Archivi tag: cambio di paradigma

ricerca letteraria come “evento aprente”. un appunto a proposito degli anni settanta (dall’incontro di ieri sulla “letteratura circostante”)

In attesa di proporre l’audio dell’intervento completo:

[…] Detto in poche parole: a partire soprattutto dalla fine degli anni Sessanta (ovvero dalla fine del primo decennio di quello che continuo a chiamare e ritenere un cambio di paradigma), le complessità e le articolazioni delle scritture poetiche e in senso ampio creative hanno messo i poeti (o coloro che tali intendevano essere) in condizione di estrema difficoltà.  Alcune generazioni, per via dell’accelerazione degli stimoli culturali e per il senso di soffocamento dato dalle urgenze storico-politiche, si sono trovate in una condizione di impasse (o proprio schiacciamento) tra la necessità o insomma il desiderio (aggiungerei: spesso infantile o adolescenziale) di aderire al modello dato dall’onda lunga del Romanticismo (e, azzarderei, del petrarchismo lessicale) e la realtà ipercomplessa e infinitamente frammentata della contemporaneità.

Come fa a scrivere, e cosa scrive, un io che non solo non ha la “i” maiuscola, ma è scisso in particole, e le cui schegge sono circondate da un contesto e discorso culturale e storico estremamente complesso, vasto, articolato?

(Un solo esempio: nell’arco di appena sette anni, tra il 1967 e il 1974, escono ben cinque opere capitali e rivoluzionarie di Jacques Derrida: La voce e il fenomeno, Della grammatologia e La scrittura e la differenza nel 1967, Margini nel 1972, Glas nel 1974).

Poteva porsi aproblematicamente in sintonia con questo stato di cose la generazione che aveva vent’anni, o poco più, nell’arco di tempo che va dalla fine degli anni Sessanta alla fine dei Settanta? Si collocava in quel tratto storico una disponibilità, una apertura, un varco – diciamo – praticabile per i giovani scrittori, che non fosse quello della forbice aperta tra euforia e disforia (seguendo il suggerimento di Gianluigi Simonetti in La letteratura circostante), tra verbalizzazione immediata, diciamo a volte naif, e ricaduta nelle forme chiuse ossia nell’ormai vecchio istituto delle forme propriamente letterarie (blindate nel comparto Letteratura)?

I termini della reazione di quelle generazioni allora possono forse non essere stati semplicemente quelli del rifiuto, ma del rifiuto che maschera un colossale senso di inadeguatezza, probabilmente fondato. Se nel 1971 Dario Bellezza a 27 anni pubblica Invettive e licenze e un contesto letterario lo accetta senza il minimo imbarazzo e ne fa addirittura un punto di riferimento (ritenuto valido addirittura oggi), è perché difficilmente sia il poeta sia il contesto sarebbero stati in grado di sorridere troppo davanti ai propri sentimenti di impotenza e inadeguatezza, appunto. Sentimenti che reagivano ai ben diversi materiali letterari che arrivavano dal «verri» fin dal 1956, e da «Tel Quel» dal 1960.

A mio modo di vedere sarebbe stato necessario, come in tutti i sistemi sottoposti a tensione,  un lungo tempo di elaborazione per vedere qualcuno appropriarsi dei materiali di quegli anni. Per certi aspetti, l’entità che prese subito familiarità con la situazione e addirittura la spostò dal piano storico al piano – direi – antropologico (generale) fu il teatro di ricerca, su cui non ci soffermeremo. Ma altre cose accadevano negli anni Settanta. Cose che ci riportano ai nomi di Corrado Costa, Giulia Niccolai, Adriano Spatola, e a molti altri, in grado di misurarsi nell’immediato con quanto andava producendosi. 

Ci sono stati cioè intellettuali, poeti e scrittori, che della complessità e della ricerca letteraria hanno fatto sfida e necessità e non vi hanno rinvenuto affatto schiacciamenti inaccettabili, soffocamento, inadeguatezza, margine, inabitabilità. 

Si è trattato di autori che, vedendo nella neoavanguardia non necessariamente un’esperienza vincolante ma al contrario un evento aprente, si sono misurati con la scrittura della complessità, con la frammentazione, oltre che con la fantasia, anche, delle interazioni tra codici: letteratura, arti visive, materiali verbovisivi, musica sperimentale, e addirittura “scrittura asemantica” (così Gillo Dorfles a proposito di Irma Blank, nel 1974).

