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non solo non esiste ora la ricerca letteraria, ma non è esistita nemmeno la neoavanguardia negli anni ’60 e successivi

Questo post è del 2022, ma era rimasto in bozze qui su differx/noblogs. Lo dono oro al collettivo scandalo e alla generale riprovazione:

Che la poesia italiana contemporanea inizi nel 1968, che il 1961 non sia nemmeno preso in considerazione; che si riesca a non menzionare nemmeno per errore (né persino come errore) la neoavanguardia; che gli anni Settanta debbano essere liquidati come drogati sbarazzini e suicidarii tacendo uscite notevoli tanto presso Feltrinelli che presso altri editori; che Mondadori debba essere presa sul serio quale Specchio di virtù invece che (come di fatto è diventata da decenni) un locus amoenus di pastorellerie della domenica, mi sembrano elementi su cui allibire più che riflettere.

E cosa dice la didascalia su YouTube?
Ecco (sottolineature mie):

Quando si parla di poesia contemporanea, individuare un canone, delle filiere, una gerarchia è difficile. I poeti sono molti, scrivono tutto e il contrario di tutto. Abbiamo cercato di fare il punto con Andrea Afribo, docente del dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’università di Padova

Servizio di Monica Panetto
Riprese, montaggio e animazioni di Elisa Speronello

morality of israhell the chosen

Zaher Nasser Shamia, palestinian kid, 16 y.o., killed in central Gaza by an israeli drone which then prevented people to rescue him. 

After a while a tank (or bulldozer) ran over his body tearing it into pieces 

https://www.instagram.com/p/DSLCCegjUfj/

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12 dicembre, Piazza Fontana, strage di stato: non dimentichiamo

Per non dimenticare… Milano 12 dicembre 1969, la strage fascista e di stato di Piazza Fontana.
Il 12 dicembre 1969, ore 16.37: una bomba confezionata con 7 kg di tritolo esplode nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano, una strage che costò 17 morti e 88 feriti.

foto del corteo per il 12 dicembre_ STRAGE DI STATO_ MILANO NON DIMENTICA

src: facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid0xWsHVGkaswhLsCPtjsNJ2RJpNw5y2XNHLjSBZxPB5XTcyaeid3FuuEMPWEKpVQDXl&id=100068389249985

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Il 12 dicembre 1969 una bomba, collocata dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo, esplode nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana. Da qui partono i tram che collegano il cuore di Milano con le sue periferie. Gli autori della strage puntano a trasformare in paura il vento di partecipazione di quegli anni e forse si aspettano una reazione popolare scomposta e disordinata. Nei giorni successivi però la risposta di Milano è di commossa partecipazione al dolore dei famigliari delle vittime e dei feriti e di dignitosa fermezza nella difesa della democrazia e della Costituzione.

https://fondazioneisec.it/attivita/progetti/12-dicembre-1969-strage-di-piazza-fontana-la-risposta

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Qualche minuto prima della esplosione, un altro ordigno venne rinvenuto, inesploso, nella sede della Banca commerciale di piazza della Scala, sempre a Milano.
Tra le 16.55 e le 17.30, a Roma, si verificarono altre tre esplosioni: una, all’interno della Banca nazionale del Lavoro di via San Basilio; altre due, sull’Altare della Patria di piazza Venezia. Questi attentati provocarono feriti e danni.
I cinque attentati del pomeriggio del 12 dicembre 1969 segnarono l’inizio di quel periodo della vita del Paese che va sotto il nome di strategia della tensione.

src: memoria.cultura.gov.it/la-storia/-/event/fact/be3c59cc-71ff-4f64-a3e2-912d9595e559%237ac9e301-33a9-4363-8137-8b50b8fd11fc/Strage+di+piazza+Fontana+(MI)

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Milano 15 dicembre 1969: Piazza Fontana e il caso Pinelli

Tempesta e freddo su 850mila sfollati vittime dello stato genocida di israele

screenshot dalla notizia della neonata di 8 mesi morta di freddo a Kahn Younis per gli stenti causati da israele Non egregia “Repubblica”, ti informo che insieme ad “allagamenti a Gaza” e “freddo” sarebbe opportuno indicare la CAUSA REALE, non contingente, del previsto previstissimo disastro, ovvero si dovrebbe aggiungere la responsabilità diretta di israele, la sua intenzionale distruzione meticolosa di tutte le strutture di Gaza, per due anni, con il supporto economico e militare di USA ed Europa, quindi la cancellazione di case, ospedali, ripari, tende, strade, fognature, il rifiuto di far entrare medicinali, materiali di costruzione e generi di prima necessità, anche in tempo di “tregua” (costantemente violata): in sostanza il genocidio.

https://www.instagram.com/reel/DSI5-dggbp_

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israele nega l’accesso a tende e caravan, Gaza senza rifugio nella bufera:  https://www.facebook.com/share/p/1Cu4axjtK3/

