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pagine da (e su) “il paziente crede di essere”

Chi desidera acquistare Il paziente crede di essere mi scriva. (Sembra ch’io abbia alcune copie, cieli clementi).

Il paziente crede di essere (un’aquila in volo, un aerostato, un inseguito, una linea in terra, un testimone di eventi raccapriccianti, un treno giocattolo, un’operazione di salvataggio), il paziente si svuota, si scompone, si ricompone, si sveste, colleziona orologi guasti, a sua volta si guasta, si assembla, si disperde.

Giocando con le potenzialità del reale e dell’irreale, queste fiabe crudeli, allucinatorie, si propongono di forzare i nessi logici, manipolare gli oggetti e lo spazio, scardinare sequenzialità e quotidianità per dare origine a un disordine controllato e creare situazioni, luoghi e personaggi devianti.

Copertina di Fatomale (Jacopo Oliveri).

Prezzo di copertina: 14 euro.

ANTEPRIME:

3 racconti online su Nazione Indiana

2 racconti su Carteggi letterari

3 racconti su Portbou

5 +1 racconti su Le parole e le cose

RASSEGNA STAMPA

21.02.2016 – Intervista all’autore su Radio3 Suite

29.03.2016 – Presentazione di Guido Mazzoni

11.04.2016 – Recensione di Renato Barilli

27.04.2016 – Recensione su Switch on Future

13.05.2016 – Recensione su Metropolis Zero (con audio delle letture)

16.05.2016 – Recensione su Carteggi Letterari 

27.05.2016 – Recensione di Fabrizio Miliucci su Nazione Indiana

13.06.2016 – Intervista all’autore su Satisfiction

23.06.2016 – Recensione su Alfabeta2

29.06.2016 – Recensione su Satisfiction

24.07.2016 – Recensione di Rosa Pierno

26.10.2016 – Recensione su LaFeltrinelli.it

27.12.2016 – Recensione su Pixarthinking

27.02.2017 – Recensione su formavera (una versione leggermente diversa di questa recensione di Marco Villa era uscita qualche mese prima su Mosaici – Learned Online Journal of Italian Poetry)

10.05.2017 – Recensione di Lidia Riviello

30.05.2017 – Recensione su L’ospite ingrato (Rivista del Centro di Ricerca Franco Fortini di Siena)

Maggio 2017 – Recensione sul n. 5-6 della rivista Articolo 33

13.09.2017 – Su Slowforward: breve dialogo con Jacopo Ramonda

piergiorgio giacchè su carmelo bene

intervento di Piergiorgio Giacchè:

https://youtu.be/emOeHx-c1c8

(n.b.: straordinario sempre, P.G., ma in particolare direi che da 6′ 16” a 11′ 03” quasi ogni parola, ogni frase, ogni riferimento potrebbe essere valido direttamente per la scrittura, oltre che per il teatro. notevole soprattutto la distinzione tra attore e regista. quindi tra atto e costruzione, aggiungerei.
ogni autore e testo “di costruzione” resta inevitabilmente al di qua della rivoluzione copernicana).

etymologies / united visual artists. 2018

These canvases of geometric shape are illuminated by transitioning text. Algorithmically driven, the text on indistinguishable origin recalculates, reduces and expands, motivated by but not a direct reflection of human instruction. We witness the presence of a co-contributor who while deconstructing the source text, allegorically deconstructs the concept of independent authorship and more importantly, independent readership. This process of deconstruction questions the role of authenticity and the nature of appropriation in the Information Age. Employing the post-structuralist rationale that literary sources lie impregnated with reference, inherently a product of their own authorial context, the text is reduced to pure patterns which in turn, incite the viewer to rebuild order. The words of Roland Barthes resound “the birth of the reader must be at the cost of the death of the Author” as we engage in a process of inference, seeking out logic and poetry, while simultaneously submitting to the complex, mechanical mind. The unique shape of each canvas serves to highlight how our experience is not only shaped by the content, but by the environment in which it is viewed.

dear swedish academy

Dear Swedish Academy,

Lyn Hejinian, Susan Howe, Rachel Blau DuPlessis, Laura Moriarty, Rae Armantrout, Bernadette Mayer, Rosemarie Waldrop, Alice Notley, and let me add Jorie Graham.
Not to mention Liliane Giraudon, Anne Portugal, Hélène Cixous and (not a poet) Julia Kristeva.

