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intellettuale, pensa che è il contrario — 14 apr 2021

In più di un’occasione, da parte di più intellettuali, critici, autori, critici-poeti, e altre figure legate al mondo dell’itala lettera, nei lustri recenti s’è alta levata come il falco montaliano la doglia nota come “indove so’ finiti l’intellettuali”? Disparve lor ruolo? Una volta Moravia disse toot toot e ora nessuno più flauta? E Pasolini? Ne vogliamo parlare?

Eccetera.

Once upon a time il poeta effàva e la massa gioente in lui si specchiava, si dice. Pasolini andava in tv, ora non più.

E, all’incontrario, quelli párvuli che vengono alla telecamera e in essa si fanno esposti al videoriquadro oggidiano, vedi, mai potrebbono del PPP vantare ruolo, autorevolezza, tono, ma manco i rayban e la mandibula. Men che meno il curvarsi, pensoso.

S’è voltata una pagina, chiuso un libro. Il poeta più alcuno lo pregia. Una volta spostava i voti e creava dalla creta i golem, le sentenze, il sole e la tenebra, più di Berlinguer, ex nihilo sui et subiecti. Mo no. Fine.

Allora mi sono fatto questa idea, vi dico, questa convinzione: che legislatore il poeta o l’intellettuale mai è veramente stato, anzi ragioniamo al contrario, e:

in verità in verità vi dico, o vi direi, col beneficio non dell’inventario ma dell’archivio: facciamoci mente locale, in generale, e vediamo che non è venuta meno la possa del poieta, è semmai che negli anni Sessanta e forse Settanta ancora la tv non avea capito di essere un’altra cosa, e di avere il potere. Lei.

Ancora pensava, prepúbere, di doversi legittimare innanzi al pubblico attraverso (appunto) gli òmini di lettere. C’è voluto un po’ perché capisse di essere lei (la comunicazione, lo spettacolo) L’INTELLETTUALE. E anche il poeta, alla bisogna.

Per cui tutto questo fioccare di avemarie dell’una volta si stava meglio quando si stava intellettuale, non ha ragione d’essere. Anzi, non ha da essere. (Perché mai è veramente stato).

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Quando la tv o meglio la Comunicazione (mediale) ha capito, s’è presa daddovero ciò che già elettivamente era — ab imo — suo: tutto.

E gli intelletti che ora ci vogliono “interagire” (sic est “comparire”: comparse) ad essa ratti si debbono apprendere, e assimigliare. Per anni bagnaron le chiome nel D’Annunzio, or sanno a che fine. E anche sanno cosa serve e cosa no; e

chi serve e chi no.

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Bibliografia essenziale:

https://www.alfabeta2.it/2014/04/06/ampia-collezione-intellettuali-dellimpegno/

https://www.nazioneindiana.com/2014/11/26/andataritorno/

oggi, 18 giugno, ‘un quarto d’ora di ricerca’: leonardo canella e le “nughette ’17-’20”

 

OGGI, venerdì 18 giugno, alle ore 17:30, per il quarto appuntamento di ‘Un quarto d’ora di ricerca’, lettura da

NUGHETTE ’17-’20. CON ANTOLOGIA  
di Leonardo Canella

(Affinità Elettive Edizioni)

e dialogo con Marco Giovenale

L’incontro si svolge unicamente sul canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCF4pbAEEAcjwznYErB-SUvg

(Appena concluso, verrà reso disponibile anche su facebook e sul sito slowforward.net)

