Archivi tag: musica sperimentale

automatismes sonores / léo kupper. 1961-1971

Born in Eastern Belgium during 1935, Leo Kupper studied musicology at the Liège Conservatory, before becoming Henri Pousseur’s assistant at the newly formed Apelac Studio in Brussels in 1958. It was there that he began composing, eventually leading to the founding of his own studio, the Studio de Recherches et de Structurations Electroniques Auditives, in 1967, as well as the construction of numerous specialized instruments of his own design that would help sculpt his signature sound over the years to come. Among these was his GAME machine – Générateur Automatique de Musique Electronique (Automatic Generator of Electronic Music), and his Sound Domes, which transformed the sounds of the audience, via hundreds of loudspeakers, into sonic spaces of contemplation that attempted to bend space and time. Working meticulously at a slow pace, over the course of roughly 30 years, he composed around 35 pieces of electronic music, vocal and instrumental music, as well as midi and computer music.

https://www.soundohm.com/article/leo-kupper

marco ariano: “larve/ninfe(?)”, 13 ottobre @ mac (musica arte cultura)

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“nuova consonanza”: nuova uscita su vinile del disco del 1975

Sandro Ricaldone

GRUPPO D’IMPROVVISAZIONE NUOVA CONSONANZA

Nuova Consonanza_ Foto di Roberto Masotti

Il gruppo durante la registrazione di “Musica su schemi”, 1975 [cliccare per ingrandire]

Giancarlo Schiaffini, Antonello Neri, Giovanni Piazza, Ennio Morricone, Egisto Macchi e Franco Evangelisti.

Foto di Roberto Masotti

Il Gruppo di Improvvisazione “Nuova Consonanza” è stata una formazione attiva tra il 1964 e il 1980, dedita alla sperimentazione e all’improvvisazione musicale di gruppo, ambito in cui sono oggi considerati pionieri: con tutta probabilità nessuno prima di loro aveva mai utilizzato strumenti musicali, convenzionali e non, in maniera tanto inconsueta. E senza dubbio nessuno aveva affrontato l’improvvisazione in musica con un approccio così metodico e ‘studiato’ come seppero fare loro.

I principali componenti del Gruppo furono Egisto Macchi, Franco Evangelisti ed Ennio Morricone, presenti in questa release in vinile di Nuova Consonanza (loro quinto album, 1975) insieme a Mario Bertoncini, Gualtiero Branchi, Giovanni Piazza e Jesus Villa Rojo; lo stesso Evangelisti lo definì “il primo ed unico gruppo formato da compositori-esecutori”.

https://lightintheattic.net/releases/6211-nuova-consonanza

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Musica su schemi (1976):

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roma, 30 agosto – 4 settembre, “scatole magiche: teatri senza palcoscenico. (teatri mobili, architetture temporanee)”

Scatole magiche: teatri senza palcoscenico. (teatri mobili, architetture temporanee)

(a cura dell’associazione culturale teatroinscatola)

è una mostra che verrà allestita dal 30 agosto al 4 settembre (h 18 > 20) presso Embrice 2030 e fa parte del festival “Di là dal fiume” (Estate Romana 2022).

Teatroinscatola è una scatola nera (black box) che può essere smontata e rimontata (costruita da Claudio Lamberini nei laboratori umbri di BoXy). Nella mostra saranno esposti progetti simili quali la black box dell’architetto Klaus Roth, incorporata all’interno del Deutsches Theater Berlin (uno dei teatri più famosi di Berlino), o la scatola magica all’interno del foyer del Piccolo Teatro di Milano….

L’incorporazione come tema di architettura:

ll tema della bambola nella bambola o per esprimersi in altro modo dell’uovo di Pasqua russo, descrive un fenomeno che gioca un ruolo anche in altri campi, per esempio in psicologia, e che in nessun modo si limita all’architettura. Infatti questo concetto racchiude molte realtà e si può inquadrare sia da un punto di vista formale che concettuale. Il suo fascino consiste nell’osservazione che esso contiene un elemento di continuità, di cui non è concepibile la fine. L’oggetto che continua a ricorrere in un altro oggetto descrive una sequenza, che può teoricamente proseguire indefinitamente, un processo continuo, che non è più intelligibile in termini logici. È possibile riferire all’architettura una serie di interrelazioni spaziali riassumibili con questo concetto” (Oswald Mathias Ungers).

Magritte, L’importance des merveilles

 La mostra vuole essere anche un’occasione per ripercorrere i diciotto anni di attività dell’associazione Teatroinscatola, attraverso l’incontro con alcuni degli artisti che in questi anni hanno reso possibile la programmazione (Marco Giovenale, Luca Venitucci, Fiammetta Cirilli, Fabio Lapiana, Michele Zaffarano, Andrea Raos, Vincenzo Ostuni, Diletta Maria Di Cosimo, Valerio Pagano, Gianluigi Daniele, Nicolò Gullotta, Elisabetta Braga, Xue Ulan, Francesca Coteni, …)

L’idea dell’allestimento, curato dall’architetto Massimo Alessandrini, è quella di uscire dalla galleria nella caratteristica via pedonale delle Sette Chiese, creando un simbolico collegamento con le scatole (cubi) di acciaio del monumento alla Resistenza dell’architetto Cesare Esposito inaugurato nel 1974 (l’architetto Esposito è un artista eclettico anche ideatore della rievocazione storica del miracolo della neve a Santa Maria Maggiore). Saranno esposti bozzetti del suo progetto. La mostra sarà arricchita di interventi video, tra cui quello della Professoressa di Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università Sapienza di Roma, Antonella Sbrilli.

Embrice 2030 arti e mestieri nasce nel 2007 come spazio di studio, dibattito e proposta attorno ai temi dell’architettura, della letteratura, delle arti, della comunicazione, della formazione, della cultura in generale ed è diretta dal professore e architetto Carlo Severati.

Indirizzo: 
Embrice 2030, via delle Sette Chiese 78

Info:
tel. 347 6808868
email info@teatroinscatola.it
web www.teatroinscatola.it
facebook https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/

oggi al cantiere: musica minimalista, fabiana sargentini, paolo coteni

Con Paolo Coteni se ne va uno degli ultimi artisti totalmente scollegato da salotti & intrallazzi, molto legato invece ad una Roma popolare, trasteverina, ormai scomparsa, anche per la speculazione immobiliare che ha cacciato dal centro i romani, ma Paolo era anche un artista sperimentale (Roma negli anni ’60-’70 era un punto di riferimento della ricerca teatrale, musicale, artistica e non solo a livello nazionale): oggi, domani e dopodomani dalle 18 alle 21 al CANTIERE (via G.Modena), un film di Fabiana Sargentini, gli anni ’60 e ’70 all’Attico, e tra le altre cose si parlerà dei primi incontri di Musica Minimalista che Paolo Coteni conosceva molto bene, forse meglio di tutti.

Lorenzo Ciccarelli

post numero 13002

slowforward.net

 

 

24 ottobre 2020

questo è il post 13002 di SLOWFORWARD, sito nato nel 2003.
764 post l’anno, per 17 anni e spiccioli, fin qui. e si prosegue.
poi non dite che la scrittura non assertiva, l’arte contemporanea (-issima), il cinema e la musica sperimentale, l’asemic writing, il glitch, la poesia concreta e visiva, i materiali non-mainstream, la poesia fuori linea, gammm, la prosa in prosa e le scritture di ricerca non esistono, eh, per favore. grazie.