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pod al popolo, #016_ la scrittura di ricerca *non* è asemic writing

Per qualche motivo, negli ultimi dieci anni (circa), si è diffuso non poco l’errato luogo comune che bizzarramente identifica o avvicina scrittura di ricerca e asemic writing, mentre le due cose sono radicalmente diverse. La prima indica una testualità lineare o complessa tuttavia leggibile, e di ambito letterario; mentre la seconda appartiene integralmente all’invenzione grafica e all’illeggibilità. Lo ripeto in un minuto circa di Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

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Nell’immagine qui sotto si ammira la differenza evidente tra l’incipit di un celebre testo di ricerca e (a fianco) un non celebre esempio di asemic writing:

pod al popolo, #015_ poesia riconoscibile, poesia ri-conosciuta, e postpoesia

Su Snaporaz il 20 luglio è comparso questo articolo di Gilda Policastro:
“Siamo in troppi a farmi schifo”: i poeti e il loro pubblico https://www.snaporaz.online/siamo-in-troppi-a-farmi-schifo-i-poeti-e-il-loro-pubblico/

Il 3 agosto Fahrenheit (RadioTre) invita lei a parlarne, insieme a Elisa Donzelli e Maurizio Cucchi (il link che segue è già predisposto per far iniziare la trasmissione nel punto preciso in cui Susanna Tartaro introduce il dialogo, a 36′ 23”):
Poesia, come riconoscerla? https://www.raiplaysound.it/audio/2023/08/Fahrenheit-del-03082023-737b0288-4446-4f8b-ae03-421758ccd08e.html?ts=2183

Last & least: attraverso una serie di annotazioni audio montate assieme (chiedo venia per la variabilità del timbro e dell’altezza dei suoni), ho cercato di intercettare gli argomenti di Policastro, Donzelli e Cucchi rispondendo in particolare ai rilievi di quest’ultimo, in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

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N.b.: nella registrazione non faccio alcun cenno alla mia sommaria ricostruzione di un periodo cruciale della distribuzione/editoria di poesia tra inizio anni Ottanta e primi anni Duemila, e quindi della situazione tragicomica in cui si trova la poesia (assertiva) contemporanea; ma chi lo desidera può leggere questi due interventi:

https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/
e
https://slowforward.net/2022/10/12/italia-sommersa-francia-emersa/

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link e materiali da/per “cose chiuse fuori” (aragno, collana ‘i domani’, 2023)

[post in progressivo aggiornamento]

Cose chiuse fuori
Nino Aragno Editore, Torino 2023
collana ‘i domani’, diretta da M.G.Calandrone, A.Cortellessa e L.Pugno

La pagina del libro nel sito dell’editore: 
https://www.ninoaragnoeditore.it/opera/cose-chiuse-fuori

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Prima occasione di lettura: a Roma, il 21 giugno, nel contesto di un reading collettivo della collana ‘I domani’:
https://slowforward.net/2023/06/16/roma-libreria-tomo-21-giugno-letture-dalla-collana-i-domani-aragno-editore/

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recensioni:
Antonio Devicienti su Le parole e le cose (31 lug. 2023):
https://www.leparoleelecose.it/?p=47420
pdf qui: https://slowforward.files.wordpress.com/2023/06/antonio-devicienti-su-cose-chiuse-fuori_-lplc-31-lug-2023.pdf

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autoannotazioni:

Sulla sezione Le fortune del libro, in parte comparsa sul n.33 (gen.-mar. 2006, pp. 176-185) di «Nuovi Argomenti», e poi nel Nono quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), si può leggere qui un’annotazione del 22 maggio 2006 : https://slowforward.net/2006/08/12/22-maggio-2006-annotazione-fortune/

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podcast e video:

Podcast della lettura e presentazione a RadioTre Suite, 8 lug. 2023: 
https://slowforward.net/2023/07/09/podcast-del-reading-radiotre-suite-cose-chiuse-fuori-di-mg/
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Prima presentazione alla Libreria Panisperna, 17 luglio 2023: https://slowforward.net/2023/07/15/cose-chiuse-fuori-aragno-17luglio2023/
Audio:

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brani e anticipazioni:

Una scelta di cinque testi sul sito di Nuovi Argomenti (5 giu. 2023):
http://www.nuoviargomenti.net/poesie/cose-chiuse-fuori-una-autobiografia-semivera-degli-anni-dieci-e-poco-dopo/

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Qui di séguito la quarta di copertina del libro:

cliccare per ingrandire

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Parte delle note nel libro, accresciute

Cose chiuse fuori conclude/completa e sigilla, “chiude fuori”, una possibile esalogia (“ES-a-logia”, volendo), di cui qui di séguito si dà il disegno – con nessun riferimento cronologico: i tasselli che andrebbero infatti pensati come “contemporanei in quindici anni” circa (2000-2015) sono La casa esposta, Delle osservazioni, Shelter, Delvaux, Maniera nera – e, appunto, questo libro.

Libro che – oltre a pagine inedite – riprende in parte – e colloca in struttura – anche vari e variati testi usciti in Altre ombre (La camera verde, 2004), Superficie della battaglia (La camera verde, 2006), materiali inclusi nel Nono quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), e Delvaux (Oèdipus, 2013).

È scrittura “assertiva”? Sì, in gran parte o del tutto. L’esalogia funziona da traccia novecentesca, diciamo, all’interno di un progetto di “opera di opere”, o raggiera più ampia di testi, che sarà o vorrà essere estranea a cronologia, storia, “sviluppi” e insomma a una presunta diacronia; e che includerà, in netta maggioranza, pagine non assertive.

Nella raggiera, che si intitolerà paradossalmente Delle restrizioni, l’elemento Cose chiuse fuori occuperà un posto strutturale.

 

pod al popolo, #010_ il pubblico dell’economia della poesia

Come ragionevolmente aggiornare il celebre titolo 1975 di Berardinelli & Cordelli? La risposta in questo decimo Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

pod al popolo, #008_ “doppio semplice” (sul multiperso)

Sul sito ‘Multiperso’, di Carlo Sperduti, è uscito ieri Doppio semplice, sagoma in prosa da cui si evince che, come sentenziava Heidegger, “il linguaggio è la casa dell’essere”, ma le rifiniture e la climatizzazione lasciano a desiderare. Gòdine o sòffrine l’audio, o lettore, in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.


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https://multiperso.wordpress.com/2023/06/01/doppio-semplice/

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audio completo della lettura del 25 aprile a forte bravetta: l. pugno, m. fianco, m. giovenale, v. ostuni

Lettura a Forte Bravetta in occasione del 25 aprile (2023): testi di Laura Pugno, Michele Fianco, Marco Giovenale, Vincenzo Ostuni. Cenni introduttivi e conclusivi di Michele Fianco.

Il file audio, registrato purtroppo a bassissima qualità da MG, è stato già generosamente ospitato e trasmesso da Radio Onda Rossa, grazie a Federico Raponi: 

http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/tuttascenateatro/2023/05/letture-partigiane-martedi-09-maggio
(podcast .ogg qui)

Il file è ascoltabile anche su slowforward:


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(podcast .mp3 qui)

pod al popolo, #003 _ cinque minuti sulla postpoesia

Come non esistesse (o: acciocché cessi d’esistere) un radicato radicante analfabetismo sui temi della postpoesia, riecco Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Stamattina legge dalle pp. 49-51 di Qualche uscita. Postpoesia e dintorni, di Jean-Marie Gleize, raccolta di saggi (da Sorties, 2009) tradotta con sprezzo del pericolo da Michele Zaffarano e pubblicata da TIC Edizioni. Buon ascolto.

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pod al popolo, #001 _ “non sa cosa si perde”

Con acuto senso di colpa e inopportunità inizia oggi Pod al popolo. Il podcast irregolare, un ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo, che quest’oggi – come ogni calendario annuncia – festeggia senza il minimo pudore la nuova ristampa de La gente non sa cosa si perde. Buon ascolto.