Archivio mensile:Agosto 2022

altri nomi per altre scritture: due interventi recenti, anche su academia

Due interventi recenti (uno relativamente vicino) ho pensato fosse utile inserirli anche in Academia. Non essendo uno studioso ‘incardinato’, anzi tenendomi ben lontano dall’università, posso permettermi di inserire anche dei ‘draft’ incompleti (perfino giocosi, in qualche caso).

Cfr. https://uniroma1.academia.edu/MarcoGiovenale/Drafts (con bonus track su Bordini)

due interventi recenti di Marco Giovenale su Academia.edu

Fin dall’inizio del Novecento, se non da prima, si sono attestati altri nomi, e prima ancora altre forme, ad affiancare o francamente sostituire il vocabolo “poesia”. Dalle “epifanie” joyciane, dalle infinite escursioni verbali e verbovisive di Emilio Villa, fino alle prose in prosa francesi e italiane, il percorso è costellato di ‘entità’ scritte che sembrano scavalcare e beffare le divisioni in generi letterari, e non semplicemente allargare il contenitore poesia, ma uscirne completamente e – si direbbe – definitivamente, lasciando a chi resta (nel contenitore) di baloccarsi con versi, rime e ritmi.

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I due testi sono disponibili anche su archive.org:

https://archive.org/details/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni

https://archive.org/details/poesia-non-morta

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scritto nell’11, e ai popoli se ne reca liberale recording mo / differx. 2022

[r] _ per giuliano mesa: alcuni link

Loredana Magazzeni, Intervista a Giuliano Mesa

Parole e parentesi, comunicando. Risposte a un questionario di «Versodove» [1998]

Domande. Da Samuel Beckett

Tre lemmi [2007]

Dire il vero. Appunti [2001]

Frasi dal finimondo [2000]

Ad esempio. La scoperta della poesia

I fuochi e l’ombra. Su Edoardo Cacciatore

Nel camminare accanto. Piccola Fabrica per Biagio Cepollaro

L'ultimo dei modernisti

L'epoca di un'epoché: Giuliano Mesa e la storia

Il campo dopo la battaglia: la poesia di Giuliano Mesa

Recensione a Giuliano Mesa, "Poesie 1973-2008" (La camera verde, 2010)

Cosa resta? Giuliano Mesa: 35 anni di poesia + qualcosa…

Visione, voce, dovere. Il "Tiresia" di Giuliano Mesa

Recensione a Giuliano Mesa, "Poesie 1973-2008" (La camera verde, 2010)

Il canto dell’orrore. Appunti sul “Tiresia” di Giuliano Mesa

Semantica e sintassi beckettiana in Gabriele Frasca e Giuliano Mesa

Voce residua. Improvviso per Giuliano Mesa

Mesa e Di Ruscio: dittico degli insubordinati

Le poesie italiane di questi anni

Risvolto del libro “1,6,7”, di Giuliano Mesa (La camera verde, 2007)

Mesa

“Non vorrà venirmi a dire che Tiresia è Lei?”. Tiresia, narratività e tragico

Il Corpo della Lingua. Soluzioni anti-liriche della poesia contemporanea italiana

Per…a Delo

 

[r] _ giuliano mesa, “tiresia”

Giuliano Mesa:

TIRESIA

oracoli, riflessi

22 luglio 2000 – 24 gennaio 2001

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Poesie. E traduzioni in:

francese (a c. di Andrea Raos e Éric Houser), inglese (a c. di Serenella Zanotti), spagnolo (a cura di Jeamel Flores Haboud), tedesco (a c. di Andreas F. Müller).

Con una sequenza di opere pittoriche di Matias Guerra.

Il volume contiene un cd con letture dell’autore: Tiresia e altre poesie

Roma, La camera verde, 2008, pp. 72

Tiresia nasce come testo per un’opera di poesia e musica elettronica realizzata con il compositore Agostino Di Scipio. La prima esecuzione è avvenuta a L’Aquila il 12 dicembre 2001, nell’ambito del Festival “Corpi del suono”, con installazioni di Matias Guerra. Altre esecuzioni a Roma (Festival “Play” di Nuova Consonanza, Goethe Institut, novembre 2003) e a Berlino (DAAD, giugno 2005), con nuove installazioni e video di Matias Guerra e con la partecipazione di Anna Clementi.

