Archivi tag: poesia concreta

issue #13 of the “typewritten” artists’ book series: “the typographic dante – purgatory”, by barrie tullett

No.13 in the TYPEWRITTEN artists‘ book series: The Typographic Dante – Purgatory by Barrie Tullett.

Included in this book is the typewritten section “Purgatory” with 33 typographics printed in monochrome, originally written on different typewriters with different coloured ribbons.

Printed on a Gestetner 320 mimeograph. Hand-bound edition of 45 copies for which 30 are for sale, 36 pages, 28x21cm landscape size.


The TYPEWRITTEN series is edited, printed, hand-bound and published by psw – Petra Schulze-Wollgast

Available here: https://www.psw.gallery/typewritten

https://www.facebook.com/petra.schulze.359/posts/10217521047416742
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poems from caixa preta / augusto de campos. 1975

Poems from Caixa Preta (Black Box), Augusto de Campos. From Augusto de Campos (b. 1931) and Julio Plaza (1938–2003), Caixa Preta (São Paulo, 1975):

Poems from Caixa Preta (Black Box), Augusto de Campos. From Augusto de Campos (b. 1931) and Julio Plaza (1938–2003), Caixa Preta (São Paulo, 1975). 92-B22192. Courtesy Augusto de Campos. Courtesy Anabela Plaza. _ Reblogged from https://www.getty.edu/research/exhibitions_events/exhibitions/concrete_poetry/

 

 

franz mon, 1926-2022

https://allnewspress.com/literature-writer-franz-mon-died/

https://time.news/writer-franz-mon-died-free-press/

https://www.zeit.de/kultur/literatur/2022-04/franz-mon-lyrik-konkrete-poesie-nachruf

https://frankfurt.de/aktuelle-meldung/meldungen/zum-tod-von-franz-mon

https://www.faz.net/aktuell/feuilleton/buecher/autoren/zum-tod-von-franz-mon-17946354.html

alcuni primi link per maurizio spatola

la nota biografica sul sito archiviomauriziospatola.com:
http://www.archiviomauriziospatola.com/ams/indexweb.php?name=WEB&file=bio

la notizia della scomparsa di Maurizio Spatola, su Artribune:
https://www.artribune.com/editoria/2022/03/morto-il-poeta-maurizio-spatola-co-fondatore-delle-edizioni-geiger/

il pdf della mostra sulle Edizioni Geiger alla Biblioteca Classense, nel sito di M.S.:
http://www.archiviomauriziospatola.com/prod/pdf_worksand/W00233.pdf

le locandine della mostra in un post di M.S.:
https://archiviomauriziospatola.wordpress.com/2014/05/05/ravenna-i-libri-delle-edizioni-geiger-mostra-alla-biblioteca-classense/

Intervista di Francesco Aprile a Maurizio Spatola:
https://www.utsanga.it/aprile-edizioni-geiger-una-sperimentazione-permanente/

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https://slowforward.net/tag/archivio-maurizio-spatola/ 
https://slowforward.net/tag/maurizio-spatola/

 

 

mirella bentivoglio: l’altro lato della luna

Sandro Ricaldone

MIRELLA BENTIVOGLIO
The Other Side of the Moon
L’altra faccia della luna
a cura di Paolo Cortese e Davide Mariani
http://www.postmediabooks.it/2022/328bentivoglio/9788874903283.htm
postmedia books 2022

Mirella Bentivoglio è stata una artista, poetessa e performer che ha operato nell’ambito delle poetiche verbo-visuali occupandosi sia di poesia concreta che di poesia visiva come critico e artista, con le sue composizioni di parole e immagini, collage e grafiche. Mirella Bentivoglio ha anche curato numerose iniziative di arte al femminile in Italia e all’estero, tra cui la mostra di ottanta donne Materializzazione del linguaggio ai Magazzini del Sale nell’ambito della 37a Biennale di Venezia (1978). Ha pubblicato poesie in volume per Scheiwiller nel 1943 e monografie e saggi in Italia e all’estero (Francia, Stati Uniti, Paesi Bassi, Germania), editi, tra gli altri, da Fabbri, Mazzotta, Eidos. Nel 2011 l’artista ha donato la sua ricca collezione-archivio di arte al femminile, raccolta in anni di forte impegno anche come curatrice di mostre, al “Mart” (Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Il libro accompagna l’omonima mostra al Museo Stazione dell’Arte di Ulassai (dal 25/9 – al 5/12/2021) e all’Istituto Italiano di Cultura di Atene in collaborazione con Gramma_Epsilon Gallery (dal 8/3 – al 10/5/2022). Con saggi in italiano e inglese di Rosaria Abate, Davide Mariani e Rosanna Ruscio.

