poi non lo so, sarà stato il gelato, vista la stagione, o che erano finite le pillole, delle 24 ore, saranno state le 24 ore, o il vuoto allo stomaco, il jet lag, o la vegetazione, più probabilmente sarà stata la salita, poi la scalinata, o al contrario, quando poi scendendo, quando o dove, non è stato chiaro, lo scantinato, e risalendo al tetto, il senso di vuoto ai gomiti cioè stare senza balaustra, o sarà stato lo stomaco, il mal di piedi, il sudore asciugato addosso, nel vento su, freddo e più del previsto, altrimenti può essere stato lo scompenso politico, il giardino, magari le troppe creme, le paste, le uova, l’inquinamento, l’ortica, il pesce passato di data, un’occorrenza statistica, un qualcosa che cadeva, una decisione delle cellule, girare in cerchio troppo a lungo, l’azione prolungata del farmaco, somatizzare una faccia, l’ennesimo film in cui inquadrano i minacciati, un colpo di frusta da fermi, cetacei coi loro ultrasuoni, la cia, l’altezza sopra il livello del mare, il mal di mare, un’eccessiva confidenza, una coincidenza, l’artrosi uno sforzo, un ragno nascosto, bianco, l’aspirina, la polpa di granchio, il caldo, il sole, le tasse, il bagno dopo mangiato, un movimento fatto male, non lo so
un’aragosta di quindici centimetri, provvista di pennello in seta e inchiostro, ha copiato e infine completato perfettamente il san girolamo di leonardo. fornita di colori, lo ha anche colorato appropriatamente, sebbene con un’eccedenza di intensità negli ocra, e qualche caduta fuori margine.
i video vengono venduti a settecento euro l’uno su un sito canadese.
la cosa è successa infatti in canada quasi vent’anni fa ma solo adesso si è avuta la notizia.
“il canada è uno stato molto grande che occupa la parte nord dell’america settentrionale, ed è delimitato dall’oceano atlantico ad est, dal pacifico ad ovest e dall’oceano artico a nord. è, dopo la russia, il paese più esteso del mondo” (wikipedia).
venti anni fa si facevano le registrazioni con cattive vhs, talvolta. i video dell’aragosta sono quindi dei riversamenti, piuttosto mal riusciti, di videocassette mal registrate.
tuttavia le immagini si distinguono e l’animale sfoggia una invidiabile maestria artistica.
si dà per scontato e imminente un corsivo di autorevoli vaticanisti, sul tema. ma per adesso ancora niente.
la notizia è comparsa su tutti i quotidiani online pochi minuti fa. il primo organo di stampa cartaceo a catturare la notizia è stato un bollettino interno di una sigla sindacale giapponese.
operammo nel difficile e teso clima dell’immediato dopoguerra, il costo delle pere era altissimo. la città di tivoli fu dedicata a tutti i piloti di motociclismo. alla cerimonia i sottosegretari piangevano come vitelli per la pioggia di denaro. erano lacrime di felicità, di conversione, di vittoria, di un difficile connubio, di smalto, di istituti di polizia, di ontologia, di larve del legno, di lavinia, di teseo, di ettore, di coccodrillo, della gendarmeria, di decisione, di soppressione, di concussione, di sparizione, di avvelenamento, di avvilimento, di soperchieria, di pornografia, di roma, di stuoli di assicurati, di speleologi, Continua a leggere→
poi ha preso il nero e mi ha colorato il corpo. alla fine nessuna speranza: un romanzo d’appendice, scusami davvero. capì. come se sapesse che elisabetta era lì, come se ci avesse pisciato sopra un cavallo, come sotto la sveglia se c’è il sole e la gente mi sorride, come se esistesse una ragione.
sa, dottore, le cose che lei mi dice qui poi mi ritornano in mente: il caldo l’avevo sentito tutto all’improvviso, anche i bambini erano un senso di ansia.
cos’era quella paura che mi attraversava, squassandomi come una corrente all’improvviso?
poi mi sono ritrovata lì in mezzo a loro nell’androne. accettò le scuse, prese il numero di telefono e si rimise in macchina. fanno paura.
tu non c’entri niente. a un tratto era come se la luce si fosse spenta sul mondo. se vuoi cambiare qualcosa nella tua vita è così.
come se all’improvviso si spostasse quel che produco di un lieve soffio di vento.
il balocco sfugge? dicono: alla presa incerta, ma non per lo sguardo.
naila sprofondò in un sonno tortuoso, quasi un coma profondo, un’autostoppista a istanbul, mi mancavano un sacco di cose, non faccio nulla di speciale.
poi mi sono svegliato. non eri questo. la televisione era accesa. così un occhio gigantesco con un serpente di pasta al centro. hai attraversato il cielo come una meteora. mi sentivo orribilmente
fragile. una nuvola porpora avvolse la macchina. era gommosa.