Scheda del libro (e informazioni per chi volesse acquistarlo): http://www.edizioniae.it/catalogo/nughette-17-20/

evento facebook: https://fb.me/e/2gruDV3ej

Le nughette sono componimenti brevi che uniscono prosa e poesia, ‘fiori’ il cui nettare raccoglie spunti delle ricerche letterarie d’avanguardia e della realtà che ci circonda. Ne viene fuori un canzoniere sui generis in cui domina un’ironia pungente, per ottenere la quale Canella sceglie per sé una presenza ‘in minore’, da falso ingenuo, con cui stuzzica il proprio inconscio e crea una insolita ‘autobiografia’. Ne nascono delle ‘scintille’, le nughette appunto, presentate la prima volta in pubblico a RicercaBO 2013. Laboratorio di nuove scritture ottenendo un buon successo. Il volume, elegante, si segnala anche per l’approfondita postfazione di Andrea Inglese, il quale scrive: “Canella ha creato una chimera, un ibrido mostruoso, ossia un genere individuale, le nughette appunto, come già fecero illustri predecessori novecenteschi…Si apre questo libro […] non per andare alla ricerca di qualche pensiero sublime, ma per girovagare in una successione di ‘camere delle meraviglie’, dove sono allestite scorie ideologiche dell’epoca e pulsioni umane fondamentali”. Correda il libro una ricca antologia di nughette pubblicate in precedenza.

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Leonardo Canella (1971) è autore di due saggi d’arte (2005 e 2008). Le Nughette sono state presentate la prima volta a RicercaBO 2013 – Laboratorio di nuove scritture. Nel 2014 è uscito il volume Nughette (Guaraldi, prefazione di Renato Barilli), nel 2017 Nuove nughette (Prufrock). L’autore è anche pittore. Chi vuole leggere alcuni testi può trovarne all’indirizzo https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/leo-canella/ _

podcast dell’intervista di andrea astolfi a mg, su radioarte (per ‘dodicipm’)

 

 
da https://www.radioarte.it/calendario/podcast/dodicipm-marco-giovenale/

Marco Giovenale, "La gente non sa cosa si perde" (Tic Edizioni, 2021)

TIC Edizioni, collana ChapBooks, diretta da Michele Zaffarano

(il libro è questo)

il collettivo lals intervista gammm (28 mag. 2021)

Intervista audio a Marco Giovenale, Mariangela Guatteri e Michele Zaffarano, tre dei quattro redattori di gammm.org.

Realizzazione del collettivo LALS, Laboratorio Letterario di Siena (https://www.facebook.com/collettivolals), nel contesto del progetto “Millytanti”:

“Con il progetto *Millytanti* LALS dialoga con le redazioni di alcune riviste letterarie, blog e gruppi culturali dell’attuale panorama italiano, discutendo dei loro manifesti programmatici e del loro personale rapporto con il concetto di militanza” (https://www.facebook.com/collettivolals/posts/297021561983283)

Video di LALS, online dal 28 maggio 2021 all’indirizzo youtu.be/tP1xOzemeCI

Progetto fotografico: Giacomo Ciolfi

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lettura al c.s. brancaleone, 29 maggio: testi da “delle osservazioni”, “la gente non sa cosa si perde” e dall’inedito “oggettistica”

Testi da Delle osservazioni (Blonk, 2021), https://www.blonk.it/book/delle-osservazioni/
e
La gente non sa cosa si perde (TIC, 2021), https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/la-gente-non-sa-cosa-si-perde-giovenale

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due prose dalla raccolta inedita OGGETTISTICA

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La lettura si è svolta nel contesto delle iniziative legate al Premio Massimo Ferretti, rassegna di eventi culturali dedicati alla memoria dell’opera del poeta, nata da un’idea di Furio Testa e Alessandro Contadini. Con la partecipazione di polisemie.it, del centro sociale Brancaleone, e del Liceo scientifico statale Nomentano.
Patrocinio del Municipio Roma III e di Biblioteche Di Roma. Riprese video di Lab-TV (
https://www.lab-tv.net/).

Il reading da cui il frammento è preso si è svolto presso il c.s. Brancaleone (Roma, via Levanna) nel pomeriggio del 29 maggio 2021.

La cura della rassegna di letture è di Stefano Bottero, Christian Raimo, Gilda Policastro, Rossano Astremo, Graziano Graziani, e della redazione di Polisemie.

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programma delle letture di sabato 29 maggio al brancaleone (reading nel contesto del premio ferretti)

n.b.: l’entrata al Brancaleone è con tessera Arci: l’iscrizione si può fare all’entrata oppure anche in anticipo sul sito del c. s. stesso.