 

L’intera vicenda artistica di Mirella Bentivoglio può essere ben raffigurata attraverso l’azione, tanto concettuale quanto materiale, del “rompere” per “costruire” o “ri-costruire”. Sarà questa attitudine, infatti, a definirne la poetica e il pensiero critico. Durante il suo lungo percorso creativo, l’artista ha, di fatto, “rotto” parole, espressioni, schemi e concezioni, con l’intento non solo di dare forma a nuove visioni e interpretazioni ma, soprattutto, di svelare il senso profondo della natura e della cultura. Quel “rompere”, Bentivoglio, lo intende come la metafora di una frattura da cui trapelano inediti significati, capaci di andare al di là delle apparenze per mostrare la reale essenza delle cose. Le origini del suo operare, come è stato più volte segnalato, sono riconducibili a Marcel Duchamp, a Man Ray, al dadaismo ma anche e soprattutto al futurismo, aspetto quest’ultimo confermato dalla stessa artista in un’intervista rilasciata in tarda età.
_ Davide Mariani

Il senso della rappresentazione in stretto rapporto con gli spazi all’aperto, l’attenzione al valore antropologico del rapporto uomo e natura, erano aspetti d’una ricerca largamente praticata negli anni Settanta. In Europa e anche in Italia, c’erano artisti e collettivi che operavano nel sociale e s

ul territorio, negli spazi della natura, costituendo una rete di presenze attive e vitali alla quale Mirella Bentivoglio rispondeva proponendo la sua poetica complessa e individuale. Senza cedere alle facili suggestioni, l’artista aveva elaborato uno stile personalissimo che corrispondeva alla sua complessa visione delle cose, dove ogni singolo elemento si legava ad un altro condizionando e restando condizionato. Così, anche la scelta della città come luogo in cui far vivere l’opera diventava l’occasione per ribadire la potenzialità, congetturale e plurima racchiusa entro ogni cosa. “Il monumento occidentale è il feticcio del potere e l’emblema occulto della paura: celebra la morte, e ha un significato univoco- scriveva nel 1983- io cerco invece di realizzare strutture pubbliche che stabiliscano rapporti col contesto etnico e spaziale dando luogo a metafore aperte”.
_ Rosanna Ruscio

 

souvenier (zufallsgedicht – random pome). poesie a caso / takako saito. 2000

Takako Saito, souvenier / a souvenier (Zufallsgedicht – random pome). Poesie a caso, 2000
Collezione Giuseppe Garrera

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lost sonnets / catherine vidler. 2018 [timglaset editions]

https://timglasetcom.files.wordpress.com/2018/09/lost-sonnets-free.pdf

 

from:
timglasetcom.files.wordpress.com/2018/09/lost-sonnets-free.pdf

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and, please, enjoy these sonnets too:

– nanni balestrini. da “ipocalisse”. 1980-83 [09-06-2014 .it]

– mark staniforthanti-sonnets. 2019 [25-11-2021 .en]

– mark staniforthfryup sonnets. 2019 [26-11-2021 .en]

– mark staniforthnon-sonnets. 2020 [27-11-2021 .en]

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Mary-Ellen Solt, Moonshot Sonnet, 1964

derek beaulieu: steal my work!

Just visit https://derekbeaulieu.ca/pdfs/

From a post by Derek Beaulieu:

I post free downloadable PDFs of  many of my publications, including most of my full-length books. I believe that today’s reader seeks writing in different forms and that reading has taken on different shapes. By releasing books as PDFs in to the collective commons, writing can better engage with new, liquid, forms of reading and collaboration.
I believe that releasing my writing online for free encourages new and unexpected ways of people engaging and responding with the writing; it  will encourage experimentation and reaction. I encourage authors to scan your publications & release them online as a free PDFs.
So here you go, I’m giving it all away.

#beyourownpirate

Just visit https://derekbeaulieu.ca/pdfs/

“il novecento: la linea anti-lirica” @ centroscritture.it da domani, 13 dicembre, per 6 incontri + 1

https://www.centroscritture.it/service-page/iv-poesia-contemporanea-anti-lirica

inizia lunedì 13 dicembre, domani, il secondo ciclo online sulla poesia del Novecento, dedicato alla linea e alle tradizioni anti-liriche. tutte le informazioni a questo link.

