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contributi al cabaret, 1 / differx. 2023

tu usi il tu? o l’io? tu come io quando scrivi? come? tu come io come ti poni davanti alla poesia oggi? cosa può fare oggi? può tornare a essere davvero poesia civile? e lirica? neorealista? chi è il poeta oggi? e ieri? che faceva il poeta? dove andava? se la fumava una paglia? che gli facciamo fare alla poesia oggi? salta, poesia, dove sta la poesia? oggi? dove stava ieri? la poesia è nascondimento? cela o si cela? si nasconde? cucù, poesia. e la poesia dialettale? c’è ancora? e c’è l’oscurità nella poesia dialettale? se la parla il contadino, sarà un contadino oscuro? esiste la poesia contadina? km zero. la poesia bio, delle poesie basse, delle psicomasse, la biomassa, la poesia per la massa, alla messa, la poesia va in chiesa? gli atei fanno ancora poesia e tu? e il romanzo? dove va il romanzo? verso la psicosi, verso la poesia o verso le masse? o verso roma? si incolonna sul raccordo? come sbaglia la poesia? sbaglia? strada? dove? a che altezza? tanto va la massa al lardo, al bardo, la poesia si fa capire? chi la capisce la poesia? il romanzo capisce i suoi lettori? la poesia sta alla massa come x sta a y? metti la poesia a massa, scàricala. è una poesia scarica. è stata scaricata da un poeta, poco male. e il male? la poesia e il male? o: e il malessere? deve la poesia ammalare o guarire? pole la poesia pareggiassi coll’omo? no. dibbattito.

oggi, per centroscritture.it: lezione di luigi magno sul “partito preso delle cose”, di francis ponge

La notte a volte ravviva una pianta singolare il cui bagliore scompone le camere ammobiliate in cespugli d’ombra.

La sua foglia d’oro si regge impassibile nel cavo di una colonnetta di alabastro, attraverso un peduncolo nerissimo.

Le farfalle povere la assalgono preferendola alla luna troppo alta, che vaporizza i boschi. Ma subito bruciate o sfinite bella battaglia, tutte fremono sull’orlo di una frenesia vicina allo stupore.

Intanto la candela, con il vacillare dei chiarori sul libro nel brusco sprigionarsi dei fumi originari, incoraggia il lettore – poi si inclina sul suo piatto, e affoga nel suo alimento.

— “La candela” da Il partito preso delle cose (1942)
di Francis Ponge
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Oggi pomeriggio ore 18 con Luigi Magno per il corso “Poesia contemporanea. Uno sguardo sull’Europa” del CentroScritture.

frammento da “periodo ipotetico”, michele zaffarano @ aocf58 – galleria bruno lisi (2023)

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rif.: https://slowforward.net/2023/01/20/23-gennaio-15-febbraio-2023-michele-zaffarano-periodo-ipotetico-galleria-bruno-lisi-aocf58-roma/

sotto la campo

Per tutto il Novecento le varie correnti letterarie e i vari poeti se le sono suonate di santa ragione, botte da orbi, giù mazzate, gambe tese, crocchiare di ossa, schiocchi di merli, frusci di serpi: ed era il Novecento. Bombe, mica miccette.
Adesso, dopo 20 anni di nuovo secolo (e millennio), è evidente che una universale pax vobiscum mette tutti d’accordo e contenti. Su facebook il desiderio di tanti poeti è volteggiare nel vuoto whimper con la levità antipanico e antipunk di una cristinacampo.
Ma bada, lettore medio, sotto la campo la capra crepa, e la letteratura di questi delicati e iperallergici alla critica li disabitua a vedere la spazzatura di che l’editoria strascoppia.

Va tutto bene: la bianca, lo specchio, le minori e le minime (in Italia e all’estero, avrebbe detto Bernacca). Per carità, signore e signori, tenetevi alle maniglie, non sia mai che vi scappi un dubbio da sotto la campo.

Nel ’75 o nel ’78 non sareste durati mezza ripresa, sul ring.

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https://t.ly/qSGn / https://www.instagram.com/p/Cn6eBbSMru8

oggi, per centroscritture, lezione di gian luca picconi su “le nostre posizioni”, di corrado costa

ci sono delle cose che sono
di fronte a questa pagina aperta
collegate ad altre che sono dietro le spalle
ci sono delle cose di fronte a questa pagina aperta
che sono collegate
alle cose che mancano
le cose come le cose
al centro c’è il tuo posto
al tuo posto non c’è nessuno

Conversazione da solo
da Le nostre posizioni, di Corrado Costa (1972).

Oggi pomeriggio, alle ore 18, lezione in diretta su Zoom @ CentroScritture: Gian Luca Picconi, per il corso “Poesia contemporanea 2. Dagli anni ’60 agli anni ’80”, parla di Corrado Costa e del suo libro Le nostre posizioni.

