Archivio mensile:Agosto 2020

il 1903 in italia, nei metri. e due addenda non italiani

Paolo Giovannetti: “A partire da una data quasi simbolica come il 1903, si vanno addensando libri e libretti di poesia in cui poeti giovanissimi, a volte meno che ventenni, smettono di scrivere con la metrica tradizionale e praticano forme in cui la relazionalità isosillabica classica è sostituita da altro. In italiano, prima del Novecento, non era permesso scrivere un testo in cui, ad esempio, un endecasillabo è seguito da un ottonario e poi da un novenario, e così via… Questo tipo di metrica era del tutto inaccettabile per la nostra tradizione. Poeti come Sergio Corazzini e Corrado Govoni invece cominciano a comporre così nel periodo appunto subito successivo al 1903. Usano frammenti della tradizione, ma li montano in modo personalissimo, ottenendo una sonorità nuova. E nel decennio abbondante che precede la prima guerra mondiale questo modo di scrivere sempre più libero, anche se mai del tutto slegato da indici metrici tradizionali, si va generalizzando. Clemente Rebora e Dino Campana (1913-1914) poetano in un modo del tutto nuovo rispetto al passato, e con la massima sicurezza. Giuseppe Ungaretti, il primo Ungaretti, è naturalmente versoliberista. Siamo arrivati al 1916, l’anno de Il Porto Sepolto“.
(Il brano viene da questa intervista del marzo 2016, a cura di Luca Vaglio: https://www.glistatigenerali.com/letteratura/la-poesia-oggi-e-unarte-concettuale-come-la-pittura/)

Aggiungo io: Hugo von Hofmannsthal pubblica la Lettera di Lord Chandos nel 1902.dubliners_wk
James Joyce scrive le proprie Epifanie tra il 1900 e il 1904.
Il 1904 è l’anno in cui inizia a scrivere i Dubliners.
Rivoluzioni.

alfabeta2.it/2015/04/19/gioco-e-radar-14-indeterminazioni-e-prose-di-due-autori-inattuali-prima-parte-hofmannsthal/

alfabeta2.it/2015/04/26/gioco-e-radar-15-indeterminazioni-e-prose-di-due-autori-inattuali-seconda-parte-joyce/

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due aree. post generale, poi personale

1. In sintesi estrema

“Nuovi Argomenti” nasce nel 1953. “Il verri” nel 1956. È del 1957 la polemica aspra fra Pasolini e Sanguineti su sperimentalismo e neosperimentalismo, che si consuma tra le pagine di un paio di numeri della rivista “Officina”.

Da allora e fino a oggi, dunque da quasi 70 anni, la letteratura italiana è spezzata in due.

Dopo qualche circoscritta fortuna einaudiana e feltrinelliana, l’editoria ‘maggiore’ (oggi, meglio: ‘a grande distribuzione’, o forse ‘generalista’) sarà costantemente collocata, o in misura maggioritaria collocabile, nell’area Mondadori Pasolini Sereni eccetera. Scelta fatta. Per una forma sempre ‘rassicurante’.

Sponda – soprattutto dagli anni Ottanta – per la nuova lirica, visceralmente avversa alla sperimentazione, negatrice di tutto quello che succede nel versante della ricerca letteraria, specie se avanzata (e sotto qualsiasi egida, fosse pure universitaria, o artistica, in legame o no con istituzioni come il MoMA o il Centre Pompidou, per dire).

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“cambio di paradigma” (2010): il pdf del thread intero su n.i.

i commenti, nel caso di questo intervento del 2010, sono particolarmente importanti e ho pensato fosse cruciale preservarli. così ho inserito il file pdf intero del thread su n.i., ora visibile qui:

https://slowforward.files.wordpress.com/2020/08/m_giovenale_cambio-di-paradigma__nazione_indiana_21-10-2010.pdf

 

again: ‘jatte’ by charles bernstein

“¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*” [Un dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte] was written in 1996 and was first published that year by Arras. It is written in an ecstatic language that offers unmediated contact with the singleness of pure truth. While this poem will not unlock its secrets to doubters, for those elect whose steadfastness in the face of prevarication and disorientation have earned them the title Ideal Reader, “¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*” provides a guide for everyday life. This poem answers the call for a popular poetry that can galvanize the engagement of ordinary people. Because “¢ Δ[1]( [1]´TÉNÃ0½#ñ‘¯(qË!´–#T¢|€kORƒ7Ùîö÷LÒ6*”  represents a return to the oral poetry of the ancient bard [1], it is recommended that the three audio realizations of the poem be consulted HERE:

>>> http://coldfrontmag.com/jatte-by-charles-bernstein/ <<<

read, listen, enjoy

[1] :-)

sostenere baobab experience: concretamente

Sostieni Baobab Experience

Baobab Experience è dal 2015 in strada a Roma, a sopperire le mancanze delle Istituzioni nella tutela delle persone migranti.

A oggi, più di 90.000 persone hanno ricevuto assistenza nei campi informali, allestiti dalla nostra associazione con mezzi donati dalla cittadinanza e dalla rete di solidarietà trasversale con le altre associazioni attive sul territorio. Sono donne, uomini e bambini in transito verso altri paesi europei o persone richiedenti asilo in Italia e che a Roma, dopo viaggi estenuanti segnati da abusi e violenze, sono abbandonati in strada e costretti ad aspettare tempistiche impossibili prima di poter accedere alle pratiche legali. L’esperienza del Baobab ha reso finora possibile che gli ultimi e gli invisibili ricevessero cure mediche, cibo, vestiario pulito, una sistemazione per la notte, assistenza legale nonchè servizi di formazione e inserimento [continua a leggere qui ]

“una semplice”, di mg = differx (2010)

2010, compostxt = Roberto Cavallera ospita “una semplice”.
again: thx from the heart
(https://slowforward.net/2020/04/25/una-semplice-ha-dieci-anni/)

@ compostxt/issu:
https://issuu.com/compostxt/docs/marco_giovenale__una_semplice5

pdf liberamente scaricabile da slowforward:
https://slowforward.files.wordpress.com/2020/08/marco-giovenale_-una-semplice-compostxt-2010.pdf