da
https://x.com/francigu1/status/1795086000282087921
Un brano da OGGETTISTICA oggi a RadioTre Fahrenheit, intorno alle 16:55, e un’intervista sul libro, a cura di Tommaso Giartosio, alle 17:00.
Qui la pagina di TIC Edizioni:
https://ticedizioni.com/products/oggettistica-marco-giovenale
Thx to Graziano Graziani per la cura della registrazione dei brani.
Luigi Nono (1924-1990): Contrappunto dialettico alla mente, per nastro magnetico (1968), trasmissione della RAI del 17.XI.1968. Materiali testuali e annotazioni di Nanni Balestrini.
https://www.luiginono.it/opere/contrappunto-dialettico-alla-mente/
Venerdì 30 giugno, Sabato 1 luglio e Domenica 2 luglio
Fuori Orario cose (mai) viste / Rai 3 presenta in PRIMA VISIONE TV
In tre notti consecutive, circa 15 ore di girato dell’Otello di Carmelo Bene, filmate negli studi Rai di Torino nel 1979. Le nottate NON saranno disponibili su Raiplay nei giorni successivi alla messa in onda.
La storia dell’Otello televisivo di Carmelo Bene è una storia travagliata, fatta di annunci, scomparse e successive apparizioni che si susseguono dal 1979, quando Carmelo Bene gira per la Rai una versione del suo Otello o la deficienza della donna da William Shakespeare. Le riprese avvennero nello Studio 1 di Torino, allestito con strumenti che permettessero la sperimentazione in video, con quattro telecamere separate. Terminate le riprese Bene inizia il montaggio con Marilena Fogliatti, sempre a Torino, nella stessa sede dove Michelangelo Antonioni sta montando Il mistero di Oberwald, contemporanea produzione Rai per sperimentare le potenzialità del video. Tra i due nasce un confronto quotidiano, come racconta la Fogliatti, ma durerà poche settimane perché Carmelo Bene abbandona il montaggio per riprendere l’attività teatrale. Ritornerà sul girato venti anni dopo, quando è già ammalato e richiama Marilena Fogliatti per portare a termine il lavoro. L’Otello sarà l’ultima opera di Carmelo Bene, verrà proiettato per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 18 marzo del 2002, due giorni dopo la sua morte. Le cassette su cui erano state riversate le riprese in due pollici del 1979 vengono prese in carico da Fuori Orario cose (mai) viste, grazie all’amicizia tra enrico ghezzi e Bene. Alcune parti del girato vengono trasmesse nella notte del 5 aprile 2002.
Da allora i nastri sono rimasti in un archivio di Fuori Orario, fino a quando lo scorso anno, durante un trasloco, sono emerse ventotto cassette contenenti tutto il girato utilizzato da Carmelo Bene per montare l’Otello.
[ da https://t.ly/Aalv (L’orecchio mancante) ]
Questo qui sopra è un frammento dall’articolo Aprire nuovi spazi. Papa e artisti, onda di bellezza che adesso interroga la chiesa, firmato da Alessandro Beltrami, uscito ieri, 28 giugno, sul sito di “Avvenire”. Fa riferimento agli appelli recenti del Papa agli artisti. (Bergoglio, intendiamoci, in termini di effettiva attenzione al contesto sociale e politico sta una e più spanne sopra i papi precedenti; e non è intenzione di nessuno negarlo. Ovviamente restando all’interno della Chiesa e della sua storia, e dunque all’interno di una complessiva considerazione strumentale di ciò che non è fede).
Ora, molto sinteticamente.
La destra al governo sta già occupando tutte le caselle, basta dare un’occhiata al turnover al Maxxi, alle vicende della Rai, o a questa aberrazione (che non c’entra col vero Festival di Spoleto). Gli esempi saranno dozzine o centinaia, negli anni che si prospettano.
Dunque, in una simile ottica, non poteva mancare la mano tesa dell’ecclesia. Papato e impero non devono mica sempre battagliare. Anzi.
Questa sponda, offerta proprio adesso, e direttamente dal capo della Chiesa, difficilmente non si risolverà in un ennesimo avvicinamento o rafforzamento del conservatorismo o proprio del neofascismo, sul versante della cultura, in direzione del Cupolone.
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Fossi costretto a raccontare la storia di Marco, potrei intitolarla “L’uomo dall’occhio d’oro”, cercando in essa quale fosse il suo braccio, il suo talento, il suo ritmo invisibile
elenco assolutamente personale.
1. Ritratto di donna velata (1975)
2. Zaffiro e acciaio (1980)
3. Prigionieri delle pietre (1977)
4. Il segno del comando (1971, ma repl. negli anni ’80 – o fine ’70)
5. Sky (1975 e 1980)
6. Dov’è Anna? (1976)
7. L’amaro caso della baronessa di Carini (1975)
8. I sopravvissuti (1976 e 1979)
9. I racconti fantastici di Edgar Allan Poe (1979)
10. Ligabue (1977)
11. ESP (1973)
12. Belfagor ovvero Il fantasma del Louvre (1966 ma repl. 1975)
13. La vita di Leonardo da Vinci (1971)
14. Doctor Who (1980-81)
15. Saturnino Farandola (1977-78)
16. Il fauno di marmo (1977)
17. La dama dei veleni (1979)
18. La traccia verde (1975)
19. Extra (1976)
stando solo al 1975: La donna velata, Sky, La baronessa di Carini, Belfagor, La traccia verde. Anche Gamma e Michele Strogoff sono del 1975, ma non li inserisco nell’elenco.
non inserisco nemmeno altri sceneggiati pure importanti per me, come Albert e l’uomo nero, e Sandokan, entrambi del 1976. né A come Andromeda (1972).
e comunque:
sono perfettamente convinto che questi materiali abbiano costituito mattoni inconsci e consci fondamentali in/per chi ha poi fatto “ricerca artistica” (letteraria, verbovisiva, musicale ecc. ecc.) da fine anni ’90 in poi. o, almeno, per alcuni di una o due generazioni precise.
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L’amica Maria Grazia Calandrone ha curato per Rai RadioTre una serie di trasmissioni sulla poesia statunitense contemporanea, alle cui premesse dedico qui alcune annotazioni.
Il viaggio a New York: https://slowforward.net/2022/11/10/the-re-appearing-pheasant-an-encounter-of-american-and-italian-poets-and-critics-11-13-nov-2022/
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Rai Radio Techetè dal 20 al 21 febbraio Speciale audio ”Giacomelli e Burri. Questione di concordanza”, a cura di Francesca Vitale.
Montaggio con materiali dell’archivio radiofonico Rai e un intervento di Katiuscia Biondi Giacomelli diviso nelle due puntate
L’ orario della diretta è sempre lo stesso: h. 6:00, 14:00, 22:00. Per ascoltarla: dal sito di Radio Techetè andare su Palinsesto
e poi nell’archivio (playlist) degli speciali.
Senza frequenza, ascoltabile dal computer e digitale terrestre.