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“Gaza, la tempesta Byron si abbatte sui campi degli sfollati. Al Jazeera: ‘Bambina di otto mesi morta di freddo’. Inondazioni e fango travolgono le tende degli sfollati. 850mila persone vivono in rifugi precari, mentre Israele blocca gli aiuti umanitari”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/11/tempesta-byron-gaza-campi-profughi-news/8224253/

da Repubblica_ 11 dic 2025_ tempesta su Gaza

https://www.repubblica.it/esteri/2025/12/11/news/gaza_tempesta_rischiano_allagamento_tende-425034198/

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screenshot notizia della neonata Rahaf di 6-8 mesi morta di freddo a Kahn Younis per gli stenti causati da israhell1 dicembre 2025, MORIRE DI FREDDO A 8 MESI DI VITA GRAZIE A ISRAELE, NELL’INDIFFERENZA ASSOLUTA DI PARTE DEL MONDO ARABO E SOPRATTUTTO DEL MONDO OCCIDENTALE CHE HA ARMATO E ARMA LA MANO DELLO STATO GENOCIDA DA CIRCA UN SECOLO.

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“Bimba di 8 mesi muore di freddo in un campo profughi sulla Striscia di Gaza. «Pioveva senza sosta e ho trovato la mia bambina immobile»
La maggior parte dei campi di tende nell’enclave sono stati allagati a causa della tempesta Byron. Le squadre di soccorso hanno ricevuto più di 2.500 richieste di aiuto”
https://www.leggo.it/esteri/news/11_dicembre_2025_gaza_bimba_8_mesi_muore_di_freddo_allagamenti_campo_profughi_khan_yunis-9239552.html

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/gaza-tempesta-byron-neonata-morta-di-freddo_106981548-202502k.shtml

https://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2025/12/11/allagamenti-per-la-tempesta-a-gaza-neonata-sfollata-muore-di-freddo_740f89a0-05f3-4f36-ac50-af856a0fc4f1.html

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gli Usa dell’arancione in piena paranoia securitaria e fascista

“Gli Stati Uniti potrebbero introdurre una nuova e controversa misura di sicurezza per chi proviene dai Paesi del programma Visa waiver: la consegna fino a cinque anni di cronologia dei social media. La proposta arriva dalla U.S. Customs and Border Protection (CBP) e sarà ufficialmente pubblicata nel Federal Register. A essere coinvolti sarebbero tutti i viaggiatori che utilizzano l’ESTA, il sistema online che permette ingressi turistici o per affari di breve durata senza ottenere un visto tradizionale. I richiedenti potrebbero dover fornire anche numeri di telefono utilizzati negli ultimi cinque anni, email degli ultimi dieci, indirizzi IP e metadati delle foto inviate elettronicamente. E non solo: il pacchetto prevede anche tutta una serie di dati biometrici”.

La notizia è su La Stampa: https://www.facebook.com/share/r/1MZd58Szsc/

#usa #trump #neofascismo #neofascismousa

oltre 558mila firme contro la partecipazione di israele a eurovision

screenshot: aavaz_ boycott israhell at eurovision

https://secure.avaaz.org/campaign/it/eurovision_no_for_war_crimes_it_sa_1_1/

‘ahida’ online: about + iscrizione alla newsletter

chi desidera ricevere la newsletter di ahida può comunicare il proprio indirizzo scrivendo  qui: https://slowforward.net/contact/

oppure inserire la propria mail direttamente nel form del sito stesso.

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ahida

«… che quando non
si vede più
torna»

Nanni Balestrini

ahida, nel suo percorso attraverso cultura, politica e arti, mira a interrompere il flusso rapido e distratto della rete, proponendo contenuti che sollecitano l’attenzione critica

ahida è uno spazio comune dove si riconoscono delle intelligenze unite nella differenza.

La sua ricchezza è lo squilibrio delle esperienze di tali intelligenze.

Tutto quanto sapranno esprimere potrà quindi essere diluito, frantumato e ricomposto dal confronto soggettivo.

Progetto grafico: Andrea Wöhr e H.Peter Vogel
Webmaster progettazione sito: Jelena Hadzi-Nicolic
Segreteria redazionale: Alessia Pontoriero
Partecipazione redazionale: officinamultimediale
Coordinamento editoriale: Sergio Bianchi
Iconografia: Sergio Bianchi e Roberto Gelini

La rivista è strutturata in tre macroaree tematiche: «forme del dominio»; «nuovi calendari»; «remember».

Da ogni macroarea discendono dei «comparti» che ne sono le articolazioni.

Ogni «comparto» ha un proprio curatore che organizza attorno a sé una miniredazione della quale è responsabile. I comparti fin qui strutturati sono solo alcuni di quelli in progettazione. Una segreteria redazionale e un coordinamento editoriale garantiranno la programmazione delle pubblicazioni, che si prevedono almeno una al giorno dal lunedì al venerdì di ogni settimana.

La segreteria redazionale gestisce i «social» della rivista e la newsletter settimanale.
 

Partecipano, per ora:
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