Archivi categoria: kritik

premesse e conseguenze (e riparazioni) di un genocidio

se le premesse remote sono le menzogne che si leggono qui sotto evidenziate in rosso, si capisce bene come il sionismo abbia praticato e pratichi, e giustifichi, l’apartheid, la pulizia etnica e infine il genocidio dei Palestinesi:
                 

«Non esiste una cosa come il popolo palestinese. Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono.» (Golda Meir, dichiarazione a The Sunday Times, 15 giugno 1969)

«Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.» (Golda Meir, 8 marzo 1969)

«A tutti quelli che parlano in favore di riportare indietro i rifugiati arabi devo anche dire come pensano di prendersi questa responsabilità, se sono interessati allo stato d’Israele. È bene che le cose vengano dette chiaramente e liberamente: noi non lasceremo che questo accada» (Golda Meir, 1961, discorso alla Knesset, riportato su Ner, ottobre 1961)

«Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità» (Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971)

il genocidio inizia con l’abbassamento e la negazione dell’altro, e/o con l’auto-conferimento di un ruolo speciale nella storia, anzi sopra e oltre la storia.

spesso in questo innalzamento viene chiamato in causa un dio.

per israele i due vizi, addirittura, si sommano.

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video della ‘finestra di antonio syxty’ (‘club del libro’) dedicata a “noi” di alessandro broggi

La Finestra di Antonio Syxty – per il Club del Libro – presenta con Chiara De Caprio e Carmen Gallo NOI, di Alessandro Broggi, edito da Tic edizioni nel 2021 nella collana UltraChapBook.

Alessandro Broggi (1973). Principali pubblicazioni: Avventure minime (Transeuropa, 2014), Protocolli / Protocoles (Benway Series Fogli, 2014), coffee-table book (Transeuropa, 2011), Antologia (in AAVV, Prosa in prosa, Le Lettere, 2009, poi Tic Edizioni, 2020); ha co-diretto la webzine letteraria ‘L’Ulisse’ e ha scritto, tra gli altri, su ‘Nazione Indiana’, ‘GAMMM’ e ‘Punto Critico’, blog collettivi di cui è stato redattore (‘Nazione Indiana’) o co-fondatore.

Il libro:
https://ticedizioni.com/collections/ultrachapbooks/products/noi-broggi

Eleonora, Maurizio, Norberto e Tania abbandonano il mondo civilizzato a causa dell’eccesso di informazioni. Decidono di trasferirsi nei boschi, per un esperimento esistenziale che li vede fuggire dall’universo segnico e dalle sue insostenibili interpretazioni.

Il racconto si configura come un diario di viaggio in cui si riportano le loro azioni, i pensieri, le impressioni e le scoperte: una quotidianità fatta di gesti tanto rassicuranti quanto essenziali per la sopravvivenza, in un ambiente ostile che saprà mostrare la sua faccia più spietata.

oggi, domenica 18, h. 18: dialogo sugli spazi indipendenti @ ‘nuovi pendodeliri’, podcast di antonio pavolini

Antonio Pavolini, Fabio Benincasa e il sottoscritto si troveranno in audiodialogo circolare, online, sul canale telegram nuovi pendodeliri, di Antonio Pavolini, OGGI, domenica 18 febbraio, alle ore 18, per parlare di microstrutture culturali, spazi indipendenti, uso etico di internet, e quindi – in fondo – di zone temporaneamente autonome. (Anche non temporaneamente, magari. Anche perennemente). (Grosso modo).

Dunque sintonizzatevi su https://t.me/pendodeliri oggi pomeriggio alle 18, oltre a iscrivervi ai medesimi pendodeliri (a prescindere) e a ordinare & leggere il libro – strettamente legato al dialogo – Stiamo sprecando internet.

pod al popolo, #029: elogio di déclic e dell'”ordine sostituito”

Ecoscandaglio in forma di elogio, circa i molti suoni e le molte forme delle contemporaneità, che déclic e L’ordine sostituito captano. Ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

https://www.declicedizioni.it/prodotto/lordine-sostituito/

oggi, 16 febbraio, a roma, “la lentezza della luce” @ studio campo boario

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La lentezza della luce” è un progetto che suggerisce di soffermarsi per un tempo appropriato sulla complessità di questa nozione. Il fenomeno dell’irradiazione luminosa, declinato secondo prospettive diverse, sarà il tema centrale una riflessione corale proposta dallo Studio Campo Boario.
Nel 2020, per l’emergenza mondiale legata alla pandemia per il Covid, è stata proposta una versione online, costituita da interventi registrati direttamente nelle case dei relatori e distribuiti attraverso il canale YouTube dello Studio Campo Boario.
Possiamo finalmente proiettare il progetto nella sua interezza in un’unica giornata:  venerdì 16 febbraio, in tre distinte proiezioni che proporranno i diversi contributi in tre orari: alle 17.00, alle 19.00 e alle 21.30.

