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nasce oggi il blog di elr = esiste la ricerca

https://mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

L’idea / iniziativa dialogica e orizzontale Esiste la ricerca è oggi anche un blog, uno spazio in rete ospitato dal sito di MTM – Manifatture Teatrali Milanesi.

Ne danno il lieto annuncio i genitori intellettuali & curatori Antonio Syxty, Michele Zaffarano e Marco Giovenale. Con un grazie particolare a tutto l’ensemble del sito.

Per sapere di che si tratta, ecco il primo post: https://www.mtmteatro.it/esiste-la-ricerca-elr-uno-spazio-online/

Per seguire il blog: https://www.mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

Buona lettura
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13 ottobre, mlac (roma): l’art brut al centre pompidou

Venerdì 13 ottobre, alle ore 17:00
MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea

Città Universitaria, Sapienza Università di Roma, Palazzo del Rettorato
– Roma, Piazzale Aldo Moro 5 –

L’Art Brut al Centre Pompidou.

Approccio storico e analisi di un’attualità prospettica

Intervengono:

Cristina Agostinelli, storica dell’arte, Museo nazionale d’arte moderna, Centre Georges Pompidou, Parigi

Bruno Decharme, collezionista e regista cinematografico, Parigi

Introducono:

Ilaria Schiaffini, professoressa di storia dell’arte contemporanea, Sapienza Università di Roma e direttrice del MLAC

Claudio Zambianchi, professore di storia dell’arte contemporanea, Sapienza Università di Roma e direttore emerito del MLAC

Gustavo Giacosa, curatore d’arte e regista teatrale

achivi, politica, memoria connettiva: la “rigenerazione” dell’immaginario @ aamod, 19 ottobre

Archivi, politica, memoria connettiva:
la “rigenerazione” dell’immaginario

I Seminario di studio
Giovedì 19 ottobre 2023
ore 10:00 – 18:00

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
Via Ostiense 106 – Roma

PROGRAMMA

Ore 10 – 13
Introduzione a cura di Vincenzo Maria Vita e Teresa Numerico

Intervengono
Onofrio Gigliotta (docente Università Federico II)
Giovanni Michetti (docente Università La Sapienza Roma)
Marcello Mustilli (avvocato)
Teresa Numerico (docente Università Roma Tre)

Ore 15 -18
Intervengono
Federico Cabitza (docente Università Milano-Bicocca)
Nicola D’Angelo (magistrato)
Fiona Macmillan (docente Università Roma Tre)
Michele Mezza (giornalista e docente Università Federico II)
Renato Parascandolo (giornalista)

Quali i confini tra la memoria umana e la catalogazione digitale nel processo di archiviazione dei dati? Quali limiti ed effetti collaterali nelle modalità di comunicazione e trasmissione della storia attraverso il paziente lavoro umano a confronto con l’asettico e anaffettivo sistema di un’intelligenza artificiale che sa conservare senza riuscire a interpretare? Quali i meccanismi di controllo e trasparenza per tutelare la privacy dei dati e delle immagini nel sistema digitale? L’acceso dibattito tra diverse specificità e linguaggi – il fattore umano e quello dei computer in mano alla robotica – hanno portato all’esigenza di una dissertazione approfondita sulla materia attraverso un’iniziativa che, promossa dall’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) coinvolgerà studiosi dei due linguaggi in un seminario dal titolo Archivi, politica, memoria connettiva: la “rigenerazione” dell’immaginario, in programma giovedì 19 ottobre (orario 10:00 – 19:00) presso la sede dell’AAMOD, in via Ostiense 106, Roma.

Un dialogo sulla necessità di far pesare la voce degli archivi nei complessi meandri della documentazione della memoria storica (che resta) a confronto con l’istantaneità della tecnologia moderna (in continuo cambiamento e cancellazione del momento precedente), che vedrà relazionarsi sull’argomento esponenti del mondo universitaro, scientifico e giornalistico. Parteciperanno all’incontro – incipit di un convegno sul tema che si svolgerà nel 2024 – Vincenzo Maria Vita (presidente AAMOD), Onofrio Gigliotta (docente Università Federico II), Giovanni Michetti (docente Sapienza Università di Roma), Marcello Mustilli (avvocato), Teresa Numerico (docente Università Roma Tre), Federico Cabitza (docente Università Milano-Bicocca), Nicola D’Angelo (magistrato), Fiona Macmillan (docente Università Roma Tre), Michele Mezza (giornalista e docente Università Federico II) e Renato Parascandolo (giornalista).