Best regards
Marco Giovenale

sostenere subito il teatroinscatola

Solitamente non diffondo link di questo tipo, ma in questo caso l’ingiustizia è macroscopica, e assume l’aspetto di una vera e propria prevaricazione ai danni di un’associazione culturale che a Roma in quasi vent’anni ha fatto nient’altro che il proprio dovere per la collettività, promuovendo il teatro, la letteratura, la musica, l’arte contemporanea in tutti i modi (come accennato qui sotto). Condivido quindi l’appello, particolarmente urgente e pressante, a fronteggiare la situazione.

E’ URGENTE SOSTENERE IL TEATROINSCATOLA: qui https://gf.me/u/y3r2gy

Dall’aprile 2001 all’aprile 2019 la sede dell’associazione culturale Teatroinscatola è stata presso i locali di un Ente (un tempo pubblico poi privatizzato grazie all’intervento dei uno dei più brillanti politici italiani); l’affitto era perfettamente in linea con il mercato immobiliare (per un totale di euro: 430.000 cioè l’equivalente dell’acquisto), neanche un centesimo è stato mai scalato per lavori di messa a norma o adeguamento locali (consegnati in stato di fatiscenza); nel corso degli anni l’associazione ha dovuto affrontare ogni tipo di difficoltà causa arroganza proprietà: impossibilità di scaricare qualsiasi cosa anche una sedia (condizione presente nel regolamento condominiale ma mai fatto rispettare) allagamenti ripetuti, impossibilità di accedere ai locali perchè la strada è stata per un periodo lunghissimo un cantiere lavori (senza che nessuno ce lo comunicasse, e con sacchi di amianto posizionati di fronte all’ingresso) etc la lista angherie subite è lunghissima e la ciliegina sulla torta è l’incendio di capodanno causa petardi dei locali (con un danno mai risarcito neanche in minima parte e con l’assenza totale della proprietà) … neanche un giorno di affitto ci è stato scalato dalla proprietà che però nello stesso palazzo ha ritenuto opportuno svendere a ex ministri e senatori appartamenti (edifici costruiti con soldi pubblici).
La recente sentenza ci obbliga a pagare 50mila euro di soli interessi, tra l’altro da notare come un magistrato terminato il lockdown causa pandemia a maggio abbia ritenuto opportuno di non accogliere nessuna delle nostre richieste ( in un momento paragonabile solo a quello post seconda guerra mondiale) favorendo un Ente che investe alle Mauritius e distruggendo un’associazione culturale (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_08/truffa-palazzo-venduto-vaticanocon-soldi-enasarco-ba608268-01a8-11ea-bfaf-9602a8f3f6c1.shtml)
L’associazione culturale non ha mai avuto sovvenzioni stabili se non quelle derivanti da bandi per progetti.
Ha ospitato o prodotto concerti, spettacoli, incontri di poesia, rassegne culturali, festival (gratuiti, questi ultimi, pensati per le estati cittadine), ma ha anche spesso ospitato compagnie teatrali per prove chiedendo il minimo, contributo, in molti casi nulla (questo sia per gli spettacoli che per le prove). Moltissime le rassegne ad “ingresso libero” …

cfr. anche https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/posts/3274170979304553

PER INTERVENIRE SUBITO IN AIUTO: https://gf.me/u/y3r2gy

il centro di poesia e scritture contemporanee

Centro Poesia Cover_2020

Il Centro di Poesia e Scritture Contemporanee nasce a partire dall’esperienza del corso Verso dove? – Orientarsi nella poesia contemporanea”, tenuto nella prima edizione a febbraio-giugno 2018, riproposto nella programmazione novembre 2018-maggio 2019, e poi novembre 2019-luglio 2020; da un’idea di Valerio Massaroni e Marco Giovenale, docente e coordinatore del corso, con il coinvolgimento di molti autori invitati come studiosi e critici.