Alle 17 verranno proiettati i contributi di:
Rossella Ragazzi, Bruno Di Marino, Paolo Ferrari, Matteo Piccioni

Alle 19:
Rossella Ragazzi, Marco Giovenale, Daria M. Capece, Stefano Iachetti, Silvia Stucky, Catalina Corceanu, Roberto Forza, Bruno Lo Turco, Lucrezia Boso, Alessandro Carrera, Flavia Bigi, Elio Martusciello, Mario Benincasa, Stefano Di Stasio, Alberto D’Amico

Alle 21.30:
Rossella Ragazzi, Silvia Bordini, Gianni Garrera, Danila Fruci, Lisa Giombini, Alberto Coppo, Alessandro Nucara, Pietro D’Agostino, Alipio Carvalho Neto, Marco Giovenale, Rossella Faraglia, Dominique Bollinger, Letizia Papini, Giuseppe Garrera

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Prenotazione consigliata all’email: studiocampoboario@gmail.com

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domenica 18, h. 18, dialogo sugli spazi indipendenti @ ‘nuovi pendodeliri’, podcast di antonio pavolini

Antonio Pavolini, Fabio Benincasa e il sottoscritto si troveranno in audiodialogo circolare, online, sul canale telegram nuovi pendodeliri, di Antonio Pavolini, questa domenica, 18 febbraio, alle ore 18, per parlare di microstrutture culturali, spazi indipendenti, uso etico di internet, e quindi – in fondo – di zone temporaneamente autonome. (Anche non temporaneamente, magari. Anche perennemente). (Grosso modo).

Dunque sintonizzatevi su https://t.me/pendodeliri domenica 18 alle 18, oltre a iscrivervi ai medesimi pendodeliri (a prescindere) e a leggere il libro – strettamente legato al dialogo – Stiamo sprecando internet.

16 febbraio, roma, “la lentezza della luce” @ studio campo boario

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La lentezza della luce” è un progetto che suggerisce di soffermarsi per un tempo appropriato sulla complessità di questa nozione. Il fenomeno dell’irradiazione luminosa, declinato secondo prospettive diverse, sarà il tema centrale una riflessione corale proposta dallo Studio Campo Boario.
Nel 2020, per l’emergenza mondiale legata alla pandemia per il Covid, è stata proposta una versione online, costituita da interventi registrati direttamente nelle case dei relatori e distribuiti attraverso il canale YouTube dello Studio Campo Boario.
Possiamo finalmente proiettare il progetto nella sua interezza in un’unica giornata:  venerdì 16 febbraio, in tre distinte proiezioni che proporranno i diversi contributi in tre orari: alle 17.00, alle 19.00 e alle 21.30.

Alle 17 verranno proiettati i contributi di:
Rossella Ragazzi, Bruno Di Marino, Paolo Ferrari, Matteo Piccioni

Alle 19:
Rossella Ragazzi, Marco Giovenale, Daria M. Capece, Stefano Iachetti, Silvia Stucky, Catalina Corceanu, Roberto Forza, Bruno Lo Turco, Lucrezia Boso, Alessandro Carrera, Flavia Bigi, Elio Martusciello, Mario Benincasa, Stefano Di Stasio, Alberto D’Amico

Alle 21.30:
Rossella Ragazzi, Silvia Bordini, Gianni Garrera, Danila Fruci, Lisa Giombini, Alberto Coppo, Alessandro Nucara, Pietro D’Agostino, Alipio Carvalho Neto, Marco Giovenale, Rossella Faraglia, Dominique Bollinger, Letizia Papini, Giuseppe Garrera

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Prenotazione consigliata all’email: studiocampoboario@gmail.com

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[r] _ ma no, ma no, ma ni, non è morta, la poesia, su

Man Ray, Paris, mai, 1924

coraggio, editorialisti e notillatori, in rete e fuori, non prendete per forza alla lettera la grigiorosea parola postpoesia: non v’impauri, campioni.

la poesia non defunse, anzi della sua viridescente vis voi siete – è fama – i promoter più scafati e, mi si consenta, fichi.