Per chi non potrà essere presente agli eventi e alla premiazione del testo vincitore del Premio Massimo Ferretti, che si terrà a Roma dal 28 al 30 maggio, ecco i link per seguire tutto online:

facebook.com/premiopoesiamassimoferretti

facebook.com/LAB.TV.EU

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calendario degli eventi del premio: Continua a leggere

“l’immaginazione”, n. 323

ricevo e volentieri condivido:

Ecco il nuovo fascicolo de “l’immaginazione”.

Questo numero 323 si apre con un ricordo dedicato a Piero Manni.

Come ha scritto Anna Grazia D’Oria: «Ci ha lasciato tanto da ricordare. Non so in quale ordine procedere per dire qualcosa di questo “tanto”. Non è un ordine d’importanza perché tutto in lui si teneva e aggregava in ogni suo pensiero e si traduceva in azione, nella sua pratica di vita. Ecco allora: la passione e l’impegno per il lavoro editoriale; l’attaccamento alle radici coniugato all’esigenza di un inserimento a tutti i livelli nel discorso nazionale; l’affetto per la famiglia, per gli amici, per il prossimo; la scrittura, costante pensiero che si traduceva in opera».

E come vi abbiamo annunciato qualche giorno fa, abbiamo deciso di pubblicare in apertura di questo fascicolo 323 un suo racconto che uscì nel ’98 sulla rivista, e alcune poesie che nel 1982 furono pubblicate sul “Pensionante de’ Saraceni”.

Dopo si prosegue con la sezione Poesia nella quale troverete i versi di Gaetano Neri, Brunello Tirozzi Carlo di Francescantonio e Elio Pecora e con la sezione Prosa che ospita due racconti firmati da Bruno Gambarotta e Luciano Formisano.

Ci sono ancora altre pagine davvero speciali in questo numero: un’intervista a Patrizia Valduga a cura di Silvana Tamiozzo Goldmann e alcune poesie di un autore che purtroppo ci ha lasciati qualche giorno fa, Giuliano Scabia.

Per la sezione Le altre letterature Dražen Katunarić, nella traduzione di Stefano Strazzabosco e per la rubrica GAMMMatica “(Tra le tante) poesie per giovani adulti” di Michele Zaffarano.

Trovate poi gli approfondimenti nella sezione Per un libro, che in questo numero sono dedicati a Maria Grazia Calandrone, Andrea Kerbaker e Giacomo Leopardi, le noterelle di letture firmate da Anna Grazia D’Oria e come sempre le preziose rubriche fisse firmate da Sandra Petrignani, Angelo Guglielmi, Piero Dorfles, Romano Luperini, Filippo La Porta, Renato Barilli, Cesare Milanese, Antonio Prete, Renato Minore, Roberto Piumini e Monica Rabà, Andrea Kerbaker, Ivo Prandin.

E infine a chiudere il fascicolo come sempre la sezione dedicata alle recensioni. Ecco alcuni dei titoli: “Brodskij” di Stefano Strazzabosco (Il Ponte del Sale) recensito da María Cecilia Graña, “Dominio” di Andrea Esposito (il Saggiatore) recensito da Carlo Londero, “Numeri uno” di Gabriele Sabatini (minimum fax) recensito da Vito Santoro.


per ordinare la rivista
– sul sito: http://bit.ly/immaginazione_manni
– in ebook su Bookrepublic: http://bit.ly/imm323_ebook

video della 12ma sessione di twentytwenty extended conference: con paolo zublena, costantino turchi, alessandro minnucci

Chair: Massimiliano Manganelli

Paolo Zublena (Università di Genova), Due o tre cose che so (e non sapevo) sulla poesia di ricerca

Costantino Turchi (Università di Roma Sapienza), L’immagine nello spazio della poesia

Poster: Alessandro Ludovico Minnucci (University of Chicago), La poesia performativa contemporanea in Italia: per una nuova metodologia di ricerca

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