https://ticedizioni.com/collections/chapbooks/products/la-gente-non-sa-cosa-si-perde-giovenale
https://www.blonk.it/book/delle-osservazioni/
https://www.zacintoedizioni.com/product-page/il-cotone
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Incontro presso Riot studio (via San Biagio dei Librai 39, Napoli), mercoledì 18 maggio alle ore 18:30 oppure online alla stessa ora in diretta su Cashmere Radio (https://cashmereradio.com/) e Radio Leib /Teatri in gestazione.
Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/754491109241476
RadioPoesia è un progetto a cura di wandering translators (Daniela Allocca, Rosa Coppola, Beatrice Occhini), prodotto e finanziato dal Goethe Institut Neapel.
In collaborazione con Radio Leib, Teatringestazione, Cashmere Radio Berlin, Riot Studio Napoli. Con il sostegno dell’Ambasciata di Germania a Roma nell’ambito dell’Anno della lingua tedesca. Identità grafica a cura di Andrea Bolognino
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Cogolin, 5-12 luglio 1986: Festival International de Poésie de Cogolin, a cura Julien Blaine: edizione dedicata ai Novissimi, nel venticinquennale della rivoluzionaria antologia.
Per certi aspetti sembra che il sistema immunitario del mainstream, che negli anni Ottanta (per via della vastità delle ricerche letterarie ancora in corso dagli anni Settanta) aveva reagito in ritardo contro la sperimentazione 1963–71–77, si sia invece con gli anni Duemila attrezzato per sovra-reagire, con buona prontezza, e già dal 2003 circa, contro interventi anche minimi, iniziative, incontri, materiali che potevano uscire su vari blog, Splinder e Blogspot, o su Nazione indiana, Absolute poetry, gammm, poi alfabeta2 eccetera; o contro libri come Prosa in prosa (2009).
Dal 2009 in avanti direi che autori, editori e critici mainstream o sottoboschivi, concordi, non abbiano fatto altro che alzare il tiro, e ridimensionare ogni centimetro possibile del territorio sperimentale. (Che infatti attualmente può contare solo su quattro-cinque collane o editori).
Già su un piano primario, quello lessicale, si può dire che è da definire oggettiva l’opposizione, nel corso degli anni, a un discreto numero di espressioni e ipotesi critiche: “scrittura di ricerca” (da taluni deformata insistentemente in poesia di ricerca), “cambio di paradigma”, “non-assertività”, “scritture installative”, “post-poesia”, “letteralismo”, “prosa in prosa” (intenzionalmente misinterpretata e normalizzata come poesia in prosa).
Questo, fino a negare l’evidenza. Fino, cioè, a negare che gli anni più vicini a oggi abbiano visto non un attenuarsi ma uno stabilizzarsi e perfino crescere delle scritture non allineate, e della loro varietà. (Pensiamo solo all’exploit di Tic Edizioni, recentissimo). Dire che la sperimentazione al principio degli anni Venti del XXI secolo stia ripiegando le vele mi sembra una grossa imprecisione, eufemisticamente. Anche solo pensando al lavoro su autori nodali del passato che Diaforia (Agnetti, Spatola, Diacono) e Argo (Villa, Costa) hanno fatto e fanno con alacrità.
Al contrario, le vele sono tutt’altro che ammainate. Solo (ed è tantissimo) editoria e accademia pensano ad altro.
a Roma, oggi, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
di
Fiammetta Cirilli
[dia•foria, 2022
Intervengono
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti
sarà presente l’autrice
§
Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.
Cecilia Bello Minciacchi
*
Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).
*
scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf
evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298
dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/
per informazioni e richieste:
info@diaforia.org
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Roma, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
di
Fiammetta Cirilli
[dia•foria, 2022
Intervengono
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti
sarà presente l’autrice
§
Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.
Cecilia Bello Minciacchi
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Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).
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scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf
evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298
dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/
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info@diaforia.org
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[da “Altri termini”, n. 3, IV serie, mag.-ago. 1991, ‘Omaggio’ a Corrado Costa]
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