(C) Nanni Balestrini

dalle avanguardie storiche di inizio Novecento alle sperimentazioni più recenti, la rottura con la tradizione, la prospettiva utopistica ed emancipativa di movimenti, autori e opere che hanno tentato di porsi al di là della lirica, della soggettività e della testualità poetica tradizionale.

oggi: 7 ottobre, genova, inaugurazione di “ricerce verbosonovisive”, a cura di sandro ricaldone

Tomaso Kemeny

RICERCHE VERBOSONOVISIVE
a cura di Sandro Ricaldone
presso Leonardi V-idea – Genova
vico San Giorgio 2

Inaugurazione OGGI giovedì 7 ottobre 2021, alle ore 18 (e fino alle 24)

7 ottobre – 2 dicembre 2021

Negli anni successivi alla conclusione del secondo conflitto mondiale, le ricerche avviate in maniera esplosiva dalle avanguardie futuriste e dadaiste, con i loro diversi addentellati, e coltivate – in margine alla direttrice portante del movimento – da alcuni surrealisti, hanno ripreso il loro procedere negli ambiti delle pratiche verbali, strettamente legate alle dimensioni visive e sonore della parola (o del suo materiale primario: la lettera, il fonema) e nel suo rapporto con il segno o – tra analogia e antitesi – con l’immagine massmediatica.
In questo rinnovato fermento si sono intrecciati gli apporti di gruppi e movimenti diversi: dal Lettrismo, creato nel 1946 da Isidore Isou, alla Poesia sonora di Henri Chopin e François Dufrêne; dalla poesia concreta germinata in Brasile e in area mitteleuropea, non senza propaggini italiane (Arrigo Lora Totino, Adriano Spatola) alla Scrittura visuale degli Oberto e di Ugo Carrega; dalla poesia tecnologica dei fiorentini Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini alle prove dei napoletani di Linea Sud (Stelio Maria Martini, Luciano Caruso) per finire con le grafie musicali di Sylvano Bussotti e le partiture verbali di Giuseppe Chiari
La mostra che Leonardi V-idea presenta dal 7 ottobre, riunisce – senza ambizioni di sistematicità, ma coinvolgendo un importante numero di autori – materiali d’epoca (originali, multipli, riviste, volumi, vinili, registrazioni video e sonore) che attengono agli svolgimenti di queste tendenze, creando un contesto pluridimensionale nel quale si inserisce un nuovo lavoro di Roberto Aloi, che offre, utilizzandola come spartito, una lettura musicale di una tavola verbovisiva di Tomaso Kemeny.

A cura di Sandro Ricaldone

La mostra è aperta dal martedì al sabato dalle 16,30 alle 19,00 a partire dall’8 ottobre fino al 2 dicembre, presso gli l’archivio Leonardi V-Idea in vico San Giorgio 2.

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evento facebook: https://www.facebook.com/events/230164925713990/

alcune immagini :

una scheda sulla poesia concreta [framm.] / clementina greco. 2019

“La poesia concreta è un fenomeno di difficile datazione e categorizzazione a causa della sua natura proteiforme. Ad ogni modo, è possibile rinvenirne la nascita nel 1943 con la pubblicazione di Tipogrammi per Marinetti e di Parole per la guerra di Carlo Belloli, il quale agisce come precursore e diffusore di una poesia che egli chiama visuale, contrassegnata dalla semantizzazione del carattere tipografico, dello spazio bianco e della materia del supporto. I contatti di Belloli con Emilio Villa e quelli di quest’ultimo con Waldemar Cordeiro, esponente del Grupo Ruptura di San Paolo, esporteranno i principi della poesia concreta in Brasile dove, nel 1952, viene fondato il Grupo Noigandres da Augusto de Campos, Haroldo de Campos e Décio Pignatari. L’anno seguente, Eugen Gomringer, Marcel Wyss e Dieter Rot fondano a Berna la rivista «Spirale» (1953-1964), dove trovano spazio numerose poesie concrete, per esempio di Helmut Heissenbüttel, di Ernst Jandl e di Claus Bremer. Risale al 1956 l’Esposizione Nazionale di Arte Concreta presso il Museo di Arte Moderna di San Paolo a cui partecipa, tra gli altri, lo stesso Gomringer. Il gruppo brasiliano si organizza programmaticamente e giunge a redigere, nel 1958, un Piano pilota per la poesia concreta, in cui vengono esposti i principi fondamentali del movimento, tra i quali la creazione della poesia come una struttura; l’eliminazione dell’io poetico per la ricerca dell’oggettività; l’esclusione di procedure casuali e ornamentali; l’identificazione della poesia come un oggetto a sé stante che comunichi il suo contenuto-struttura e non il suo contenuto-messaggio. E’ in questi anni che Gomringer entra in contatto con Franz Mon e Max Bense, i quali daranno linfa alla poesia concreta europea sia dal punto di vista pratico che da quello teorico. Bense, oltre a scrivere i quattro volumi di Aesthetica (1954-1960), fonda la rivista «Rot» (Stoccarda, 1960-1997) che rappresenta un importante terreno di dibattito tra poeti concreti di tutto il mondo come Dieter Rot, Ian Hamilton, Pierre Garnier, Emmett Williams, Gerhard Rühm, i Noigandres e, ovviamente, Belloli […]”.

Clementina Greco

Il testo continua qui: culturedeldissenso.com/poesia-concreta/

https://www.culturedeldissenso.com/poesia-concreta/