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31 dic. 2021, auguri: in poesia, domani ricomincia il 1957

31 dic. 2021

Stiamo pronti. Nel novembre 2022 saranno apparentemente / inutilmente trascorsi 65 anni dal novembre 1957.
Ossia 65 anni dalla polemica Pasolini-Sanguineti sulle pagine di “Officina”. Il novembre 1957, come tutti sanno, non è mai uscito dal calendario cranico delle faune di bosco e sottobosco, ossia degli epigoni e sottoepigoni detentori o meglio eredi della distribuzione libraria (un tempo “editoria”) ytalyana.

In “poesia”, soprattutto, il 1957 non è proprio in grado di finire. Il fatto è inaggirabile. Per Mondadori in primis, ma a cascata per tutta o quasi tutta l’editoria grande, media, mediopiccola e piccola, ogni 31 dicembre la casella si inceppa e l’anno torna a essere il 1957.
C’è stato un lungo momento, soprattutto tra il 2003 e pochi anni fa, in cui una generazione, la mia, sembrava sicura che fosse ancora possibile rimettere gli orologi. Ma figuriamoci.
E sembra adesso – soprattutto leggendo i quasi-millennial che fanno capoccella dalla distribuzione contemporanea – che quel 1957 abbia trovato nuovi solidissimi alleati. Che si spingono con l’estro tutt’al più a fare i trasferelli da Sereni, Penna, Fortini, Pasolini. Ma stop. Non sia mai che si riesca ad entrare negli anni Sessanta del Novecento. Del secolo XXI non parliamo proprio.

(Mi riferisco ovviamente al mainstream, non alla ricerca letteraria),
In tutto ciò, l’appoggio dei destri seniores di quella polemica ha il suo peso. Li ritroveremo tutti domani mattina, sabato 1 gennaio 1957. Buon anno.
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link per la “mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea”, da oggi in libreria

https://www.leparoleelecose.it/?p=42988

https://www.mappadellapoesia.it/index.php

https://espresso.repubblica.it/idee/2021/12/09/news/la_mappa_dei_poeti_italiani_contemporanei-328683743/

(nel 2018: https://www.illibraio.it/news/storie/i-quattro-elementi-poesia-882355/)

oggi, alle 17:15, intervento di eugenio gazzola su adriano spatola: “poiesis”

evento facebook:
facebook.com/events/788990085244097

Spatola totale:
https://www.facebook.com/versolapoesiatotale/
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annus mirabilis 1922 – césar vallejo e thomas stearns eliot

https://youtu.be/khtqnf3jQX4

Due testi cardini del novecento in due nuove e preziose traduzioni: Trilce di C.Vallejo, tradotto da Lorenzo Mari per Argolibri, e La terra devastata  di T.S.Eliot tradotto da Carmen Gallo per il Saggiatore, a cento anni dalle prime edizioni.

Intervergono:
Carmen Gallo, poeta e traduttrice
Lorenzo Mari, poeta e traduttore
Martha Canfield, Docente Lett. Ispanoamericana, Università di Firenze
Donatella Izzo,  Docente di Lett. Angloamericana, L’Orientale di Napoli
Andrea Raos, poeta e traduttore

argonline.it/annus-mirabilis-1922-un-incontro-online-dedicato-a-c-vallejo-e-t-s-eliot/

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cia rinne @ the “haus für poesie” (berlin), today h. 19

screening today at the zebra poetry film festival, urania berlin

16h30 dealing with poetry/ umgang mit gedichten

19h: wortbilder, eine zebra lesenacht screenings+readings

an der urania 17, kleistsaal, 2g+

l’usage du mot, 7’46 min (2020)

official selection of the vienna poetry film festival, the monologues & poetry international film fest and the zebra poetry film festival berlin

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Reading and Conversation with the Poets
Jürg Halter (Switzerland) | Florence Pazzottu (France) | Jörg Piringer (Austria) | Cia Rinne (Germany) | Éric Sarner (France)

Hosted by: Daniela Seel

The event languages are German and French, with simultaneous interpretation. German translations of the French poems will be available.

What would a poetry film festival be without poems being read live and the people who write them? We have invited poets from France and the german-speaking countries whose texts are playing an important part in this year’s films. They will be presenting more of their work and giving us an insight into their very own worlds of poetic imagery.

tickets & info here:
https://www.haus-fuer-poesie.org/de/literaturwerkstatt-berlin/veranstaltungen/alle_veranstaltungen/wortbilder-eine-zebra-lesenacht1

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more about “wasting my grammar”:
https://slowforward.net/2021/05/21/wasting-my-grammar-cia-rinne-in-berlin/
& https://slowforward.net/2021/05/16/cia-rinne-berlin-wasting-my-grammar/

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i poeti italiani: contemporanei agli artisti (di 120 anni fa)

Avere in Italia un grande o grandissimo numero di artisti giovani e meno giovani (noti e ignoti) che fanno quello che fanno, e però trovare sugli scaffali generalisti di poesia quello che gli scaffali di poesia generalista offrono, è un po’ come vivere nel presente ma conservare il salotto di nonna Speranza, e abitare solo quello (ma senza l’ironia di Gozzano).

La scrittura media degli italiani — anche “ben” pubblicati e ben noti — che ritengono di fare poesia riesce volentieri ad attestarsi su un ritardo di circa 110-120 anni rispetto all’arte contemporanea. E l’impressione è che le generazioni più giovani, tranne qualche bella eccezione, confermino o perfino aggravino il salto.

Se l’arte si azzardasse a seguire la poesia italiana di grande distribuzione, sarebbe tutto un verzicare di croste da ritrattisti della domenica e infiorate a olio, stile pittori di piazza Navona. (Paragone di Vincenzo Ostuni, proposto circa otto anni fa).

[Nessun cambiamento nel quadro generale, se non forse in peggio, rispetto a queste osservazioni di Renata Morresi, di due anni e mezzo or sono: https://slowforward.net/2019/08/06/dei-giovanissimi-poeti-renata-morresi-2019/]