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“l’economia della poesia”: terzo ed ultimo seminario, 24 marzo @ casa dello scrittore (roma)

In collaborazione con Il Centro Scritture e con la Fuis, il 24 marzo 2022, alle ore 18 presso La casa dello Scrittore in Lungotevere dei Melllini 33 a Roma, si tiene (anche in diretta streaming) il terzo ed ultimo seminario su L’economia della poesia, propedeutico al convegno conclusivo che si terrà, nello stesso luogo,  il 13 ottobre 2022.

Il terzo  seminario è curato da Cetta Petrollo Pagliarani e da Marco Giovenale e vede la partecipazione di Elisa Davoglio, Lidia Riviello, Antonio Rossi, Carlo Sperduti ed Elena Zuccaccia.

Questi gli interventi:

Elisa Davoglio, Poesia e “nuove economie”: Un fil rouge fra passato e possibile futuro
Lidia Riviello, Poeti, pubblico ed economia
Carlo Sperduti e Elena Zuccaccia, Appunti contro l’uniformazione della proposta letteraria, per un mercato librario sostenibile e parallelo alla grande distribuzione: utopia o possibilità?
Antonio Rossi, Scrittori ed economia

Hanno partecipato ai primi due seminari: Marco Amore, Umberto Bertone, Nicola Bultrini, Piero Cademartori, Alessandro Canzian, Sonia Caporossi, Giuseppe Garrera, Marco Giovenale, Anna Lapenna Malerba, Giulio Marzaioli,  Vincenzo Mascolo, Piera Mattei, Marco Menato, Gabriella Musetti, Antonio Francesco Perozzi, Daniele Poletti,  Laura Pugno e Lele Rozza. 

Come sempre ci sarà una diretta streaming sulla pagina fb della Fuis:
https://www.facebook.com/federazione.scrittori

Per partecipare dal vivo occorre prenotarsi scrivendo a biblioteca@bibliotecaeliopagliarani.com o a info@fuis.it.

Per partecipare da remoto sarà fornito il link della pagina fb della Fuis.

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OPENING
Mercoledì 23 febbraio 2022
17:00 –21:00

VILLA LONTANA
Via Cassia 53, Roma
villalontana.it — Instagram

Rita Ackermann, Josef Albers, Kai Althoff, Andreco, Tauba Auerbach, Irma Blank, Sylvano Bussotti, Francesco Clemente, David Kennedy Cutler, Nathalie Du Pasquier, Matteo Fato, Reverend Howard Finster, Urs Fischer, Luigi Ghirri, Piero Golia, Delia Gonzalez, Keith Haring, Mike Kelley, Emma Kohlmann, Barbara Kruger, Sol LeWitt, Emiliano Maggi, Lucy McKenzie, Birgit Megerle, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Raymond Pettibon, Michelangelo Pistoletto, Cloti Ricciardi, Cinzia Ruggeri, Mario Schifano, Edith Schloss, Lorenzo Scotto di Luzio, Cindy Sherman, Michael Snow, Wolfgang Tillmans, Cy Twombly, Nico Vascellari, Luigi Veronesi, Andro Wekua, Christopher Wool

IMAGES FOR SOUNDS: Artist Covers for Music Records è la prima mostra a Villa Lontana che mette insieme in un unico spazio oltre 140 dischi dagli anni ’50 ad oggi con copertine d’artista espressamente ideate per dare immagini ai suoni. La mostra considera collaborazioni tra artisti visivi e musicisti, giocando sulla dualità tra il materiale visivo e quello sonoro, focalizzandosi non su dischi d’artista ma copertine d’artista per progetti musicali diversi: progetti casuali o vere e proprie soluzioni per intere collane discografiche. La parte centrale della mostra presenta l’estesa collezione di dischi di Giuseppe Garrera, musicologo, storico dell’arte e collezionista, includendo più di 100 dischi e copertine d’artista. Questa sezione della mostra traccia una storia editoriale italiana dagli anni ’50 agli anni ’90 della copertina d’artista per il disco tentando un primo censimento, in assenza ancora di repertori discografici e bibliografici sull’argomento.

