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video della 12ma sessione di twentytwenty extended conference: con paolo zublena, costantino turchi, alessandro minnucci

Chair: Massimiliano Manganelli

Paolo Zublena (Università di Genova), Due o tre cose che so (e non sapevo) sulla poesia di ricerca

Costantino Turchi (Università di Roma Sapienza), L’immagine nello spazio della poesia

Poster: Alessandro Ludovico Minnucci (University of Chicago), La poesia performativa contemporanea in Italia: per una nuova metodologia di ricerca

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lunedì 17 maggio: tic talk #7, presentazione dell’ultrachapbook “anacronismo”, di christophe tarkos

Lunedì 17 maggio, alle ore 21
sui canali di TIC Edizioni
https://www.youtube.com/channel/UCtSz6phvlJNM9LuoPOeYBAw
e https://www.facebook.com/ticedizioni

TICTALK presenta
A N A C R O N I S M O

di Christophe Tarkos

con Luigi Magno e Valerio Magrelli
presenta Antonio Syxty

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/283961986783474

scheda del libro:
ticedizioni.com/collections/ultrachapbooks/products/anacronismo

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video di twentytwenty extended conference, sessione 11: g .a. liberti | j. valentini | m. paragliola

Giuseppe Andrea Liberti (Università degli Studi di Napoli Federico II), Oltre Marechiare. Tendenze della poesia napoletana contemporanea

Jordi Valentini (Università degli Studi di Torino), La giovane poesia nella Svizzera italiana. Percorsi e metodi

Michele Paragliola (Napoli), Per una nuova èpos. Il viaggio dei migranti

4 maggio: dodicesima sessione di twentytwenty extended conference

martedì 4 maggio, alle ore 18:00, dodicesima sessione di TWENTYTWENTY EXTENDED CONFERENCE. Questi gli interventi:

Paolo Zublena (Università di Genova), Due o tre cose che so (e non sapevo) sulla poesia di ricerca

Costantino Turchi (Università di Roma Sapienza), L’immagine nello spazio della poesia

Poster: Alessandro Ludovico Minnucci (University of Chicago), La poesia performativa contemporanea in Italia: per una nuova metodologia di ricerca

Chair: Massimiliano Manganelli

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Tutti gli incontri si tengono sulla piattaforma Microsoft Teams, a cui è sempre possibile accedere tramite questo link. Il link sarà disponibile anche sulla pagina web del convegno. Si può scaricare gratuitamente l’app Teams sul pc oppure accedere tramite browser (Google Chrome). È possibile consultare il programma e la descrizione dettagliata del progetto alla pagina del convegno.

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incontri a cura di Giulia Bassi e Stefano Milonia

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sveglia #4, nonostante facebook, la storia e la geografia esistono

su Medium:
https://mgiovenale.medium.com/sveglia-4-nonostante-facebook-la-storia-e-la-geografia-esistono-dc8963fb4c50

(CC) 2021 differx _

Non si vede perché la storia di internet (per ciò che riguarda la letteratura) debba esser fatta partire dalla fine del primo decennio 2000, semplicemente perché è in quel torno di tempo che Facebook viene recepito da una maggioranza di italiani; né perché gli autori italiani che operano in rete e su FB debbano essere considerati solo in rapporto al (e con il) proprio Paese, e non (come è) in dialogo con altre culture. Né si capisce (ma il video qui non ne parla) come mai dalla letteratura e dalla poesia e in generale dalle scritture debbano essere costantemente esclusi influssi esterni o produzione autoriale di esperimenti verbovisivi e più in generale radicalmente extraletterari. (Che pure incidono – e non possono non incidere – sulla scrittura come sulla ricezione delle opere).

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“il verri” n. 75 e le tracce dell’espressione “scrittura di ricerca”

https://slowforward.net/2021/04/16/il-verri-n-75-ma-quale-valore/

Nel caso possa interessare, in questo numero del “verri” compare la prima parte di un mio articolo che tenta (con ampi limiti, del tutto ammessi) di ricostruire le tracce delle espressioni “ricerca letteraria”, “scrittura di ricerca”, “poesia di ricerca” et alia, lungo il corso del Novecento e forse per uno spicchio di XXI secolo.