Per Emilio Villa tutto è oggetto/soggetto e supporto di scrizione, iscrizione, sovrascrittura, rilancio e metamorfosi e nuovo projectum del senso-non-senso.
Il segno, più e meno leggibile, più e meno incardinato in una sequenza di altri suoi simili in rigorosa anarchia, è quasi una marcatura anzi materia ontologica. Esiste a prescindere dai suoi testimoni, e dalla storia che gli seguirà.
Non sdegna né di venir ignorato, né di darsi come inciso in uno o altro fenomeno umile, sia esso naturale o frutto secondo, originato da culture (remote o recenti).
Brocche in vetro, polistirolo, sassi, piatti di plastica, cellophane, tutti i tipi di carte e cartoncino. E poi moltiplicazione, dispersione, perdita/abbandono, dimenticanza, cancellazione, distruzione: queste in fine (e per principio) le ultime estreme superfici dei segni di Villa, e la loro – per questo illimitabile – profondità.
L’associazione “L’orecchio mancante”, ente di diritto privato senza fini di lucro, ha l’obiettivo di tutelare e promuovere l’identità e eredità culturale di Carmelo Bene. L’orecchio mancante, che prende il nome da una delle opere dell’Attore, si propone, attraverso la sua attività, di conservare, raccogliere, localizzare il suo lascito materiale e intellettuale. Per perseguire tale scopo, è intenzione dell’Associazione, organizzare iniziative culturali, progetti di ricerca e divulgazione scientifica, rapportandosi a personalità culturali di primo piano, altre associazioni o enti, pubblici e privati. Parte integrante della sua missione è quello di individuare e segnare le tracce lasciate dall’artista nel corso della sua carriera, entrando in contatto con archivi, biblioteche, teatri storici, fondazioni, centri di documentazione.
L’associazione “L’orecchio mancante”, riunisce alcuni tra i più importanti collaboratori di Carmelo Bene, personalità di spicco nel mondo del teatro che si sono mossi nella sua traiettoria di ricerca, persone di alta competenza e riconosciuti meriti nel campo della cultura italiana ed internazionale, esperti scientifici dell’artista e esperti nei vari campi su cui l’artista ha operato (teatro, musica, cinema, filosofia, letteratura) o che incontrano specifiche competenze utili ad approfondire il lavoro di Bene sia dal punto di vista teorico (arte, media, tecnologie, psicologia, antropologia) che pratico (archivistica, organizzazione bibliografica, digitalizzazione).
Sono membri dell’Associazione “L’orecchio mancante”, per la valorizzazione dell’Opera di Carmelo Bene:
Beatrice Barbalato, Presidente dell’Osservatorio scientifico della memoria autobiografica scritta, orale iconografica, Professore Université Catholique de Louvain
Francesca Bria, Presidente Fondo Nazionale Innovazione- CDP Venture Capital SGRe Membro del Consiglio di Amministrazione della Rai. Già Assessore all’Innovazione della Città di Barcellona.
Pietro Bria, Psicoanalista e Professore di psichiatria, Università Cattolica, Policlinico Gemelli, Roma
Luca Buoncristiano, autore e Illustratore. Ha collaborato con la Fondazione L’Immemoriale di Carmelo Bene, curando la catalogazione del lascito artistico dell’attore. Nel 2012 ha pubblicato per Bompiani “Panta Carmelo Bene”.
Sandro Cappelletto, Scrittore, giornalista e storico della musica. È autore di programmi radiofonici e televisivi. Cura ed è direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo dell’Italia alla storia del pensiero (Treccani, 2018). Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico dal 2009 al 2013.