Nel corso dell’esposizione ci saranno due approfondimenti: un omaggio a Sylvano Bussotti, da poco scomparso, con in mostra alcune delle sue più estreme e geniali copertine per le proprie partiture musicali – sempre provenienti dalla collezione di Giuseppe Garrera e molte presentate al pubblico per la prima volta. L’altro approfondimento è dedicato a collaborazioni internazionali e spesso più contemporanee. Questa sezione sarà in continua evoluzione durante tutta la durata della mostra, presentando al pubblico ogni settimana dischi diversi – spesso provenienti dalle collezioni e archivi degli artisti stessi o dalle rispettive etichette discografiche. I contenuti musicali dei dischi esposti saranno la colonna sonora della mostra, un soundtrack in continua evoluzione e scelto di volta in volta dal pubblico che su richiesta potrà ascoltarne i contenuti ed indagare nello spazio le traduzioni visive di immagini per suoni, spaziando da composizioni di musica classica, a musiche popolari, a suoni sperimentali di musica elettronica, a tracce techno.

Per ulteriori informazioni scaricare il comunicato stampa QUI.

La mostra è aperta al pubblico da mercoledì 23 febbraio a sabato 30 aprile 2022.

Orario:
Mercoledì/Sabato, 11:00—18:00 o su appuntamento.

Fino alla cessazione dello stato di emergenza l’accesso è consentito esclusivamente ai visitatori in possesso di certificazione verde COVID-19 ottenuta da completamento del ciclo vaccinale o da guarigione.

un’opera (macro): giuseppe garrera parla dell’opera “d’io”, di gino de dominicis

AGORA / AGORÀ
A WORK / UN’OPERA
Gino De Dominicis, D’io
with/con Giuseppe Garrera

9/09/2020, MACRO, Rome

ENG – A Work is a format of AGORA developed in collaboration with Giuseppe Garrera, in which the musicologist, art historian and collector analyses philologically an art work of his choice for each meeting.

8 June 1972, Venice Biennale. Gino De Dominicis’ room is closed. The artist risks lynching. Even the Carabinieri intervene. “Hall of shame,” “exhibition of horrors,” “bestial art,” the newspapers headline: a “mongoloid” put on display, the sign of the swastika on a wall, a deafening laugh of mockery to welcome visitors. Never has art fallen so low. The Magistracy must take its course. But what had Gino De Dominicis exhibited? What happened? What was there to laugh about?

ITA – Un’opera è un formato di AGORÀ sviluppato in collaborazione con Giuseppe Garrera, nel quale il musicologo, storico dell’arte e collezionista analizzerà filologicamente un’opera a sua scelta per ogni incontro.

8 giugno 1972, Biennale di Venezia. La sala di Gino De Dominicis viene chiusa. L’artista rischia il linciaggio. Intervengono anche i carabinieri. “Sala della vergogna”, “mostra degli orrori”, “arte bestiale”, titolano i giornali: un “mongoloide” messo in mostra, il segno della svastica su un muro, una risata di scherno, assordante, ad accogliere i visitatori. Mai l’arte è caduta così in basso. Che anche la magistratura faccia il suo corso. Ma cosa aveva esposto Gino De Dominicis? Cosa è accaduto? Di cosa si rideva?

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macro / giuseppe garrera: omaggio a lorenza mazzetti, in occasione della giornata della memoria

continua (con ricordi, immagini e vicende, fino alla fondazione
del “Free Cinema Movement” e al ritorno in Italia) qui:
https://www.museomacro.it/it/extra/parole-it/giornata-della-memoria-un-omaggio-a-lorenza-mazzetti-il-cielo-cade/

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souvenier (zufallsgedicht – random pome). poesie a caso / takako saito. 2000

Takako Saito, souvenier / a souvenier (Zufallsgedicht – random pome). Poesie a caso, 2000
Collezione Giuseppe Garrera

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“tutto è santo”: un progetto espositivo coordinato e condiviso, per i cento anni dalla nascita di pier paolo pasolini

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebrano a partire dall’autunno 2022, nelle rispettive sedi museali, con un grande progetto espositivo coordinato e condiviso, la figura del regista, scrittore e artista.

Il titolo, Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO, è ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo: il mondo del sottoproletariato, arcaico, religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese.

