Archivi categoria: testi di mg online:

“Le carte della casa” è di nuovo disponibile

Maggiori informazioni (e i segnalibri disegnati da Giuditta Chiaraluce) qui:
https://slowforward.net/2025/10/16/le-carte-della-casa-edizioni-volatili-di-nuovo-disponibile/

Distanza tra contesti

pian piano dovrò, penso, un po’ radicalizzare il discorso fatto nel post “distinguere i paradigmi” (https://slowforward.net/2025/10/16/distinguere-i-paradigmi/) perché veramente sembra che le cose non siano (mai) abbastanza chiare. per quanto si spieghi, non è mai sufficiente.
la distanza tra il contesto ancora noto come “poesia” e l’infinita iridescenza dei linguaggi che attraversano il (e sono attraversati dal) senso è veramente abissale. e sembra che l’italia sia tra i paesi meno disposti a rendersene conto.

[https://noblogo.org/differx/pian-piano-dovro-penso-un-po-radicalizzare-il-discorso-fatto-nel-post]

la prima ristampa delle “carte della casa” (edizioni volatili)

prima ristampa de "Le carte della casa" (Edizioni volatili)una delle sequenze in prosa a cui più tengo è Le carte della casa, nata nel 2005 tra il centro e il margine delle pagine di quello che sarebbe poi stato il libro La casa esposta (Le Lettere, 2007), e rimasta inedita.

nel 2019-20 Giuditta Chiaraluce e Giorgiomaria Cornelio mi chiedono un testo per il loro progetto esoeditoriale Edizioni volatili. la plaquette esce nel 2020, e ha – nonostante il periodo non facile – qualche riscontro che ho raccolto qui:  https://slowforward.net/2021/01/17/le-carte-della-casa-edizioni-volatili-con-immagini-di-giuditta-chiaraluce/

il libretto era esaurito da un po’, e sono ora assai felice che ne esca una prima ristampa. la foto si riferisce a questa.

invito chi lo desiderasse a scrivermi (non prima di una decina di giorni da oggi) per sapere come averne copia.

territori esterni

anche, qui, sul sito dell’eterozigote #differx (e non solo su slowforward) si può – volendo – leggere l’articolo sui territori esterni (estranei) a quello che si chiama usualmente “poesia”: https://differx.noblogs.org/2021/06/23/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni-differx-2021/

i nomi delle cose che non sono “poesie” (e che si disinteressano felicemente di essere o meno considerate tali) sono tanti, tantissimi, non censibili. al link se ne elencano alcuni, fra cui #deviazioni #derive #nioques #frisbees #tropismes #drafts #ossidiane #endoglosse #ricognizioni #tracce #prati #paragrafi #incidents #saturazioni #nughette #sinapsi #disordini #dottrine #spostamenti #spore #frecce

post numero quindicimilauno

ad oggi su differx.noblogs.org sono comparsi 15mila post, con picchi di visite giornaliere superiori alle 20mila, stando esclusivamente ai browser Chrome e Firefox.
ignoro il perché del successo del blog, che in alcuni momenti ha addirittura superato o si è avvicinato alle trentamila visite giornaliere; ma – come si dice – mi corre l’obbligo di ringraziare chi dà (energica) fiducia a questo spazio di politica, letteratura, arte. 
il blog era nato come “gemello eterozigote” di slowforward.net (dissimile/simile), ma è felicemente e inaspettatamente cresciuto in questi ultimi mesi. 
THANKS, readers: cercherò di non deludervi in nessun modo, continuando sulle linee politico-culturali fin qui perseguite, nel segno della sperimentazione e della A cerchiata.

MG
aka
differx

il presente post è il numero 15001 

[r] _ “cambio di paradigma” (2010): il pdf del thread intero su n.i.

nel 2010, prima sul “verri” e poi su Nazione indiana, è comparso un mio testo, Cambio di paradigma, che cercava di ipotizzare alcuni elementi descrittivi di un certo versante della scrittura di ricerca che si andava facendo almeno dal 2003-2004 in avanti, ma in verità già dagli anni Novanta. non poteva, quel testo, non suscitare qualche movimento di risposta. alcuni su
Nazione indiana, altri su altre piattaforme, siti o social. il thread su N.I. è visibile interamente come pdf al link che segue: https://slowforward.files.wordpress.com/2020/08/m_giovenale_cambio-di-paradigma__nazione_indiana_21-10-2010.pdf

 

se domani

non è così assurdo pensare che se domani gli usa e israele legalizzassero & normassero il cannibalismo, lo stupro, l’incesto, la pedofilia, lo stragismo, la fucilazione senza processo, le bombe sulle abitazioni civili e la sedia elettrica per qualsiasi ‘diversità’, non ci stupiremmo come dieci-venti anni or sono. 

sarebbe atroce, antiumano, ci rivolteremmo; ma vedremmo questi orrori come non completamente fuori quadro rispetto a come già stanno le cose adesso.

(src)

https://slowforward.net/2025/09/23/se-domani/

¿israel as a self-determination project?

as for now, and for what history shows, israel as “a self-determination project” is

(1) refused by thousands of jews of the diaspora;

(2) the thin mask hiding an old & long term colonialist/apartheid project;

(3) a genocidal machine from the beginning;

(4) a dramatically failed attempt at offering a place or shelter to some people at the sole expense of the lives and land of other people;

(5) the truest bloody betrayal of the heritage of the Shoah.



¿israel as a self-determination project?

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

stop poetry now

ogni tanto mi arrivano messaggi non richiesti di difesa della poesia, definizioni di poesia, osservazioni sulla poesia. proprio la poesia-poesia. oppure vedo post (in cui vengo nominato) in tema di poesia. oggi, 2025.
vorrei sottolineare che non mi occupo praticamente più di poesia ma di scritture di ricerca, che sono per il 99% tutt’altra cosa, completamente altra cosa, rispetto alla poesia. ci sono molti nomi per nominare molte (diverse) cose: https://slowforward.net/2021/06/23/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni-differx-2021/

la rete non è la rete dei discorsi (delle interpretazioni)

in un nuovo “pod al popolo” (numero #077) mi sono appena interrogato sulla “catena social” e il genocidio: https://slowforward.net/2025/08/27/pap-077-la-catena-social-e-il-genocidio/
cercando di non ridurre il discorso della rete a una banale “rete dei discorsi”, bidimensionale e strumentale.