è stagione, tuttavia, che dai vostri castelli vitivinicolmente muniti oscilliate il benigno capo a far sonare il sì, a testimoniare – intendo – che nelle vostre medesime letture tante tante volte v’è occorso di non incontrare il vocabolo che amate, ossia la non-morta poesì (avvezza a resurgere ogni minuto), bensì qualche altro lemma, diverso, divergente, che magari con la suddetta non aveva accidente alcuno da spartire. (obstupescit reader).

facendo mente locale:

epiphanies (James Joyce 1900-1904), tender buttons (Gertrude Stein 1914), tropismes (Nathalie Sarraute 1939), notes (Marcel Duchamp, pubbl. post. 1980), nioques (Francis Ponge 1983, Jean-Marie Gleize), proêmes (Ponge), textes pour rien (Samuel Beckett), antéfixes o dépôts de savoir & de technique (Denis Roche), descrizioni in atto (Roberto Roversi), verbotetture (Arrigo Lora Totino 1966), bricolages (Renato Pedio), domande a risposta multipla (John Ashbery; e cfr. Alejandro Zambra, nel nostro secolo), mobiles o boomerangs (Michel Butor), visas (Vittorio Reta), postkarten (Edoardo Sanguineti 1978), sentences (Robert Grenier 1978), subtotals (Gregory Burnham), films (Corrado Costa), schizografie (Gian Paolo Roffi), drafts (Rachel Blau DuPlessis), esercizi ed epigrammi (Elio Pagliarani), frisbees (Giulia Niccolai), anachronismes (Christophe Tarkos), remarques (Nathalie Quintane), ricognizioni (Riccardo Cavallo), anatre di ghiaccio (Mariano Bàino), lettere nere (Andrea Raos), linee (Florinda Fusco), ossidiane e endoglosse e microtensori e “installances” (Marco Giovenale 2001, 2004, 2010, 2010), tracce (Gherardo Bortolotti 2005), prati (Andrea Inglese), diphasic rumors (Jon Leon 2008), united automations (Roberto Cavallera 2012), paragrafi (Michele Zaffarano 2014), incidents (Luc Bénazet 2018), sentences (Cia Rinne 2019), defixiones (Daniele Poletti),  avventure minime (Alessandro Broggi), développements (Jérôme Game), conglomerati (Andrea Zanzotto), saturazioni (Simona Menicocci), nughette (Leonardo Canella), sinapsi (Marilina Ciaco), dottrine (Pasquale Polidori), disordini (Fiammetta Cirilli), spostamenti (Carlo Sperduti), spore (Antonio F. Perozzi). E aggiungerei le frecce di Milli Graffi.

veh, quante cose si posson leggere gioendo, senza per questo ammazzare la P maiuscola. come dite? ciò purtuttavia vi noia?

ah ma ecco allora perché Emilio Villa così parsimoniosamente o punto pregiate, e v’irrita.

invece che poesie ha scritto “cause”, “variazioni”, “attributi”, “phrenodiae”, “méditations courtes”, “videogrammi”, “letanie”, “sibille”, “trous”, “labirinti”, “tarocchi”, … tutte forme disperse come, già nel 1949, i suoi “sassi nel Tevere”.

è una litofobia, la vostra, ora intendo.

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messaggi ai poeti / utili sussidi / vediamo se riesco a spiegarmi (con un cb ennesimo eccetera)

ma poi l’avete capita questa differenza tra talento e genio, questa faccenda dei SIGNIFICANTI, o CB deve resuscitare e farvi un disegno?

“messaggi ai poeti”, “utili sussidi” e “vediamo se riesco a spiegarmi” erano e sono tre tag sotto cui ho cercato anzi cercai (a vuoto) di versare la cognizione della centralità di talune quistioni di base nella meninge dell’italo medioscrivente.

ah, e poi ancora: 

copernico vs. tolomeo / carmelo bene

carmelo bene: frammento audio su io e soggetto (dell’inconscio) nel libro “‘l mal de’ fiori”

il tealtro. carmelo bene (1968) e la critica dalle 22 alle 24. (a mio avviso non parla solo del teatro)

lo spazio di slowforward su archive.org

da oggi slowforward ha una sua pagina e dunque un archivio attivo su archive.org (Internet Archive), lo spazio d’archivio web più ampio, consultato e generoso (gratuito) esistente al mondo.

l’indirizzo della pagina è https://archive.org/details/@slowforward e nel tempo ospiterà quanti più file del sito slowforward mi sia umanamente possibile caricare.

ovviamente gli argomenti sono gli stessi del sito, ovvero:

n.b.: il “no lirica” va ridimensionato: nel senso che esiste una complessità anche nell’uso del versante definibile lirico, all’interno della produzione sperimentale passata e presente. oggi dovrei correggere questo tag (l’immagine risale infatti a parecchi anni fa) con “no assertività”.

oggi, 30 gennaio, a milano: incontro e reading per francesco leonetti

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