Un percorso che intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici di approfondimento autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare allo scopo di sollecitare e stimolare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato e sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.
La mostra di Palazzo delle Esposizioni parte dall’idea che mai un poeta, uno scrittore, un intellettuale, un autore cinematografico, è stato così corpo e incarnazione della parola, come Pier Paolo Pasolini. In questa mostra Pasolini è visto in una dimensione radicale di poeta e autore, sempre vissuta con la totalità di un corpo che attraversa il mondo e sperimenta la dimensione della fisicità come pienezza e splendore e tragedia, in un amore estremo per la vita e per la realtà. La sua opera si manifesta come una opposizione irriducibile e profetica alla sottomissione dei corpi alle convenzioni e ad ogni normalizzazione omologante delle caratteristiche dei singoli e delle diverse forme dell’eros.

La mostra delle Gallerie Nazionali di Arte Antica in Palazzo Barberini mette a fuoco il ruolo controverso che lo sguardo pasoliniano ha svolto e svolge nel condizionare, orientare e provocare il nostro immaginario visivo, la nostra percezione e interpretazione delle immagini, tra dimensione estetica, retaggio storico-antropologico e impegno ideologico. I temi del sacro, del gesto, della passione e del corpo offriranno agli spettatori la possibilità di un percorso di “montaggio”, o “rimontaggio” visivo, nel nostro rapporto con l’arte del passato, con la sua modernità critica e spesso problematica, attraverso linguaggi mediali diversi, dalla pittura alla scrittura, dalla fotografia al cinema.

Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati dalle sue opere. La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione acuta delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le linee guida della propria ricerca. La genuinità del volgo che diventa sacralità, la scomparsa delle periferie, gli effetti di un consumo mediatico massiccio sul grande pubblico, i grandi poteri letti come forze disgreganti del nostro presente, la voce dell’artista come atto di protesta e profezia sono i temi che articolano le sezioni pensate per la mostra.

Per tutta la durata del progetto, è previsto un ricco programma di eventi e performance coordinati tra le tre sedi e che prevedono il coinvolgimento delle Accademie straniere a Roma, dell’Archivio Luce / Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia, volti a sviluppare i temi affrontati nel percorso espositivo e più in generale ad alimentare un nuovo dibattito sulla figura e sul ruolo di Pasolini nel XXI secolo.

Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO
Palazzo delle Esposizioni, 17 ottobre 2022 – 20 gennaio 2023
Palazzo Barberini, 28 ottobre 2022 – 13 febbraio 2023
Museo MAXXI, 16 novembre 2022 – 12 marzo 2023

informazioni da
http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/mostre/pier-paolo-pasolini-tutto-e-santo.html

pagine ulteriori:
https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2021/12/100-anni-nascita-pier-paolo-pasolini-mostre-roma/
https://zero.eu/it/news/pier-paolo-pasolini-una-mostra-grande-quanto-roma/

26 novembre, un’opera @ macro: giuseppe garrera su jannis kounellis

Jannis KounellisSenza Titolo, 12 cavalli
Con Giuseppe Garrera, 26 novembre 2021, ore 18:30

Museo Macro, via Nizza 138, Roma

Un’opera è un formato di AGORÀ sviluppato in collaborazione con Giuseppe Garrera, nel quale il musicologo, storico dell’arte e collezionista analizzerà filologicamente un’opera a sua scelta per ogni incontro.

14 gennaio 1969. All’Attico di Roma Jannis Kounellis espone 12 cavalli vivi. Si parla di atto provocatorio, di gesto dada, di snobismo intellettuale, per i più di una cosa anche disgustosa e nauseante per il puzzo e l’ingombro e il rischio di prendersi un calcio.

12 cavalli vivi in mostra. Questa è l’opera? Si comprano? Ma soprattutto, cosa significano?

Claudio Cintoli, nella sua recensione all’evento, parla, semplicemente, di una liberazione.

Giuseppe Garrera dal 2013 è coordinatore scientifico del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni culturali della 24ORE Business School di Roma.