Informazioni e iscrizioni: https://www.centroscritture.it/corsi

le mal, c’est le rythme des autres / henri michaux

Le mal c’est le rythme des autres
Pourquoi je joue du tam-tam maintenant ?
Pour mon barrage
Pour forcer vos barrages
Pour franchir la vague montante des nouveaux empêcheurs
Pour m’ausculter
Pour me tâter le pouls
Pour me précipiter
Pour me ralentir
Pour cesser de me confondre avec la ville avec EUX
avec le pays avec hier
Pour rester à cheval
Contre Versailles
Contre Chopin
Contre l’alexandrin
Contre Rome
Contre Rome
Contre le juridique
Contre le théologique
Contre Rome
Tam-tam à la critique
Tam-tam broiement
Tam-tam toupie
debout le dos tourné à la tombe
sans dynastie sans évêché
sans tutélaires sans paralyseurs
sans caresses sans s’incliner
Tam-tam de la poitrine de la terre
Tam-tam des hommes le coeur semblable à des coups de poing
Contre Bossuet
Contre l’analyse
Contre la chaire de Vérité
Pour casser
Pour contrer
Pour contrecarrer
Pour pilonner
Pour accélérer
Pour précipiter
Pour jeter à bas
Pour quitter le chantier
Pour rire dans le brasier
Pour dévaler
Pour dévaler
Contre la harpe
Contre les soeurs de la harpe
Contre les draperies
Pour dévaler
Pour dévaler
Pour dévaler
Pour dévaler
Contre le nombre d’or

calendario delle lezioni sulla scrittura di ricerca: 10 gennaio – 21 febbraio @ centroscritture.it

LEZIONI *


10 GENNAIO
Mariano Bàino, Ônne ‘e terra (1994)
– con Angelo Petrella

17 GENNAIO
Nascita dei blog (2003) e nascita di GAMMM (2006)
– con Marco Giovenale

24 GENNAIO
Jean-Marie Gleize, Qualche uscita (2009 in Francia)
– con Chiara Portesine

31 GENNAIO
AAVV, Prosa in prosa (2009, 2020)
– con Marilina Ciaco

7 FEBBRAIO
AAVV, Ex.it – Materiali fuori contesto (2013)
– con Florinda Fusco

14 FEBBRAIO
Le collane ChapBooks (2005), Felix (2007-2010), Diaforia (2010), Benway Series (2013), Syn – scritture di ricerca (2013) e le Edizioni del verri
– con Marco Giovenale

21 FEBBRAIO
Riepilogo e confronto


* Le lezioni, ogni volta di 2 ore con inizio alle 18:00, si svolgeranno in una classe virtuale su Zoom, di cui verrà fornito via email il link agli iscritti, per accedere prima di ogni incontro.

Tutte le lezioni saranno videoregistrate integralmente e messe a disposizione degli iscritti nella pagina RISORSE del sito nei giorni immediatamente successivi al loro svolgimento, insieme a slide in pdf ed eventuali altri materiali. L’iscrizione è pertanto possibile anche a corso iniziato o addirittura finito, perché video e pdf rimangono permanentemente sul sito. (Questo ovviamente vale anche per corsi precedenti, di mesi e anni passati).

per ulteriori dati e per iscriversi:
https://centroscritture.it

info@centroscritture.it

“poesia e no”: pignotti e miccini nel 1965 visti da (una rivista di) destra

Ignoranza dei fenomeni culturali e dileggio banalizzante sono nel dna della destra italiana, dalla pubblicistica all’accademia, ovunque. Un piccolo esempio, tratto da “Lo Specchio”  (5 dicembre 1965). Grazie alla collezione Oriente – Piscolla.

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la poesia del natale della bontà della poesia / differx. 2022

Ispirato dal sito ‘Poesia del nostro tempo’, anche io ho trovato giusto proporre ai lettori di slowforward un temino natalizio, che ho pensato di intitolare

LA POESIA DEL NATALE DELLA BONTÀ DELLA POESIA
(di natale)

Svolgimento

Nel tempo di Natale la città e la campagna della Poesia si ricoprono di candida neve, essa è bella e reca i pensieri natalizi. Sembra che la neve copre tantissimo chi scrive la Poesia, che la fa tutta Mitica e a me piace anche tantissimo. Ci sono dentro le parole.

È bello quando la neve inneva le giornate della Poesia, e tutto si ricopre di un manto di versi, ove la serenità porta la serenità alla Poesia e ai Poeti, e anche ai lettori, che del resto sono Poeti pure loro soprattutto dopo il ’75.

Siamo nel mese di dicembre, il mese della neve, ma io sto a Roma e me la sogno, così voglio fare una palla immaginaria e tirarla gentilmente al mese di dicembre, per scherzarlo dicendogli vai via. Esso è un mese che ci spinge a farci i bilanci dell’anno passato, e le speranze dell’anno futuro che arriva. Tra pochi giorni sarà il capodanno, e un nuovo anno caperà e avremo molti progetti da realizzare, per una gioia carica di attese che ci costellano.

Noi nel nostro passato vediamo delle ombre, delle inquietudini e delle incertezze, del buio e però anche delle candele nel buio, però anche delle asprezze e delle cupezze, delle monnezze, anche, ma non ci lasciamo scoraggiare da questo passato. Come dice la parola, esso è passato.

Qui a slowforward dobbiamo ritrovare la nostra vocazione più vera e autentica senza sbroccare, cercando di seguire la luce della lucentezza della Poesia, che nella notte della conoscenza umana illumina di umano l’umanità. Qui quindi io stesso cercherò di essere più buono e paziente e migliore, prometto da oggi in poi di non importunare troppo la destra poetica italiana, i nuovi mitomodernisti, le cariatidi i cariati e i caronti, e accettare santamente con santa rassegnazione che alla fine di questo anno 2022 (in realtà il 1957) ricominci ancora una volta il 1957.

Tanti sereni auguri di Poesia e che qualche fiore sbocci qua e là, a casaccio, 

in fede

Roma, lì 28 dicembre 2022

Marco Giovenale