Roberta Carlotto, Direttrice e fondatrice del Centro Teatrale Santacristina, ha curato le produzioni radiofoniche e televisive Rai di Carmelo Bene, direttrice dell’archivio Luca Ronconi.
Romeo Castellucci, regista teatrale e scenografo. Il suo lavoro è regolarmente invitato e prodotto dai più prestigiosi teatri di prosa, teatri d’Opera e festival internazionali. Nel 2013 è insignito del Leone d’ora alla carriera dalla Biennale di Venezia.
Piersandra Di Matteo, Studiosa, drammaturgo e curatrice nel campo delle arti performative. Da anni è la più stretta collaboratrice teorica di Romeo Castellucci, con il quale lavora nei maggiori teatri e festival internazionali.
Tiziano Fario, Scenografo e scenotecnico di Carmelo Bene.
enrico ghezzi, Critico cinematografico, scrittore, autore e conduttore televisivo.
Jean-Paul Manganaro, saggista, traduttore e accademico francese, professore emerito di letteratura italiana contemporanea all’Università di Lilla., è uno dei più principali traduttori di testi italiani in Francia (Gadda, Calvino, Pasolini, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Consolo, Camon, Calasso, Tabucchi, Del Giudice, Magris, Mari, Moresco, ecc), di Carmelo Bene ha tradotto l’Opera Omnia e i suoi testi su Carmelo Bene fanno parte del canone critico.
Lydia Mancinelli, Collaboratrice, attrice, organizzatrice e compagna di Carmelo Bene per i primi venti anni della sua carriera, il suo più grande sodalizio artistico.
Evgeny Morozov, Scrittore, storico della scienza, Fondatore di The Syllabus.
Francesca Rachele Oppedisano, Curatrice e studiosa. Ha co-curato per la Fondazione L’Immemoriale di Carmelo Bene, la catalogazione del lascito artistico dell’attore, lavora per il Palazzo Delle Esposizioni presso cui ha curato due mostre su Carmelo Bene nel 2013 e 2019.
Federico Primosig, Filosofo, esperto dell’opera di Bene, è tra gli organizzatori del festival internazionale di arte disegnata e stampata “Crack!” che si tiene a Roma dal 2005
Gianluca Zaccagnino, Giornalista politico, lavora come portavoce istituzionale in Parlamento e presso la Presidenza del Consiglio. Laureato sull’opera di Carmelo Bene.
tra le modifiche già apportate c’è il nuovo articolo
si apre domani se sulle riforme non si placano le scintille
il dissenso interno non accenna a smorzarsi
seziona una parte dell’area recintata
a questo punto trova loro una casa e distribuisci le bacche
e radici di rabarbaro senatore ad esempio.
sia giovani che meno giovani possono scottarsi al sole
se non sono protetti dalla luce diretta quando è caldo
tieni a mente che se vai ad una vendita alla quale partecipano più allevatori
tecnicamente tocca rispettare logica e buon senso nel proporne i contenuti
troveranno il punto debole del recinto e riusciranno a uscirne
se ne hanno l’opportunità
sul fronte interno dài loro un po’ di avanzi
in modo che spingano
dovrai spalare il letame prodotto al di fuori
però ricorda che tendono a stare meglio vicino a fonti di acqua.
il fango riduce anche il rischio di contrarre le pulci
mi auguro prevalga il senso di responsabilità
e non diventeranno più suscettibili alle malattie
la vendita diventa proibita per legge
a parte la conferma del vertice
bisogna sapere come alloggiarli
molti preferiscono comprare la carne da piccoli produttori locali
l’europa ha reso i consumatori più consapevoli per quanto riguarda l’origine
se li allevi per venderli anche considera
gli alimenti velenosi per gli esseri umani.
ricorda di lasciare un’apertura parziale sotto i muri della struttura
assicurati di non dar loro una dieta di soli scarti
se chiedono di formalizzare prima per iscritto un documento sui dieci punti
quando esamini i lattonzoli puoi dare loro frutta
è in agenda
e verdura
dovrebbe essere dedicata solo alla preparazione del testo
almeno così dicono il corriere della sera e repubblica
una settimana rovente
tieni un tubo da giardino arrotolato a terra e dài loro acqua fresca durante il giorno