L’incontro si svolgerà presso l’auditorium. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

anna oberto: “mémoires liquides…”

ANNA OBERTO
Mémoires liquides
pierres et cristaux
C/E Contemporary, 2021
presentazione del volume @
Etherea Art Gallery
Spazio 46 – Palazzo Ducale – Genova
venerdì 22 ottobre 2021, ore 17:30

Venerdì 22 ottobre 2021 alle 17:30 in occasione della mostra personale di Anna Oberto, Mitobiografia. Scritture d’Amore. Scritture di Luce. À mesure de femme a cura di Virginia Monteverde e Viana Conti, allestita all’Etherea Art Gallery a Palazzo Ducale a Genova, sarà presentato il catalogo curato da CE Contemporary Mémoires liquides pierres et cristaux – écritures à mesure de femme.
Intervengono: Viana Conti e Christine Enrile.

Mémoires liquides pierres et cristaux – écritures à mesure de femme è il prezioso attestato, curato da CE Contemporary e pubblicato nel mese di gennaio 2021, della mostra di Anna Oberto tenutasi nel 2017 ad Andora nelle sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro.
L’artista, da sempre impegnata nella ricerca verbo-visuale, nella scrittura al femminile, nella performance, nel cinema sperimentale, figura internazionale nel contesto delle avanguardie e tuttora propositiva sull’area dei linguaggi e dei metalinguaggi coinvolta dai quarzi dai riflessi iridati e dai fantasmagorici giochi di luce e ombre che caratterizzano il Museo Dabroi, ha disseminato per l’occasione le sale di scritture, segni, tessiture e intrecci di fili rossi seducendo i visitatori.
Il volume, nato per documentare le installazioni e le opere presenti nella rassegna, contiene inoltre gli importanti contributi critici di Adriano Accattino, Viana Conti, Christine Enrile, Giuseppe Garrera, Anna Oberto, Raffaele Perrotta e Sandro Ricaldone.
Nel libro, inoltre, viene riportato un estratto dall’Enciclopedia Lessico Politico delle Donne, volume 6, Edizioni Gulliver, Milano 1979, alla voce Poesia Visiva compilata dalla stessa artista.

Etherea Art Gallery
Palazzo Ducale, piazza Matteotti 9, Genova – info@ethereaartgallery.it

poemim / katalin ladik. 1978

Dalla mostra Tecniche d’Evasione. Strategie sovversive e derisione del potere nell’avanguardia ungherese degli anni ’60 e ’70, a cura di Giuseppe Garrera, József Készman, Viktória Popovics e Sebastiano Triulzi. Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre 2019 – gennaio 2020

luca vitone, intervento al maxxi (10 sett. 2021)

Un incontro con l’artista per raccontare la genesi e i processi creativi alla base dei suoi lavori realizzati per la mostra Io, Villa Adriana.

L’incontro è un’occasione per riflettere su quanto il dialogo tra la creatività contemporanea e il patrimonio artistico di epoche remote possa essere non solo possibile ma fecondo. Io, Villa Adriana non si limita infatti ad accostare gli spazi e la missione del MAXXI alla scenografia di un sito archeologico tra i più celebri e suggestivi delle vestigia imperiali ma crea un’influenza reciproca e stabilisce un rimescolamento dei materiali e dei segni, per cui perfino gli attuali agenti atmosferici o le polveri delle opere di duemila anni fa incidono direttamente nella rilettura e nella pittura offerta da Vitone di complesse identità e tradizioni antiche.

Le tele presentate al MAXXI fanno parte di una serie che l’artista inizia nel 2005 segnando un’evoluzione importante nel suo lavoro, che per la prima volta fa i conti con l’universo della pittura e, in particolare, con il concetto di monocromo.

Questo nuovo capitolo della serie, realizzato per le sedi del MAXXI e di Villa Adriana a Tivoli, arricchisce e approfondisce un itinerario al tempo stesso immaginario e reale, che ha visto numerose tappe, tra le quali Roma, Sharjah, Berlino, Catania, Firenze, la Liguria, Bruxelles.

Intervengono, con Luca Vitone, Gianni Garrera filologo musicale e traduttore, Giuseppe Garrera storico dell’arte, collezionista e bibliofilo, Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI Arte, Anne Palopoli curatrice della mostra.

L’incontro si è svolto venerdì 10 settembre 2021 alle ore 19 presso l’auditorium del MAXXI.

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