Sul tema inoltre “il verri” apre ad altri contributi esterni, da vagliare per prossime uscite. (Chi fosse interessato può scrivere alla Redazione della rivista)

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un incontro dedicato a “nuovo commento”, canale youtube di proposta e analisi di testi contemporanei

Oggi, 28 febbraio, alle ore 17:30, Davide Paone condurrà su MediumPoesia un incontro in streaming dedicato a Nuovo Commento, il canale youtube di testi di poesia e prosa contemporanea, particolarmente attento alla ricerca letteraria.

Nuovo Commento, è curato da Cecilia Bello Minciacchi, Pierpaolo Cipitelli, Stefano Colangelo, Ivan Schiavone.

L’incontro di https://www.mediumpoesia.com/ si svolge sul canale youtube 
youtube.com/watch?v=3llwJdGROoE&fbclid=IwAR1aFDgY5geIGuBTg2_UuyDOyMH3kPUgfwfHMi4mPzdSJDAjF5XPu80h880 
e fa parte della serie Medium Days: facebook.com/events/453717702449943/

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gian luca picconi su corrado costa

https://puntocritico2.wordpress.com/2013/07/13/il-realismo-del-ritmo-sulle-figure-di-ripetizione-lessicale-in-costa/

>>È certo che non esiste, a ben guardare, qualcosa come un’ontologia del ritmo (nemmeno inteso come ripetizione periodica), e di conseguenza, a voler essere sinceri, nemmeno un’ontologia del testo poetico, se non per via metaforica. Già il modo stesso che la cultura occidentale ha elaborato per designarlo, testo, è una metafora, cui altre se ne potrebbero appaiare; e di metafora in metafora, “per li rami”, a non temere la vertigine di percorrerli con coerenza, il testo si potrebbe sfaldare in un pulviscolo di parole senza relazione alcuna le une con le altre. Si può aggiungere che una identificazione corretta di ciò che è un testo poetico può avvenire solo a posteriori, tenendo in conto, contrattualmente, le intenzioni dell’autore: sicché poetici risultano essere testi in versi liberi, testi recanti i segni delle metriche più varie e disparate, testi in prosa, testi caratterizzati dai più diversi argomenti, testi esclusivamente visivi e pittorici. Così, il testo poetico esiste solo post rem, ed è l’autore a inscriverlo in una determinata forma di esistenza, attraverso una serie di pratiche testuali, che riguardano piuttosto l’epistemologia del discorso, che la sua ontologia.

>>Eppure, il testo poetico che leggiamo sui libri di poesia, o su internet, è anche affetto da una sorta di malattia infantile che potremmo definire platonismo: una malattia incurabile, probabilmente. Ciò che leggiamo viene pensato, infatti, come riproduzione di un archetipo originario, anche – ma non solo – in senso filologico. Ci si deve allora domandare qual è il luogo in cui si inscrive, o almeno l’autore ritiene si inscriva, il testo da lui prodotto. Dove avviene, insomma, il testo? Cosa riproduce? A maggior ragione ci si chiede ciò di un testo poetico, in cui, di là da ogni disaccoppiamento possibile, anche quello statutario nella nostra esperienza quotidiana extrapoetica ed extratestuale, per lo meno a livello finzionale il problema della sua veridicità non si pone: il testo è veridico in quanto vero, ed è vero in quanto testo poetico. In questa tautologia, in cui si annida la credenza superstiziosa del testo poetico come espressione immediata della voce d’autore, si tende a dimenticare come sempre il testo funzioni (finzioni?) attraverso la proiezione di simulacri.

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il testo completo qui: 
https://puntocritico2.wordpress.com/2013/07/13/il-realismo-del-ritmo-sulle-figure-di-ripetizione-lessicale-in-costa/