L’obiettivo del Centro è quello di valorizzare la ricchezza della poesia e delle scritture contemporanee, con un’attenzione particolare a esperienze e percorsi recentissimi, sperimentali e non.

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Tra i docenti invitati a tenere lezioni o interventi al corso:
Damiano Abeni, Brunella Antomarini, Cecilia Bello Minciacchi, Emanuele Bevilacqua, Maria Borio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Benedetta Cascella, Claudia Crocco, Giuseppe D’Acunto, Elisa Donzelli, Giuseppe Garrera, Maria Cristina Giorcelli, Paolo Giovannetti, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Federico Italiano, Luigi Magno, Guido Mazzoni, Massimiliano Manganelli, Valerio Massaroni, Camilla Miglio, Rossella Or, Tommaso Ottonieri, Giorgio Patrizi, Andrea Pitozzi, Gilda Policastro, Lidia Riviello, Luigi Severi, Gianluigi Simonetti, Valentina Tanni, Stefano Tedeschi. E i curatori della raccolta di saggi Sistema periodico. Il secolo interminabile delle riviste (Pendragon, 2018): Eleonora Fuochi, Francesco Bortolotto, Davide Antonio Paone e Federica Parodi.

Alcuni autori invitati a leggere:
Damiano Abeni, Antonella Anedda, Cristina Annino, Nanni Balestrini, Carlo Bordini, Stefano Dal Bianco, Biancamaria Frabotta, Giovanna Frene, Federico Italiano, Fabrizio Lombardo, Vittoriano Masciullo, Vincenzo Ostuni, Laura Pugno, Sergio Rotino, Sara Ventroni, Michele Zaffarano. E gli autori del XIV Quaderno di poesia (Marcos y Marcos).

Alcuni editori:
Arcipelago Itaca, Aragno, Donzelli, Empiria, IkonaLíber, Tic.

>>> Il Centro è costantemente attivo in rete, e prevede novità per i prossimi mesi, sia che la situazione d’emergenza legata alla pandemia continui, sia che – sperabilmente – venga ad attenuarsi. Il Corso di poesia e scritture contemporanee riprenderà, ragionevolmente, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021 <<<

Marco Giovenale e Valerio Massaroni

https://www.facebook.com/poesiaescritture/

https://www.facebook.com/groups/gruppo.centro.poesia.scritture

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burri, una vita / giovanni carandente. 1960 [documentario dalla cineteca di bologna]

Straordinaria l’apparizione del libro (collaborazione tra Burri ed Emilio Villa) 17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica: da 11′ 37” a 12′ 23” Burri lo sfoglia e ne mostra varie pagine.

Dalla pagina youtube della Cineteca di Bologna:

Diciottesima puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala”, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti). Andrea Meneghelli, responsabile dell’Archivio Pellicole della Cineteca di Bologna e curatore – insieme a Gian Luca Farinelli – di questa rubrica, introduce il film.

In questo episodio presentiamo il documentario d’arte ‘Burri, una vita’, realizzato nel 1960 da Giovanni Carandente.
Un genere molto frequentato in Italia, questo del documentario d’arte, che ha prodotto spesso risultati mediocri, dove le arti visive più che essere valorizzate finivano per trasformarsi in un soggetto piuttosto arido e poco interessante. Ci sono naturalmente alcune eccezioni (prodotte da autori come Carlo Ludovico Ragghianti, Raffaele Andreassi, Luciano Emmer, Enrico Gras), e questo film di Carandente dedicato alle opere e al lavoro dell’artista Alberto Burri è tra queste: qui abbiamo l’eccezionale privilegio di poter vedere l’artista all’opera, tra colle, listelli di legno e pannelli di plastica, fiamma ossidrica e lastre di metallo.
La versione del film che proponiamo proviene da una copia 35mm, pellicola molto rovinata soprattutto per quanto riguarda il sonoro. “Giusto per ricordare come anche il cinema sia materia e, in quanto materia, non è esente dal logorio inesorabile del tempo”.

Per recuperare tutte le puntate: bit.ly/cinemaritrovato_fuorisala