Informiamo il gentile pubblico che, a oggi, nessun concerto del 2023 di Roma Tre Orchestra si è svolto grazie ad alcun contributo economico del Dipartimento Cultura di Roma Capitale e questa situazione sembra ad oggi ipotizzabile per tutto il 2024. Non esiste alcuno strumento, né forma di sovvenzionamento stabile da parte di Roma Capitale nei confronti di orchestre, ensemble, rassegne e festival di musica classica nella città di Roma (ad eccezione, ovviamente, dei due maggiori enti operanti in città). Il Dipartimento emana esclusivamente bandi di promozione dello spettacolo dal vivo, di taglio generalista, fortemente penalizzanti per gli operatori del settore della musica classica. Pertanto, la quasi totalità dei concerti classici a cui è possibile assistere nella città di Roma può svolgersi solamente grazie al sostegno di Regione Lazio e Ministero della Cultura.
Maurizio Baglini esegue il concerto di Schumann con Roma Tre Orchestra. Direttore Sieva Borzak – R3O Residence Conductor. Teatro Palladium, 13 ottobre 2023. Foto di Serena Savatonio – La musica degli occhi. Fonte dell’immagine: https://t.ly/HFZm2
Questo venerdì, 20 ottobre 2023, alle ore 18:00 – online – in diretta StreamYard sullapagina FB del CentroScritturesi presenteranno i corsi e le attività della nuova stagione 2023-24, con i primi moduli in partenza il 24 ottobre 2023 per concludersi a giugno 2024. I curatori racconteranno la storia, la filosofia, le iniziative e il funzionamento del CentroScritture, prima piattaforma interamente dedicata alle scritture poetiche contemporanee. Oltre alla programmazione didattica, si parlerà dei seminari, gli eventi, le edizioni e i progetti, a comporre il quadro delle attività ormai consolidate in anni di lavoro. La registrazione resterà disponibile, oltre che sulla pagina Facebook, sul sito e sul canale YouTube. Insieme al curatore dell’iniziativa, Valerio Massaroni, saranno presenti il coordinatore e docente Marco Giovenale e alcuni allievi, che riporteranno la loro esperienza.
Quanti immaginari ha l’Antropocene? È questa la domanda che sta al centro dell’edizione 0 di FINIS TERRAE, una non-partenza, un calcolo a somma nulla che tenta di mostrare gli scenari speculativi di cui dobbiamo attrezzarci per elaborare il termine della storia, l’epoca della catastrofe e forse la fine del capitalismo – forse. A farlo con noi e per noi un’orda di autrici e autori, dal cinema e dalla critica letteraria, dalla filosofia e dalla performance, da Milano, Cagliari, Torino, Napoli. Tutti riuniti sotto le volte del Trenta Formiche per una serie-senza-sesto di panel, incontri, presentazioni, passeggiate collettive, con gli stand letterari di Risma Bookshop e Pasto Nudo, i multiscreen playlist/schermi di Reeks Tv, birre e musiche e dj set e altro ancora.
Le forze di occupazione israeliane hanno demolito una scuola elementare ad Ain Samyia, in Cisgiordania. A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, la distruzione della scuola, che forniva l’istruzione primaria ai bambini dei pastori nomadi della zona, ha l’obiettivo di cacciare la popolazione palestinese di queste terre, per far spazio alla colonizzazione ebraica. Nel 2023, sono state demolite tre scuole nelle stesse condizioni. Secondo un rapporto dell’ONU, il piano israeliano minaccia di demolizione altre 58 scuole elementari.
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11 settembre
Due palestinesi feriti gravemente, nel campo di al-Oroub, durante i funerali del ragazzo assassinato il giorno prima dalle pallottole dei soldati israeliani. I comandi militari non volevano che il funerale si tenesse in forma pubblica, ma i familiari e la popolazione hanno sfidato l’assurdo ordine. L’esercito ha messo i cecchini attorno al cimitero e istituito posti di blocco con camionette corazzate, sparando pallottole militari contro un corteo funebre.
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19 settembre
Un rapporto dell’organizzazione israeliana B’Tselem accusa il governo di Tel Aviv di mirare all’espulsione violenta dei palestinesi dalle loro terre in Cisgiordania per assegnarla ai coloni ebrei, lasciando mano libera a questi ultimi di agire indisturbati con attacchi armati contro le comunità palestinesi, incendio dei raccolti, distruzione dei pozzi e sradicamento di alberi. Secondo il rapporto, nell’ultimo anno, 6 comunità palestinesi della Cisgiordania sono state costrette ad abbandonare le loro terre, per sfuggire alla violenza dei coloni.
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29 settembre
L’esercito israeliano ha distrutto per la 222esima volta il villaggio di Al-Araaqeeb, a nord di Beersheba, nel Negev. È la seconda volta in questo mese di settembre. Il villaggio desertico abitato da pastori palestinesi è caduto nel mirino del governo israeliano per destinare i suoi terreni all’allargamento della città ebraica vicina. Il villaggio è costruito con cartone, plastica e lamiere e le 22 famiglie resistenti non hanno abbandonato mai le loro terre da quando è cominciato il loro nuovo calvario nel 2010. Ogni volta che i militari lo distruggono con i bulldozer, loro recuperano il materiale e lo ricostruiscono. Il mondo tace su questi crimini dell’Apartheid.
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6 ottobre
[…] aggressioni armate dei coloni. Nella valle del Giordano hanno arato con i bulldozer terreni palestinesi per impossessarsene. In un villaggio vicino a Salfit, i coloni hanno sradicato 40 olivi. L’Osservatorio euromediterraneo, con sede a Ginevra, ha presentato alla commissione ONU per i diritti umani un rapporto sulle violenze dei coloni contro i palestinesi. Nel rapporto si rileva che nei primi sei mesi di quest’anno le aggressioni dei coloni sono state 1148. Tutti gli attacchi sono avvenuti sotto la protezione dell’esercito e con la complicità del governo e della magistratura israeliane. Il rapporto parla chiaramente di regime di Apartheid e di violazione delle leggi internazionali per i territori occupati.
Grazie al Multiperso di Carlo Sperduti, è uscito il 4 ottobre 2023 un testo di MG particolarmente remoto nel tempo ma bizzarramente tenace. Vediamo come suona in voce. Ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.