Archivi categoria: segnalazioni e avvistamenti

un’intervista a riccardo cavallo

grazie a Roberto Cavallera, e a Paolo Melissi e Satisfiction, qui un’intervista di alcuni anni fa a Riccardo Cavallo: https://www.satisfiction.eu/non-si-tratta-affatto-di-scrivere-un-libro-intervista-a-riccardo-cavallo/

14 aprile, roma, studio campo boario,”a.i.: un fatto. come e perché” (discussione pubblica)

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“1922 – afterlives – ulysses and the waste land in…” @ la sapienza, 13-14 aprile

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“last stand”, sci-fi short film made with a.i.

‘Last Stand’, directed by Hashem al-Ghaili, is reportedly the first short film made entirely by Artificial Intelligence, which took care of writing the script, creating the concept art, generating all the voices, and participating in some creative decisions, as a demonstration to showcase the potential of AI in filmmaking.

“what is the word”: seminario su samuel beckett @ centroscritture, 19 e 26 aprile 2023

19 aprile e 26 aprile 2023, ore 18,
online per CentroScritture

What is the Word

Samuel Beckett

Un seminario in due incontri sulla “poetica dell’impedimento” di Samuel Beckett

A cura di Maria Grazia Tonetto

PRIMO INCONTRO
Mercoledì 19 aprile 2023 / ore 18:00

“What is the Word” è l’ultima poesia di Samuel Beckett, quella che meglio cattura l’estrema sfida portata dall’autore alla scrittura, intesa come pura necessità di dire che persiste oltre il sottrarsi di ogni contenuto particolare e degli accidenti del soggetto percipiente. Il seminario esaminerà la riflessione beckettiana sulla crisi della Presenza o crollo dell’oggetto, “sia quotidiano, storico, mitico, sia fantasmatico”. In questo primo incontro si metterà a fuoco la poetica beckettiana “dell’impedimento”, ripercorrendo il suo costituirsi in alcuni saggi significativi, da Proust (1930) a Pittori dell’impedimento (1948).

SECONDO INCONTRO
Mercoledì 26 aprile 2023 / ore 18:00

Il secondo incontro condurrà nel laboratorio di Beckett. Esaminando alcuni testi poetici-snodo, dagli “addenda” a Watt ai Later Poems, si analizzerà l’articolarsi concreto del principio che le parole debbano allinearsi “in modo da annullarsi reciprocamente”. Si osserverà come Beckett ferisca la sintassi, riduca il verso a immagine logica, utilizzi accumulazioni di ineffabile e strategie combinatorie fino a s-finire il testo. “What is the Word” chiuderà la rassegna sulla sua “letteratura della non-parola”, che punti alla propria cancellazione perché qualcosa del silenzio che è oltre il linguaggio penetri al di qua delle fenditure aperte.

Gli incontri si svolgeranno in una classe virtuale su Zoom, di cui verrà fornito via email il link per accedere prima di ogni incontro.

Le due lezioni del seminario saranno videoregistrate integralmente e messe a disposizione degli iscritti nella pagina RISORSE del sito nei giorni immediatamente successivi al loro svolgimento.

Ulteriori informazioni e iscrizione qui:
https://www.centroscritture.it/service-page/what-is-the-word-samuel-beckett

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audio completo della presentazione della collana ‘lunga conservazione’ @ palazzo delle esposizioni, roma, 29 mar. 2023

 

Nella conversazione si parla di Leopardi, delle edizioni Aelia Laelia e di Carlo Bordini, di Pasolini e le donne, di copertine storiche di edizioni del Novecento, di collezionismo, di “strategie sovversive e derisione del potere nell’avanguardia ungherese degli anni ‘60 e ‘70”, e della poesia e della canzone italiane degli anni Sessanta e Settanta, quando “poeti e scrittori come Calvino, Fortini, Pasolini, Moravia cominciano a ragionare sulla necessità di utilizzare la canzonetta leggera, la musica, il mercato del vinile per creare prodotti di altissima qualità e popolari insieme”.

“50 lire. spettacolo sulle fabbriche senza padrone”: oggi alle 14 su radio onda rossa

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

oggi, martedì 28 marzo 2023, alle ore 14

50 LIRE
spettacolo sulle fabbriche senza padrone

di e con Ferdinando Vaselli
regia Valentina Esposito

La drammaturgia dello spettacolo è costruita a partire dai racconti di soci-operai a Civita Castellana. Durante il percorso teatrale prendono corpo le voci dei protagonisti tra racconto diretto e indiretto, tra confessioni e narrazioni, ed il lavoro procede epicamente verso la rappresentazione simbolica di un’epoca, di un sistema economico e produttivo di un’Italia che non c’è più.