Se ne è parlato e se ne parlerà.

[…]

 

oggi: intervista a mg su neutopia blog

Grazie a Davide Galipò e alla redazione di NeutopiaBlog per questa intervista:
https://neutopiablog.org/2023/12/14/dal-ritorno-allordine-alla-vergogna-della-poesia-intervista-a-marco-giovenale/


fra i temi trattati: il “ritorno all’ordine” a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila, la diversa situazione in Francia nello stesso periodo, la “vergogna della poesia”, il digitale nel testo, i testi senza bibelots, IA e “mancare a sé”, il rifiuto di “finanziarizzare” la conoscenza, la critica letteraria e le nuove scritture, assertività / non-assertività, documento contro monumento, scritture memoriali (senza ego), alcune procedure della ricerca letteraria, la ricerca come esito di una collettività, Ákusma, “words to be looked at”.

nuovo post sul blog ‘esiste la ricerca’ (mtm): audio completo del primo incontro, del 16 giu. 2022 a roma (allo studio campo boario)

con le voci di Vincenzo Ostuni, Andrea Inglese, Marco Giovenale, Massimiliano Manganelli, Francesco Muzzioli, Chiara Portesine, Giorgio Patrizi, Luigi Magno, Stefano Colangelo et alii

https://www.mtmteatro.it/audio-integrale-dellincontro-del-16-giugno-2022-allo-studio-campo-boario/_

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oggi, 9 novembre, studio campo boario (roma): presentazione di “dialoghi della sedia”, di chiara serani

presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
OGGI, giovedì 9 novembre 2023, alle ore 18:30

presentazione del libro DIALOGHI DELLA SEDIA,
di Chiara Serani

ne parlano Marco Giovenale e Luigi Severi

letture dell’autrice e di Michele Zaffarano

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/299159652960599

https://www.anteremedizioni.it/

9 novembre, studio campo boario (roma): presentazione di “dialoghi della sedia”, di chiara serani

presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
giovedì 9 novembre 2023, alle ore 18:30

del libro DIALOGHI DELLA SEDIA, di Chiara Serani
parleranno Marco Giovenale e Luigi Severi

letture dell’autrice e di Michele Zaffarano

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/299159652960599

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il secondo compleanno del ‘multiperso’

Oggi è il secondo compleanno del blog multiperso, curato da Carlo Sperduti.

Per l’occasione, si può leggere – al link qui sotto – un piccolo riassunto della sua evoluzione, la data di uscita dell’antologia L’ordine sostituito, che nel 2024 inaugurerà il catalogo della nuova casa editrice déclic, i nomi delle persone che hanno scritto il libro e le date e i luoghi di due serate di anteprima, a Perugia e Roma, all’inizio di dicembre:

https://multiperso.wordpress.com/2023/10/22/il-multiperso-compie-due-anni-in-arrivo-lordine-sostituito-lantologia-declic

di catastrofi e pomfi / luca zanini. 2023

[termine di un lungo giorno” unità attosecondi scala frangipane una farina di vertebrati spiega il braille a Gondomar il brodo universale che arriva ai nodi se colmi di] i] magazzeni plurimi all’asta vuole macchiarlo? vuole il contributo i prodotti aderenti blister  a vista una] misura sfitta consola è aperto e chiuso si rinnova sistemi completamente i] malatini loro inesorabile la] controfigura salva i presidenti qualche] assessore nìcchia briciole protocolli terminal para uma leitura rápida] [a mão direita lê o final de uma linha enquanto a mão esquerda antecipa a leitura da próxima questo] non è il tuo nome utente
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nasce oggi il blog di elr = esiste la ricerca

https://mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

L’idea / iniziativa dialogica e orizzontale Esiste la ricerca è oggi anche un blog, uno spazio in rete ospitato dal sito di MTM – Manifatture Teatrali Milanesi.

Ne danno il lieto annuncio i genitori intellettuali & curatori Antonio Syxty, Michele Zaffarano e Marco Giovenale. Con un grazie particolare a tutto l’ensemble del sito.

Per sapere di che si tratta, ecco il primo post: https://www.mtmteatro.it/esiste-la-ricerca-elr-uno-spazio-online/

Per seguire il blog: https://www.mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

Buona lettura
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