Archivi categoria: segnalazioni e avvistamenti

archivio grafton9

“un archivio libero dal copyright di digitalizzazioni di riviste indipendenti, libri e zines sull’attivismo, l’autogestione e le culture hacker in italia nella fine dello scorso millennio”  : https://archive.org/details/grafton9

“La Grafton9, prima in via Paradiso e poi in piazza Aldrovandi a Bologna, era una struttura di produzione e diffusione editoriale specializzata in materiali autoprodotti e pubblicazioni underground. Una gran parte dei nostri libri sono stati acquistati lì. Questo archivio ne riprende il nome ma non è una continuazione di quella esperienza. Le prime digitalizzazioni qui presenti sono linkate e sfogliabili da archive.org. In futuro ci sarà un sito con funzioni di ricerca e navigazione del catalogo” : https://grafton9.net/

9 febbraio, reggio emilia, biblioteca panizzi: presentazione del volume di corrado costa “teatro – 1950/1990” (argolibri)

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corrado costa: il teatro (1950-1990)

CORRADO COSTA

IL TEATRO

(1950-1990)

Argolibri, collana Costiana

«Penso che lo specifico della ricerca poetica di Corrado Costa sia il gioco continuo del linguaggio, l’ironia, la giocosità. La vitalità, la freschezza che lui ha trasmesso è qualcosa che resta»: così scriveva Nanni Balestrini all’indomani della prematura scomparsa del poeta, avvenuta nel 1991; ed infatti è sempre il “retro” del linguaggio, la ricerca ostinata di ciò che sta oltre (ma anche sopra e sotto) la parola, la sua “ombra” giocosa e inquieta, ad essere il leitmotif delle scritture teatrali di Costa, un teatro dell’assurdo in cui ingegnose macchine verbali, vicine al primo Ionesco, si accendono di una comicità surreale degna di un Tardieu, sconfinando nello humour più nero. Tra le opere teatrali ritroviamo Santa Giovanna Demonomaniaca (celebre la performance di Costa del 1978 in cui diede fuoco a tutte le copie invendute del libro), Il Dodo e Il Condor (andate in onda come radiodrammi in America prima ancora di andare in scena in Italia), I minimi sistemi, tragicommedia attualissima di una scienza sempre subordinata al potere, o ancora le Decomposizioni esemplari, in cui ad inscenarsi è un’apparizione notturna di Giordano Bruno a Shakespeare; e poi teatro per ragazzi, disegni, bozzetti, e alcune opere ancora inedite (e mai andate in scena), alle quali Costa si dedicò per tutta la sua vita.

“oltre i confini”: un bando per la traduzione

È online il nuovo bando di “Europa Creativa” per la “Circolazione delle opere letterarie europee”, dedicato alle organizzazioni che operano nel settore dell’editoria e del libro, al fine di promuovere la circolazione della letteratura europea, raggiungere un nuovo pubblico di lettori e riconoscere la figura professionale del traduttore.

I progetti devono incoraggiare la traduzione, la pubblicazione e la promozione di opere di narrativa scritte in lingue meno diffuse per aumentarne la distribuzione in mercati più ampi in Europa e nel mondo.
Scadenza per partecipare: 16 aprile 2024
Per maggiori informazioni: https://bit.ly/3Sp8e6f

oggi, 5 febbraio, a bologna, renato barilli presenta le “nughette” di leonardo canella

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centroscritture.it, 7 e 14 febbraio: seminario di valerio massaroni su shelley e hofmannsthal

info e iscrizioni https://centroscritture.it

Anno 1821. Il poeta inglese Percy Bysshe Shelley risponde a un saggio dell’amico Thomas Love Peacock, nel quale si dichiara la morte dell’arte e della poesia in un’epoca di progresso sociale dominato dalla scienza e dalla tecnica, e scrive una “difesa della poesia” in cui ribadisce e rilancia con passione il valore eterno dell’arte poetica nell’elevazione spirituale dell’umanità e il ruolo dei poeti quali “istitutori delle leggi, fondatori della società civile, inventori delle arti di vita, veri maestri che conducono a una certa prossimità con il bello e il vero quella parziale conoscenza delle forze del mondo universale che è chiamata religione”.

Anno 1902. Lord Chandos, giovane aristocratico elisabettiano, alter ego immaginario dell’austriaco Hugo von Hofmannsthal, scrive al suo vecchio mentore Francis Bacon, padre del metodo scientifico, per denunciare una crisi personale irreversibile che lo ha portato all’incapacità di prendere posizione sul mondo e, tanto più, di fissarla in un testo che aspirasse a una qualsiasi rivelazione universale, provando al contrario “un inspiegabile disagio solo a pronunciare le parole ‘spirito’, ‘anima’ o ‘corpo’”.

In ottant’anni il grande salto romantico è precipitato in un crollo rovinoso, alla fede nella poesia come rivelazione ed elevazione è seguita la presa d’atto dell’incomunicabilità e dell’afasia.

In due incontri centrati sui due testi si esploreranno le ragioni dell’uno e dell’altro, due fari per gettare una luce chiarificatrice sullo stato della poesia oggi.

“Il salto e il crollo.”
Un seminario di Valerio Massaroni

Informazioni e iscrizioni su
https://www.centroscritture.it

5 febbraio, bologna, renato barilli presenta le “nughette” di leonardo canella

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