L’ingresso è libero a tutti fino ad esaurimento posti.
Informazioni e organizzazione: Letizia Cortini, info@aamod.itcortini@aamod.it

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intervista ad andrea inglese, su “il messaggio è il rumore”, [dia•foria, 2023 _ (audio del 28 set. 2023) _ @ radioquestasera, a cura di g. garrapa

link alternativo:
https://podcasters.spotify.com/pod/show/radioquestasera3/episodes/Andrea-Inglese–autore-in-versi-e-prosa–traduttore–30-09-2023-e29tb9p

risposta tardiva a un citto supponente

sei anni fa, nel settembre 2017, al CostArena (Bologna), intervenivo in un incontro collettivo dedicato all’editoria indipendente.

parlavo in particolare delle edizioni IkonaLíber e della collana Syn_ scritture di ricerca, da me diretta. (“scritture”, non “poesia”).

da un puntuto interlocutore, un filo sprezzante & pavone, meloforo di altra e tonitruante e invero sottoboschiva intrapresa editoriale, sentivo fare discorsi (confermatisi) weird & irrealizzabili su alte tirature e distribuzione capillare. (per la poesia, veh).

al che io rispondevo informandolo che (volendo parlare seriamente di numeri) c’è un video di Crazy Frog che aveva allora circa 3 miliardi di visualizzazioni. oggi supera i 4 miliardi:

si tratta solo di capire che tipo di editoria uno vuole fare

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post su fb del 21 sett. 2017

su ‘artribune’: simone ciglia intervista gianni e giuseppe garrera

https://www.artribune.com/arti-visive/2023/10/gianni-giuseppe-garrera-collezionisti-intervista/

“La poesia visiva è una rabbia permanente contro le lingue del potere e della persuasione”.

[…]

“Quasi tutte le ricerche di lotta poetica più radicali hanno tale segno inequivocabile distintivo: sono gratuite, cioè operano in primo luogo un rovesciamento dell’economia fino al culto del dono. Queste opere sono le più difficili da trovare perché sono state date gratis e si sono disperse, hanno trovato il mercato disattento, non complice, sono state capaci di appartenere alla perdita e alla dispersione”

nanni balestrini_ il rapporto con luigi nono e il “contrappunto dialettico alla mente”

Nanni Balestrini (2 luglio 1935 – 19 maggio 2019) poeta, scrittore e membro del Gruppo 63 ricorda, insieme al musicologo Veniero Rizzardi, la sua collaborazione con Luigi Nono negli anni Sessanta. Balestrini ha curato i testi del brano Contrappunto dialettico alla mente (1968) ma il rapporto col compositore veneziano va oltre questo episodio.
Venezia, 5 dicembre 2013
Una produzione Fondazione Archivio Luigi Nono.

https://www.luiginono.it/opere/contrappunto-dialettico-alla-mente/

luigi nono: “contrappunto dialettico alla mente” (1968) _ [trasmissione rai 17 nov. 1968]

Luigi Nono (1924-1990): Contrappunto dialettico alla mente, per nastro magnetico (1968), trasmissione della RAI del 17.XI.1968. Materiali testuali e annotazioni di Nanni Balestrini.

https://www.luiginono.it/opere/contrappunto-dialettico-alla-mente/

manuela gandini: su nanni balestrini

Ha anticipato di sessant’anni l’A.I. con Tape Mark I, facendo ricombinare brani di altri autori a un computer IBM 7070, grosso come una stanza, e facendo incazzare tutti perché una macchina (il calcolatore elettronico) non poteva fare, pensare, scrivere poesia. Ben 600 righe al minuto rimescolando testi topici come Diario di Hiroshima, di Michihito Hachiya; Il mistero dell’ascensore, di Paul Godwin; Tao Te Ching, di Lao Tse. Ma ora ci siamo, mentre quando arrivi in anticipo sui tempi la comprensione è scarsa o nulla.
Si è chiusa la splendida mostra di Nanni Balestrini Altre e infinite voci, curata da Marco Scotini alla Galleria Michela Rizzo di Venezia, che propone un nucleo di opere degli anni Sessanta. È in parte la ricostruzione di un’alleanza a due e più voci, quella di Balestrini con Luigi Nono, realizzatasi nella composizione per nastro magnetico Contrappunto dialettico alla mente (1968) che intreccia suoni e parole smozzicate contro la guerra in Vietnam, lo sgomento per l’omicidio di Malcom X, i rumori del quotidiano e frammenti di frasi fornite dal poeta. La mostra è un viaggio tra le parole scure della stampa, “detournate” e ricollocate in paesaggi colorati presi da riviste, oppure riprodotte su tela come oscuri orizzonti di petrolio. È già chiarissima, in quegli anni Sessanta che danno i natali al Gruppo 63, la poetica di Balestrini che preleva dalla “realtà mediatica” (ossimoro) gli elementi di costruzione del presente/futuro. La nostra vita – come teorizzò negli stessi anni Guy Debord – è infatti completamente pervasa dall’informazione, dalla propaganda, dai cellulari e dalla pubblicità che sono le sbarre invisibili, le serrature e i secondini del mondo occidentale. Le moltitudini e l’interdisciplinarietà di Balestrini sono ancora oggi il detonatore per una resistenza collettiva risvegliata, ad opera di un immortale guerrigliero della cultura.

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da https://t.ly/PnUDy