DAL TRAUMA ALLA DENUNCIA: SOLDATI ISRAELIANI RACCONTANO L’INDICIBILE.
di Lavinia Marchetti
Oggi potremmo parlare dell’ennesima offensiva contro civili inermi, a Gaza city, morte e distruzione. Dichiarazioni di Netanyahu, dei naziministri, eppure, ormai, abbiamo capito che andranno avanti, fino alla fine. Sì, le nostre istituzioni condannano (con due anni di ritardo e centinaia di migliaia di morti dopo), ma presumibilmente non faranno nulla. E allora il lavoro storico diventa fondamentale, perché cancelleranno le prove. La deportazione serve anche a quello, a far sparire le tracce, con le ruspe, con le bombe. Quindi dobbiamo impegnarci a conservare una memoria, ordinata, complessa, quotidiana.