https://archive.org/details/50.lire.2008.09.04 (58′)

info
https://www.oltrelecolonne.it/50-lire-spettacolo-sulle-fabbriche-senza-padrone-della-compangia-20chiavi-in-scena-al-teatro-comunale-la-fenice-di-arsoli/

lo scazzottamento totale di muzzioli / nughette di leonardo canella. 2023

Lo scazzottamento totale di Muzzioli

Leonardo Canella

1.
un libro mi arpiona dentro quando non vuole morire. Attraverso le orecchie la vista il palato. Così lo metto sul pavimento, nello zaino, sul tavolo della cucina. Molto sul pavimento. Allungo la mano e lui c’è, lui è lì, lo tocco. Per Anatomia di una porta di Francesco Muzzioli è stato così. Non ha voluto morire, io disteso sul divano l’ho aperto/chiuso di continuo perché non voleva morire (e finire con la polvere sotto il divano).

2.
Anatomia di una porta ha 103 pp. e misura un palmo di mano se ci metti sopra la tua mano, aperta. Non ha un formato piccolo e neppure uno comune. Dentro viaggi alla guida su un’autostrada a tre corsie e all’inizio pensi che tutto va bene (te lo dice anche il titolo). Tranquillo. E invece no. Muzzioli prende a pretesto la porta per gareggiare alla guida contro Muzzioli. La porta del titolo è un pretesto necessario per indicare i limiti di realtà e mente umana. Limiti insiti a) nella cosa (la porta), b) nella parola per esprimerla, c) nel suo pensiero d) nell’allegoria che la cosa può indicare (sono un anatomista?). Muzzioli non ha pietà di Muzzioli. È un gioco bello e dannato e Muzzioli lo sa. Canella, quello delle Nughette, dice di avere trovato il suo Dio nella nughetta. Muzzioli invece a p.39 scrive che ‘l’unica certezza è l’incertezza, ma senza quel miraggio nessuna mira’. Francesco Muzzioli è un senza Dio.

3.
mi sono fatto l’idea che in Anatomia di una porta trovi Muzzioli al cento per cento. Il critico-l’uomo-lo scrittore. I tre elementi scazzottano di continuo fra di loro (lo capisci anche dall’ impaginazione a tre corsie, dicevo, appetitosamente schizofrenica). Il critico scazzotta con l’uomo, l’uomo con l’autore, l’autore col critico. E il registro diverso nelle tre corsie lo dimostra. Bellissime queste parole di p.45: ‘Il codice fa sorgere un’intera società munita di regole e convenzioni che sono lì per essere trasgredite dalla viva vita, certo, ma che per trasgredirle si deve sempre tenerle ben presenti, qui sta la contraddizione di fondo di ogni libertà’. Insomma, Anatomia di una porta è uno scazzottamento totale. Continua a leggere

oggi, h. 18, incontro dal vivo e online con i libri di carlo sperduti

Oggi alle 18:00, tra appena un’ora, a Perugia: Le regole di questi mondi, un incontro sui libri di Carlo Sperduti, e sulle sue curatele per pièdimosca edizioni, insieme a Niccolò Brunelli e Alyssa D’Errico, in via della Cupa 52, presso il Collegio della Sapienza.

L’incontro è aperto al pubblico e può essere seguito dal vivo o su zoom:
https://us02web.zoom.us/j/88479473000?pwd=SVVWcmRQU3g3WlJZTEdzMDd5VzJGQT09
ID riunione: 884 7947 3000
Passcode: 566951

maciunas, “scritti fluxus”, abscondita

Sandro Ricaldone

GEORGE MACIUNAS
Scritti Fluxus
a cura di Patrizio Peterlini e Angela Sanna
Abscondita, 2023

Il volume raccoglie, per la prima volta in una monografia in lingua italiana, una significativa selezione di testi, pubblici e privati, di George Maciunas, l’inventore di Fluxus. Lituano di nascita e americano di adozione, Maciunas ebbe una personalità sicuramente complessa, di grande cultura e curiosità. Fortemente convinto delle sue posizioni collettiviste, maniaco della catalogazione e della sistematizzazione del sapere in complessi schemi e diagrammi, instancabile lavoratore, grafico sopraffino ma anche affarista ingenuo, Maciunas fu un imprenditore fallimentare, tanto parsimonioso da sembrare avaro, così altruista da investire tutti i propri averi in progetti utopistici al servizio della comunità, di artisti in primis. Da questa raccolta emerge proprio l’ostinata caparbietà, l’inesauribile volontà, l’enorme quantità di energia profusa da Maciunas nel continuo quanto rovinoso tentativo di organizzare e dirigere Fluxus: qualcosa di per sé indefinito, incontrollabile, contraddittorio. Ci è riuscito? Ovviamente no. Com’è possibile, allora, che Fluxus sia non soltanto esistito ma che
continui ancora oggi a incuriosire e a suscitare interesse? È proprio questo il mistero di Fluxus e il fascino, tutt’ora intatto, del suo ideatore.