition programme; they will also be introduced to curators, artists and independent publishing projects active in Rome. It is an experimental workshop conceived to ask questions and drafy ideas that challenge various models of curatorial, artistic and publishing practices. Please find all the info and how to participate here.
MAPPING THE MACRO Micro/Macro-Sound Shift, flip, flop & floppy/flip With Okkyung Lee, Thomas Lehn, Marcus Schmickler In collaboration with Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Forum Austriaco di Cultura Roma, Istituto Culturale Coreano
20 April 2023, from 7.00 pm
Macro Museum Via Reggio Emilia, 54
Marcus Schmickler, contemporary and electronic music composer and winner of Rome Prize Villa Massimo 2022/23, Okkyung Lee, cellist, composer and improviser and Thomas Lehn, composer and performer, will perform at MACRO with MAPPING THE MACRO. Micro/Macro-Sound Shift, flip, flop & floppy/flip. The three musicians will respond to the acoustic properties of the exhibition space with a sound intervention dislocated in different areas of the museum.
The event is dedicated to the memory of Peter Rehberg, founder of the electronic music label Editions MEGO, with whom the three artists shared a long collaboration and to whom MACRO dedicated the exhibition(Editions) MEGO 1995-2020in 2021, opening the Chamber Music section.Continua a leggere→
Giovedì 24 novembre, alle ore 18, opening della mostra Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact, a cura di Giuseppe Garrera, con contributi di Allison Grimaldi Donahue, Olaf Nicolai e Luca Vitone nella sezione ARITMICI del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, via Nizza 138. Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact è legata al percorso della mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo – Il corpo poetico al Palazzo delle Esposizionied è promossa da Roma Culture e da Azienda Speciale Palaexpo nel programma PPP100 – Roma Racconta Pasolini.
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La stessa sera inaugurerà Robert Smithson, Rome is still falling nella sezione PALESTRA del museo e saranno presentate le opere Figura che divora se stessa (2021) di Giulia Cenci e Camouflage Milieux (2022) di Jim C. Nedd in Retrofuturo. Appunti per una collezione.
La personale di Diego Perrone è un paesaggio organico, e a tratti vertiginoso, che unisce opere degli ultimi vent’anni di produzione dell’artista italiano con cinque nuovi lavori: due opere/display, una distorsione dello spazio, un video e una serie fotografica.
La mostra si articola senza soluzione di continuità in diverse costellazioni di lavori, ognuna delle quali è raccontata da descrizioni scritte dall’artista; alcune sono esposte per la prima volta su strutture di supporto di nuova concezione. Una di queste, “Snorkeller Tube”, è stata realizzata grazie al supporto dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Diego Perrone continua così a esplorare i limiti dello strabismo creativo attraverso un’opera d’arte totale che si insinua perfettamente nei solchi di una visione turbata dagli sviluppi tecnologici degli ultimi trent’anni, e dalle loro ripercussioni, ma che pone domande al di là dei confini temporali.
Laid out as a vertiginous landscape, Diego Perrone’s exhibition brings together twenty years of the Italian artist’s multi-media output as well as five new works in the form of two work/displays, a distortion of the space, a video and a photographic series.
The exhibition is seamlessly divided into different constellations of works, each one narrated by descriptions written by the artist himself; some are exhibited for the first time on newly conceived support structures. One of these, “Snorkeller Tube”, was realized thanks to the support of the public notice PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promoted by the Directorate-General for Contemporary Creativity of the Ministry of Culture.
Diego Perrone continues to explore the limits of skewed inventiveness through a total work of art that insinuates itself perfectly into the grooves of a vision disquieted by the technological developments of the last thirty years and their repercussions, yet it asks questions that surpass temporal boundaries.
A WORK Richard Serra: Animal habitats live and stuffed… Rome, La Salita, 1966 with Giuseppe Garrera
16 September 2022, 6.30 PM #Agora A Work is a format of AGORÀ developed in collaboration with Giuseppe Garrera, in which the musicologist, art historian and collector will philologically analyse one work of his choice for each session.
24 May 1966. Galleria La Salita opens a sensational exhibition that hypnotizes visitors while marking a turning point in the world of art. This was the first solo show by a very young American student named Richard Serra.
Refuse from ragmen and trash pickers, poulterers and junk dealers scattered everywhere. Strange and fantastic objects, live and stuffed animals in cages, embarrassing wares hanging on the walls. All “horrible, but phenomenal” as Giulio Carlo Argan exclaimed.
Giuseppe Garrera has been the coordinator since 2013 of the Master in Economics and Management of Art and Cultural Assets at the 24ORE Business School in Rome.
The event takes place in the auditorium. Free entry until seating capacity is reached.
* Macro / via Nizza / Rome / 16 settembre 2022 / h. 18:30 / language: Italian
JULIA BORN All Capitals MACRO – Roma 21 giugno – 9 ottobre 2022
La designer Julia Born, seguendo il suo interesse per le diverse forme di scrittura come mezzo di espressione, ha raccolto i frammenti di un vocabolario diffuso in tutta la città di Roma, trasformando le pareti della sezione IN-DESIGN del MACRO in un’esposizione monumentale di iscrizioni, segni, etichette, impronte, scarabocchi e disegni trovati, sia ufficiali che anonimi e non autorizzati.
Le parole sono legate allo scorrere del tempo, perché di fronte a loro siamo portati a riconoscere, con una certa umiltà, che sopravvivranno, riconfigurandosi costantemente. Ma quale idea di tempo, o di tempi, stiamo considerando? “Scolpire qualcosa nella pietra” significa renderla immobile e immutabile, ma non atemporale. Per sottolineare questo paradosso, nomi, parole e testi di rilevanza storica sono affiancati nel progetto espositivo da segni e tracce mobili del paesaggio romano come gli stormi di uccelli o le crepe in cui a volte capita di inciampare sui marciapiedi.
Le parole raccolte dalla designer seguendo il suo impulso personale non aspirano a rappresentare l’intera storia della città e delle trasformazioni che ha subito. Si tratta piuttosto di un montaggio di vocabolari destinati a mettere in luce il potere della parola scritta, l’attribuzione di un titolo o della proprietà di un luogo, la relazione tra potere e spazio pubblico, la volontà di lasciare una traccia. Il titolo della mostra, All Capitals, indica come questi temi siano enfatizzati dalla scelta della designer di selezionare solo frammenti scritti in maiuscolo.
Nella maggior parte dei casi riprodotte nelle loro dimensioni originali, le scritte sulle tre pareti della sala travolgono il visitatore con la loro monumentalità sottolineando una nuova sensazione di distanza e vicinanza. Estrapolate appunto dai loro contesti, le parole si distaccano dal loro significato primario invitando il pubblico ad assumere un ritmo di posizioni alterne: istintive, cogliendo l’impatto visivo di frammenti linguistici trasformati in immagine, e di distanza critica, analizzando loro monumentalità incise e scomposte.
La mostra sarà accompagnata da un booklet che presenta le schede informative dei frammenti verbali selezionati al fine di restituire al pubblico uno strumento che illustri le storie dietro a ognuno di essi. Parte della pubblicazione sono anche due brevi saggi di Salvatore Lacagnina e Ari Ray, figure incontrate a Roma dalla graphic designer.