Alcuni frammenti dell’opera sono stati pubblicati nel cd antologico Music/Text II, Capstone, New York 2001.

Il testo del Tiresia è stato pubblicato in “Play”, 40° Festival di Nuova Consonanza, Roma 2003; “Hortus Musicus”, n. 18, aprile-giugno 2004; “La Camera Verde. Il Libro dell’Immagine”, vol. V, Roma 2006.

La traduzione francese di Andrea Raos e Éric Houser è apparsa, parziale, in “Action Poétique”, n. 177, settembre 2004, e integrale in En tous lieux nulle part ici [une anthologie], a cura di Henri Deluy, Le Bleu du Ciel, Parigi 2006. La traduzione tedesca di Andreas F. Müller, preparata per l’esecuzione berlinese del Tiresia, è stata pubblicata sul n. 144 di “Wespennest”, Vienna, settembre 2006. La traduzione spagnola di Jeamel Flores Haboud è apparsa sul n. 22 di “Fabula”, La Rioja, Spagna, primavera-estate 2007. Per la traduzione inglese, che viene pubblicata nel volume per la prima volta, si ringraziano Susana Gardner e Patricia Robinson, che hanno contribuito con consigli sempre preziosi.

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Centro Culturale
»LA CAMERA VERDE«
Via Giovanni Miani, 20, 20/a, 20/b – 00154 Roma
tel. 340 5263877
e-mail: lacameraverde @ tiscali . it

fluxus again: a history of a radical experience

Sandro Ricaldone

FLUXUS AGAIN
A History of a Radical Experience
1952-1962-2022
edited by Gianni Emilio Simonetti
Texts by F. Boragina, M. Morbiducci, M. Morelli, P. Peterlini and G.E. Simonetti
Danilo Montanari editore, 2022

contro lo stile: l’anti-comunicazione dei graffiti senza alfabeti e senza bei disegni (magari colorati)

graffiti art by runegraff

(C) by runegraff

A differenza di un buon numero di altre realizzazioni dello stesso artista, mi piace molto  questo murale  perché non ha nessuna intenzione comunicativa ‘normale’. Innanzitutto è complesso, è formato da numerosi elementi grafici, fitti, che hanno richiesto non poco tempo per essere organizzati: segno che l’autore si è impegnato coscientemente, intenzionalmente, a evitare i due classici clichés di tutti i graffiti.
Voleva cioè evitare tanto l’uso alfabetico o simil-afabetico quanto il bel disegno, magari colorato, la pittura.
Non si tratta cioè di un’opera lasciata a metà sul cammino verso la comunicazione alfabetica o …cromosemantica. Lavora su un proprio fronte, che è altro. (Ma non è nemmeno asemico).

Non fa calligrafia né del segno verbale né del segno pittorico. Né, a ben vedere, si caccia nei vicoli ciechi del trash neo-neoespressionista.
L’impressione è semmai quella di trovarsi davanti a una macchina-ragno, accattivante e insieme ostile, perfettamente disinteressata ai nostri canoni estetici.

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E non è un caso che due tra i vari tag contenuti nell’immagine siano @antistylers e @othersidegraff, ossie due luoghi di instagram dove il bel disegno e la bella (ma anche brutta) scrittura sembrano avere poco spazio.

veroniche / roberto cavallera. 1997-…

roberto cavallera : veroniche (veronicas)* (acrylic paint on panel)

(1997 – )

images from magazines, newspapers, books, and anonymous photographs, have been photocopied, manually transferred on a panel and finally painted. the identity of each portrayed subject is denied. what we see is the simple image of a human being deprived of his biography, his history. what i try to stress out is the formal and emotional values of each portrait. the pictorial intervention on the trace leaved by the photostatic process intends to maintain a remote contact with the reality of the portrayed subjects

https://archive.org/details/v1805a/v03-7%20-%202003.jpg